jurgen kohler

Giuntoli e chi ha dato a Giuntoli questo mandato con compiti precisi. Giuntoli certamente non ha avuto carta bianca, anzi.

Io comunque avevo scritto “assolutamente no” e riconfermo.

Vanno sostenuti i ragazzi che scendono in campo non i dirigenti o gli allenatori. Io noto che c’è un problema di personalità. Questi giocatori non sono pronti per giocare contro l’ambiente. Ieri dopo il gol subito si sono ca.gati nelle mutande per 30 minuti e questo non va bene. Poi per carità se pensate che distruggendo tutto si risolva qualcosa buona fortuna, che vi devo dire. Io così vedo un futuro nerissimo

Ma può essere, io non lo so se Motta sia bravo o non sia bravo. Ieri ho visto una squadra che provava a fare il Barcellona ma sbagliando tutto tecnicamente, una roba raccapricciante. Però è la stessa squadra che ha messo sotto l’Inter. E allora? Sono bravi o non sono bravi?

Guarda che Steve Job da giovane era considerato un pazzo sconsiderato, un fuori di testa.

Però il discorso che fai è lo stesso che leggo qui dentro fin da quando eravamo in corsa per tutte le competizioni. E tecnicamente in realtà la Juventus potrebbe anche vincere lo scudetto e il Mondiale per club. Ci sarà meno dell’1% di possibilità, sono d’accordo, ma se dovesse succedere che facciamo? Bisogna rivedere tutti i giudizi tanto noi siamo tifosi non dobbiamo decidere nulla? Io trovo che ci sia un grosso problema di personalità nella squadra e nell’allenatore, ma anche trovo che sia difficile avviare progetti troppo ambiziosi per una tifoseria che basa il suo modo di vivere il tifo come una costante sfiducia.

L’allenatore era quello che hanno trovato in quel momento. Io non sono fanatico di nessun allenatore. Credo che il giovane e inesperto Antonio Conte nel 2011 sia stato un salto nel buio parecchio fortunoso. Ha avuto la fortuna di giocare una sola partita a settimana. Ha avuto la fortuna di avere come competitor un Milan in crisi. Ha avuto la fortuna di conoscere la società che allenava avendoci giocato per tantissimi anni. Ha avuto la fortuna di avere un certo Andrea Pirlo che allenava in campo. Non sopporto i fanatismi sugli allenatori e a me della sorte di Thiago Motta interessa meno di zero. A me sta a cuore che la Juventus torni a vincere il più presto possibile.

Sono metafore su. Non menatemela per ogni cosa. Siete liberissimi di non essere d’accordo con me.

Comprendo tuo cugino. Ma io non ho mai fischiato nessuno allo stadio.

Sei tu che mi vuoi censurare. Io rispetto l’opinione altrui, non mi scaldo contro di te. Sto solo portando avanti un’opinione diversa. Non capisco perché ti avrei censurato. Siete in centinaia che invocano dimissioni ogni santo giorno, figurati se posso censurare qualcuno o qualcosa.

Steve Job è stato cacciato via dopo un fallimento. Poi lo hanno pregato in ginocchio di tornare e la storia ha dimostrato che lui era sempre un passo avanti a tutti gli altri. Se uno è troppo bravo spesso non raccoglie risultati nell’immediato. Noi siamo la società che ha venduto Henry dopo sei mesi perché non sapeva fare l’esterno di centrocampo. Non saper aspettare qualcuno è un grosso handicap per chi pretende vittorie e trofei. Io la vedo così. Ma del resto abbiamo fatto di tutto per sabotare il progetto di Marotta e Paratici nel 2010…

Non mi interessa molto di Motta. Fa parte del progetto e si può decidere anche a luglio di individuare un allenatore diverso. Dovresti conoscermi ormai e sapere che non sono mai stato vedova di nessun allenatore. A me degli allenatori mi è sempre fregato pochissimo. Qui il problema è che rischiamo di passare da un progetto ambizioso a una massa informe senza nemmeno averci provato a vincere qualcosa. Io parlo di futuro.

Si. Diciamo che nessuno ci ha voluto mettere la faccia. Troppa prudenza. Ma non significa incompetenza IMHO

Sarò libero di avere un’opinione diversa dalla tua o mi devo per forza omologare? Qui l’arrogante e il censore sei tu.

