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Aho

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  1. 1 ora fa, velas ha scritto:

    Attenzione che se il Borussia fa fuori il PSG potrebbe mettersi male per Luigi Enrico e a quel punto potrebbe scattare la candidatura TM per la panchina dei parigini (il che rientrerebbe nelle mie previsioni, visto che ho suggerito AC per noi)

    Potrebbero anche puntare al miglior allenatore di tutti i tempi, se a quest'ultimo e' venuta voglia di vincere qualcosa.


  2. Alcuni giocatori hanno fatto epoca e hanno inciso sulle fortune di un club o di una nazionale caratterizzando la loro storia, per questo sono stati scelti come riferimento e modelli da imitare.

    Pele' ha vinto tre mondiali e ha spiccato in una nazionale con un numero impressionante di campioni, Beckenbauer e Muller, sono stati osannati da un'intera generazione, Cruijff e' stato il principale protagonista di un calcio che ha cambiato il modo di giocare di tutti, Maradona ha fatto vincere due scudetti al Napoli, una squadra che navigava da sempre nell'anonimato e ha mostrato una superiorita' tecnica inconcepibile ai mondiali del 1986, con Platini la Juve e' stata la squadra da battere nel mondo per tre anni, Zico ha fatto volare l'Udinese, una squadra che prima di lui giocava solo per non retrocedere, Van Basten a 27 anni aveva gia' vinto 3 volte il pallone d'oro; giocatori del genere sono rari e al giorno d'oggi forse solo Messi e Ronaldo hanno raggiunto certi livelli.

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  3. 50 minuti fa, VincentJuventus ha scritto:

    Dal Governo agenzia per controllare bilanci e coperture finanziarie dei club,vertice in Figc

     Un’agenzia del governo per controllare le spese della società dei club.

    Le mani della politica sui conti dei club di Serie A (e non solo). C’è un documento che può stravolgere lo sport professionistico italiano. E rappresenta il tentativo del governo, l’ennesimo, di mettere le mani sul calcio. Tanto concreto da costringere il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina a convocare d’urgenza, per lunedì alle 18, tutte le componenti federali, a partire dai vertici delle tre leghe (A, B e Lega Pro).

     

    Quel documento è la bozza di un articolo di legge, da giorni sul tavolo del ministro per lo sport Andrea Abodi ma ora inviata anche a Federcalcio e Coni. Che ha come unico programma, la creazione di una agenzia governativa per controllare la gestione economica delle società sportive. In sostanza, il governo vuole prendersi la Covisoc, la commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, che oggi controlla lo stato di salute dei club e segnala alla Figc chi può iscriversi e chi no. O meglio: vuole cancellare la Covisoc e sostituirla con uno strumento politico.

     

    Si chiamerà Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche, avrà competenza non solo sul calcio ma anche sul basket: sarà un ente pubblico non economico, con sede a Roma, posto sotto la vigilanza di Palazzo Chigi o del ministro dello Sport. Avrà “autonomia regolamentare”, controllerà i bilanci delle squadre, indicherà i correttivi da apportare, potrà ordinare il deposito di documenti ed effettuare ispezioni nelle sedi dei club. Soprattutto, avrà il potere di convocare i vertici della Figc e delle Leghe ed esprimerà un potere vincolante sulle iscrizioni ai campionati. Sì, vincolante: DECIDERA' CHI SIA IN REGOLA PER PARTECIPAERE O NO AI CAMPIONATI .

    La nuova agenzia sarà composta da un presidente e due componenti, nominati da Meloni e Abodi, con mandato quadriennale non rinnovabile, un segretario generale e un organico complessivo di trenta dipendenti. Costerà 2,5 milioni di euro l’anno, ma non lo pagheranno i cittadini: quella cifra dovrebbero pagarla le società stesse. Insomma, una manciata di nuove poltrone pubbliche da assegnare a spese dello sport, senza che sia ben definito (ancora) in che termini, in che percentuali quella spesa andrà divisa tra leghe che hanno fatturati imparagonabili. 

    Nel sistema attuale, ovviamente, il controllo economico-finanziario è in capo alle stesse federazioni: il Coni fissa modalità e principi generali, gli statuti delle singole federazioni decidono il sistema di controlli e i relativi provvedimenti. Nel calcio, in particolare, la funzione di controllo attualmente è demandata alla Covisoc, composta da un presidente e quattro consiglieri, nominati a maggioranza qualificata dal consiglio federale: un organo interno alla federazione che effettua controlli periodici durante tutta la stagione. La decisione finale sull’ammissione ai campionati poi spetta al Consiglio federale.

     

    Il testo della riforma potrebbe essere inserito a breve nelle pieghe di un provvedimento governativo ma fa già discutere per almeno due motivi. Il primo è di sostanza, perché svuota Coni e federazioni del potere di controllo gestionale e minaccia il principio di indipendenza e neutralità dello sport dalla politica: un’agenzia nominata dal governo decide chi può giocare in Serie A e chi no. Il secondo per la forma, perché bypassa il Parlamento senza i requisiti di necessità e urgenza richiesti per un decreto-legge: la rivoluzione partirebbe fra un anno, non ora.

    Quando fanno i decreti spalmadebiti non parlano mai di indipendenza e neutralita'.

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