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  1. da repubblica:

     

    MILANO — Nel giorno in cui Simone Inzaghi ha incontrato i vertici del fondo Oaktree, nuovo proprietario dell’Inter, migliaia di tifosi avversari chiedono penalizzazioni per il club nerazzurro. Dentro e fuori dai social network, sostengono la presunta violazione dell’articolo 20 bis delle norme Figc sulle acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie.

     

    Al centro della vicenda c’è Lionrock, fondo di Hong Kong che fino a otto giorni fa deteneva il 31,05 per cento delle azioni dell’Inter, tramite International Sport Capital Spa, come si legge nell’ultima semestrale del club pubblicata lo scorso 29 febbraio. Nel cda nerazzurro, che sarà rinnovato martedì prossimo, siede ancora Daniel Kar Keung Tseung, fondatore di Lionrock, che fra l’altro ha comprato e rivenduto l’azienda di scarpe Clarks. Nei suoi ultimi giorni interisti, Tseung ha pubblicato su LinkedIn immagini della seconda stella vinta da Lautaro e compagni. Presto dovrà farsi da parte.

     

     

     

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    Il 21 maggio il fondo Oaktree è infatti diventato proprietario del 99,6 per cento delle azioni dell’Inter, escutendo il pegno a garanzia del finanziamento di 275 milioni che aveva concesso nel 2021 al socio di maggioranza Zhang, mai restituito. Nella quota di pegno — come si legge nell’atto che lo disciplina — era compreso il 31,05 per cento di Lionrock. E qui viene il nodo.

     

    Il 23 maggio l’Inter ha comunicato di essere stata informata solo il giorno prima del fatto che Great Horizon (veicolo lussemburghese tramite cui Zhang controllava il 68,55 per cento del club) “ha acquisito il controllo e la proprietà di Lionrock Zuqiu Limited, società (delle isole Cayman Ndr) che detiene tramite Sport Capital Spa il 31,05 per cento delle azioni di Inter”. Ma quando è avvenuta l’acquisizione?

     

     

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    Lionrock il giorno prima aveva comunicato a Reuters che il passaggio dell’Inter a Oaktree non aveva “nessun effetto economico negativo” per il fondo. E che anzi “Lionrock non ha interessi economici nel club dal tempo del finanziamento di Oaktree”. Quindi dal 2021. Eppure nel bilancio dell’Inter risulta socio al 31,05. E Tseung siede in cda. Com’è possibile? Lionrock, dopo la nota inviata a Reuters, ha scelto il no comment. Suning non risponde. Di sicuro nel 2021 gli investitori di Lionrock coinvolti nell’operazione Inter hanno avuto la rassicurazione che non avrebbero perso soldi in caso di default. Ma chi li ha rimborsati? Probabilmente Zhang, ma risposte ufficiali non ce ne sono.

     

    Né l’Inter né Oaktree, che ha escosso il pegno senza intoppi, si preoccupano di una vicenda che riguarda i rapporti fra ex azionisti: eventuali accordi economici fra Lionrock e Zhang, senza modifiche delle quote di azioni del club possedute, non avrebbero effetti sull’Inter. Ma in rete molti non sono d’accordo. Capofila è Felice Raimondo, avvocato di Campobasso, estraneo alla vicenda e tifosissimo rossonero, che dice: «La possibile irregolarità ci sarebbe nel caso in cui la Figc non fosse stata avvisata per tempo del cambiamento del controllo della società delle isole Cayman di Lionrock».

     

    Una tesi tutta da verificare, alla base anche di un articolo anonimo comparso su Dagospia, che riprende il lavoro approfondito fatto nello scorso gennaio da Panorama. Il settimanale aveva ricostruito come i veicoli delle Cayman tramite cui Lionrock deteneva la Spa proprietaria delle quote dell’Inter rischiassero lo scioglimento per il mancato rispetto delle norme locali in tema di comunicazioni obbligatorie. «La documentazione alle Cayman sarà completata per la fine del mese», rispose Tom Pitts, numero uno di Lionrock in Europa. Da allora, non se n’è più saputo nulla.


