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ico83

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  1. McKennie è entrato in modalità Amauri Costa Crociere. “Sono appena tornato”.

    Male male i terzini.

    Di base abbiam perso equilibrio quando è uscito Rabiot, Zakaria corre a vuoto e costringe Locatelli ad abbassarsi.

    Miretti ha dato tutto nel primo tempo, calo atletico comprensibile.

    In generale un 4231 che ha dato dei frutti ma troppo poco per vedere la luce in fondo al tunnel.

    Nella ripresa ci siam fermati, si rallenta troppo col pallone, Kostic va servito sulla corsa altrimenti è inutile e per le punte arrivano solo palloni con l’uomo addosso/difesa schierata.

    C’è ancora troppo difensivismo/attendismo, la Rometta è poca roba, son due punti persi.


  2. 1 minuto fa, zebra67 ha scritto:

    Non so cosa dirti. Io per ora ho percepito, da tifoso non esperto di cose di Palazzo juventine, un certo distacco affettivi di Agnelli, che sembra sempre più assorbito dal compito di picconatore dell'attuale sistema calcio, di filosofo dei massimi sistemi economico-sportivi.
    La Juve ricorre sempre meno nei suoi discorsi, anche emotivamente sembra meno "preso", meno partecipe.
    Magari è una semplice impressione in quanto, come detto, non mi sono mai interessato degli spifferi sulla governance bianconera e in particolare sul Presidente.

    Bada bene, io appoggio totalmente la sua battaglia per la Superlega e posso anche arrivare a comprendere (senza condividere) il diverso modo di descrivere la Juventus davanti ai microfoni, come brand per l’appunto.

    Non provo neanche ad infilarmi in discorsi riguardanti il suo coinvolgimento emotivo, non ho elementi.

    A me interessa capire se un presidente che dall’insediamento ha tirato dentro alla società personalità molto emotive, ben lontane dalla pacatezza, dalla leadership e dalla classe di un Gianluca Vialli per l’appunto, possa davvero rappresentare la soluzione, il cambio di rotta.

    Conte, Nedved, Marotta, Allegri. Quattro nomi, son tutti personaggi da italietta no? Chi tira calci a bordo campo e dice fesserie in conferenza stampa, chi si toglie la giacca e pensa di fare il comico con i giornalisti, chi si dimena sugli spalti (presidente compreso), chi fa supercazzole e compra solo giocatori dei procuratori amici. È tutto un fil rouge dal retrogusto provinciale e conservativo.

    Mancano visione, intelletto e nobiltà d’animo.

    Sono molto d’accordo con @Bettega_1970, si è persa la capacità di osare.


  3. 26 minuti fa, zebra67 ha scritto:

    Hai detto cose molto interessanti, soprattutto quella sulla maggiore separazione dei ruoli rispetto al passato.
    Agnelli ne fa un vanto, ma chi delega compiti e mansioni non dovrebbe trascurare la propria funzione di supervisore e che in caso di perplessità la parola finale, anche per il settore "delegato", spetta sempre al capo.

    Sono assolutamente d’accordo sul concetto generale che fa da contraltare al divide et impera. Non so se sia la strada maestra nel caso specifico.

    Possiamo fidarci di chi dice “In Juventus”, di chi ha come idolo Montero invece di, chessò, Vialli per l’appunto o Zidane, di chi ha un privato un po’ burrascoso, se così si può dire? Possiamo affidarci a lui in materia di “controllo qualità” nella selezione dei calciatori, preparatori, dirigenti e quant’altro?

    È un dubbio reale il mio.


  4. 4 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

    c'è meno cooperazione e meno solidarietà tra i giovani

    si fa poco gruppo, si è molto più individualisti e si mette l'IO sopra tutto, c'è più insofferenza al sacrificio

    queste doti ad oggi è dura trovarne

    che ci sia un problema in dirigenza alla Juventus e ci siano uomini sbagliati (o passati, che hanno dato e ora non ci stanno più dentro) è palese, ma ricreare tali situazioni è impossibile

    c'è da ricostruire un clima, diverso, adatto all'oggi

    Non so, si socializza in modo diverso ma è un problema che coinvolge tutte le età. In ogni caso ci sono le ludoteche ad esempio che offrono la possibilità di scambiare due chiacchiere e divertirsi come e anche meglio di una volta.

