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Il fallimento di Chiellini non sta nel non aver ottenuto il sì di Conte (che fa solo i propri interessi da arrivista non Juventino tra comfort zone, stipendio, figlia, moglie, varie ed eventuali), il fallimento sta nell’aver cercato un dinosauro del calcio che con la Juve non dovrebbe più avere a che fare (da anni, non per quel che è successo nei giorni scorsi). È la direzione, che ricalca le dichiarazioni sul calcio che dovremmo praticare, ad essere anacronistica. Speriamo che Comolli e Tognozzi abbiano idee diverse, mettiamola così.
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“Poteva” è un conto, “voleva” è un altro. Dopo l’esperienza Allegri, direi che di contratti di un certo tipo per allenatori che fanno bene solo in campionato quando non hanno le coppe (e l’ultimo Allegri neanche quello), non ne vedremo più. Per fortuna, aggiungerei.
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Son gli stessi di Gondemigliorallenatoredelmondo. Fanatismo di provincia che per il momento incassa una bella tranvata. Se si azzecca la persona giusta al momento giusto, si può virare verso qualcosa di più ambizioso. Non è una scelta facile, pacifico. Nel calcio non ci sono certezze e veniamo da anni di retorica reazionaria. Gasperini potrebbe essere il giusto “pontiere”, una sorta di Leone XIV via, per una transizione verso il futuro meno traumatica.
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L’ho scritto ieri. Caratterialmente è un piangina come nella peggiore tradizione italiana. Questo di lui non mi piace. Tutto il resto invece è perfettamente compatibile con la Juventus. Pratica un calcio audace, pressing alto, fare un gol in più dell’avversario, intensità. Non è Xabi Alonso o Nagelsmann, ma è sicuramente più interessato a darle che a non prenderle, contrariamente a Conte e all’ultimo Allegri. Anche rispetto a Motta, che rispetto a lui cura maggiormente il possesso palla. Certo, non è un giovincello, ma è più giovane di Ranieri, per dirne uno. Con Comolli potrebbe andare d’accordo perché valorizza i giovani e anche quelli meno giovani. Insomma potrebbe essere l’ideale in una fase di ricostruzione, a patto che le tifoseria del “tuttoesubito” venga sedata. Scelta che presenta i suoi rischi, come tutte.
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Parli come LVI. Concordi con me che è un po’ agghiacciandea? 😅 Ascolta, avevano una sola competizione e avevano vinto anche con Spalletti. Vediamo cosa faranno con un girone di Champions’ di mezzo, come tutti gli altri. Poi non è che ogni volta che va male qualcosa “solo Allegri può salvarci”, “solo Conte può salvarci”, “solo AA può salvarci”. Non esistono salvatori della patria da ricercare nel passato, bisogna solo costruire con competenza e pazienza il futuro. Le vittorie di Pirro non servono, non ad un club che in campo nazionale ha vinto tutto ciò che le altre non vinceranno in altre cento vite. Guarda avanti.
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Ha un carattere difficile, se gli parte l’embolo tende a dire cose che non dovrebbe. A volte ci azzecca, altre meno. Non è il massimo della sportività. Non è più un giovincello. Ciò detto: è stato alla Juve, sa lavorare con i giovani e li valorizza, pratica un calcio efficace in coppa e gradevole da vedere, idoneo a queste latitudini, pensa più a darle che a non prenderle pur soffrendo contro squadre che fanno maggiore possesso palla; per me al momento è un grosso sì, con tutti i rischi (evidenti) del caso.
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Lucido e vigile in attesa di novità. Un vero Juventino guarda sempre al prossimo traguardo, mai al passato e alla nostalgia canaglia. Per quello lì non spreco neanche un goccio.
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Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di avere vinto. Ma i cani restano cani e i leoni leoni.
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Per carità. La Juve è questo: “Ad una cena nel 1961 il proprietario della Fiat offrì al presidente del Santos un milione di dollari per acquistarmi“, presentando poi una proposta irrinunciabile sul tavolo di Pelé per convincerlo a giocare per la Juventus: “L’Avvocato mi offrì azioni della Fiat, quando l’azienda stava iniziando ad aprire concessionarie in Brasile.” La Juve è eccellenza, palloni d’oro, eleganza, Sivori, Scirea, Boniperti, Platini, Bettega, Baggio, Del Piero, Vialli, Zidane. È per palati fini. Questa è la Juventus, non il faticatore di provincia che si ritrova in modo fortunoso a giocare con chi non ha i ferri da stiro al posto dei piedi. Quelli van bene, ma sono di contorno, e devono rimanere umili. Non so chi abbia messo in giro questa leggenda metropolitana, ci ha portato solo guai. Prova a pensare all’ultimo rigore contro l’Ajax, Conte al posto di Jugovic. Brrrr. Conte non rappresenta alcunché di nobile, un mediocre di provincia che con un impegno a settimana si è specializzato nel vincere in campionato buttando a mare le coppe. Rigorosamente quando le avversarie sono impegnate su tutti i fronti. Difensivista e pusillanime. Un arrivista narcisista.