  2. 2 hours ago, zebra67 said:

    Nel calcio qualunque atteggiamento hai, vieni criticato.
    Se sul tema specifico hai l'opinione A, vieni contestato da tutti quelli che hanno l'opinione B o C.
    Se sul tema specifico hai l'opinione C, vieni contestato da A e B.
    Se non esprimi in maniera drastica un'opinione, vieni contestato da chi ti rimprovera di non avere una posizione netta.

    Sicuramente giocano fattori caratteriali, ma è anche vero che nella vita non è tutto bianco o nero e Del Piero, essendo probabilmente meno "tifoso" di noi, nel senso che è meno coinvolto, sono anni che è lontano dalla Juve, ha un punto di osservazione molto più distaccato, è lontano dalle guerre di religione che abbiamo portato avanti e, non sapendo ancora con precisione cosa farà da grande, non vuol tagliare i ponti con istituzioni, pay tv, e con la Juve stessa.

    mi appoggio a questo tuo commento perché siamo allineati e coscritti. condivido e vorrei aggiungere che, da un lato, come tifosi, chiediamo atteggiamenti integralisti e posizioni nette poi però ci lamentiamo di non avere peso politico e del fatto che non siamo rappresentati nelle istituzioni. Se vogliamo gente che ci vuole bene nelle stanze di comando dobbiamo tollerare la moderazione dei del piero e dei buffon. Non penso quella carriera si possa fare accendendo fuochi a dx e sx.

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  3. Di seguito un articolo della reuters del 2021, dove riporta che le azioni di Lionrock sarebbero passate ad Oaktree al momento del prestito. Apparentemente,contestualmente, la quota in consiglio di Lion Rock tale tom Pitts sarebbe stato rimosso. Secondo questo articolo quindi Oaktree sarebbe socio di minoranza dal 2021. (l'articolo fa riferimento a fonti vicine alle situazione)
     
    MILAN, May 19 (Reuters) - Italian champions Inter Milan are close to securing a 275 million euro ($336 million) deal to help their finances and hand a minority stake to U.S. investment firm Oaktree Capital Group (OAK_pa.N), opens new tab, two sources close to the matter said on Wednesday.
    Inter, crowned Serie A champions this month for the first time in 11 years, are suffering like rivals due to the hit from the COVID-19 pandemic, and the club's Chinese owners had been discussing a deal for months to shore up their finances.
     
    The lifeline loan would be granted to Great Horizon Sarl, the Luxembourg-based vehicle through which the Chinese retail giant Suning (002024.SZ), opens new tab controls the club, and Inter Milan shares would be pledged to Oaktree as loan collateral, the sources said.
    As part of the deal, Oaktree would get a 31% stake currently held by LionRock Capital, a Hong Kong-based investment firm, and at least one place on the club's board, the two sources said.
    A third source said Tom Pitts, LionRock's head of Europe, would step down from Inter Milan's board of directors.
    Oaktree is also one of the main holders of a 375 million euro bond issued by Inter Milan's media unit expiring in 2022, two sources added.
    Chinese retail giant Suning (002024.SZ), opens new tab, which has owned Inter Milan since 2016, would retain control with its 68.5% holding.
    The deal could be announced as early as Wednesday, one source added.
     
    Oaktree, Lionrock and Suning all declined to comment.
    Inter Milan were one of the three Italian founding members, alongside Juventus (JUVE.MI), opens new tab and AC Milan, of the European Super League, a breakaway project which collapsed days after its announcement.
    Inter are facing a drop in revenues due to the coronavirus pandemic, as matches are played in empty stadiums and companies cut sponsorship budgets. New spending restrictions on soccer clubs imposed by Chinese authorities further complicate matters.

  4. bene così sembrerebbe… almeno é una pedata alla xxx di gravina. 

