todienomore

Certamente sono valutazioni complesse, che qualcuno di competente avrà fatto al momento di progettare lo stadio. Leggevo che quello del Borussia ha una capienza di 66mila posti in Champions, e 80mila in campionato e Dortmund è nettamente più piccola di Torino e ha un tifo più locale di quello juventino. Poi non so se il loro stadio sia sempre pieno.

È molto che non riesco più a venire allo stadio, però dalle immagini TV mi sembrava sempre pieno anche l'anno scorso. Del resto, se una squadra come la Juve fa uno stadio da 40mila posti non dovrebbe essere troppo difficile riempirlo.

Quest'anno non sono molto entusiasta. Della prima non mi piace tutte quel bianco sulla schiena. La seconda mi fa tanto "istruttrice di pilates in palestra". La terza è magnifica, bellissimo colore, bella texture. Però non so perché appena la vedo mi viene da pensare "Quarto uomo UEFA"

Discutere Del Piero, sia durante che dopo la carriera, mi sembra come bestemmiare in chiesa. Ciò non toglie che non capisco l'invocazione ad averlo in società: a fare cosa? Il presidente, l'amministratore delegato, il DS, sono lavori anch'essi come fare il centravanti o il portiere: ci vogliono delle competenze, delle qualità, un'esperienza specifiche per questi ruoli. Se si pensa a un ruolo di rappresentanza, come Gigi Riva o Vialli in nazionale, non vedo nessuno meglio di Alex. Ma per un ruolo operativo bisogna prendere dei professionisti di quel ruolo. Ogni lavoro deve essere fatto con gli strumenti adatti.

Avendo aggiunto Mbappé alla collezione, non dovrebbe essere impossibile. Certo, non ci sarà Kroos e Modric avrà un anno in più... questo non è da trascurare.

A Infantino va benissimo l'ombra della Superlega che fa un po' strizzare Ceferin, ma quando una versione mundial della Superlega la vuole fare la FIFA allora guai a chi si mette di traverso. Segue telefonata da Zurigo a Madrid, all'ufficio di Peres.

Farne una questione economica suona male, anche se le squadre come il Real ormai sono aziende, anzi: multinazionali, e devono ragionare da aziende. A parte questo, io spero che si tirino fuori tutte le big, in modo da rompere subito il giocattolo di Infantino e far capire a tutti che è ora si smetterla con tornei farlocchi che servono solo a estrarre soldi dagli sponsor e vendere il calcio a nazioni alle quali non frega niente. Che FIFA e UEFA lavorino per una sostenibilità vera del calcio, per ridurre il numero di partite, per tagliare i costi di cartellini e stipendi, per ridimensionare gli agenti che spostano giocatori solo per guadagnare con le provvigioni, per obbligare davvero alla sostenibilità finanziaria, per evitare lo scandalo dei cartonati che non si sa nemmeno quanti debiti abbiano e di chi sia la società, o del Barcellona che ha un miliardo di debiti o della Premier che con la valanga di soldi che incassa ha comunque 3,6 miliardi di debiti.

Quando si arriva alle semifinali di Champions tutte la squadre hanno giocatori di talento, altrimenti ti fermi prima. Da lì in avantiI non è più solo questione di avere il meglio in squadra: i giocatori di talento li hanno anche il PSG che ha sempre fallito e il ManCity che finora ha vinto una volta grazie agli errori incredibili degli attaccanti dell'Inter. Lo stesso Lippi ha fatto quattro finali dove aveva giocatori mostruosi, ma non è bastato; anche con l'Ajax abbiamo vinto ai rigori, non di goleada.

Dai, non scherziamo. Una Champions può essere *, due anche, tre forse forse. Ma cinque Champions sono talento.

A quante "nuove opportunità" è arrivato Kean in carriera?

Mah, sono competizioni molto diverse e le occasioni per vincere sono pure molto differenti. Se hai la squadra giusta, in finale di CL puoi arrivare più volte (poi vincerla è un'altra faccenda), in finale dei mondiali una squadra come l'Italia ci arriva ogni 15 anni. Se ti capita da allenatore, sarà probabilmente l'unica occasione della tua carriera. Comunque, io ho girato il mondo, da studente e da lavoratore non da turista, e tiferò SEMPRE per l'Italia nei tornei internazionali. Gravina non è l'Italia, la FIGC non è l'Italia.

E allora chiedi alla società che abbandoni l'Italia, trasferisca la sede in un'altra nazione e giochi in un altro campionato. Certo, dovrà partire dalle serie inferiori, ma in tre/quattro anni potrà arrivare alla massima serie. Asia e America sono piene di tifosi del Real, del Barca, del Manchester: non sarà un problema tifare dall'Italia per una Juve che giochi a Parigi o Barcellona.