    L’individualismo invece è un problema, concordo. Non è un problema nuovo/recente ma ha assunto una forma nuova. C’è assuefazione all’indifferenza.

    Per quanto riguarda la Juve però, come ho già detto, degli elementi con le caratteristiche giuste li abbiam presi, Chiesa e Locatelli ad esempio, ma anche i giovani che si stanno mettendo in mostra in queste settimane.


  5. 18 minuti fa, crepuscoilare ha scritto:

    Secondo me se facciamo discendere tutto quel che c'è di esemplare dalle vittorie in champions, beh, rischiamo di mandare al macero più di un secolo di onoratissima storia e di celebrare qualcosa di accidentale. 

    Non vedo alcunché di accidentale in una squadra che ha disputato tre finali di Champions’ consecutive e che terrorizzava non solo uno dei fratelli Neville ma l’intero mondo calcistico. L’accidente è stato perdere le altre due, di cui una con un fuorigioco non fischiato (maledizione, proprio l’altro giorno ero nello spogliatoio dell’Amsterdam Arena e la prima maglia esposta nella stanza delle partite “epiche” era proprio quella di Mijatovic, che ho tenuto fuori dalla foto chiaramente).

    Era tutto ben programmato e calcolato. Sarà per Gianni e Umberto, per la Triade che al tempo non ne sbagliava mezza, non lo so. So che funzionava in un modo e ora si va in altre direzioni.


  6. 4 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

    Son semplicemente altri tempi, tutto qua

    come diceva un utente prima, negli anni 90 si guardava a 20 anni prima come se fosse un epoca di valori e via dicendo

    Non penso si possa ascrivere tutto (o buona parte) all’epoca. Ricordo perfettamente i trogloditi in curva che condannarono Baggio per un gesto assolutamente umano nei confronti della tifoseria che lo aveva acclamato e supportato ma soprattuto nei confronti della società che decise di tesserarlo nonostante il primo grave infortunio al crociato anteriore e al menisco, proprio due giorni prima di concludere l’affare col Vicenza.

    Ricordo come accolsero Ancelotti qualche anno dopo, ad esempio.

    No, non credo che fosse una società migliore (quella italiana), men che meno che lo fosse l’ambiente; credo che la Juventus fosse migliore. La selezione degli uomini era migliore.

    Secondo me mancano, ai vertici, intuito e buon gusto. Non si comprano al mercato.

    Bisogna riportare alla base i nostri “Maldini”, come Vialli per l’appunto. Ma anche Zidane. Calciatori, va bene, ma pensanti.

    Stiamo imbarcando solo istintivi, arrivisti e ragionieri. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.


  7. 2 minuti fa, crepuscoilare ha scritto:

    semmai si sente la mancanza di tagliagole come Mandzu, Ibra, Vidal, Montero....

    Gli ultimi tre hanno spesso inciso in negativo nelle partite di Champions’, competizione che non figura nel loro palmares.

    Ecco, ciò che non ti garba del mio post secondo me non è il boomeraggio (a proposito, bel neologismo, ma io non sono nato negli anni del boom economico), è che sei tra coloro che amano una Juve più “sporca”, di “tagliagole” come dici tu, o neomelodica e caciarona come dico io.

    Ne abbiamo avute, anche di recente con Tevez, più forte dei succitati. Tevez che ci ha abbandonati mentalmente proprio nell’ultimo mese prima della finale, perché con la testa era già al Boca. Forse, e dico forse, non è quella la ricetta giusta.