     

    (da repubblica)

    Uno schiaffo al Coni, uno alle società sportive. La riforma Abodiè stata approvata in Consiglio dei ministri ma il testo, da giovedì in pre consiglio, è altamente infiammabile. Parliamo del decreto sport con cui il governo toglie all’influenza delle federazioni di calcio e basket il controllo sui bilanci delle squadre. Non sarà più un’agenzia, non sarà un’authority, bocciata per motivi tecnici, ma una commissione indipendente per la verifica e l’equilibrio economico finanziario delle squadre professionistiche. Ma l’indipendenza resta un concetto vago, visto che le nomine saranno governative.

    Della proposta di riforma avanzata da Malagò non è stato accolto nulla, nemmeno una virgola. Anzi: a leggere la bozza è chiarissimo che una forte ispirazione sia arrivata dai fatti recenti, ossia le inchieste sulla proprietà del Milan e il caso dell’Inter. Il governo infatti con questa commissione mette le mani sulle scelte delle società stesse. La commissione oltre a verificare la correttezza e congruità dei bilanci, dovrà indicare “le misure correttive e riparatrici” che i club dovranno adottare. Ma attenzione, perché potrà addirittura indicare delle rettifiche da apportare per “neutralizzare gli eventuali effetti economici, finanziari e patrimoniali di specifiche operazioni di natura ordinaria o straordinaria”. In pratica, potrebbe cancellare operazioni finanziarie, o magari di mercato, se le ritenesse “non conformi”?

    La commissione potrà svolgere “verifiche e ispezioni presso le sedi delle società” e si propone di indagare chi ci sia dietro i club, chiedendo “chiarimenti, informazioni e documentazione, anche quanto ai soggetti, sia persone fisiche che giuridiche, che controllano direttamente o indirettamente le società”. Un tentativo apprezzabile di evitare l’opacità dei fondi di investimento, e l’argomento ad Abodi interessa: «Ho ricevuto una mail dal fondo Oaktree che presentava le sue credenziali. Mi sembra un buon inizio».

     

    La struttura la sceglieranno il ministero per lo sport e il Mef: avrà un presidente e sei componenti, di cui due indicati dalle due federazioni, Federcalcio e Federbasket, altri due saranno invece il presidente dell’Inps e dell’Agenzia delle entrate (o dei loro delegati). La commissione costerà 3,5 milioni all’anno, un milione in più rispetto alla prima versione, di cui 1,9 milioni a carico delle federazioni (a occhio, 355 mila euro al basket, il resto alla Figc) e 1,6 milioni a spese delle società in percentuale sul fatturato. Si parte dal 2024/25. Ma attenzione ai tempi: il parere della commissione arriverà ogni 30 aprile. Ma per quella data molte squadre non sanno che campionato giocheranno l’anno dopo.

    Nel decreto spazio anche a nuove norme per l’elezione dei presidenti federali oltre il 3° mandato: dovranno ottenere il 66% dei voti. Ma in caso di mancata elezione, non scatterà più il commissariamento del Coni. Resteranno in carica fino al nuovo voto. Un po’ di potere in più sottratto al Coni di Malagò.


  5. Ipotizzo uno scenario plausibile. Partiamo da presupposto che il pignoramento di una società non è un processo agile e ha bisogno di tempi tecnici e collaborazione. Sappiamo che Zhang ha l’acqua alla gola e nessun interesse a velocizzare la transizione, magari ostacolando il processo di valutazione o intentando cause effimere. Possiamo anche desumere che non abbia nessuna intenzione di rilasciare altri fondi dalla controllante, fondi che in condizione normale avrebbe usato per pagare premi e stipendi e chiudere il bilancio il 30 di Giugno. In quel momento l’inter si troverebbe in un vuoto di potere e paralizzata, situazione abbastanza difficile da ignorare direi anche per i servi + fedeli. Nel caso qui potrebbe cadere l’asino… o il ratto nel caso specifico.

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  6. 58 minutes ago, p@dre said:

    perchè dietro a pimco c'è qualcuno che avrà in cambio qualcosa che non ha niente a che vedere col calcio

    questa è la sola chiave di lettura che ha un senso. nel caso il trucco può essere legato allo stadio che, così com’é, é un progettone da non meno di 4-500 milioni. li magari c’è l’opportunità di pescare dal mazzo in abbondanza. speriamo li stronchino sul nascere questi maiali. 


