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  1. "Il mio addio ai bianconeri? All'inizio avevamo parlato di rinnovo poi al rientro dalla vacanze Thiago Motta mi disse che non rientravo nei piani e che dovevo cercarmi una squadra, all'inizio mi sono allenato 2 settimane con la squadra poi il mister non mi ha più voluto e mi sono allenato a parte con altri compagni ma devo dire che mi hanno messo fino all'ultimo nelle migliori condizioni tranne ovviamente giocare le amichevoli. Se ne sono dette tante, ma io ho grande rispetto per Max Allegri: mi ha dato tanto, l'anno scorso ero partito forte. E' un vincente, per me il Milan è una grande scelta. Lui mi ha fatto capire che potevo fare la seconda punta allargandomi gli orizzonti. Max mi ha dato tanto come crescita personale e modo di giocare. Mi ha chiamato a settembre per farmi l'in bocca al lupo prima di andare al Liverpool. E' stato molto carino. Tornare alla Juventus? Mai dire mai, provo ancora grande affetto per la Juve". Federico Chiesa sul Corsport: "Che Szczesny e Rabiot fossero fuori dal progetto lo sapevamo tutti. Le esclusioni di Fagioli e Danilo invece mi hanno stupito. Dani nello spogliatoio era il punto di riferimento, è juventino dentro, il suo taglio una scelta che non ho capito, né condiviso... Motta con me è stato chiaro: non mi servi, cercati una squadra.Gli ho detto che ero pronto a lottare, a mettermi alla prova perché volevo restare e dimostrare di essere ancora utile alla Juventus. Ma non c’è stato niente da fare. Va bene, è stata una sua scelta. Allegri è un grande, oltre ad avermi cambiato,posizione mi ha fatto capire la differenza che corre tra un allenatore di top club e uno di club medi. Carisma, gestione, sensibilità e tecniche che non si imparano a Coverciano, così gli rubo la battuta. Come lui sono Antonio, Ancelotti, Spalletti. Max è uno che ti dà tanto, col Milan punterà subito allo scudetto... A gennaio dello scorso anno eravamo convinti di potercela fare, il gruppo era solidissimo, entusiasta, tutti uniti. Male la seconda parte anche se ci siamo rifatti in coppa"
  2. Kolo Muani spinge per restare in bianconero e l'accordo per farlo restare almeno fino al Mondiale per Club viaggia a vele spiegate, alla competizione non prenderà parte Renato Veiga che invece torna al Chelsea. Al posto del portoghese ci sarà Daniele Rugani poi la Juventus scioglierà l'investimento per l'estate con Leoni e Comuzzo nomi caldi.
  3. Primi contatti tra la nuova dirigenza e Tudor che ha esposto considerazioni e richieste: la prima un prolungamento di almeno un anno in grado di blindarlo alla panchina juventina, così da non entrare nel 2025-2026 con un progetto in scadenza. La seconda uno staff tecnico più robusto e poi sul mercato dove la linea è assolutamente condivisa e prevede di aggiungere tre o quattro elementi in grado di alzare il livello qualitativo del gruppo: un difensore di livello, un centrocampista di gamba e poi la delicata questione attaccanti dove c'è la situazione Vlahovic a tenere banco e poi la possibilità di confermare Kolo Muani, magari con un nuovo prestito, è oggettivamente un’occasione ghiotta.
  4. Comolli ieri era alla Continassa, con lui Chiellini a completare il puzzle dirigenziale al quale manca solo il Ds figura che arriverà ma magari non subito visto che a Torino potrebbero andare avanti cosi con l'aggiunta di Tognozzi. Per il ruolo di Ds al momento il nome in pole è quello di Massara che piace anche per la sua attitudine a lavorare in staff: al Milan lo fece con Maldini e Boban e a Torino potrebbe fare quindi altrettanto con Chiellini e Tognozzi.
