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luca967

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  1. Concordo in pieno! D'altro canto Allegri fu bravissimo a sviare il discorso tra brutti e vincenti e belli e perdenti. Niente da fare gli slogan attaccano benissimo e da li si sviluppano discorsi privi di senso per dimostrare l'indimostrabile. Molto interessante il discorso sul tiki taka, confuso con il possesso palla! Facilmente misurabile, ma assolutamente inutile per descrivere l'efficacia di un gioco.
  2. Discorso antico, pare che per aumentare le possibilità di vincere la CL le figurine non bastino. Si vince con un gruppo di giocatori bravissimi arrivati dalle giovanili, almeno nella maggior parte dei casi.
  3. Quando sono andato a studiare a Manchester, sono finito in casa di due tifosi dello United. Mi hanno adottato seppur per un breve periodo. Quando ho giocato la partita di calcio della scuola, Keith, mi ha prestato la sua maglia rossa, quella da lui indossata durante le partite all' Old Trafford. Oggi posso ritenermi un un Red Devils' a tutti gli effetti. Forse non ti vogliono perché i Reds' sono quelli del Liverpool😁
  4. Cosa strana la Champion, ti lascia tutte le indicazioni per pensare una cosa poi scopri che è un'altra. Se guardi le squadre che l'hanno vinta puoi pensare che servono i soldi, Real, Barcellona, Man.Utd, Bayern, od anche una buona dose di fortuna, Chelsea. Eppure se vediamo altre cose il filo rosso che lega le squadre che hanno vinto la CL hanno in comune determinate cose. Una su tutte, una base di 4 o 5 giocatori arrivati giovanissimi in società e che giocano assieme da anni. Lo è stato per il Real, della Quinta del Buitre, e di questo Real, che a parte Ronaldo e le stelle, ha presentato giocatori arrivati giovanissimi, come Marcelo, Isco, Assensio ecc. Se guardiamo al Barcellona la storia si ripete, con la nidiata della cantera selezionata da Cruijff. Per non parlare dello United di Beckham e Co. 6 ragazzini arrivati dal territorio e cresciuti insieme dalle giovanili. Insomma alla fine devi avere i fuoriclasse, ed anche una buona dose di fortuna, ma la ricetta sembra esserci. Partire da ragazzi giovani e di talento, che crescono nel club. Dovrai perciò, selezionarli, allevarli e lavorarci sopra. Aggiungere un paio di fuoriclasse, ed il gioco è fatto. Che poi è chiaro che questo porta ad avere un gruppo di giocatori che si conoscono a memoria, che sanno coprire i difetti l'uno dell'altro in modo naturale e di trovarsi in campo in modo sempre più efficace. Di riuscire in pratica a stoppare il pallone in modo da poter lanciare il compagno che gia sai cosa farà. Tutte cose che con le figurine non potrai mai vedere.
  5. Ieri ho visto il City contro il Tottenham. Bel primo tempo, giocato in velocità e con aggressività da entrambe le squadre. Difesa e contropiede per il Tottenham, gioco più manovrato per il City. Nel secondo tempo visto il vantaggio il Tottenham si è chiuso e fine del divertimento. Corto muso ragazzi... nonostante un super Grealish, picchiato però dagli avversari in modo sistematico. Su questo punto hai perfettamente ragione, sono anni ormai che l'Arsenal spende molti soldi senza brillare, oggi pare abbia trovato la quadra, in società e nello staff tecnico, più che nella rosa.
  6. Comunque tra Arsenal ed Everton grande partita. Da una parte l'Arsenal che tentava di costruire gioco, dall'altra l'Everton che lottava con le unghie e i denti su ogni pallone. Una gran partita!
  7. Non credo sia questa la discriminante. La verità è che con tante buone idee, hanno rastrellato i migliori giovani di talento a prezzi decisamente buoni ed hanno messo su una buona squadra.
  8. In Premier League non scorgo questa tendenza, al primo posto l'Arsenal, ci sta, è in crescita da un po', al secondo il City. La sorpresa Newcastle è in linea con quanto speso, il Manchester in risalita è allineato al valore della rosa. Il Tottenham sta mantenendo le promesse, poco di più. Le uniche due sorprese sono il Liverpool, che però è in calo da un paio di stagioni, mentre il Chelsea pare la nostra amata Juve, avvolto in una crisi tecnica e di idee tali da non riuscire a sfruttare le possibilità economiche a loro disposizione.
  9. Domenica ho seguito il City contro il Wolvehampton e l'Arsenal contro lo United, due belle partite intense e veloci. Mi sono divertito e vi confesso un po' di malinconia di quello che avrebbe potuto essere la serie A.
  10. Mi unisco alla decisione presa di non seguire più un campionato a questo punto privo di significato.
  11. Non solo. Secondo me quello era un gruppo plasmato da Conte, che con Allegri ha imparato ad autogestirsi, con il tempo e l'età hanno "deciso " che c'era un modo per vincere c'era un modo solo, il loro, dove tra di loro andavano d'accordo. Erano inallenabili perchè tanto poi facevano di testa loro. Vedi Bonucci quando si rivolge a Sarri con, "tranquillo mister ci pensiamo noi", vedi Chiellini quando si è messo in campo da solo. E' successo anche con Pirlo, quando al rientro di Chiellini la squadra si è abbassata ed è ricomparsa la ricerca del Clean Sheet. Purtroppo i senatori erano sempre meno ed il gruppo ha cominciato a sfaldarsi. Oggi i senatori, quei senatori non ci sono più, e dal carattere, alla cultura del lavoro e della vittoria, al gioco, alla crescita tecnica e tattica dei giovani è sulle spalle dell'allenatore come in tutte le squadre. Ma se i giocatori non seguono Allegri ed Allegri non riesce a farsi seguire è dura. Tatticamente, Allegri è proprio superato.
  12. Non penso abbia molto senso di parlare delle capacità assolute o meno di Allegri come allenatore. Dopo Conte Allegri si trovò una squadra belle e pronta con giocatori importanti che giocavano a memoria. Cambiò pochissimo, in pratica propose la difesa a 4 ma senza cambiare il ruolo dei giocatori ed ebbe ragione. Fece bene fino a Cardiff, dove prese 4 gol e non fu più capace di proporre un gioco accettabile. Oggi dopo 1 anno e mezzo non solo non ha dato un gioco alla squadra, ma non è ancora riuscito a dare un impronta, un modo certo di stare in campo, un impostazione riconoscibile. Non è riuscito come in passato a creare una chimica con i giocatori che in buona parte non ne condividono gli orientamenti. CR7 come in passato Dany Alves e Tevez è scappato, e De Light ha salutato dopo appena un anno. Oggi pare che tra il tecnico e Vlahovic i rapporti non siano idilliaci, e la squadra non sta certo facendo bene. E' una squadra che fatica tantissimo con le piccole per fare un gol, ma poi appena si alza l'asticella perde senza riuscire a stare in partita. Che dire di più? E' un tecnico ancora in grado di dire la sua in un club del livello della Juve? Oppure dovrebbe tornare a più miti consigli e ripartire da livelli a lui più consoni almeno al momento?
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