  7. adesso la mafia rivendica la propria autonomia… dal corriere…

     

    I presidenti dei club di calcio sono in fermento. Ma non solo loro. Tutto lo sport professionistico si agita. Un principio sacro e inviolabile, ovvero l’autonomia dello sport, sta per essere messo in discussione. «Non parliamo di regimi, ma non c’è dubbio che sia un’entrata a gamba tesa della politica sullo sport, sul calcio in particolare...», è uno dei commenti, rigorosamente anonimi, emersi dopo la diffusione della notizia riguardante la bozza del decreto legislativo sul tavolo del Ministro dello Sport Andrea Abodi: l’esecutivo spoglierebbe le federazioni dai compiti di controllo sui conti dei club per convogliare in un’agenzia governativa la verifica della correttezza dei bilanci. 

    Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche. È questo il nome preciso per definire l’ente che depotenzierebbe la Covisoc, vale a dire la commissione di vigilanza che fa capo alla Figc e che oltre a sorvegliare i bilanci delle società, segnala alla federazione chi ha i requisiti per iscriversi al campionato e chi non li possiede. Il testo è stato inviato dal ministro Abodi al Coni e alla Figc, costringendo il presidente federale Gravina a convocare d’urgenza per domani alle 18 una riunione fra i presidenti delle componenti (ovvero i vertici delle Leghe di A, B, Lega Pro, allenatori, giocatori e arbitri): l’incontro servirà a sondare gli umori, comprendere le posizioni e decidere una strategia comune. I dirigenti più maligni ritengono che Gravina abbia scelto una strada diversa dal consiglio federale per evitare il coinvolgimento di Claudio Lotito nella riunione, a detta di molti il grande ispiratore di questa manovra governativa. Questa l’accusa nemmeno troppo sotterranea: a furia di invocare per la Lega di A l’autonomia dalla federazione, la politica ne ha tratto spunto e ha pensato di privare la federazione dei compiti di controllo economico-finanziario. In passato il presidente della Lazio ha sottolineato la scarsa indipendenza della Covisoc dalla federazione sottolineando l’ingerenza della Figc. 

     
    In attesa di leggere con attenzione il testo, la maggior parte dei presidenti di serie A considera elemento prioritario l’autonomia dello sport e ritiene invadente l’atteggiamento della politica avendo l’agenzia — secondo la bozza dell’emendamento — potere vincolante sull’iscrizione ai campionati. Del resto c’è chi fa notare che le società che partecipano alle coppe sono già sotto l’egida della Uefa, che concede le licenze previo controllo e i requisiti per superare la verifica sono rigidissimi.

    Per giunta, il mantenimento dell’agenzia governativa composta da un presidente e due componenti, nominati dal premier Meloni e dal ministro Abodi, oltre a una trentina di dipendenti controllori, e quantificato in 2,5 milioni di euro annui, sarebbe a carico delle società controllate (e che non chiedevano di esserlo). La Lega di A si riunirà in assemblea a Roma il 15 maggio prossimo, a meno che non si verifichi la necessità di convocare a breve una riunione ad hoc: più di un presidente ha in animo di chiedere ad Abodi di tornare sui propri passi.

    Se sono sul piede di guerra i club di calcio (che dai diritti tv incassano 1 miliardo l’anno), figuriamoci le società di basket che hanno introiti infinitamente inferiori (3,3 milioni a stagione…). La pallacanestro lamenta di essere sistematicamente esclusa da misure governative a beneficio dello sport, ma in questo caso assimilata al pallone: domani vertice fra il presidente federale Gianni Petrucci e il numero 1 della serie A Umberto Gandini.