  5. Comolli oggi varchera per la prima volta i cancelli della Continassa e, tra i vari compiti in agenda, ci sarà la decisione sul reparto offensivo bianconero: serve (almeno) un altro attaccante e la candidatura più forte è quella di Jonathan David, svincolato dal Lille. La Juventus tramite Giuntoli aveva già messo sul piatto una bozza di offerta composta da un contratto di 5 anni a 6 milioni più bonus: toccherà ora alla nuova dirigenza decidere se confermare, aumentare o abbandonare l'offerta e quindi la pista.
  6. Entrambi di rientro a Manchester dai prestiti e destinati a trovare un’altra squadra. Il brasiliano è seguito dagli scout bianconeri da tempo ed è stato apprezzato in Conference (9 presenze con 4 goal e 3 assist) potrebbe rimuoversi in prestito, mentre l’inglese fu ad un passo da Torino l’anno scorso e ora il contratto in scadenza nel 2026 farà di conseguenza abbassare le richieste dello United.
  7. La Juventus che verrà ripartirà da Yildiz, al giovane bianconero è già stata data la 10 e quest'anno è già stato uno dei punti fermi con 48 presenze condite da 9 goal e 7 assist. La proprietà è pronta a blindarlo sia per quanto fatto in campo sia perché il ragazzo è amato dai tifosi e anche dagli sponsor, dopo il Mondiale per Club previsto un appuntamento per presentare un rinnovo con cifre da big che punta ad allontanare le sirene della Premier.
  8. La Juventus, grazie alla qualificazione in Champions, non dovrà fare sacrifici sul mercato ma comunque qualche giocatore partirà sia per far cassa sia perché in esubero. È il caso di Djalo che, rientrato dal prestito dal Porto, è nel mirino del Crystal Palace o di Mbangula seguito dal Bologna e in Premier da Club come Nottingham Forest e Bournemouth.
  9. Tudor ieri ha riaccolto alla Continassa anche Douglas Luiz che si è rimesso immediatamente a disposizione e al pari dei compagni. Reduce da una stagione deludente, ha pensato al ritorno in Premier con il suo ex club Aston Villa mentre il Nottingham e il Newcastle hanno mostrato interesse in questi mesi, ma il Mondiale per Club potrebbe anche cambiare gli scenari e magari rilanciare il brasiliano in vista della prossima stagione bianconera.
  10. Ieri la telefonata di John Elkann a Igor Tudor, arrivata alla vigilia del ritorno in campo del tecnico croato per cominciare la preparazione in vista del Mondiale per Club. Un confronto necessario per ribadire la fiducia anche della proprietà nei confronti dell’allenatore che ha saputo rimettere insieme i cocci dopo i disastrosi ultimi atti della gestione Thiago Motta trascinando la Juve alla prossima Champions League. Spazzando via in prima persona tutti quei rumors che negli ultimi giorni potevano minare la serenità di Tudor tra presente e futuro, l’ingegnere ha spiegato al croato di non aver fin qui mai cercato nessun altro allenatore e che presunti rifiuti non sono mai stati incassati. Il tecnico della Juve è quindi sempre Tudor, per scelta e non per assenza di alternative, almeno fino al Mondiale per Club, poi si vedrà.
  11. Le prime mosse del nuovo dg: parlerà con l’allenatore anche di mercato, non solo del Mondiale per Club. Corsa contro il tempo per trattenere Kolo Muani. L’agenda dell’ex presidente del Tolosa è già piena di appuntamenti, prime riunioni con Chiellini per impostare il lavoro dei prossimi giorni. Per il posto di uomo-mercato da Diego Lopez a Salihamidzic e Massara andando verso il ritorno di Tognozzi nel ruolo di capo degli osservatori.
