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  1. Il desiderio di Milinkovic-Savic è quello di tornare in Europa e magari in Serie A dove la Juventus finora ha avanzato esclusivamente una richiesta di informazioni per capire la disponibilità del giocatore di lasciare l'Arabia a gennaio con 6 mesi di anticipo sulla scadenza del contratto, cosa che a livello economico vorrebbe dire però anche rinunciare a ben 10 dei 20 milioni a stagione dello stipendio annuale. La scelta su Milinkovic-Savic dipenderà quindi molto anche dal giocatore che dovrà decidere se continuare a mungere dal contratto o rimettersi da subito in gioco in Europa.
  2. Il 7 novembre sarà un giorno importante in casa Juventus perché si terrà il Consiglio d'Amministrazione ma i lavori sono già in corso in questo senso. Nei prossimi giorni infatti verranno pubblicate le liste dei possibili membri del prossimo CdA del club bianconero. Ovviamente ci sarà quella dell'azionista di maggioranza, John Elkann, in cui non mancheranno alcune novità come l'ingresso di Giorgio Chiellini e Damien Comolli. A presentare una sua lista di candidati per i membri del CdA anche Tether, il colosso di criptovalute, il cui amministratore delegato è Paolo Ardoino, che nel corso degli ultimi mesi ha acquisito quote della Juventus arrivando fino ad oltre il 10% delle azioni bianconere. Nell'ottica del rinnovamento del Consiglio d'Amministrazione della Juventus, Tether ha intenzione di presentare la propria lista di candidati in occasione dell'assemblea degli azionisti che si terrà tra un mese (7 novembre). Questo ciò che la società di criptovalute ha dichiarato rispondendo alle domande di Reuters. Inoltre, Tether ha anche affermato di voler proporre alcune modifiche alla governance del club bianconero, senza però fornire dettagli specifici in merito. Inoltre, aggiunge Reuters, ha aggiunto di voler contribuire a un aumento di capitale fino a 110 milioni di euro (129 milioni di dollari), proposto il mese scorso dal consiglio di amministrazione della Juventus, con Exor che ha già versato 30 milioni. ilbianconero.com
  3. L'infortunio di Bremer porterà Tudor a scegliere in mezzo alla difesa uno tra Gatti e Rugani, lo spostamento di Gatti al centro includerebbe l'arretramento di Kalulu nei 3 dietro e l'inserimento di uno tra McKennie e Joao Mario sulle fasce
  4. La Juventus di oggi e soprattutto quella di domani dipenderà dalle scelte di Damien Comolli. Questo è lo scenario che racconta questa mattina Tuttosport. Nasce quindi la nuova Juventus che ruoterà attorno alle scelte del francese che è pronto a prendere il posto di Maurizio Scanavino. Insomma, nessun dubbio: dopo John Elkann il massimo esponente Juventus sarà Damien Comolli. Ai saluti Maurizio Scanavino, prevista la separazione definitiva nella prossima Assemblea degli Azionisti in programma il prossimo 7 novembre. Meno di un mese per l'attuale amministratore delegato ma la decisione è già presa e sarà tutto nelle mani di Comolli. Scanavino verso l'addio e i poteri a Comolli. In modo da eliminare lo step intermedio per le decisioni e fornire maggiore libertà al francese che comunque le decisioni le prende già dal giorno del suo arrivo. Sul suo stesso livello però rimarrà Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus.Scanavino verso l'addio e i poteri a Comolli. In modo da eliminare lo step intermedio per le decisioni e fornire maggiore libertà al francese che comunque le decisioni le prende già dal giorno del suo arrivo. Sul suo stesso livello però rimarrà Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus.Manca ancora la figura del direttore sportivo dove il nome di Marco Ottolini attualmente al Genoa resta in pole. Si deve attendere per capire se sarà lui il prescelto, anche se per lui si tratterebbe di un ritorno in bianconero. ilbianconero.com
  5. Milik sta per tagliare il poco felice record di 500 giorni di assenza dai campi. Fermo oggi per un problema al polpaccio il polacco ha lavorato questi giorni alla Continassa dove nessuno si sbilancia sui tempi di rientro. L'unica cosa certa è che a gennaio saluterà Torino in prestito qualora riuscisse a essere arruolabile almeno per la seconda parte della stagione o rescidendo il contratto valido fino al 2027.