  8. 12 hours ago, Bluesjuve said:

    Ok delle due l',una allora se non risulta proprietario come ad esempio Percassi x l'Atalanta come può garantire la continuità aziendale? 

    infatti, questo è il tema. tecnicamente, la continuità aziendale l'hanno fatta garantire dalla controllante grand tower (soggetto giuridico rappresentato da un qualche commercialista in pensione)… da qui l’esposto di IB che sostanzialmente dice che fantocci, per di più indebitati, non dovrebbero poter garantire la continuità aziendale di una controllata… la speranza di tutti e quella che qualcuno voglia prendersi la briga di scoprire questo marciume e prenda provvedimenti, magari sbarazzandoci una volta per tutte di una squadra a caso.

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  9. 59 minutes ago, ddedo said:

    Se ricordo bene è già stato rivalutato due volte: la prima per 100 mln la seconda 200.

    Mi pare di aver letto che la seconda rivalutazione del marchio è abbastanza recente, roba tipo 2020 o 2021.

    circa… nel 2005 se lo sono auto venduto per 158milioni e nel 2021 l’hanno rivalutato per 160 milioni (+ una 40ina della loro libreria video)… sono proprio una catasta di debiti e soldi del monopoli…


  10. fresco di stampa…

     

    ROMA – Un’agenzia del governo per controllare le spese delle società di calcio. Le mani della politica sui conti dei club di Serie A (e non solo). C’è un documento che può stravolgere lo sport professionistico italiano. E rappresenta il tentativo del governo, l’ennesimo, di mettere le mani sul calcio. Tanto concreto da costringere il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina a convocare d’urgenza, per lunedì alle 18, tutte le componenti federali, a partire dai vertici delle tre leghe (A, B e Lega Pro).

    Quel documento è la bozza di un articolo di legge, da giorni sul tavolo del ministro per lo sport Andrea Abodi ma ora inviata anche a Federcalcio e Coni. Che ha come unico programma, la creazione di una agenzia governativa per controllare la gestione economica delle società sportive. In sostanza, il governo vuole prendersi la Covisoc, la commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, che oggi controlla lo stato di salute dei club e segnala alla Figc chi può iscriversi e chi no. O meglio: vuole cancellare la Covisoc e sostituirla con uno strumento politico.

     

    Si chiamerà Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche, avrà competenza non solo sul calcio ma anche sul basket: sarà un ente pubblico non economico, con sede a Roma, posto sotto la vigilanza di Palazzo Chigi o del ministro dello Sport. Avrà “autonomia regolamentare”, controllerà i bilanci delle squadre, indicherà i correttivi da apportare, potrà ordinare il deposito di documenti ed effettuare ispezioni nelle sedi dei club. Soprattutto, avrà il potere di convocare i vertici della Figc e delle Leghe ed esprimerà un potere vincolante sulle iscrizioni ai campionati. Sì, vincolante: deciderà quindi chi sia in regola per partecipare e chi no.

    La nuova agenzia sarà composta da un presidente e due componenti, nominati da Meloni e Abodi, con mandato quadriennale non rinnovabile, un segretario generale e un organico complessivo di trenta dipendenti. Costerà 2,5 milioni di euro l’anno, ma non lo pagheranno i cittadini: quella cifra dovrebbero pagarla le società stesse. Insomma, una manciata di nuove poltrone pubbliche da assegnare a spese dello sport, senza che sia ben definito (ancora) in che termini, in che percentuali quella spesa andrà divisa tra leghe che hanno fatturati imparagonabili.


    Nel sistema attuale, ovviamente, il controllo economico-finanziario è in capo alle stesse federazioni: il Coni fissa modalità e principi generali, gli statuti delle singole federazioni decidono il sistema di controlli e i relativi provvedimenti. Nel calcio, in particolare, la funzione di controllo attualmente è demandata alla Covisoc, composta da un presidente e quattro consiglieri, nominati a maggioranza qualificata dal consiglio federale: un organo interno alla federazione che effettua controlli periodici durante tutta la stagione. La decisione finale sull’ammissione ai campionati poi spetta al Consiglio federale.

