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  1. Se Atalanta-Bologna e il derby di Roma finiscono pari muterà la prospettiva della sfida a Parma prevista lunedì sera al Tardini
  2. Le intenzioni della Juventus sono quelle di valutare la fattibilità di un riscatto (gli inglesi hanno pagato 14 milioni il giocatore e ora ne chiedono il doppio) o quantomeno di un prolungamento del prestito di Veiga. Probabile un contatto tra club e chi gestisce il difensore nei primi giorni di maggio per provare ad apparecchiare l’affare, anche perché al Mondiale per Club quasi certamente ci sarà Bremer, ma con un minutaggio limitato dopo il lungo infortunio.
  3. Mentre Tudor lavora per la partita con il Lecce, ieri alla Continassa si è svolto un summit di mercato tra gli uomini della Juventus coordinati da Giuntoli. Contatti e sondaggi non mancano considerando poi che, anche se non dichiarati, ad oggi i tre obiettivi di mercato della Juventus sono Comuzzo per la difesa, Tonali per il centrocampo e Osimhen in attacco.
  4. Con la fascia al braccio Locatelli è diventato sempre più leader dello spogliatoio e in campo è praticamente insostituibile: taglia e cuce gioco, è lo schermo davanti alla difesa ma si sdoppia.anche in regia e non disdegna l’inserimento offensivo, come dimostrato dalla rete al volo dal limite contro la Roma. I numeri chiariscono molto, Locatelli è il centrocampista con più passaggi riusciti della Serie A: 1.705 su 1.919, l’89%, nonché il terzo giocatore a livello europeo con più «Line BreakingPasses», tecnicamente i passaggi che tagliano almeno una linea di pressione avversaria: 410, terzo in questa speciale classifica nei 5 principali campionati continentali alle spalle di Kimmich del Bayern Monaco (445) e Xhaka dell’Arsenal (468).
  5. Non è Harry Potter, ma Tudor con Nico sembra aver usato davvero la bacchetta magica. La trasformazione è stata evidente: la zucca dei primi mesi juventini, nelle ultime due giornate è tornata la carrozza ammirata negli anni viola. Igor ha toccato le corde giuste di Gonzalez, sembra un altro giocatore a prescindere dal ruolo: esterno destro a tutta fascia con il Genoa e trequartista contro la Roma. Quello che non racconta la media voto (5,39 con Thiago Motta; 6,5 con Tudor), è fotografato dal cambio di passo del 27enne sudamericano. È bastata una sosta – e un cambio in panchina–per far tornare la speranza alla Continassa. «Nico è un vincente, l’ho sempre ammirato da fuori e adesso sono contento di allenarlo: sta dando tutto», raccontava il tecnico croato nel post Olimpico. Due indizi non fanno una prova, ma i numeri sono abbastanza chiari. Nico ha raddoppiato la media dei contrasti vinti (da 0,5 con Motta a 1 a gara con Tudor), migliorato i passaggi positivi (dalla media di 15 a partita con Motta a 25,5 conTudor) e in generale calcia di più da fuori area (da 0,4 a 0,5 a gara), una delle sue specialità assieme al colpo di testa. Per tutte queste ragioni, Tudor è convinto che presto l’argentino metterà fine al lunghissimo digiuno sotto porta. Nico non segna da 107 giorni: i tre gol in bianconero risalgono tutti al 2024.
  6. Così è sul centrocampista che si lavora più o meno sotto traccia, avendo individuato il prototipo dell’innesto perfetto in Sandro Tonali: obiettivo sì, anche concreto, ma molto ambizioso almeno in questa fase. Per vari motivi. Anche per gratitudine nei confronti di piazza e club che non lo hanno mai abbandonato durante la squalifica, almeno per ora Tonali non ha mai chiesto apertamente al Newcastle di essere ceduto. La valutazione fin qui ipotizzata dalla società inglese poi è ancora molto alta, forse troppo: non meno di 60-70 milioni, per quanto la possibilità di parlare di un’operazione in senso opposto che riguardi Douglas Luiz non sia campata in aria. Come alternative quella naturale che porterebbe magari a Davide Frattesi o a quel Florentino Luis in uscita dal Benfica. Ma il sogno della Juve, anzi l’obiettivo, è Tonali: difficile, difficilissimo, non impossibile.
  7. In estate la Juventus dirà addio a Vlahovic e darà l’assalto a Osimhen, giocatore di spessore, età e conoscenza del calcio italiano. Il nigeriano, sotto contratto con il club azzurro fino al 2026, lascerà la Turchia e rientrerà a Napoli dove c'è una clausola di 75 milioni valida solo per l'estero ma che la Juve chiederà di sfruttare con parte dei soldi ottenuti appunto dalla cessione di Vlahovic. Occhio comunque a Kolo Muani, qualora il giocatore convincesse al 100% allora quel budget potrebbe essere speso su di lui.
