* Aragorn *

La famiglia Agnelli esiste anche quando ha un cognome diverso. JE potrà non piacere ma è un Agnelli tanto quanto Andrea, non è che se hai la madre con quel cognome invece che il padre vieni messo fuori dalla famiglia. E nei posti di potere fu proprio Gianni a mettercelo, preferendolo al figlio Edoardo.

Per me una Juve senza la famiglia Agnelli non esiste e non può esistere. Se la vendessero a qualche fondo arabo o americano credo che me ne disinteresserei totalmente.

Aspetto con ansia il ritorno di Cabrini sulla sinistra.

Io ho disdetto e la guardo al bar o a casa di qualche amico. In qualche modo ci si attrezza.

Soulé meglio che resti lì, da ala gioca meglio che da terzino.

Spero che il rinforzo a centrocampo non sia un panchinaro del Totthenam.

Mah chissà, dubito che Lapo e John siano in conflitto, magari ci sono altre ragioni dietro.

Anche quella di Lapo.

Si d’accordo che durante una partita esigenze di gara possano spingerlo a qualche correzione al volo, specie quando sei alla disperazione, ma di base sono tre anni che va avanti con questo inguardabile 5-3-2

Una volta l’avrei detto anch’io, ultimamente invece a me sembra che si sia proprio talebanizzato. Insistere su questo modulo di gioco nonostante i poco apprezzabili risultati e a prezzo di mettere fuori ruolo gran parte dei giocatori in rosa mi sa di estremismo tattico.

Non ci sono. Ma non ci sono neppure i Weah, i Ronaldo, i Batistuta e via dicendo dall’altra parte.

Se non ti aggiorni, se resti con le tue idee, se non hai la capacità di cambiare, passi velocemente dalla padella alla brace. Lippi vinse la Champions con il tridente in attacco, l’anno dopo gli diedero Zidane e cambiò modulo. Non adattò La Rosa al suo gioco, adattò il suo gioco alla rosa. È questa elasticità che ti fa diventare un grande allenatore. Allegri ha dimostrato di non essere a questo livello.

Chiariamo una cosa: io il primo Allegri l’ho adorato. Per me la Juve del 2015 arrivava subito dopo quella di Lippi. Ma sono uno che cambia idea facilmente, se le circostanze me lo “consigliano”. Adesso come adesso mi sta più sui * di Maifredi.

Te l’ho spiegato nel post: alla lunga paga di più. E inoltre ho una certa età, preferisco rimanere sveglio fino alla fine divertendomi che addormentarmi a metà gara. Anche se il risultato alla fine è più deludente.

La Juve ha Milik Vlahovic Kean, tre prime punte per un solo ruolo. Più di quanto ne abbiamo Milan e Inter messe assieme. Poi ha Chiesa che è un’ala ma che l’allenatore ha deciso di far giocare da seconda punta perché noi dobbiamo necessariamente giocare con il centrocampo, pardon la difesa, a cinque. Abbiamo cambiato tre allenatori in tre anni proprio perché abbiamo cambiato tre strategie in tre anni. Ora però non possiamo più cambiare niente perché abbiamo un allenatore che costa quanto un top player e ha un contratto più lungo di quello dei dirigenti. Quindi decide lui, è suo il merito quando si vince ed è sua la colpa quando si perde. E anche quando si gioca male, perché ci sarà pure una maggioranza di persone che preferisce arrivare primo vincendo sempre uno a zero e giocando in dieci davanti la porta, ma io non rientro in questo gruppo. Anzi, preferisco arrivare secondo e divertirmi davanti alla tv, che poi in genere quando giochi un bel calcio puoi sbagliare un anno, ma poi i risultati arrivano. Se giochi male è l’esatto contrario.

Ma guarda che la strategia societaria la imposti sulle volontà dell’allenatore, non compri e vendi nessuno senza che chi poi deve mandare in campo la squadra abbia dato o meno il suo consenso. E se hai un allenatore, in generale, che predilige giocatori fatti e finiti a uno che è disposto a puntare sui giovani, o cambi lui o non cambi nessuna strategia. Quanto alla prima parte, è ovvio che la profondità della rosa è rapportata agli impegni in calendario. E per inciso, l’Inter ha due punte buone e il Milan una e mezzo.

Investimenti? 😂 e chi li fa gli investimenti? Il Milan? Che ha venduto Tonali per 80 milioni? La Roma che ha collezionato svincolati mezzi rotti? L’Inter? In serie a si fa mercato solo se si vende e anche qui, la legge è uguale per tutti. Peraltro, fare investimenti non significa vincere, tutt’altro, non faccio esempi nella storia perché non credo ce ne sia bisogno.

Il Milan lo ha vinto due anni fa, mica l’anno scorso. E partire favorito non significa essere necessariamente un dream team, lo si è per default, lo dici tu stesso.

Non ho mai detto che siamo meglio di nessuno e il fatto di essere “scudettato” significa poco, altrimenti vinceva sempre la stessa squadra.

Sono opinioni. Per me La Rosa attuale non è inferiore a nessuno dei competitor della serie a, Inter esclusa. Tutte le altre squadre hanno i loro problemi, esattamente come noi. E per quanto riguarda la strategia, come la definisci tu, per cambiarla devi prima di tutto cambiare chi ha gestito quella vecchia. A cominciare dall’allenatore.

Forse perché le migliori giocano di solito in Europa, e di norma non accade che una squadra arrivata terza venga espulsa dalle coppe? Tiro a indovinare, eh. Non penso che il Torino possa ambire allo scudetto, nonostante non giochi in Europa. Il discorso sul monte stipendi che arriva dal passato, ripeto, non c’entra niente, vale per tutti. Non è che le altre squadre non abbiano sulle spalle ingaggi di cui si libererebbero volentieri.

Cosa c’entra che sono ereditati? Ovvio che alcuni hanno 3-4 anni, funziona così, non è mica il fantacalcio che ogni anno ricominci dall’inizio. e per rispondere alla domanda, a parte l’Inter un tantino superiore, per me come rosa non siamo inferiori a nessun’altra. E rispetto alla concorrenza, giochiamo una volta alla settimana.

Quella di una squadra che ha il terzo monte stipendi e non arriva da ricostruire dalla serie B.

Ho 47 anni. Ricordo persino Rino Marchesi, se è per questo. Ma le condizioni erano ben diverse da quelle attuali.

La solista sfortunata coincidenza dei giocatori sempre rotti con le squadre allenate da Allegri. Comunque, sentir parlare di obbiettivo quarto posto da un allenatore della Juventus era una cosa che non pensavo che avrei mai sentito nella mia vita, per dirla alla Totti “Speravo de morì prima”.