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  1. Campionato Primavera 1: Juventus vs. Roma 1-0 12a giornata Campo "Ale & Ricky" - Vinovo (TO) Juventus: Huli, Rizzo, Verde (C), Van Aarle, Bamballi, Vallana, Keutgen (37’st Milia), Grelaud (37’st Repciuc), Leone (27’st Tiozzo), Merola (22’st Finocchiaro), Biggi (22’st Lopez). A disposizione: Jakab, De Brul, Badarau, Sylla, Bellino, Durmisi. Allenatore: Simone Padoin Roma: De Marzi, Litti (36’st Cama), Seck, Di Nunzio (36’st Scacchi), Forte (15’st Almaviva), Bah, Mirra (C), Morucci (27’st Paratici), Terlizzi, Lulli (27’st Marchetti), Romano. A disposizione: Stomeo, Nardin, Zinni, Arduini, Panico, Della Rocca Allenatore: Federico Guidi Marcatori: 31’st Rizzo (J) Ammoniti: 21’pt Bah (R), 30’pt Di Nunzio (R), 5’st Vallana (J), 36’st Tiozzo (J), 47’st Bamballi (J), 49’st Terlizzi (R).
  2. Il rinnovo di Brozovic con l’Al Nassr continua a essere in stand-by, ancora sul tavolo in attesa di una risposta definitiva. Il centrocampista croato non ha infatti ancora detto sì al prolungamento con i sauditi, perché l’offerta presentata è a cifre molto inferiori rispetto allo stipendio percepito adesso, sui 18 milioni di euro all’anno. L’Al Nassr insisterà con l’obiettivo di arrivare ad una soluzione. Brozovic non si trova male in Arabia, ma dal canto suo sarebbe molto incuriosito dalla possibilità di tornare a lavorare con Luciano Spalletti dopo l’esperienza all’Inter.
  3. L'ultimo ad arrivare alla Continassa, oggi, sarà Jonathan David. Il canadese ha giocato con la sua Nazionale nella notte tra martedì e mercoledì contro il Venezuela, gara vinta per due a zero. 75 minuti in campo per il centravanti, senza segnare né tirare in porta, ma con due passaggi chiave al suo attivo e 27 tocchi in totale.
  4. Riportare la difesa a 4, ma senza stravolgere tutto, come rendere la transizione più dolce possibile? Una soluzione sarebbe il 4-3-2-1 per riorganizzare la retroguardia, dove Luciano vede subito possibile un cambio sui quarti. Cambiaso si vede a destra, più che a sinistra e il tecnico condivide visto che l'azzurro ha più facilità nell’andare dentro al campo, mettersi a supporto del centrocampo e migliorare così il giro palla. A sinistra, Spalletti aspetta invece Cabal: gli piace, ha gamba, sa sovrapporsi con continuità e ha il passo che serve oltre alle necessarie doti difensive.
  5. « L’Italia ha tempo fino all’1 ottobre 2026 per i 5 stadi che può presentare e l’Allianz Stadium è l’unico al momento che ha i parametri». Michele Uva, Executive Director dell’UEFA, si dimostra ottimista per Euro 2032 in un’intervista rilasciata al Social Football Summit a Gianluca di marzio. "Poi c’è sana competizione tra altri 12 stadi per occupare gli altri 4 posti. Per l’UEFA l’Italia è importante e non ospita un grande evento dal 1990, probabilmente le infrastrutture sono state la zavorra che non ci hanno permesso di candidarci".
  6. L’ultima idea di Comolli per la difesa risponde al nome di Charlie Cresswell. Un profilo che il neo amministratore delegato bianconero conosce molto bene, dal momento che è stato lui a portarlo al Tolosa nella scorsa stagione. Un centrale moderno (classe 2002), che ha dimostrato di saper agire sia in un’ipotetica linea a tre da braccetto, sia in un assetto a quattro. Negli ultimi due anni si è distinto come uno dei difensori più interessanti e affidabile della Ligue1.
  7. Spalletti ha iniziato a lavorare sulla difesa a 4, ma ora dovrà decidere se cambiare subito o, complici le assenze, optare per la cautela ridisegnando il solito 3-4-2-1 con Kalulu, Gatti e Koopmeiners a proteggere Di Gregorio, confermando Cambiaso, Locatelli, Thuram e Kostic nella linea di centrocampo. In caso di difesa a 4, Koop si ritroverebbe ad agire per la prima volta da centrale al fianco di Gatti, con Kalulu e Cambiaso ad occupare le rispettive corsie. In questo caso, in realtà, la Juve in fase di possesso difenderebbe con una linea a tre, con Koop, Gatti e Kalulu “bloccati”, per permettere all’ex Genoa di sganciarsi sulla corsia di sinistra.