  6. Michel Platini ha allontanato l'ipotesi di un suo ritorno alla Juventus: "Se devo tornare (a ricoprire ruoli dirigenziali, ndr) è per fare qualcosa di buono per il calcio, per tutto il calcio, non per un solo club - le parole dell'ex fuoriclasse francese al Festival dello Sport di Trento -. Alla Juventus ho già dato tutto: non si vive due volte la stessa storia d'amore". Come noto il club bianconero è nel pieno di un'operazione di riassetto dei propri vertici aziendali e tra i ruoli che potrebbero passare di mano c'è anche quello di presidente, visto che Gianluca Ferrero sembra destinato a farsi da parte, anche se non nell'immediato, per far posto a una figura di maggior peso internazionale. Il nome di Le Roi naturalmente stuzzicava i tifosi, ma i suoi piani sembrano essere altri. Platini ha poi incensato Alex Del Piero, altro candidato al ruolo, e lanciato una frecciatina agli ultimi tecnici bianconeri sull'impiego di Kenan Yildiz: "Alex è stato un grande giocatore, un'immagine della Juventus. Yildiz? Nessuno mette il numero 10 sulle fasce e non al centro. Dovete però chiedere agli allenatori il perché, non a me...". Platini ha poi parlato del suo passato bianconero: "Perché ero simpatico anche a quelli che non tifavano la Juventus? Forse perché non ho mai preso in giro i miei avversari, tanto meno le tifoserie. Ho giocato seguendo la mia filosofia: in Francia le persone che vanno allo stadio sono spettatori, in Italia sono tifosi". "La mia è stata una vita un po’ bizzarra, speciale - ha proseguito -. Quando ho chiuso con la Juve ho detto ad Agnelli ‘Sono stanco, non ne posso più’ e non ho firmato un nuovo contratto. Alle Juve sono costato poco perché ero svincolato. Ha dato più la Juve a me che io alla Juve. Sono stufo dei giocatori che dicono vogliono entrare nella storia. Tu vai e giochi per una società, per i tifosi". È tornato anche sul mancato passaggio all'Inter nel 1980, dopo che i nerazzurri lo avevano opzionato: "Avevo firmato con l'Inter due anni prima di andare alla Juventus ma le frontiere erano chiuse perché in Italia gli stranieri non potevano arrivare. Quando la Juve è venuta a cercarmi sono stato rispettoso e ho chiamato l'Inter per informarli. Non conoscevo Agnelli e mi disse che dovevamo vincere la Coppa dei Campioni. Io gli ho detto 'facile, ci penso io'. Poi, la vicenda processuale che lo ha visto coinvolto negli scorsi anni e che si è da poco conclusa con la sua assoluzione: "Dieci giorni fa ho ricevuto una lettera dalla giustizia svizzera in cui si diceva che è tutto finito, ma quella storia è durata dieci anni. Alla Fifa trovi una serie di persone, poi i procuratori svizzeri... In più i media ne parlano molto ed è complicato vivere. Dopo tu sai che alla fine vincerai, ma passi dieci anni e ti viene tolto tutto il tuo lavoro, tutta la tua passione. Grosso modo la Fifa mi ha pagato e dopo mi ha sospeso perché mi ha pagato (al centro delle indagini c'era una consulenza da due milioni di franchi, ndr). Una cosa che non ho capito, ma è così" "Se fossi stato il presidente della Fifa il Var non ci sarebbe mai stato - ha poi proseguito parlando della mancata possibilità di ricoprire il ruolo attualmente di Gianni Infantino -. Io credo che bisogna lasciare il calcio 'umano'. Con il Var si spostano solo e soltanto i problemi. Per quanto mi riguarda lo manterrei solo per le linee laterali. Tutto il resto è interpretazione e dunque bisogna lasciare che gi arbitri interpretino secondo le regole del calcio". Infine ha ripercorso le strade che lo hanno portato dal campo alla scrivania: "Ero in contatto con la Fifa, ho conosciuto Blatter e un giorno, a Singapore, Blatter mi ha chiesto se volevo diventare presidente della Fifa. Ho rifiutato perché dovevo organizzare la Coppa del mondo in Francia. Lui mi ha detto, va bene, allora mi piacerebbe che tu mi aiuti a diventare presidente. Quando sono stato consigliere di Blatter, mi sono accorto che per avere del peso bisogna avere una legittimità e la legittimità arriva dalle elezioni. Quando sei eletto hai il potere di fare le cose, dunque mi sono presentato alle elezioni per l'Uefa e per la Fifa come membro dell'esecutivo, poi dopo qualche anno il presidente dell'Uefa ha detto che lasciava (Lennart Johansson ricoprì l'incarico fino al 2007, ndr) e quindi mi sono presentato e ho vinto. È stata una battaglia durissima perché dopo che non hanno trovato nessuno per candidarsi contro di me Johansson è ritornato e io gli ho detto guarda non vado via, non mi ritiro". Sportmediaset
