*Julian*

E' lo stesso che a proposito di un epilogo negativo in Champions "e' stato bello provarci". Di cose juventine ne dice poche.

Scrivi cose fuori dal mondo. Klopp aveva ereditato una squadra che faceva fatica ad arrivare tra le prime quattro/cinque. L'obiettivo il primo anno era quello di qualificarsi per la CL. Famigerate le sue parole "puntiamo a vincere il titolo entro 4 anni". E infatti ci sta riuscendo. Ma quello era un Liverpool, che negli errori, portava gia' in germe l'idea di Klopp. Subiva troppi gol (anche perche' aveva difensori modesti e un portiere scarso), ma praticava da subito un calcio ad alta pressione e contro-pressione. Qui invece si vede un miscuglio informe al proposito del quale lo stesso allenatore denuncia la propria incapacita' a trasmettere le proprie idee. Siamo passati dal primo mese, promettente malgrado certi errori dietro, a quattro mesi di prestazioni scialbe, con enormi difficolta' nel creare occasioni da gol e persino nel calciare in porta. Per carita', puo' essere una transizione doverosa (inizia ad essere parecchio lunga 'sta transizione), ma il fissarvi sui risultati, mettendo da parte quel che dice il campo e quel che ammette lo stesso allenatore (!!!) e' da wishful thinkers, del tipo molto naive, tra l'altro.

Non capisco il motivo di dichiararlo pubblicamente con questi toni, se non come patetica giustificazione. Pare quasi volersi sabotare. Gia' le parole in conferenza pre-partita erano state quasi sinistre.

De Ligt gli viene preferito perche' al momento offre maggiori garanzie. Se contassero gli investimenti, giocherebbe Rabiot.

Classico difensore di cui si innamorano i tifosi, meno gli allenatori. Io continuo a pensare che un difensore forte sia colui che riduce gli interventi in tackle al minimo indispensabile.

Esistono anche gli avversari, che giocano in casa e sono forti.

Ora? Spiega meglio, su.

Linee di gioco chiare, ma tutt'altro che semplici da eseguire. Occorrono ore ed ore di allenamento settimanale, specie se si viene da un calcio puramente speculativo. Ad ogni modo, l'Atletico non pressava in maniera feroce, e si difendeva spesso coi blocchi dietro. La situazione rispetto a Firenze e' cambiata anche per questo, oltre che per una prestazione piu' brillante dei nostri. Dobbiamo migliorare ancora parecchio da quel punto di vista.

Probabile. Anche nelle uscite difensive, de Ligt ha bisogno di tempo per trovare l'intesa con Pjanic. All'Ajax, era solito tentare passaggi ben piu' arditi per Frenkie de Jong (se ne sono visti un paio anche col Napoli), che fa dell'uscita pulita su pressione stretta la sua peculiarita'. Pjanic invece e' molto abile nei tocchi di prima, ma se inizia a fintare e sterzare sul primo pressing di solito la perde.

Anche perche' avrebbe giocato a destra, aspetto da non sottovalutare. Sono rimasto sorpreso dalla scelta di non schierare Bonucci a sinistra.

Suvvia, credi che gli addetti ai lavori non sappiano chi sia sul mercato, specie dopo che Paratici ha passato l'estate ad infilarli in qualsiasi scambio?

Un altro che non e' una cima sul piano della comunicazione. "Ci sono interessamente e si fanno discorso per tutti i giocatori". Certo, come no Pero' per quelli che restano si dice chiaro e tondo che restano e che sono incedibili. Per loro gli "interessamenti e i discorsi" non varranno Di rado ricordo alla Juve una situazione peggio gestita di quella di Dybala.

Torna per il record in A di Maldini.

Per larghi tratti francamente imbarazzante.

Esatto. Ma vale per entrambi, purtroppo. Il Barcellona e' risorto abbandonando l'utopia del tiki taka, ma sfrutta comunque le qualita' di Messi all'interno di un sistema collaudato. Se riparti con due uomini a fare 50 metri, Ronaldo o Messi possono fare poco. Fermo restando che Messi determina in maniera diversa (e in posizioni del campo diverse) dal portoghese. Allegri e' invece rimasto ancorato ad un'idea (assoluta) del calcio come speculazione. Il discorso vale per lui tanto quanto vale per Adani. Sono tristemente due macchiette.

Predestinato E gli scarpini una volta li scordai pure io

Bisogna solo dargli il tempo di crescere e presto si imporra' anche da noi.

No, intendevo dire, non lo risolve perche' riferito ad una stagione in cui Allegri ha sfiorato il treble, era impossibile non premiarlo. La stagione precedente, nonostante scudetto e coppa Italia, fu Sarri a vincere la Panchina d'oro, tra mille critiche qui. L'anno prossimo probabilmente sara' di nuovo Sarri, a prescindere dall'esito del campionato. Ovviamente si leggera' qualsiasi tipo di insulto o battutina verso chi lo ha premiato. E' questa conveniente legittimazione o delegittimazione del premio che discuto. Che e' tra l'altro un tratto tipico del tifoso.

Si', ma con questi premi siamo da sempre alla Preistoria. Tra l'altro non sappiamo manco valorizzarli, da noi non genera alcun tipo di attesa o dibattito. In Inghilterra invece sono settimane che si discute se debba vincerlo Salah o De Bruyne. Purtroppo stiamo proprio perdendo il gusto della discussione tecnica, specie sulla carta stampata.

La negazione di tutte non e' nessuno, ma "non tutte". Non credo che ci si aspetti il 95% delle partite giocate in maniera brillante. Ma qualcosa piu' del 10% si'. Ora puoi non essere d'accordo sui numeri (magari per te la Juve e' stata convincente, oltre che efficace, nella meta' delle partite), ma non e' questo il punto, ecco.

Nuovamente, non sto entrando nel merito del dibattito, sto dicendo che questo premio non lo risolve in alcun modo. Tra l'altro, la Juve dello scorso anno fini' bene la stagione, disputando anche delle prestazioni brillanti o comunque denotando un certo dominio in campo dopo il cambio del modulo (dunque gia' da gennaio, mentre quest'anno oggettivamente si stenta da un bel po', almeno per quanto riguarda la produzione del gioco). Il resto su Zeman ecc... va alla voce minestrone, dunque non merita risposta, mi spiace.

Che non c'entra una mazza con quello che ho scritto, ma ormai di che stupirsi.

Scusami ma non ho capito l'ultima frase. A me pare che si sottovaluti molto il malcontento del tifoso juventino su Allegri, spesso associato ad un'ammirazione invece per il calcio di Sarri. Dall'esterno invece mi sembra tutt'altro, qui concretamente saranno in pochissimi a voler il napoletano sulla nostra panchina pur criticando Allegri. Le due cose non vanno confuse, malgrado far minestroni e' lo sport preferito del tifoso da tastiera. E' evidente che certe critiche nascono da una serie di partite tutte uguali a se' stesse, giudicate deludenti nella prestazione (senza entrare ora nel merito se il calcio speculativo di Allegri meriti delle lodi o meno).