Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Marcoj

Utenti
  • Numero contenuti

    10.990
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Marcoj

  1. Marcoj

    Il rilancio di Rugani

    Credo l’abbiano anche rinnovato il contratto prima.
  2. più paragonabile alla prima occupazione di Maldini al Milan, successivamente se non ricordo male aveva un ruolo di DT (direttore tecnico) So che hai fatto la domanda ad un altro utente ma ti lascio comunque la mia opinione, perché anche io ho fatto il nome di Maldini. Per me si è dimostrato competente e coerente con quelli che erano le sue idee e prospettive del Milan, facendosi da parte quando le cose aveva intuito non andassero per il verso giusto, visto l’ epilogo possiamo dire (facile si posteri) che ci aveva visto giusto. Gli riconosco una integrità che è sempre più difficile trovare nel mondo attuale, non è un santo eh!😂
  3. Potrebbe anche essere però Giorgio è appena stato “promosso”, Maldini ha dimostrato di saperci fare e di avere doti caratteriali importanti.
  4. Alla Juve, in realtà, proprio le doti di organizzazione e gestione non hanno funzionato, in primis. tornando in topic, chiaro che al momento praticamente non si sa nulla, aspettiamo e vediamo cosa succede. Se ci dovesse essere la possibilità di arrivare a Massara, ci proverei e sarei molto contento se Maldini fosse disponibile a lavorare in bianconero.
  5. Questo è abbastanza vero, forse deve limare qualcosa e aggiustare il “tiro”, però fondamentalmente hai ragione. Credo sia un tecnico che ha bisogno di giocatori performanti a livello fisico.
  6. Per me nomi buttati a caso, soprattuto se dovesse rimanere Tudor
  7. Oh speriamo che quello vecchio, più scarso è rotto lo prendiamo dalla Ligue 1…visto che Giuntoli non c’è più e Comolli ha contatti li, solitamente costano anche meno 😁 si sdrammatizza eh Comunque Mbangula come riserva può essere tenuto almeno un altro anno e valutare meglio, problema più che altro può essere il modulo impiegato e capire se la stagione sarà data in gestione a Tudor o meno. In caso di cessione, una recompra potrebbe essere utile.
  8. Mi pare tutto più che condivisibile, ovvio che la finestra attuale sia una anomalia gestionale dato il periodo in cui si trova , in pratica è un ibrido .
  9. Sai che non ricordavo lo score? Effettivamente è un dato in più. io non rimpiango in sé il giocatore, comprendo le difficoltà di eventuale rinnovo perché le richieste erano fuori logica(se vere) ma una cessione che segna minusvalenza, per me non può essere considerata miracolosa. Per assurdo si poteva prestare comunque al Liverpool e andava a scadenza come per De Sciglio ad Empoli, non avresti fatto minusvalenza comunque.
  10. Per quello ci sei già tu prenotato, con la tua grande esperienza nella lettura dei bilanci e varie competenze. detto questo, impara a leggere cosa scrivono gli altri utenti, mi pare di aver scritto CHIARAMENTE che la situazione era complicata ma che nonostante questo gridare al miracolo lo trovo esagerato. Chiesa ne prendeva 5 netti, cambia poco ma almeno riporta le cose per come sono. fai meno il bimbo risentito
  11. Una operazione può essere considerata miracolosa se porta a minusvalenza? Tanto valeva si poteva fare prestito gratuito e a scadenza via a zero, come scritto, comprendo che la situazione contrattuale era da sanare e che per come si è scelto di operare era di difficile realizzazione ma gridare al miracolo…
  12. Non so se una cessione che porti a minusvalenza (se non sbaglio) possa dirsi azzeccata. Poi sicuramente c’era alla base una situazione contrattuale da dover sanare, dato come si è operato sul mercato scorso probabile che si sia deciso così perché i piani erano altri.
  13. Vabbè…che la gestione dei rapporti prima umani e poi professionali sia stata rivedibile (per essere buoni) ormai credo sia un dato certo, troppe dichiarazioni nello stesso verso e non da ipotesi di giornalisti ma da diretti interessati. questo ha sicuramente contribuito alla decisione di Elkann di cambiare.