  7. Domenica scorsa, Simone Pepe è stato protagonista di una calorosa ovazione a margine della partita Juventus-Milan, una gara che ha riacceso i ricordi di una carriera importante con la Vecchia Signora. Pepe ha dichiarato: «Per me tornare a Torino è sempre un’emozione forte. Anche quando giocavo con il Pescara, sono stato accolto benissimo dai tifosi. La gente mi ha sempre voluto bene, e sarò eternamente grato alla Juventus e ai suoi supporter. Siamo una grande famiglia.» Pepe ha ricordato con affetto quei momenti storici: «Abbiamo scritto pagine importanti di storia, e ancora oggi siamo in contatto. Esiste una chat di quella squadra 2011-12 che ha dato il via a una vera epopea.» Ancora oggi, il legame tra quei giocatori è forte, con frequenti messaggi e incontri, specialmente con Chiellini e Bonucci, suoi compagni di squadra e amici a Torino. Riflettendo su quella Juventus leggendaria, Pepe ha sottolineato il valore di giocatori come Buffon, Del Piero, Pirlo, Bonucci e Barzagli. «Loro erano abituati a stare ad alti livelli, mentre per me, Padoin e Giaccherini, non eravamo fenomeni ma ci siamo sempre messi a disposizione della squadra. È stato incredibile sin dall’inizio.» Pepe evidenzia quanto sia bello vedere ancora oggi l’affetto dei tifosi, segno che quella squadra è rimasta nel cuore della gente. Tuttojuve.com
  8. Maignan non rinnoverà con il Milan e la Juventus fiuta l'occasione a parametro zero, il portiere rossonero potrebbe essere un uomo di esperienza da aggiungere ad una squadra giovane. La situazione contrattuale del portiere interessa, oltre ai bianconeri, ovviamente altri club: Bayern e Chelsea potrebbero aggiungersi alla lista dei club interessati.
  9. Per Tudor gli esterni sono la vera priorità del mercato: la Juve ha già iniziato a muoversi in tal senso e Comolli e Modesto seguono l’olandese Jordan Teze 26 anni terzino destro del Monaco: gli agenti sono gli stessi che hanno orchestrato l’affare Zhegrova. Le altre piste portano a Norton-Cuffy che però il Genoa non vorrebbe cedere a gennaio e Guerriero del Bayern che invece proprio a gennaio potrebbe lasciare la Germania visto che il rinnovo di contratto in scadenza 2026 è in alto mare.
  10. La Juventus ha deciso di candidarlo adesso per rappresentare la Lega Serie A e, come riportato da Repubblica, Chiellini è il grande favorito per rimpiazzare Calvo come consigliere Federale in Lega. La logica d'altronde vuole anche che a un dirigente della Juventus possa succederne un altro del club bianconero. Chiellini si aggiungerebbe quindi ai due già presenti, ovvero il Presidente dell'Inter Giuseppe Marotta e il vice Presidente dell'Udinese, Stefano Campoccia. Oltre all’ex capitano della Juve e dell’Italia campione d’Europa, sono in corsa Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, e Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce. Ma entrambi, in nome dell’unità dell’assemblea, come scrive Repubblica, potrebbero farsi da parte. Crescono quindi le quotazioni di Chiellini, candidatura che avrebbe l'appoggio anche dello stesso Marotta. Ilbianconero.com
  11. Sul tavolo il prolungamento fino al 2030 a 4,5 milioni: così Kenan diventerebbe il quarto più pagato in rosa. Attualmente Yildiz percepisce 1,5 milioni a stagione più premi mentre la richiesta del padre, che ha mantenuto la procura nonostante molti agenti (tra cui Jorge Mendes) abbiano bussato alla porta del turco, è di 5 milioni: balla quindi mezzo milione.