Ce ne frega, perché la Juventus non gioca nel vuoto dello spazio galattico, ma all'interno di un sistema calcio dove ci sono anche le altre società. Le regole che aiutano o danneggiano le altre società prima o poi aiuteranno o danneggeranno anche noi. Se fabbrichi automobili, è tuo interesse che il governo costruisca le autostrade anche se poi ci andranno anche le auto dei concorrenti.

È un grande onore ospitare una squadra leggendaria come gli All Blacks. Se poi la nazionale italiana riuscisse a non perdere di 50 punti sarebbe ottimo. Per il manto erboso non mi preoccuperei: oggi ci sono campi perfetti tutto l'anno dalla Norvegia all'Arabia Saudita, l'agronomia del settore è molto avanzata e non sarà un problema sistemarlo in tempo per il campionato.

" Abbiamo fischiato un po’ di più, ma ho detto ai ragazzi che hanno fatto benissimo perché nelle ultime giornate si è registrato un abbassamento drastico del tempo di gioco " Male invece. Gli arbitri italiani fischiano ancora troppo rispetto ai colleghi inglesi. Sono in buona compagnia, perché si fischia tanto anche in Spagna, Francia e Germania, ma il modello deve essere la Premier.

Laudrup poteva benissimo cadere in area, il portiere dell' Argentinos gli trattiene il piede senza toccare il pallone, il rigore era garantito. Invece sceglie di fare la cosa più difficile e segnare da posizione quasi impossibile. Il triangolo è fantastico, la conclusione strabiliante, ma quello che ancora oggi mi fa ammattire è la scelta di Laudrup di cosa fare in quella frazione di secondo.

Ibrahimovic lo toglierei dalla lista. Non può essere un traditore, perché in tutta la carriera, da grande professionista s'intende, è sempre stato fedele all'unica squadra di cui gli importasse: Zlatan più altri dieci a caso. Non ricordo bene, ma mi sembra che Inzaghi se ne andò d'accordo con la società.

Su questo sarei abbastanza tranquillo. L'anno scorso si è rischiato, ma avevano avuto un tabellone che era un'autostrada.

Tutte le riforme della vecchia Coppa dei campioni sono nate da una frase di Berlusconi del 1988, dopo che la nebbia di Belgrado salvò dall'eliminazione il Milan di Sacchi: "Non è giusto che una squadra che ha investito miliardi venga eliminata subito da una squadra di poveracci, per quanto talentuosi. E in campionato non è giusto che una squadra che ha investito miliardi resti fuori dalla Coppa dei Campioni perché l'anno prima in campionato è arrivata seconda per un punto "

Un po' tutti ormai vivono per la Champions, forse a parte la Premier. Il nostro problema specifico è che la Champions non vive per noi.

Dai ragazzi, è un'iperbole. A me vedere il gioco di Allegri entusiasmava come la faccia di mia suocera dopo una sbronza, però bisogna essere obiettivi: coppe non ne giocavamo, in campionato l'Inter era fuori portata per tutti e siamo più o meno dove potevamo essere, la coppa Italia l'abbiamo vinta mandando in bambola l'Atalanta che quest'anno ha asfaltato Sporting, Liverpool, Marsiglia e Bayer e potrebbe arrivare terza in campionato. Diamo a Cesare quel che è di Cesare.

Non ho mai capito perché qui dentro così tanti fossero entusiasti di passare da essere la Juventus in Italia ad essere la Fiorentina in Superlega.

La Superlega era un errore già dall'inizio, ma non per i sogni dei bambini e fesserie del genere. Era un errore perché di fronte all'esplosione insensata dei costi del calcio rispondeva non razionalizzandoli, ma semplicemente aumentando le entrate (tutte da verificare) e puntando su nuovi mercati anche quelli tutti da vedere. Stiamo assistendo al fallimento del calcio cinese che ci avevano presentato come la nuova frontiera, tra poco toccherà a quello arabo.

Cosa vuoi farci, certe persone hanno una simpatia innata.

Sono casi molto diversi, capitati in momenti e situazioni diverse. Non li metterei tutti sotto la voce "talenti che non abbiamo saputo accogliere". Ho solo un appunto: Chiesa non ha vinto l'Europeo da solo. Quel torneo l'abbiamo vinto proprio perché Mancini è riuscito a far contribuire tutti, e a far dare a tutti il massimo possibile proprio in quelle settimane.