  14. Sono d’accordo sui punti importanti, però va detto che a Tudor potemmo dare l’attenuante di essere subentrato in una situazione complicata e con pochissimo tempo a disposizione per lavorare, sono d’accordo che lo schieramento scelto non sia quello più adatto ai giocatori a disposizione ma probabilmente ha fatto una scelta di “comodo”, un modulo che lui conosce particolarmente bene e in cui crede. Sarei curioso di vederlo dall’inizio di una stagione, anche se qualche remora la ho.
  15. Ho capito il discorso meno se il Cv invece va preso o meno in considerazione 😁
  16. Non sono un fautore dei collezionisti di CV, Tognozzi credo si parli di rientro ma per la prima squadra ma siamo a rumors ancora quindi prendiamola con le pinze. Qui ci leggo però una mezza contraddizione con la prima parte, non ho capito dobbiamo valutare Comolli per la vittoria in coppa di Francia o no?😁 Io non conoscevo Comolli fino all’altro ieri, non conoscevo neanche la sua faccia, dico solo che giudicherò il suo operato a Torino in base a quello che riuscirà a fare.
  17. Io non sono abituato a sentenziare in anticipo, lo vedremo lavorare e comunque Comolli è il Dg non il ds, si parla di un rientro di Tognozzi che ha dimostrato di essere valido con lo scouting. Un po’ di pazienza e credo che sarà tutto definito.
  18. Nel caso, se arriva si valuterà per quello che farà da noi, Giuntoli è arrivato con il Cv noto e di livello e non è bastato. Se arriva mi dai 4 numeri buoni? 😁😁
  19. Juventus-Giuntoli è addio: da Allegri ai conti, da Thiago Motta al mercato, tutte le tappe di un rapporto complicato Neanche due anni dopo il suo arrivo a Torino, la Juventus e Cristiano Giuntoli hanno deciso di dirsi addio. Il direttore dell'area sport e plenipotenziario bianconero ha pagato i tanti errori fatti in queste due annate, in cui la società ha fatto parlare a lungo di sé, e soprattutto un rapporto diventato di giorno in giorno più complicato con la proprietà e con John Elkann che, non a caso, ha preso la situazione in pugno in prima persona scegliendo di risolvere con 3 anni di anticipo il contratto dell'ex-Napoli.DUE ANNI DI SCELTE E DI TAPPE - Due anni di scelte discusse e discutibili, due anni di confronti divisivi con allenatori, spogliatoio, e anche proprietà, seguendo due stelle polari difficili da conciliare come la salvaguardia e messa in sicurezza dei conti, e come la competitività sportiva. Il bilancio dice due qualificazioni sofferte alla Champions League, ma anche moltissimi casi esplosi e deflagrati sotto la sua gestione. L'ENTUSIASMO DELL'ESORDIO - Giuntoli arriva alla Juventus ufficialmente il 7 luglio 2023 dopo una lunga trattativa con Aurelio De Laurentiis per la rescissione del suo contratto (aveva ancora un anno di accordo) con il Napoli. A Torino arriva con grande entusiasmo, firma per 5 anni, svela la sua Juventinità fin da bambino scatenando anche la reazione del suo ex-presidente a Napoli e prende ufficialmente possesso totale del progetto sportivo che cade tutto fin da subito sulle sue spalle.UN PRIMO MERCATO QUASI NULLO - Il primo anno il mercato di fatto non c'è. Arriva a Torino soltanto Weah a giugno e a gennaio, con la squadra di Massimiliano Allegri in lotta per lo scudetto contro l'Inter, arrivano i primi flop con l'acquisto di Tiago Djalo e con il prestito di Carlos Alcaraz che scatenano l'ira interna dell'allenatore. LA ROTTURA CON ALLEGRI - È lì che parte e si concretizza la rottura fra Giuntoli e Allegri il primo elemento di grande frizione anche con la proprietà. Il dirigente già a febbraio si siede a trattare con Thiago Motta per sostituire l'allenatore livornese a fine stagione a prescindere dai risultati. La voce si sparge anche nello spogliatoio, l'ira di Allegri è crescente e si concretizza dopo la vittoria della finale di Coppa Italia, a qualificazione Champion già ottenuta, quando, dopo il fischio finale, prima evita la stretta di mano in campo e poi aumenta i livello dei toni nello spogliatoio. John Elkannè "costretto" a prendere una posizione e sceglie ancora Giuntoli confermando l'esonero di Allegri. UN MERCATO A TRIPLA CIFRA - Al posto di Allegri arriva Thiago Motta fin dalle prime battute della seconda stagione, ma su questo tema ci torneremo. Quello che più viene imputato oggi a Giuntoli come uno dei fallimenti più importanti di questa gestione, è il mercato fatto nell'estate 2024. Al dirigente emiliano viene imputato il fallimento di tutte le operazioni altamente onerose completato in