  8. 19 minuti fa, stewie B e W ha scritto:

    Mi sembra un topic si bello, ma un po’ troppo pieno di luoghi comuni (scritti per lo più dagli altri intervenuti, non dall’autore). I calciatori come Vialli e Ravanelli ci sono anche oggi, solo che (attualmente) non sono alla Juventus. 

    Sì, ce ne sono. In genere li prende il Real Madrid.

    A mio avviso ce ne sono anche alla Juventus, proprio ora, sono giovani e vanno valorizzati.

     

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  9. 9 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

    Vialli è sempre stato un calciatore di livello superiore a livello mentale e carismatico, fin dai tempi della Cremonese. Come lui pochi altri. Nedved, Conte, Pirlo, Buffon…


    Avere giocatori così in uno spogliatoio è fondamentale. Se riempi la rosa di Arthur e Rabiot non si va da nessuna parte. Questo aspetto fondamentale nel calcio è sparito completamente dall’ordine del giorno. Oggi le priorità sono i parametri zero, gli stipendi contenuti e le commissioni agli agenti. Tutto il resto è sparito dalle scrivanie della Continassa.

    Condivido la seconda parte del tuo post.

    Per quanto riguarda Vialli, per me sarà sempre Il Capitano, l’unico, come sensibilità e carisma distante anni luce da tutti gli altri che hai citato, molti dei quali erano (parlando di storia calcistica) solo chiacchiere e distintivo.

    La classe di Vialli, a tutti i livelli, è ciò di cui avremmo più bisogno alla Juventus in questo momento.

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  10. Adesso, Gurdjieff ha scritto:

    quindi la BBBC ti faceva schifo?

    Barzagli mi piaceva tantissimo, dai tempi di Palermo. Come calciatore e come uomo.

    Chiellini è stato un gran marcatore, probabilmente il migliore in circolazione per un certo periodo anche se non all’altezza dei Nesta, Cannavaro, Maldini, ecc.

    Umanamente, nel finale di carriera, mi ha deluso.

    Di Bonucci apprezzo nulla.

     

    • Mi Piace 6

  11. 13 minuti fa, Gurdjieff ha scritto:

    Ma queste cose le pensavi anche 5/6 anni fa?

    Sì. Sinceramente non riuscivo a riconoscermi neanche nella Juventus di Capello, già al tempo si notavano i prodromi di ciò che vediamo oggi, tant’è che molti di quei giocatori non rimasero in serie B. Eravamo la squadra con più calciatori in finale di coppa del mondo ma non eravamo squadra. Al di là del gioco, del 442, delle figure barbine con Arsenal e Liverpool. Quella fiammella di cui parlo si era già spenta per buona parte.

    E bada bene che per me non si è riaccesa nemmeno con coloro che chiamano gli “eroi della rinascita”, erano per lo più arrivisti ancora poco smaliziati, col più arrivista di tutti in panchina. Col tempo è venuto fuori anche il loro reale “spessore”. Certo, sul mercato, quantomeno, si cercava di costruire qualcosa.

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  12. Non durerà ancora per molto, è una creatura morente il cui creatore è calcisticamente defunto mesi fa. In modo del tutto naturale e improcrastinabile il campo (leggasi risultati e/o spogliatoio) rigetterà il corpo estraneo.

    Contro qualsiasi testarda, insipiente e cieca visione dei piani alti.

    Ovviamente la cura in corso d’opera risulterà traumatica e tardiva ma tant’è.

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    • Grazie 1

  13. 2 ore fa, cristofer ha scritto:

    Si è lamentato della corsa all indietro di Miretti, che la tattica e i numeri sono inutili, che il calcio è semplice, basta passarla a "quello con la maglia come la tua", che almeno non abbiamo preso gol e che quindi siamo partiti un filino meglio dello scorso anno. 

    La differenza tra salvarci o affondare è il tempo che passerà tra l esonero o la conferma. Va esonerato SUBITO. 

    Io pensavo alla quarta giornata. Vediamo. Di certo ‘sti testoni non lo faranno prima.

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