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È tempo. #Fiuuuuuuuuuuuuu Epilogo epico, in un colpo solo ci siam tolti di mezzo lui e tutte le fesserie sulla sua presunta Juventinità, le sue groupie, la retorica ultras, la militanza, l’uomo forte, capitano mio capitano, torna a casa, gli amori che non finiscono, gli spammer neomeodici e Gigi D’Alessio. È finita. Stavolta per sempre. Addio e buona provincia!
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Io a Zidane darei pure le chiavi di casa. Non avrò altro dio (calcistico) all’infuori di lui. In ogni caso, ribadisco, al Real arrivarono quelli che tu chiami “signor nessuno” (mica tanto!) Lopetegui e Solari, per tornare a vincere dovettero richiamare Zidane. Riflessioni e meno slogan.
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Sarà per questo che arrivati Lopetegui e Solari non hanno più vinto un càzzo.
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Vengo io verso la cascata delle Marmore, ce le mangiamo lì due rrustelle e ci facciamo anche un po’ di rafting.
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Bestemmie in chiesa.
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Non fomentatemi. Non scherziamo sul dio del calcio.
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Gli è tornato utile per giocare al rialzo col DeLa.
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Fosse solo quello, in conferenza stampa fece allusioni sul fatto che fossimo favoriti dagli arbitri, “se c’è una squadra che ha ricevuto favori, quella non è l’inter, sono altre”, qualcosa del genere.
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Difatti io non voglio il calcio ispanico, quando parlo di radici parlo di Lippi e di Trapattoni, cioè degli allenatori che ci han portato sul tetto d’Europa. Trapattoni giocava tre/quattro giocatori offensivi, in finale (purtroppo persa) schierò Rossi, Boniek, Bettega e Platini assieme. E la stessa cosa fece alla Fiorentina, Rui Costa più tre punte. Lippi giocava col tridente e giocatori di qualità come P.Sousa e Jugovic a centrocampo (Ndogno era una riserva, per lo meno nelle partite importanti). Anche Ancelotti nel suo piccolo provò a schierare Henry sulla fascia per poterlo affiancare a Del Piero successivamente, al suo rientro in campo. Scelta infelice, ma ci provò. E provò contestualmente a giocare con O’Neill e Zidane sulla trequarti. I gregari contribuiscono ma sono un contorno, nel caso preferisco quelli umili come Torricelli alle primedonne come Conte. Anche la Juve di Capello, seppur molto forte nei singoli, aveva troppa poca qualità e propensione offensiva per poter ben figurare in Champions’, difatti la Juve come la intendo io morì lì, contro Liverpool e Arsenal, molto prima del 2006. Ognuno si sceglie le radici che vuole.
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Guarda che sei tu ad aver citato un mio post parlando di tiki-taka, che non era affatto il punto del post che hai quotato. A me il tiki-taka non è mai piaciuto. Ti ho riportato al punto. Chiellini preferisce il calcio di Conte e Allegri al calcio offensivo, qualunque esso sia.
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Va beh ragazzi, negare che abbia un’indole per il calcio “prima non prenderle” vuol dire mettere la testa sotto la sabbia. È come avere Conte in dirigenza, storia di falegnami (con i piedi) che ce l’han fatta. La storia della Juve cambierà quando nei posti di comando ci saranno i Platini, Zidane, Del Piero, ecc. Anche Maldini sarebbe stata altra cosa. Si parte malissimo e, per sua fortuna, forse il primo danno riusciamo a schivarlo.
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Chiellini è costui eh: «Conte un sergente, Guardiola? Imitarlo è dannoso» “Neanche Guardiola avrebbe fatto meglio di Allegri" Trarre le dovute conclusioni.
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Eh beh, è difficile chiedere “perché siete arrabbiati?”.
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E va beh, se gli han dato maggiori garan$$$ie, chi siamo noi per fermarlo?
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A me non risulta sia Juventino. Tifoso di se stesso, sì. Legittimo.