Il Real è completamente diverso dalla Juventus in fatto di mentalità. Negli anni in cui hanno vinto la Champions hanno sempre fatto alcune gare giocate in modo vergognoso. La società è più solida certamente. I tifosi sanno che le vittorie possono arrivare in ogni momento e non vivono momenti di pessimismo cosmico come i tifosi della Juventus. La grande differenza tra Real e Juventus è che i giocatori quando arrivano al Real in genere ci restano per tanti anni. Alla Juventus la permanenza dei giocatori talentuosi è molto inferiore.

Nico e Koop hanno fatto una gara oscena. I tifosi non vedevano l’ora di sommergerli di fischi. Comprensibile si. Utile no. Conceicao ci ha messo 20 minuti per entrare in partita. È una squadra sotto shock

Ci sono due strade. Una è aspettare un altro anno per vedere se Motta cresce. In fondo è un po’ meno esperto di Del Neri, per me è più simile al Conte del primo anno Juve. Un Conte che però non aveva le coppe, poteva allenare in tutta tranquillità e allenava gente come Del Piero, Pirlo e Buffon. L’altra è cambiare allenatore a giugno ma confermare il progetto. Comunque sarebbe un salto nel buio. E bisogna vedere se sia possibile, perché questo progetto si tiene un po’ tutto insieme. È una rosa costruita sul progetto tattico di Motta.

Mah, chi decide l’orizzonte temporale in cui valutare se un progetto è o non è adatto? Parlavi tempo fa di Steve Job. Quanti fallimenti ha dovuto sopportare prima di creare un’azienda leader a livello mondiale? Siamo noi, singolarmente, che decidiamo che un progetto non è adatto. Non c’è nulla di oggettivo. Per me lo è sempre stato. Certo se muore non sarà più adatto.

È probabile, anzi certo, che tu non sappia interpretare una metafora. Non posso occuparmi di questo oggi, scusami.

Secondo me si. Questo è stato un progetto troppo ambizioso per i tifosi juventini. Parlo volutamente al passato. Temo faremo anni senza vincere nulla a questo punto. Anni.

L’allenatore è tale e quale i giocatori. Non ha mai partecipato da allenatore alla Champions e non ha mai allenato una squadra con il triplo/quadruplo impegno. Io Thiago Motta lo deresponsabilizzò quanto la rosa perché è parte integrante del progetto. Anche la società tutto sommato è giovane nell’ambiente juventino. È il fatto di proporre un progetto ambiziosissimo fa parte dell’incoscienza di questa società. Bisogna solo capire quanto riuscirà ancora a resistere prima di crollare come le mura di Costantinopoli. Non ho ascoltato la conferenza stampa, la ascolterò, ma temo che siano le parole del condannato a morte

Immagino che quando avrai un figlio di cinque anni che imparerà a leggere e a scrivere gli tirerai delle legnate sulle dita ogni volta che sbaglia perché non capisce il senso di responsabilità e il peso della storia. In fondo siamo gli eredi dell’Umanesimo e del Rinascimento…

Non so se è tardi ormai, ma quando si inizia un progetto come questo, una rivoluzione totale, servirebbe una wild card del tifo, un anno di fiducia incondizionata. Poi a giugno si tirano le somme e si critica finché si vuole. A me sembra che la sfiducia costante sia antitetica alla solita filastrocca del vincere è l’unica cosa che conta. Difficile metterlo in pratica se giocatori, società e tifosi se la fanno nelle mutande al primo inciampo. Servirebbe un po’ più di ambizione da parte di tutti. Ma temo sia un po’ tardi per cambiare mentalità.

Io dico che ci sono due problemi insormontabili. Il primo è l’atteggiamento negativo dell’ambiente, in primis nei tifosi che anche ieri hanno passato la serata a fischiare una squadra che in casa gioca intimorita e sicuramente gioca peggio che in trasferta. Non parliamo poi di quello che si legge sui social durante la settimana. Il secondo è un problema di personalità di una rosa molto giovane che quando sente che manca il supporto (dei tifosi, dell’allenatore, della società, dei media, della buona sorte) va in crisi e smette di giocare. Come si risolvono questi problemi? Essendo difficile la soluzione il mio timore è che si preferisca distruggere tutto come al solito. Nel qual caso torneremo a vincere tra cinque anni, con buona pace dei tifosi ottusi.

Ho azzeccato il centrocampo voglio il jakpot