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Satoshi Nakamoto

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Tutti i contenuti di Satoshi Nakamoto

  1. Non penso che Comolli quando ha iniziato usasse l'IA o i software; detto questo, ha 53 anni e ha esperienza di calcio a tutti i livelli ed in più realtà internazionali. Prendere una persona che è aggiornata nel suo campo ed ha un profilo internazionale sicuramente è un plus in più che tanti altri non hanno, soprattutto nella desolante Italia. Poi guarderà sicuramente i calciatori anche dal vivo o su video, non penso sia un cretino come lo dipingete. Ma se lo si assume come DG deve dirigere la baracca, non comprare (solo) calciatori. Personalmente sono curioso di vederlo all'opera, non ho pregiudizi dato che non lo conosco. Che non vuol dire santificarlo come Giuntoli già da ben prima del suo arrivo, ma semplicemente dargli un minimo di credito
  2. Zidane? Una persona dal carisma di Zidane non si viene a rovinare la carriera oggi come oggi a Torino, non scherziamo..
  3. Ci credo poco che possa arrivare Gasperini, è un tecnico importante e sicuramente in grado di rilanciare il parco giocatori, tuttavia avrebbe bisogno di tempo. E ieri è stato fotografato a tavola coi dirigenti della Roma.. In ogni caso, chiunque sarà l'allenatore della Juventus, non possiamo aspettarci miracoli. Sarà un altro anno di transizione, non prendiamoci in giro, c'è tanto lavoro da fare
  4. Il problema di fondo è che Giuntoli ha avuto carta bianca, ha fatto all in su Motta ma ha fallito, ha toppato alla grande. Ha toppato sul mercato, sia lato acquisti che vendite. Ha toppato soprattutto anche lato allenatore. E' sotto gli occhi di tutti. Non capisco cosa avrebbe dovuto fare per essere accompagnato alla porta, sinceramente.. Che credibilità avrebbe potuto avere dopo l'allontanamento di Motta poi non lo capisco..
  5. Ad oggi la Juve è un cantiere aperto. Per poter ricostruire bisogna demolire ciò che non stava in piedi, c'è poco da recriminare. Vedremo coloro che saranno chiamati a costruire le basi (i nuovi dirigenti) cosa saranno capaci di fare. Però mi piacerebbe vedere una tifoseria un minimo equilibrata e non mestruata, pronta ad osannare o a gettare fango prima di vedere i nuovi all'opera. Vorrei ricordarvi che siamo a fine Maggio e piangere o impazzire non serve a nulla. Questa è roba da intertristi, non ci appartiene, non siamo il circo Togni, siamo la Juve non dimentichiamolo mai
  6. Satoshi Nakamoto

    Comincio ad avere paura

    Io continuo a pensare che le priorità siano dirigenti esperti e calcisticamente preparati, possibilmente con esperienza internazionale e gente dal dna Juve che fa da raccordo. Nelle realtà vincenti ci vuole esperienza, preparazione e conoscenza dell'ambiente, non si scappa. Conte da questo punto di vista era l'ideale (lato allenatore), ma non dimentichiamo che lo stesso vale anche per i livelli superiori. Le squadre vincenti non si costruiscono dall'oggi al domani o con i budget faraonici, ma con l'esperienza e la conoscenza calcistica a tutti i livelli organizzativi.
  7. Satoshi Nakamoto