  8. Il derby di Torino con la schiena malconcia, la nazionale vissuta con un fastidio ai muscoli per colpa dei troppi impegni ravvicinati, ma Vlahovic resta in piedi e, passato l’allarme, mette nel mirino la gara con la Fiorentina. L’attacco disegnato da Spalletti ha in Dusan il suo punto di equilibrio e, nonostante la non perfetta condizione, confida con lo staff medico di mettere a disposizione la punta da sabato.
  9. A dispetto degli ultimi rumors di mercato Comolli pare aver cambiato linea sul mercato: non si punterà più su profili del campionato saudita. Costosi e impegnati in una lega che dà poche garanzie dal punto di vista fisico: gli ultimi report dell’algoritmo lo hanno spinto ad accantonare altre piste come Brozovic e Kessie.
  10. Comolli al lavoro per cercare di rinforzare la squadra a gennaio. Per la regia in pole Xhaka svizzero del Sunderland, ma si valutano anche le alternative: Mendoza, Bernabé e Bouaddi. L'arrivo di un regista potrebbe essere il preludio ad una cessione in prestito di Adizc che potrebbe anche eventualmente rientrare in una trattativa con il Lecce per Tiago Gabriel, primo nome sulla lista, visto che i giallorossi avevano di recente già bussato alle porte bianconere per il montenegrino.
  11. Spalletti, con i giocatori che sono rimasti alla Continassa, ha iniziato ad impostare il lavoro sulle palle inattive insieme. Un programma complesso: non basterà qualche allenamento, un processo a tutti gli effetti e servirà tempo ma proverà a portare i suoi frutti come a Napoli. Il modello è quello di Napoli dove il dato relativo ai gol subiti nella stagione 2022-2023 fu di sole 4 reti.
  12. In estate se ne era parlato e ora si ripresenta l’occasione di portare a Torino il regista di cui i bianconeri hanno assoluto bisogno per rinforzare il centrocampo. Il Sunderland non ha chiuso all’ipotesi di salutare Xhaka a meno di sei mesi dal suo arrivo in Inghilterra poichè il giocatore avrebbe espresso il desiderio di avere un'altra grande occasione in una big europea. Nei prossimi giorni il quadro potrebbe prendere forma, ma l’impressione è che il Sunderland, qualora Xhaka dovesse spingere per l’addio, non abbia intenzione di mettersi di traverso, intavolando una formula che possa fare contenti tutti e che comunque andrebbe a ripagare almeno i 15 milioni spesi in estate.
  13. Una suggestione, una mezza idea, una possibile soluzione per dare giocate ed esperienza. La Juve guarda al mercato, ai possibili rinforzi del futuro per dare maggiore qualità ai suoi reparti. Un intreccio potrebbe coinvolgere la Germania, in particolare il Bayern Monaco. Da una parte la Juve su Serge Gnabry, dall’altra i bavaresi su Dusan Vlahovic. I due giocatori sono accomunati dalla scadenza contrattuale al 2026 e rappresentano un succoso parametro zero per il mercato internazionale. Uomo di raccordo, ma all’occorrenza anche attaccante esterno o seconda punta Serge Gnabry sa fare un po’ tutto e con il Bayern ha vinto tanto, rappresenta un innesto di esperienza ma non certo vetusto, può dare quel tocco di imprevedibilità in più. Classe 1995, il tedesco va in scadenza di contratto a fine stagione e per ora non c’è traccia di rinnovo in Bavaria. Se ne riparlerà, ma nel frattempo il mercato sonda ed effettua sondaggi, tesse le prime tele di pseudo trattativa. Il suo attuale valore secondo Transfermarkt è sceso a 22 milioni, ma senza rinnovo per prenderlo basterà pagargli l’ingaggio. Rappresenta un parametro zero oltremodo interessante e che porterebbe con sé ben 300 partite con il Bayern e uno score di 97 gol e 65 assist.
  14. Blitz delle ultime ore a Lione, dal professor Bertrand Sonnery-Cotet, e semaforo verde per Bremer. Lo specialista che ha operato il ginocchio sinistro del difensore ha dato il via libera e adesso il brasiliano potrà iniziare a lavorare gradualmente con la squadra con l’obietivo di tornare protagonista all’inizio del prossimo mese.
  15. Una vecchia conoscenza di Damien Comolli tra le new-entry del casting difensivo della Juventus insieme a Muharemovic e Tiago Gabriel: Christian Mawissa, messosi in luce nel Monaco che l’ha prelevato nell’estate 2024 dal Tolosa di Comolli. Oggi il 20enne francese sta vivendo la stagione della consacrazione: dopo il primo anno di apprendistato è in rampa di lancio ed è arrivato quest’anno a giocare con continuità da titolare sia in Ligue 1 sia in Champions League.