  8. La strada scelta racconta di una continuità ritrovata: due le gare, zero novità se non fosse per gli infortuni o per la voglia di far recuperare la forma. Dentro un’organizzazione di gioco ben decifrabile, i giocatori si sentono più sicuri: la voglia di rischiare colpi non banali aumenta. Avere la palla tra i piedi, ma nella zona del campo dove si può pensare al tocco risolutore: Tudor chiede un gioco più verticale e i suoi ragazzi lo seguono. Il sapere cosa fare in ogni circostanza della gara trasmette sicurezza e nella sicurezza si può allenare il coraggio: la nuova Juve non fa calcoli.
  9. Thiago Motta si confessa pubblicamente per la prima volta dopo il comunicato seguente l'esonero dalla Juventus. Lo fa con Walter Veltroni, autore della lunga intervista pubblicata dal Corriere della Sera. "La Juve doveva darmi tempo - dice l'allenatore brasiliano - anche se è vero che le ultime due partite sono state giocate male e i dirigenti bianconeri, legittimamente, hanno scelto un'altra strada". Thiago Motta si dichiara "deluso perché non è andata come speravo, soprattutto in Coppa Italia e Champions. Ma non voglio sentire parlare di fallimento: eravamo a un punto dal quarto posto, l'obiettivo prioritario a inizio stagione". Sugli errori commessi nella sua prima stagione juventina, Motta non si chiama fuori: "Cambierei tante cose. Cambierei le mie scelte nelle ultime due partite. Ma non accetto che si butti via tutto il lavoro fatto: con una squadra nuova e falcidiata dagli infortuni stavamo per raggiungere il nostro obiettivo". Thiago perde la pazienza quando gli si chiede conferma dei dissidi con i giocatori e con Giuntoli: "Chi lo dice è un bugiardo. Avevo un ottimo rapporto con tutti i calciatori. Non accetto maldicenze. Giuntoli avrebbe detto di vergognarsi della mia scelta? Mai avuto un litigio con il direttore, mai. Come non ho mai detto a Yildiz che non era Messi". Parole di conforto per Koopmeiners: "Saprà sempre fare meglio, è stato caricato di troppe attese per il suo costo alto" e per lo stesso Yildiz, "avrà un futuro da protagonista perché, al di là del suo talento, è un campione anche come ragazzo". La chiusura è un messaggio per i tifosi juventini: "Li ringrazio per quello che abbiamo vissuto insieme, la Juve deve tornare a vincere, non accade da troppi anni, penso che quello che abbiamo seminato resterà. Grazie per essermi stati vicini, anche criticamente, ma sempre con grande amore". Spormediaset
  10. Juve dimentica la confusione di cui era ostaggio e, ascoltando gli assiomi saggi di Tudor, si scioglie nel gioco, sempre più verticale, e ritrova quel piglio che sembrava sepolto sotto i sette gol di Atalanta e Fiorentina. E controprova della svolta non è il vantaggio indirizzato da un ottimo approccio, ma la reazione dopo il pari: la squadra non si disunisce, non involve come accaduto in passato dopo primi tempi illusori, si compatta e propone, ha l’intelligenza di limitare i rischi e organizzarsi per custodire il risultato, ma, con equilibrio, non rinuncia a tentare il colpo.
  11. Il cambio di passo nel finale di stagione di Dusan Vlahovic se lo augura la Juventus, in corsa per un posto in campionato che permetta l'accesso alla Champions League, ma anche il giocatore stesso che si assicurerebbe le attenzioni dei club della Premier League, con Arsenal e Newcastle sempre interessate alla punta.
  12. Gleison Bremer ha ricevuto oggi alla Continassa il XVII premio VS come miglior giocatore della stagione 2023/24, avendo preceduto, nel sondaggio proposto sul nostro sito, Vlahovic e Cambiaso. Lo staff di VS ringrazia tutti voi per aver partecipato e tutta l'area comunicazione della Juventus F.C. che, con gentilezza e disponibilità, anche quest'anno ha permesso di consegnare e dare pubblicità a questo premio, unico nel panorama web Foto: copyright Juventus Instagram Bremer https://www.instagram.com/p/C-qEWUsgpKZ/?igsh=MWNjcXIzb2M4azE1cA==
  13. Tra gli aspetti che dovranno migliorare in questo finale di stagione della Juventus ci sono anche i goal da palla inattiva: nella speciale classifica delle reti provenienti da angoli e punizioni i bianconeri hanno fatto soltanto 4 goal e in Italia solo il Monza con 2 ha fatto peggio (l'Inter 14, Atalanta e Fiorentina 11) mentre in Europa comanda il Wolfsburg con 16 e i bianconeri sono all'84° posto.