    Comincio ad avere paura

    Sono del parere che noi tifosi, in generale, non siamo molto attenti a tanti dettagli che fanno la differenza.. nel calcio l'esperienza conta e personalmente non darei del fallito a una persona che ha fatto praticamente tutto nel calcio, ha lavorato in tanti club e che fino a ieri era il presidente di un club. Un minimo di credito glielo darei. Noi tifosi spesso confondiamo il basso profilo con le basse capacità (soprattutto coi giocatori ma non solo). Due anni fa abbiamo visto Giuntoli accolto in pompa magna, da salvatore della patria, una persona che prima di fare il DS a Napoli era DS al Carpi in serie C (senza nulla togliere al Carpi). Assunto come principale dirigente senza precedenti esperienze (ripeto, era DS, e a Napoli il DS non lavora da solo ma è sempre affiancato da ADL e da un altro dirigente, meno noto ma non meno importante, il dr. Chiavelli). Lì è ADL che comanda, parla con tutti, li prende per il collo e quando c'è da punire punisce. Giuntoli ha scelto Motta, allenatore acerbo anch'esso e di poca esperienza, subito elevato a salvatore della patria anch'egli. Per questo dicevo che spesso noi tifosi, non siamo molto attenti ai dettagli ma subito pronti ad elevare o a screditare senza un motivo preciso, per semplice hype. Un vero DG con esperienza avrebbe preso Motta da parte da subito e preteso da lui continuità, principi di gioco, lavoro sulla formazione titolare e zero esperimenti. Altrimenti sei fuori. Un dirigente esperto non si fa trattare come l'ultimo dei cretini e si fa mandare all'aria un mercato che, in teoria, è anche concordato col tecnico. Il dirigente esperto non prende un allenatore che manco conosce, senza indirizzarlo e consigliarlo su cosa si aspetta da lui. Un dirigente che spende vagonate di milioni di euro su alcuni giocatori non accetta che non giochino. Secondo me Chiellini è l'ultimo dei problemi, il problema è più in alto. Per questo sostengo che il pesce puzza dalla testa. Elkann non capisce di calcio ma non è importante. Alcuni club sono in mano ai fondi. Elkann deve imparare a scegliere le persone, tagliare e scegliere altri se non sono in grado, più di questo (oltre a mettere i soldi) non può fare. Per questo resto positivo.
  8. Satoshi Nakamoto

    Comincio ad avere paura

    E' il mio primo post. Capisco lo stato d'animo in cui si trova un po' l'intera tifoseria della Juve, ma al momento non posso che esprimere delle considerazioni il più possibili razionali. La stagione è andata come è andata, lo sappiamo tutti. In questo momento, il primo passo per ritornare competitivi è quello di tagliare via ciò che non funziona e fare spazio a persone di esperienza, se internazionale ancora meglio. Non dimentichiamo che una Juve vincente ha sempre avuto dei dirigenti di livello, sempre. Avere dei dirigenti di livello è imprescindibile. Si parla di Damien Comolli quale nuovo futuro DG della Juventus. Il suo è certamente un curriculum importante, ha fatto tutto (allenatore, scout, dirigente, persino presidente) pertanto è un profilo, dal mio punto di vista, sicuramente intrigante per l'enorme esperienza internazionale accumulata negli anni (ha lavorato anche in Premier). Al momento l'aspetto più importante per me, al di là dell'allenatore e dei giocatori, è tagliare i rami secchi e mettere persone giuste, di esperienza possibilmente internazionale, al posto giusto. Questa è la priorità, nelle organizzazioni serie si ragiona così. E sembra che chi di dovere lo stia facendo. Fatto questo, gli uomini chiave, i nuovi dirigenti, avranno certamente bisogno di tempo per fare tutte le valutazioni del caso dal punto di vista sportivo, organizzativo e di mercato. Non ci si improvvisa, ci vogliono persone forti e in gamba per mettere su, giocatore dopo giocatore, acquisto dopo acquisto, una squadra di livello (chi ricorda la triade Moggi-Giraudo-Bettega sa di cosa parlo). Con tutta la considerazione che si può avere per Conte, al momento non è lui la priorità. È troppo facile pensare che in una società senza capo né coda arrivi un Conte che ti faccia il miracolo dopo una campagna acquisti faraonica. Può anche succedere, per carità, ma non funziona così. Noi siamo la Juventus, una squadra che per status, storia, blasone, non può piegarsi alla logica del tutto e subito. Mi piace rifarmi alla triade, gente che era brava a vendere e ancor di più a comprare, gente che conosceva il calcio, aveva contatti, c'era dentro e in quest'ambiente ci navigava e vedeva lungo, non gente che aveva budget faraonici e li regalava all'Atalanta, alla Fiorentina o al Bologna di turno. Ci vuole gente sveglia e preparata ai piani alti, questa è la nostra più grande PRIORITA'. I giocatori, gli allenatori, arriveranno di conseguenza.
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