     

    Il testo della riforma potrebbe essere inserito a breve nelle pieghe di un provvedimento governativo ma fa già discutere per almeno due motivi. Il primo è di sostanza, perché svuota Coni e federazioni del potere di controllo gestionale e minaccia il principio di indipendenza e neutralità dello sport dalla politica: un’agenzia nominata dal governo decide chi può giocare in Serie A e chi no. Il secondo per la forma, perché bypassa il Parlamento senza i requisiti di necessità e urgenza richiesti per un decreto-legge: la rivoluzione partirebbe fra un anno, non ora.

     

    L’idea di un controllo esterno sulle società è emersa - ma stava germogliando da tempo - un paio di settimane fa, durante l’audizione dei presidenti di Serie A, B e C in commissione cultura. A tenere banco quel giorno era stato Claudio Lotito, senatore di Forza Italia, in una sorta di processo in contumacia alla Federcalcio. Perché il presidente Gravina è il suo nemico giurato da anni. Un conflitto deflagrato due anni fa, quando la Figc produsse la sua riforma sulle norme di iscrizione ai campionati, inserendo come elemento vincolante l’indice di liquidità, che penalizzava oltremisura la Lazio dello stesso Lotito. La Lega Serie A si oppose, vincendo. Ma da quel momento, il controllo sull’iscrizione ai campionati è diventato uno dei temi cari al presidente della Lazio. Per questo, anche se l’ipotesi di riforma nasce negli uffici di Giorgetti – lo spesso che ideò Sport e Salute togliendo al Coni il controllo sui soldi alle federazioni – il nome a cui tutti hanno pensato è quello di Lotito.


  11. 1 hour ago, ddedo said:

    Ok, poi però bisogna capire di chi è la proprietà della controllante... sai mai che ci siano quote personali del papà e del figlio.... sono cinesi mica scemi.

     

    Che poi...  «la proprietà delle relative quote societarie (dell’Inter, ndr) appare sufficiente per ritenere correttamente radicata avanti a questa autorità giudiziaria l’azione». 

    Quindi zangh che detiene quote societarie dell'inda, deve ridare a china costruction bank circa 250 mln.

    Ma la stessa inda è data come pegno a oaktree... siamo sicuri che se oaktree escute la china costruction bank non ha nulla da dire???

    la controllante é sicuramente della cassaforte di famiglia zhang. ma sarebbe un po’ come se andrea agnelli avesse un debito abnorme con una banca e la banca si prende un pezzo di juventus perché è di exor della quale agnelli ha delle quote… + in lá mi fermo perché sicuramente ci sono leggi e regole che non conosco…


  12. 46 minutes ago, Bluesjuve said:

    Si è zhang i 300 milioni di debiti con la banca per cosa li ha usati? Per le auto nascoste in Svizzera? 

    su questo la speculazione è interessante, ho letto un’articolo del south china post che dice che la china construction bank nel suo claim contro zhang jr in realtá agisce per conto di non meglio specificati soggetti offshore. se questo voglia dire che hanno acquistato il credito da questi soggetti o vengano pagati come intermediari per la riscossione non è ben chiaro. sicuramente la questione offshore sarebbe di facile collegamento con la precedente gestione e quindi si potrebbe ipotizzare che non abbia mai effetivamente pagato l’acquisto. Riuscendo a dimostrare quel collegamento(se effettivamente fosse cosí), allora si che sarebbe tutto di zhang jr senza discussione. detto questo ci sono talmente tanti soldi in ballo che voglio pensare abbiano battuto tutte le strade possibili e se si sono fermati a chiedere solo lo stipendio vuol dire che la struttura che hanno allestito li mette al riparo.(relativamente ai claim incrociati intendo)


  13. 1 hour ago, ddedo said:

    Quello che nessuno dice è che se qualcuno da 100 lire a zangh poi i creditori in italia vanno in tribunale e si fanno dare immediasubito quelle 100 lire... non a casa la banca cinese lo ha portato in tribunale... mica solo per lo stipendio che non ha ricevuto dalle melme, ma perchè in caso di rifinanziamento si provano a prendere quei soldi.