  14. Juve, la difesa è maledetta: con lo stop di Gatti sono 100 le partite saltate dai difensori. Tudor punterà sul trio Kalulu-Veiga-Kelly contro la Roma, l’unica alternativa di ruolo è Savona. Le partite saltate: Bremer 38 Cabal 35 Cambiaso 11 Gatti 5 Kalulu 8 Savona 6 Renato Veiga 4 Rouhi 4
  15. Cambiaso è parzialmente in gruppo, Douglas Luiz a parte. La Juve spera di riaverli domenica sera in casa della Roma. Il jolly è reduce da alcuni mesi complicati, tra voci di mercato, 4 panchine di fila tra dicembre e gennaio, acciacchi e ricadute. L’agente Bia assicura a Tuttomercatoweb che Cambiaso non è distratto dai top club, in testa il City: «Andrea è concentrato sulla Juve. Certe sirene di mercato sono normali, ma lui sogna una grande carriera in bianconero». Infine, in merito all’esonero di Thiago Motta: «Andrea è dispiaciuto, tra lui e Motta c’è stato un grande rapporto, ma è un grande professionista e ora abbraccerà Tudor».
  16. Tra Antonio Conte e il Napoli nelle ultime settimane qualcosa si è incrinato; l'inizio di tutto il mercato di gennaio quando Kvaratskhelia è stato ceduto senza avere un'alternativa che ha poi portato all'arrivo di Okafor. "Dopo le prossime 8 partite parleremo di futuro" le parole di Conte post Milan, con Milan e Juve particolarmente interessate dopo le montagne russe in panchina (da Fonseca a Conceiçao e da Thiago Motta a Tudor). In casa Juve, dopo che negli ultimi anni il nome di Conte non era preso in considerazione, oggi le porte tornano a essere aperte anche con l'ok dei tifosi che sognano il rientro a Torino dell'ex calciatore/tecnico.
  17. Tudor ha in testa un modulo e, per ora, non intende derogare alle sue convinzioni: centrocampo con due esterni, linea d’attacco con due trequartisti e una punta di riferimento. Vlahovic è intoccabile perché la sua presenza garantisce ciò che l’allenatore croato cerca: se si gioca in profondità non può mancare chi sappia sgomitare in area di rigore e dintorni. Accanto a Dusan ci saranno Yildiz e Conceicao per una Juve quindi che farà solo due cambi rispetto al Genoa di cui uno, Gatti, obbligato per infortunio.
  18. Alla Continassa sono tutti convinti che Sandro Tonali può essere l'uomo giusto per il centrocampo bianconero e al giocatore tornare in Italia non dispiacerebbe. In ambito trattativa l'affare Kelly ha aperto una porta di dialogo con il Newcastle che da parte sua è sempre interessato a Douglas Luiz e potrebbe fiondarsi anche su Vlahovic visto che Isak è richiestissimo e quindi potrebbe essere sostituito.
  19. Il ritorno di Tudor ma anche di Vlahovic, di nuovo titolare e chiamato a trascinare i compagni. Per il serbo, nel 2025, sei presenze in campionato con una da titolare (1-0 contro il Cagliari: suo il gol decisivo) per appena 153 minuti, recuperi esclusi, e con gare viste solamente dalla panchina. Il numero 9 bianconero avrà ora l’opportunità di una rivincita su chi aveva sostanzialmente deciso di accantonarlo anche se con 9 reti in campionato (e 14 totali) è dopo tutto ancora lui il miglior marcatore stagionale.
  20. Altre brutte notizie arrivano dall’infermeria per Milik, che rischia seriamente di chiudere con 0 presenze la stagione. Il giocatore è stato recentemente rivisitato al J-Medical non per una ricaduta al ginocchio sinistro, ma per un problema muscolare che riazzera i progressi: anche per questo il polacco potrebbe risolvere il contratto con un anno d’anticipo.
  21. Cristiano Giuntoli rischia il posto, il dirigente chiamato a risanare i conti ha fatto il suo in ambito stipendi (l'ultima semestrale ha fatto registrare un risparmio di quasi 20 milioni) ma in ambito sportivo i risultati sono stati deludenti e il contratto fino al 2028 non mette al sicuro il dirigente che in caso di permanenza potrebbe essere aiutato nell'area sportiva da Calvo e Chiellini.
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