  12. Esistono due correnti in casa Juventus per la scelta del direttore sportivo. La prima è quella di uno straniero, la seconda porta ad Ottolini del Genoa. Nel 2018 Paratici gli chiese la disponibilità, trovando un sì convinto: entra come osservatore internazionale, poi stringe amicizia con Cherubini e in poco tempo la sua figura diventa centrale, sia per l’area prestiti che per la Next Gen, oltre a coordinare un progetto denominato Club15, un network di collaborazione con altri club esteri come Mirandes, Alaves, Aek Atene, San Gallo e Vitesse.
  13. L’eccesso di aspettative non giova. La Juve è imperfetta, poco equilibrata, non attrezzata per entrare in corsa scudetto con Inter e Napoli. Ora sembra dietro anche alla Roma. Non ha risolto i problemi già emersi nella passata stagione. Mancano qualità e un costruttore di gioco a centrocampo, il reparto su cui la dirigenza non è intervenuta, forse nel tentativo di rivalutare Koopmeiners. Luce spenta, come e più di prima. Douglas Luiz venduto e non sostituito in attesa di Adzic, troppo giovane. Locatelli, Thuram, McKennie hanno altre caratteristiche. I bianconeri, nella terra di mezzo, rischiano di impantanarsi. Le frequenti assenze di Bremer sono difficilmente sopportabili. "È importante non subire, prima o poi un gol lo facciamo" lo slogan del croato. Pragmatismo assoluto, altrimenti non avrebbe sistemato Kalulu a destra con Joao Mario panchinaro fisso.
  14. In casa Juve a gennaio può tornare di moda il nome di Molina: l'esterno in estate aveva puntato i piedi nonostante l'interessamento bianconero convinto di avere a Madrid lo spazio necessario per non perdere la nazionale. Invece ad oggi sono 108 i minuti di gioco di cui solo 9 nelle ultime 2 partite, ecco quindi che il giocatore ora potrebbe essere più convinto a lasciare Madrid magari per Torino con un prestito con diritto di riscatto dove Tudor per necessità utilizza Kalulu e quindi lo spazio per giocare ci sarebbe eccome.
  15. L’esterno portoghese di 31 anni a giugno andrà in scadenza con il Bayern che spera di cederlo a gennaio per evitare di perderlo a parametro zero. Può giocare sulle corsie e in mezzo al campo: grasso che cola per Tudor. Vlahovic possibile chiave: i bavaresi sono alla ricerca dell’erede di Kane.
  16. Non è un mistero che la Juventus abbia interesse per il genoano e uno scout juventino è stato gia mandato per seguirlo dal vivo. Il terzino può diventare di grande attualità a maggior ragione se a Torino dovesse approdare come ds Ottolini che l’ha portato in Liguria a prezzo di saldo nell’estate 2024 per 1 milione più 2 di eventuali bonus. Oggi per strapparlo al Genoa servirebbero almeno 10-12 milioni.
  17. I fischi che esplodono nel finale di Juventus-Milan non sono una sorpresa. Non sono una sorpresa se si tende l’orecchio e si ascolta lo stomaco del tifo bianconero. Il gorgogliare è evidente già nelle ore prima del fischio d’inizio, l’insoddisfazione e la delusione sono gli stati d’animo che rimbalzano da un tifoso all’altro. Fanno a gara a chi fa più chilometri per assistere ad uno spettacolo non giudicato all’altezza. I mormorii non risparmiano nessuno, da mister Tudor ai giocatori, passando per la dirigenza. E poi la "questione Allegri":quando il pullman rossonero arriva allo Stadium, ci sono fischi per la squadra e nessuna considerazione per il tecnico livornese. Nei minuti che precedono il fischio iniziale, uno striscione lo accoglie: "Noi di te sempre fieri, grazie di tutto Max Allegri", alla lettura delle formazioni un’ovazione e un coro personalizzato. Dalla Curva tutto qua, dalla tribuna ancora un applauso quando, emozionato, emerge dal tunnel e si va a sedere in panchina. Per il resto, ci sono tanti piccoli gesti che incastrati insieme danno vita ad un puzzle di ricordi ed emozioni Ilbianconero.com
  18. La Juventus ha tentato l’approccio con il Fulham e con il giocatore in estate, alzando il pressing proprio negli ultimi giorni di mercato. «Sì, quello bianconero era tra i club che si sono fatti avanti - ha confermato il calciatore in conferenza stampa con il Belgio, - ma il Fulham ha detto di no. La società non ha avuto il tempo di trovarmi un sostituto, cosa che posso capire. Dunque non se n’è fatto nulla. È un peccato che le offerte non siano arrivate prima». La parola fine alla vicenda, però, non è ancora scritta nonostante Castagne stia giocando con più continuità per via dell’infortunio di Kenny Tete e, a gennaio, i discorsi potrebbero riaprirsi.