  16. È ufficialmente calato il sipario sulla carriera di Mattia Caldara: a soli 31 anni, l'ex Atalanta ha annunciato di voler dire basta col calcio giocato, complici gli infortuni che lo hanno tartassato. “Nel 2017 tante squadre si erano interessate a me in quei mesi. A dicembre sono stato preso dalla Juve. E in quel periodo la Juve era una realtà a parte, inavvicinabile. In bianconero, però, non ci ho mai giocato. Sono rimasto in prestito a Bergamo ed è stato giusto così. Non ero ancora pronto per un salto di quel tipo. A Torino poi ci sono arrivato nel 2018, senza però fermarmi. Venivo da stagioni in cui ero abituato a giocare e lì avevo davanti Chiellini, Bonucci, Barzagli. ‘Abbi pazienza Mattia. Resta qui’, mi ripeteva Giorgio. Ma io sapevo che non avrei trovato spazio. Sono rimasto poche settimane, solo per il ritiro estivo. Quando ho saputo dell’interesse del Milan ho accettato. Guardando indietro sarebbe stato meglio rimanere lì. Sono stato debole di testa. Mi avrebbe fatto bene rimanere in un mondo come quello della Juve, imparare da quei campioni, crescere stando con loro anche senza giocare tanto. Mi sono mancate un po’ di forza mentale e di maturità. Magari la mia carriera sarebbe stata diversa, chissà. È il più grande rimpianto che ho, l’unica cosa che tornando indietro cambierei. Vedete, gli infortuni e tutto ciò che ne è conseguito non è dipeso da me. Il non essere rimasto a Torino sì”. Goal.com
  17. Oggi sono attesi gli azzurri Locatelli e Cambiaso, Conceiçao, Thuram e Kostic mentre Openda è atteso domani insieme a Yildiz, Adzic e Zhegrova. In caso di necessità, il belga potrebbe essere il centravanti titolare ed essere preferito a David che rientrerà per ultimo dagli impegni con il Canada e sarà a Torino soltanto giovedì. Capitolo buone notizie: Kelly ieri ha anticipato i compagni ed è tornato ad allenarsi in campo.
  18. 48-72 ore per capire insieme allo staff bianconero se tentare un recupero last minute di Vlahovic per Firenze o se procedere con maggiore cautela puntando direttamente alla Champions. La prima idea è quella di sostituire Vlahovic con un altro centravanti: David più Openda, un attaccante di ruolo più Yildiz nel 3-5-2 o insieme al turco e a un’altra ala nel 4-3-3. Spalletti non è nuovo a intuizioni e sorprese e la “Spallettata” potrebbe essere Yildiz falso 9, stile Totti alla Roma
  19. Il regista spagnolo già osservato dai bianconeri nel Mondiale Under 20, clausola rescissoria (trattabile) da 20 milioni: l’Elche in estate ha detto no agli arabi e a Fabregas. Classe 2005, in patria paragonato a Pedri, è già punto fermo dell’Under 21, simile a Bernabé del Parma, altro profilo visionato: però costa meno.
  20. Juventus, Napoli ed Inter sarebbero in lotta per 2 giocatori del Genoa: stando a quanto riportato da "La Gazzetta dello Sport", si tratta di Morten Frendrup, centrocampista classe 2001 della nazionale danese, e di Brooke Norton-Cuffy, esterno destro inglese classe 2004. I bianconeri, in particolare, sarebbero maggiormente interessati all'esterno britannico, per il quale il concorrente più agguerrito dovrebbe essere il club partenopeo. Frendrup, invece, piacerebbe in minor misura, con la Juve che sarebbe dietro l'Inter e il Napoli tuttojuve.com
  21. La settimana della Juventus si è conclusa con un test in famiglia all'ora di pranzo con formazioni miste con la Next Gen e risultato finale di 2-1 per la squadra di Spalletti, il tecnico ha insistito con il 3-5-2.
  22. Mirko Vucinic ha dato ad Adzic le chiavi del centrocampo in occasione della sfida con il Gibilterra e segnali positivi per Spalletti arrivano dalla prestazione: quantità e qualità a centrocampo, proprio dove spera di poterlo inserire gradualmente nel processo di aumento della qualità in mediana.
  23. Bocciato da Tudor le cose per il momento non sembrano cambiare neppure con l’avvento in panchina di Spalletti che finora l’ha sempre relegato tra le riserve nelle prime gare della sua gestione, concedendosi solo 11 minuti contro la Cremonese. La sensazione è che l’ex Porto rischi di restare ancora a lungo un oggetto misterioso e qualora dovesse arrivare una proposta interessante le parti potrebbero prendere seriamente in considerazione l’opzione di separarsi.
  24. Cominciate alla Continassa le grandi manovre per Firenze: Koopmeiners può spostarsi al centro in difesa in coppia con Gatti e con Kalulu e Cambiaso a comporre la difesa a 4, in mezzo Thuram, Locatelli e McKennie e il tridente offensivo composto da Yildiz, Vlahovic al centro dell'attacco e Conceiçao o Zhegrova a sinistra. L'alternativa? 4-3-1-2 con una difesa più bloccata e Kelly a sinistra con Cambiaso come mezzala al posto di McKennie e Yildiz dietro Vlahovic e uno tra Openda e David.
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