  12. Elkann ha deciso: Giorgio Chiellini avrà un ruolo sempre più chiave nella Juventus, a lui potrebbero aggiungersi il rientrante Tognozzi come capo scout e Comolli come amministratore delegato, l'attuale Presidente del Tolosa conosce Elkann per questioni non legate al calcio e i due hanno già parlato. In tutto questo diventa a forte rischio la posizione di Cristiano Giuntoli.
  13. Ieri la ripresa degli allenamenti alla Continassa dopo la settimana di stop concessa dal tecnico in vista dell’ormai imminente partenza per il Mondiale per club. Presente solo una parte del gruppo Juve, per via delle assenze dei vari nazionali: al loro posto sei ragazzi della Next Gen: Daffara, Garofani, Afena Gyan, Citi, Owusu e Cudrig. Filtra ottimismo sulle condizioni dell’olandese che ha smaltito i guai al tendine d’Achille: oggi dovrebbe tornare a lavorare con la squadra.
  14. La Juve parla con il Psg di Kolo Muani e non solo: interessa il Classe 2001 Goncalo Ramos in uscita dal Psg con il quale ha collezionato 16 partite da titolare e 18 goal in totale. Rispetto a Kolo Muani ha anche uno stipendio più basso e per la Juventus potrebbe diventare un occasione in ottica reparto offensivo dove è tramontata la candidatura di Osimhen ma rimangono quelle di Retegui e Gyokeres
  15. Tra Giuntoli e la Juventus nessun braccio di ferro, si va verso una risoluzione consensuale tra le parti con la classica formula dell’incentivo all’esodo, la cosiddetta buonuscita. Il dt non è destinato a essere l’unico dirigente a salutare in questo mese di giugno, pronte le dimissioni di Calvo che si accaserá all’Aston Villa. Per quanto riguarda le nuove entrate non è da escludere Massara stimato sia da Chiellini sia da Comolli, ma si vocifera anche di un interesse bianconero per Diego Lopez che ha già salutato il Rennes ufficialmente e sarebbe dunque libero di cominciare una nuova avventura.
  16. Ho amato giocare alla Juve e vivere a Torino, in Italia: è stata una svolta in termini di mentalità e professionalità. Ho ricevuto tantissimo affetto da tutti, nel club e dal tifosi, e ne sono riconoscente. Per questo è stato difficile lasciare una squadra dove mi sentivo importante. Portare la fascia di capitano alla Juventus non è una cosa da niente.C'era un interesse perché si continuasse insieme. Anche Thiago Motta mi aveva chiamato, ma Giuntoli non ha fatto il necessario per convincermi. E non ho avuto la sensazione che volesse costruire qualcosa di importante. Vista la loro stagione caotica, forse ho avuto ragione. Già da qualche anno non erano stati fatti acquisti all'altezza della Juve e questo mi frustrava perché avevo l'impressione che in campo fossimo in pochi a fare il necessario. Non volevo continuare in quelle condizioni così ho preferito rimettermi in gioco altrove e ho scelto il Marsiglia Ilbianconero.com
  17. In casa Juve è caccia a un nuovo Ds e in questa ottica attenzione a un nome che è già circolato in passato e che può tornare di moda: si tratta di Salihamidzic, che della Juve è stato calciatore prima di cominciare la carriera da dirigente. È molto stimato da Chiellini ed è ancora molto legato all’ambiente bianconero.
  18. Uno dei primi nodi che dovrà sciogliere Comolli è il futuro di Vlahovic, con Giuntoli il possibile rinnovo era stato stoppato e ora il francese dovrà decidere il da farsi. Provare a trovare una soluzione per la permanenza o cessione? Proprio in questo ultimo caso il neo dirigente bianconero vanta ottimi rapporti in Inghilterra e Turchia, i due campionati che maggiormente potrebbero essere interessati a Dusan.
