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gabe02

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  1. Secondo me il senso dell’operazione nelle cifre si spiegherebbe con l’interesse del Southampton verso uno dei nostri… tipo Soule per dire… se tutto funziona a Giugno prevedo un bello scambio con conguaglione…
  2. questo é chiarissimo. ma il comportamento é cosí spericolato e idiota che mi lascia pensare che a qualche livello si pensi che da qui a due anni al massimo la Juventus non sarà comunque parte del sistema calcio Italia. Oltre alla persecuzione a tutti i livelli anche il fatto che vogliano un contratto TV a 5 anni mi porta a pensare che si aspettano una svalutazione del prodotto entro i tre anni con l’abbandono di 1 o + club con traino importante. Secondo me é possibile che la supercoppa non sia solo un’alternativa alle competizioni Uefa ma a tutta la baracca.
  3. bho’?? ieri ero allo stadio e due file dietro avevo un paio di personaggi accaniti contro Kean… neanche il tempo di toccar palla e già insulti… sinceramente fastidiosi… poi ieri con fabbri, i suoi scagnozzi e le 20 (o giù di lì) mexde viola non é che mancassero i bersagli… certa gente stesse a casa… su questa con Max tutta la vita…
  4. non é che per veder la juve in trasferta i biglietti si comprano il giorno prima… é probabile che li avessero giá da diverse settimane… io ho quelli delle mexde a milano comprati prima che scoppiasse sto scempio… non é che poi rinuncio e gli lascio i soldi gratis…
  5. vorrei condividere delle proposte alle quali ho pensato per dare maggiore visibilità alla protesta. domani c’è la partita e in molti saremo lì. se ci fosse qualche iniziativa di massa sarebbe difficile da ignorare. sit in fuori dallo stadio davanti ai cancelli con hashtag stampato bene in vista. ingresso alla partita al 15’ del pt hashtag stampato in formato a4 e attaccato sul retro del giubbotto, al 15’ tutti danno le spalle al campo lettere in formato A3 a comporre hashtag con tifosi in diverse parti dello stadio sono un tifoso comune (con fresca disdetta sky e tim) non ho contatti con club e tifoserie organizzate ma sono disponibile a sbattermi ed a contribuire su indicazione di qualcuno meglio inserito nell’ambiente qualora voleste intraprendere una qualche protesta fisica (pacifica) domani….
  6. Secondo me vuole dire che, nella situazione attuale, per mantenerci dobbiamo per forza azzeccare la stagione. Se invece operassimo in un contesto di successo, tipo premier league, potremmo anche non vincere e comunque poter operare serenamente. Secondo me a cascata ci sarebbero benefici anche per noi "clienti". Immagina se DAZN fosse stata costretta ad operare in contesto competitivo e non invece come unica ancora di salvezza del mondo calcio Italia. Non penso se la sarebbero cavata con le schifezze alle quali ci hanno costretto.
  7. Quoto l'articolo di Crosetti sulla Rep di oggi... non proprio il mio giornalista preferito... ma rilevante per il topic... TORINO – Si può far finta di baciare la maglia, oppure la si può baciare ma per finta, si può far finta di voler restare o di voler andare, si può far finta di sorridere ma non si può far finta di piangere. Non così, non con quell’alluvione di lacrime che ha sommerso l’addio di Paulo Dybala alla Juventus, per l’ultima volta di fronte a un pubblico che non sapeva cosa fare. In tanti, alla fine, l’hanno risolta piangendo pure loro. Il momento più intensamente emotivo della serata, persino più del commiato di Giorgio Chiellini dopo 17 anni, racconta una storia complessa che è fatta di scelte forse discutibili ma legittime. La Juventus ha puntato tutto su Vlahovic, e ha pensato che Dybala, pur con la classe che ha, non potesse garantire il vero cambiamento e un salto di qualità fondamentale, non a certe cifre. Il percorso è noto, e nella dinamica di quest’anno nerissimo anche il ragazzo ci ha messo del suo. Ora è la Roma la soluzione