  19. "Vorrei esprimere il mio e il nostro disappunto per l'ennesimo episodio controverso di questo inizio di stagione. C'era un tocco di mano evidente nell'area di rigore del Ravenna in pieno recupero e non riesco a spiegarmi come non sia stato assegnato – dopo revisione – il calcio di rigore a nostro favore. Non è la prima volta che capita quest'anno: contro il Carpi è stato revocato un doppio cartellino giallo pur non essendo possibile, da protocollo, revocarlo, contro l'Arezzo è stato assegnato un calcio di rigore a favore ai nostri avversari per un tocco di mano di Turicchia che aveva il braccio attaccato al corpo e contro la Sambenedettese la terza rete dei nostri avversari è stata viziata da un tocco di mano. Capisco le difficoltà generali per tutti, ma se si ha a disposizione uno strumento come il FVS che dovrebbe essere usato per limitare questo tipo di errori, non riesco a comprendere come sia possibile il verificarsi di certe situazioni. Voglio togliere dalla testa dei ragazzi il fatto che si venga sempre penalizzati perchè sono giovani, ma allo stesso tempo vorremmo una maggiore uniformità di giudizio da parte della classe arbitrale".
  20. Vlahovic contro Albania e Andorra, David contro Australia e Colombia e Openda contro Macedonia e Galles: la Juventus spera che i suoi attaccanti si sblocchino e ritrovino entusiasmo. E poi c’è Koopmeiners, ancora incompiuto in bianconero, nonostante Tudor gli abbia dato fiducia sia nel nuovo ruolo nel tandem di centrocampo sia da trequartista nel tentativo di agevolarne la rinascita. Obiettivo finora fallito, come ha confermato la partita con il Villarreal. Teun è stato chiamato dall’Olanda per i match contro Malta e Finlandia ma solo dopo l’infortunio di Quinten Timber, perché il ct Koeman non lo aveva inserito inizialmente tra i convocati proprio per le difficoltà nel club. A settembre era stato nel gruppo arancione ma non aveva messo piede in campo, stavolta andrà diversamente.
  21. Alla Juve il reparto avanzato vive un momento di confusione con scelte diverse da partita in partita e i 3 attaccanti che sembrano risentire di questo turnover, la strada tracciata dopo il Milan però sembrerebbe indicare la volonta di puntare dopo la sosta tutto su David. Sarà la punta inseguita con forza durante l'ultimo mercato il terminale offensivo di riferimento, nonostante gli errori commessi con Villareal e Milan si vuole puntare sul canadese che comunque errori a parte è piaciuto a Tudor che post Milan ha sottolineato come "ha fatto tutti i movimenti giusti che una punta deve fare".
  22. La Juventus Women inizia il suo cammino nella UEFA Women’s Champions League 2025/26 oggi alle ore 18:45, quando all’Allianz Stadium arriveranno le campionesse di Portogallo del Benfica. In un girone unico che le vedrà affrontare corazzate come Bayern Monaco, Lione e Manchester United, partire con il piede giusto in casa è fondamentale per continuare a sognare in grande. La diretta sarà disponibile in esclusiva, sia in TV che in streaming, sulla piattaforma Disney+
  23. Per il ruolo di Ds la candidatura di Marco Ottolini è legata alla rescissione con il Genoa con cui è sotto contratto fino a giugno, diverso il discorso per Diego Lopez che Comolli conosce bene e poi c'è un discorso anche con Viktor Bezhani dal Tolosa che ha lavorato a lungo fianco a fianco sempre con Comolli. A breve cominceranno le prime manovre per impostare il mercato di gennaio e, nel giro di qualche mese, anche per la estiva, quindi i bianconeri hanno fretta di inserire la nuova figura nell'organico.
  24. Emissari dei Gunners stasera allo Stadium per Yildiz ma la Juve sta definendo i dettagli per prolungare fino al 2030 con ingaggio triplicato e Kenan vuole confermarsi eroe bianconero, l'annuncio del rinnovo atteso tra poche settimane
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