     

    "Eh ma il debito non è dell'inda, è di zahng...." APPUNTO 😂

    non penso che sia possibile, la struttura di controllo che hanno costruito lo impedisce. il debito di zhang jr é personale, la controllante appartiene al fondo di famiglia… per dire potrebbero pignorare un eventuale distribuzione a lui o uno stipendio ma non possono aggredire un asset del fondo. se fosse possibile, avrebbero giá lautaro in casa a fargli le pulizie…

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  14. 2 minutes ago, Mario Merola said:

    Ed è proprio su questo legame tecnico giuridico che la mia opinione diverge, non parliamo di Exor che ha nel portafoglio (detiene) la Juventus spa bensì di società del tutto autonome e slegate tra loro secondo il notorio concetto delle scatole non a caso cinesi.

     

    Prima dello scoppiare del covid quale fondo avrebbe negato 300ml di euro di bond ad un'inda abbondantemente in grado di pagare degli interessi invero alti oltra ad essere solvente nella data di scadenza del prestito?

     

    Forse parliamo di garanzia di immagine, non certo tecnico giuridica.

     

    Voi ( tu ed un altro utente) ribattete sul fatto che Suniing abbia fatto da garante, secondo me no perché in caso contrario avrebbe aperto il vaso di pandora ammettendo un collegamento tra controllata e controllante, collegamento che invece col principio delle scatole cinesi non deve mai venir fuori.

     

    Ma lo ripeto, è una mia onestissima opinione, non ho nulla in mano per confermare la mia tesi...:d

    sono perfettamente d’accordo e formalmente hai ragione, infatti l’unica garanzia contrattuale che hanno in mano è quel mucchietto di * che stanno per ereditare. volevo solo evidenziare che quando hanno prestato i soldi il quadro era diverso e il patrimonio zhang rendeva l’affare + credibile(ho usato il termine garanzia in modo improprio). sicuramente oaktree non ci fa una bella figura, ma se alla fine li mandano al macero… rompo il porcellino e gli affido tutti i miei risparmi.


  15. 3 hours ago, Mario Merola said:

    Suning non è mai stata la controllante della società che detiene le quote di inda, non avrebbe mai potuto garantire alcunché

     

    Su questo divergiamo, Oaktree ha concesso il bond alla società X che deteneva le quote di inda, Suning che io sappia non ha garantito nulla

    la finanziaria che detiene il castello di società in lussemburgo fa capo a zhang senior e si chiama anch’essa suning. il debito con oaktree fu stipulato nel maggio 2021 quando il patrimonio dei zhang era garanzia sufficiente, 2 mesi dopo il bailout del governo cinese per l'azienda suning e il decadimento di zhang senior dal ruolo di maggior azionista e controllante… da lì tutta discesa… con l’azienda suning che sta cercando di ristrutturare circa sei miliardi di debiti mentre continua a perdere centinaia di milioni l’anno, il patrimonio della finanziaria  ridotto a qualche centinaia di milioni e il piccolo zhang in fuga dai creditori e chiuso in cina da divieto di espatrio per il default del debito con la china construction bank. secondo me oaktree a questi non gli da + un casso, salvo accordi con qualche mafia nostrana…


  16. 18 hours ago, CuorediZebra said:

    Comunque, leggendo bene l' articolo di calciofinanza sul bilancio Inter, ci sono alcune riflessioni importanti da fare, quali:

     

    1) Debiti tributari per 66 milioni e 860 mila euro

    2) La continuità aziendale garantita tramite la Grand Tower è limitata fino al 31/10/2024

    3) il prestito che Zhang ha preso da Oaktree per 380 milioni, solo 86 li ha utilizzati per l' Inter

     

    Ragionando su questi punti, viene da pensare che per Zhang il problema Inter sia il meno assillante rispetto agli altri debiti che ha sparsi per il mondo, ma soprattutto in Cina.

    Sulla continuità aziendale, sinceramente rimango basito nel leggere che è limitata al 31/10/2024 quando nello stesso bilancio si rimanda il ripianamento dei debiti e del patrimonio netto al 2027.

    Come dire, abbiamo i soldi sino a ottobre 2024, poi per arrivare al 2027 qualche Santo ci assisterà.