più vicina all’argentino, Mourinho ha detto sì. L’Inter di Marotta ha seguito a lungo Paulo, ma ha già Lautaro e poi lo stesso Dybala durante il giro di saluto ai detto ai tifosi che "All'Inter non andrò mai". Esistono ancora ipotesi spagnole e inglesi, però davanti alla porta di Dybala non c’è la fila. In tanti lo stimano, in tanti si divertono quando lui gioca, non in tantissimi pensano che sia un trascinatore, un vero campione. Ha fragilità emotive e atletiche, non è mai stato molto continuo. Forse è più divertente che utile, come disse l’Avvocato a proposito di Zidane. Quella volta, però, sbagliando di grosso. L’inconsolabile uragano negli occhi di Dybala, capace di trattenere le lacrime fin quasi all’epilogo e poi non più, ha scosso il pubblico. Sui social è una catena di rimpianti, di “resta con noi”. E quando il maxischermo allo stadio ha inquadrato Andrea Agnelli e Arrivabene, sono stati sonori fischi. Però la Juventus ha scelto questa strada, se sarà stato un errore lo dirà il tempo. Restano le immagini di un calcio totalmente passionale ed estroverso, senza calcoli dialettici e senza strategie nelle trattative di mercato, quelle schermaglie che oggi raccontano un mondo cambiato, nel quale (lo dimostra il Milan) si può costruire un’ottima squadra senza follie per un calciatore solo. La gente ha apprezzato che il “finto freddo” Dybala, alla fine, con quel pianto esternasse la tristezza dell’addio, rabbia compresa, e finalmente l’ha sentito juventino: moltissimo, ma troppo tardi. Un momento simile alle recentissime lacrime di Insigne, altro addio spiazzante e tuttavia non privo di logica. Forse bisogna abbandonare le vecchie categorie, la bolla è scoppiata anche se i giocatori dotati di classe sono ancora quelli per cui si paga più volentieri il biglietto o l’abbonamento tivù. Anche i compagni di Paulo sono stati coinvolti nel diluvio, persino Allegri che pure ha avallato la mancata conferma. Lo ha abbracciato Sarri, che molto puntò su di lui e che gli rese possibile diventare il miglior giocatore del campionato, tre anni fa. Vlahovic ha fatto il gesto della maschera dopo il gol, un premio alla carriera. Bonucci gli ha camminato accanto, dicendogli cose segrete a un millimetro dall’orecchio, dev’essere stato un discorso forte mentre il ragazzo non smetteva di piangere, lui che si fece tutto il Covid (un brutto Covid, con crisi respiratorie serie) a Torino, mentre molti suoi colleghi stranieri erano ormai lontani, a casa loro. Alla fine, i giocatori juventini hanno abbracciato Dybala e lo hanno sollevato in trionfo, gettandolo per aria come si fa nei giorni di gloria, e questo lo è stato: la gloria delle emozioni vere, della tristezza, dei rimpianti e di una piccola nostalgia di bellezza che è già cominciata. Succede quando dal cuore e dagli occhi cade the mask, la maschera.
  8. Per me dovrebbe essere: VAR a chiamata, 1 chiamata per tempo, non accumulabile. Se c'è l'errore dell'arbitro ti rimane, se chiami il VAR per niente la perdi.
  9. Perdona l'omissione... lo ricordo bene il grande Antonello. Lo lego tuttora ad un aneddoto, ahime sventurato, di un mio caro zio. Dopo un gol su punizione, rigorosamente di seconda (bei tempi), affermò "quando segna cuccureddu perdiamo la partita"... e così fu, 2 -1 mi pare... Buona giornata a te...
  10. Mi ricordo un topic notturno di qualche hanno fa che mi piegò dalle risate. Durante il primo giro di Morata, un utente perso per le vie di Roma, qualche ora dopo la partita lo riconobbe mentre era sul Taxi. Morata si fermò per fare una fotografia. Nessuno volette credere alla storia dell'utente e si andò avanti fino all'alba, fino a che non riuscì a pubblicare la foto della macchina fotografica con la quale aveva fatto lo scatto.
  11. Milan e Napoli, 6 punti li lascian giù... l'Inter tutta discesa, anche se, con loro, la crisi isterica è sempre dietro l'angolo...
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