  19. È stato John Elkann ieri mattina, prima dell'evento sulle vittime dell'Heysel, a comunicare a Cristiano Giuntoli che non avrebbe più fatto parte della Juventus. Si attende per oggi l'ufficialità per lui come per Pompilio e Stefanelli, gli uomini di fiducia portati proprio dal dirigente. Tra i motivi spicca il mercato dispendioso ma flop della scorsa estate: troppi i soldi spesi (234 milioni tra mercato estivo e invernale) per molti giocatori poi rivelati flop, in particolare Douglas Luiz, Nico Gonzalez e Koopmeiners.
  20. "Domani alla Continassa mancheranno gli azzurri Cambiaso, Gatti e Locatelli, già da ieri a Coverciano e oltre a loro Nico Gonzalez, Kalulu, Yildiz, Vlahovic, Conceiçao, Adzic e Rouhi. Non vanno poi dimenticati i due in sospeso Kolo Muani e Veiga, per i quali i bianconeri devono ancora trattare con i rispettivi club. Tutti si uniranno al gruppo appena conclusi gli impegni con le varie nazionali. La rosa sarà integrata da Daffara (in sostituzione di Perin dopo l'operazione), Rugani e Kostic.
  21. Si è tenuto ieri un vertice tra Elkann, Chiellini e Comolli sul quel che sarà il nuovo allenatore bianconero. Valutazioni su Tudor, restano in pista Pioli e Mancini ma la filosofia di Comolli, improntata sull’analisi dei dati e degli algoritmi per scegliere i profili più adatti, potrebbe riservare della sorprese e dirigersi verso allenatori impronosticabili come Bruno Genesio del Lilla o Marco Silva del Fulham. Quest’ultimo avrebbe già avuto dei contatti nelle ultime ore, con il solito, potentissimo agente Jorge Mendes a tessere la tela.
  22. secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, John Elkann avrebbe convocato un vertice piuttosto urgente, alla presenza dei volti nuovi della società bianconera - ovvero Damien Comolli e Giorgio Chiellini - per fare il punto della situazione e pianificare le prossime mosse relative non solo al prossimo tecnico bianconero ma anche alla figura del direttore sportivo. Il luogo dell'incontro sarà proprio Monaco di Baviera dove i vertici bianconeri saranno presenti in occasione della finale di Champions League tra PSG e Inter, in programma questa sera alle ore 21.00.Sempre secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, il nome che sarebbe tornato improvvisamente in auge in casa bianconera è quello di Stefano Pioli. Per il tecnico dell'Al-Nassr, legato al club saudita fino al 2027, ci sono già stati i primi contatti indiretti e ora toccherà a Comolli capire se è giunto il momento di spingere sull'acceleratore o di virare su altre piste. Le candidature di Marco Silva e Roberto Mancini, infatti, sembrano rimanere in piedi. Ilbianconero.com
  23. Comolli si sta già muovendo da leader sondando le piste a lui più conosciute. Ed ecco spuntare nella rosa dei candidati il francese di origini calabresi Bruno Genesio, tecnico del Lilla, avversario della Juve a novembre in Champions. Genesio è un allenatore molto carismatico, abituato a lanciare i giovani e a lavorare con numeri e algoritmi proprio come Comolli. Genesio si è sempre ispirato a Guardiola ma sarebbe un errore inquadrarlo come uno attento soltanto all’estetica: le sue squadre sanno essere molto pragmatiche. Per quanto riguarda le piste italiane continua a piacere Mancini, Chiellini monitorerà poi con grande attenzione gli sviluppi del caso Simone Inzaghi: se non dovesse restare all’Inter, ci proverebbe. Resta sullo sfondo, al momento Pioli anche se piaceva soprattutto a Giuntoli.
  24. Voci sul giovane dirigente dalla Ligue 1: l’eventuale arrivo non escluderebbe Tognozzi. Il tempismo con cui è arrivata la separazione dal Lens qualche giorno fa potrebbe anche non essere casuale, a gennaio si era fatto notare per aver venduto l’uzbeko Khusanov al City per 40 milioni e da scout del Lille pescò Osimhen e Leao.
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