estate. Una spesa di oltre 200 milioni considerando anche i riscatti già scattati che non ha portato quasi nulla ad una squadra che si è aggrappata ancora a chi già da tempo viveva lo spogliatoio. Ad eccezione e solo in parte di Thuram, fra Douglas Luiz, Kalulu, Nico Gonzalez, Di Gregorio, Cabal e soprattutto Koopmeiners nessuno ha reso secondo le aspettative. LA GESTIONE DELLE CESSIONI, DA HUIJSEN A CHIESA - Nel corso della stessa estate (a posteriori l'analisi si fa ancora più dura) Giuntoli finisce nel mirino della società anche per la gestione delle cessioni. I casi più eclatanti sono quelli di Dean Huijsen e Federico Chiesa con il primo "svenduto" al Bournemouth (che ha svincolato quel Kelly preso poi per 20 milioni a gennaio) e oggi rivenduto al Real Madrid, e con il secondo lasciato di fatto fuori rosa fino al penultimo giorno di mercato perché non voleva rinnovare e "svenduto" al Liverpool per "solo" 12 milioni di euro e facendo minusvalenza. THIAGO MOTTA, I RISULTATI E LO SPOGLIATOIO - Le aspettative su Thiago Motta sono altissime e la partenza non è del tutto negativa, poi qualcosa si incrina, all'interno dello spogliatoio in tanti fra i giocatori rompono con l'allenatore - il caso Danilo (capitano lasciato ai margini, poi ripescato e poi rimesso ai margini fino allo svincolo a gennaio) ne è la riprova - ma Giuntoli difende la sua scelta anche a fronte di risultati che iniziano a traballare. Il flop nel playoff di Champions League arrivato dopo un'altra campagna acquisti invernale importante, fa scricchiolare la sua posizione costringendolo all'esonero dell'italo-brasiliano. L'OBBLIGO DELLA CHAMPIONS, TUDOR E IL CASO VLAHOVIC - La posizione all'interno della proprietà di Giuntoli torna a farsi seria proprio con il cambio in panchina e l'arrivo di Tudor. L'obbligo di centrare la qualificazione in Champions League rimette in discussione la gestione economica dell'intera annata e rimette ulteriormente pressione al dirigente a cui vengono contestate anche le scelte fatte in inverno (Alberto Costa e Kelly su tutte) e la gestione "simil Chiesa" del caso Vlahovic. Anche il serbo è arrivato all'ultimo anno di contratto senza rinnovo e la possibilità di un addio a cifre molto contenute è oggi la pista più concreta. ELKANN PONE FINE AL PROGETTO -Anche grazie a Tudor e a un generale "ciapa no" delle rivali, la qualificazione in Champions arriva e mette la Juventus immediatamente davanti alla possibilità di avere margine per ripartire con una nuova progettualità. Giuntoli incontra John Elkann che gli prospetta l'inserimento nell'organico societario di figure che ne avrebbero ridimensionato il potere sia sopra di lui (Damien Comolli ex-Tolosa) sia al di sotto (Giorgio Chiellini promosso a Director of Football Strategy). I toni si accendono e alla fine Elkann sceglie la via dell'addio. Una separazione che costerà caro alla Juventus dati gli altri 3 anni di contratto rimasti, ma che potrà dare il via ad una nuova era. Un'era senza Giuntoli al comando ps. L’articolo non è mio ma di calciomercato.com, fatto sta che la cronologia rende bene l’idea. se invece il problema è la presunta improvvisazione delle scelte, il nuovo Dg è già a Torino, Chiellini è con poteri maggiori, Tudor sembra essere confermato, aspettiamo pochi giorni e credo che anche la figura del Ds sarà annunciata. siamo al 2 giugno.
  20. Il che sarebbe un punto a favore, vuol dire che nelle trattative è uno che ci sa fare e non si muove dalla valutazione che in società hanno fatto. Come l’Atalanta ha fatto con Giuntoli per Koopmeiners… tralascio le parole sullo stile mafioso…
  21. Fa un po’ il ruffiano sui social, sapendo benissimo che Elkann non è obbligato ad ascoltare nessuno, né a vendere.
  22. ad Elkann no ma nella TUA valutazione si che conta, tant’è che non riesci ancora a capirlo. Ti ho risposto sia sulle motivazioni dell’allontanamento sia sul perché non riesci a comprenderle. Sii meno permaloso e leggi cosa ti si scrive
  23. La certezza non la si può avere ma se non mettiamo la testa sotto la sabbia come gli struzzi, queste sono le motivazioni più plausibili: scelte tecniche, scelte e modi di gestione comportamentale(rapporti umani) e non ultimi i risultati.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.