     

    No, assolutamente no. I presupposti per un bilancio ordinario non ci sono, quindi avrebbero dovuto fare un bilancio in previsione di apertura di una delle procedure concorsuali.

    Dal bilancio, è evidente lo stato di crisi, definito dall' art. 2, comma 1 del Codice della Crisi d' Impresa e dell' Insolvenza (CCII) <<lo stato del debitore che rende probabile l' insolvenza e che si manifesta con l' inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi>>

    Qui, altro che dodici mesi, parlano di quattro anni.

     

    Avrebbero dovuto aprire la procedura di ristrutturazione del debito se non addirittura un concordato preventivo.

    Altro che bilancio ordinario.

     

    Paradossalmente, la situazione debitoria della Juventus è peggiore, ma il socio di maggioranza adempie al suo dovero ed effettua aumenti di capitale, tali da consentire l' assolvimento degli obblighi e garantisce continuità aziendale illimitata.

     

    Sono convinto che questi esposti presentati in Procura della Repubblica, produrranno i loro effetti

     

    xxx

    in 20gg l’inter sarà di Oaktree, non esistono altre possibilità, la cortina fumogena alzata dai loro servi serve solo a distrarre dal disastro contabile nel quale versano. A quel punto bisognerà vedere la strategia della nuova controllante, così di primo acchito mi vien da dire che cercheranno di capire come ottenere i vari favori di corte (immagino stadio e annessa speculazione edilizia di contorno)in cambio della sopravvivenza di quella pila di * che hanno ereditato. Quindi, sul medio periodo garantiranno loro la continuità aziendale.

    Per quanto riguarda il passato e i controlli, le debolezza delle varie posizioni sarà oggetto di scambio come tipico del sistema mafioso che gestisce il calcio e nel migliore dei casi la cricca sarà sostituita da un’altra e nel peggiore rimane tutto com’é.

    Lo spiraglio di luce che vedo é, che almeno sul medio periodo saranno costretti ad una dieta lacrime e sangue perché il buco nel quale si trovano é veramente profondo. 


  17. 34 minutes ago, The_Rock said:

    Pisellino Zhang agli arresti domiciliari, però a nessun giornale interessa approfondire la cosa

    In realtà, non penso sia ai domiciliari. Penso che sia stato colpito da quello che chiamano “Exit Ban”(divieto di espatrio). In Cina, specialmente negli ultimi anni è una sanzione piuttosto comune per persone coinvolte in dispute finanziarie (Nel suo caso il debito non risolto con la China Construction Bank). Non penso che lo vedremo in giro per un po’. 

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  18. La mia speranza è che dell’Inter si occupi l’economia, quella vera fatta di soldi. quindi che non trovino un qualche consorzio speculativo o mafioso che rimandi il loro destino a data da destinarsi ma che finiscano subito nelle grinfie di Oaktree.

    Oaktree che sicuramente non li vuole ma che che se proprio deve averci a che fare li ridurrá a metá classifica per i prossimi 15 anni.


  19. 14 minutes ago, Bettega_1970 said:

    Per quanto riguarda il calcio italiano, togliere di mezzo la Juve significa far fallire tutta la serie A.

    È un "all in" che solo l'attuale presidente della FIGC può rischiare: ha una carriera anagraficamente molto breve in prospettiva.

    Se gli va bene, diventa eroe della UEFA.

    Se va male, si ritira e lascia le macerie ai successori.

    questo é chiarissimo. ma il comportamento é cosí spericolato e idiota che mi lascia pensare che a qualche livello si pensi che da qui a due anni al massimo la Juventus non sarà comunque parte del sistema calcio Italia. Oltre alla persecuzione a tutti i livelli anche il fatto che vogliano un contratto TV a 5 anni mi porta a pensare che si aspettano una svalutazione del prodotto entro i tre anni con l’abbandono di 1 o + club con traino importante. Secondo me é possibile che la supercoppa non sia solo un’alternativa alle competizioni Uefa ma a tutta la baracca.

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