Dario il grande

Un po' di ottimismo non guasta e poi che altro poteva dire dal momento che è alle dipendenze della società e del gestore di campioni.

Concordo sul fatto che Napoli e Inter siano le favorite, tuttavia il Milan sta costruendo una squadra molto competitiva, pure la Roma se riuscirà a reperire quei due elementi che le servono può diventare una seria candidata, ma forse ancora di più l'Atalanta, specie ora che ha i soldi per inserire ciò che gli serve per fare il salto di qualità. Ho la sensazione che la lotta sarà piuttosto dura e che noi ci dovremo impegnare fortemente nonostante il vantaggio del non partecipare alle coppe europee.

Io ci aggiungerei pure l'Atalanta, possiede un telaio solido e ben collaudato e quest'anno con un paio di innesti di qualità potrebbe diventare una seria pretendente.

Una punta di valore sa dove e come collocarsi per essere servita al meglio e puntare a rete e questo non dipende dal modulo di base, qualsiasi esso sia, ma da come viene interpretato dai giocatori. Un punta esterna quale è Chiesa, deve saper giostrare collocandosi alternativamente lungo entrambe le fasce, in modo da non offrire riferimenti stabili ai difensori; certamente ciò dipende dalla qualità del giocatore e dalla sua intelligenza calcistica, ma ancora di più dipende dalla capacità di vedute dell'allenatore, il quale in settimana deve proporre tali idee ai suoi giocatori e insegnare loro i momenti più giusti per porle in atto.

Semmai diventano vittime dei loro procuratori, autentici parassiti autorizzati e in grado di fare il bello ed il cattivo tempo; del resto il mondo funziona a soldi e più ne hanno, più ne vogliono, questo è il sistema.

La Roma, la Lazio e a quanto pare pure il Milan sono alla ricerca di una punta; Kean (ma pure Milik) potrebbe essere di loro interesse. Rugani probabile che resti, visto che non hanno rinnovato Bonucci.

Che squadra avremo a fine mercato? La squadra è questa, probabilmente uscirà qualche esubero tipo McKeenie e Zakaria e forse entrerà qualche giocatore, un centrocampista o un trequartista e su questa rosa bisogna lavorare e darle un gioco degno di essere tale.

La nostra rosa attuale non è di alta qualità, ma nemmeno mediocre per il campionato Italiano e con un vero tecnico alla guida la sua efficienza sarebbe migliore; ma di questo abbiamo già detto una infinità di volte; una squadra di calcio specie se di rango elevato va costruita tassello per tassello e questo da noi attualmente non succede.

A riguardo di Lukaku sorgono alcuni evidenti dubbi, per primi quelli di garanzia psicologica e caratteriale, per secondi quelli di garanzia fisica per almeno un triennio. Lukaku non ne vuole più sapere dell' inter a causa di Inzaghi, reo di non avergli garantito la titolarità nella recente finale di Champions League; pertanto il suo ragionamento seppure umanamente comprensibile è del tutto incomprensibile per un professionista di elevato livello, ed equivale al ragionamento di un bambino al quale non è stato regalato il giocattolo che voleva; quindi il problema è caratteriale e di debolezza psicologica e lo dimostra il fatto che ora vuole solamente la Juve quale scopo della sua vendetta personale, poi magari succede che un giorno non viene fatto giocare per scelta tattica e la storia si ripete; conclusione: il soggetto è inaffidabile. Poi spendere 40 milioni di cartellino e garantire 10 milioni di stipendio per tre anni ad un trentenne in probabile fase calante credo sia un grosso azzardo, anche per il fatto che stiamo citando un giocatore di buon livello, ma non di certo un fuoriclasse. Ultima considerazione: Mi chiedo come mai, eccetto la Juve, nessun altra società se lo fila e a sto punto mi do pure la risposta: i motivi sono esattamente quelli che ho citato più sopra.

Il gioco del calcio permette di essere praticato da qualsiasi struttura fisica, cioè un giocatore può essere alto e magro o basso e tarchiato, di grossa stazza o meno; fondamentale è saper giocare a calcio nei rispettivi ruoli. Anzi se andiamo a rivedere i grandi veri fuoriclasse del passato, prevalgono quelli fisicamente meno alti di statura, alcuni addirittura decisamente bassi; poi se uno è un vero fuoriclasse o perlomeno un buon giocatore di tecnica elevata, lo si nota a prescindere.

Auguro al ragazzo di esordire in A con la Juve il più presto possibile, anche se con l'attuale "gestore di campioni", non sarà cosa facile da porre in atto.

Considero Lukaku mentalmente instabile, pertanto più sta lontano dalla Juve meglio è per tutti. Nelle ultime trascorse stagioni ha giurato fedeltà un po' a tutti, all'inter poi al Chelsea, poi nuovamente all'inter, oggi pare sia indeciso se venire da noi (io sono fermamente contrario), oppure andare dagli Arabi (auspico ci vada). Il nostro "gestore di campioni" pare sia convinto possa essere la pedina che poi ci fa vincere lo scudetto, difatti all'inter gli hanno spesso preferito Dzeko, specie nelle competizioni Europee e pare questo sia il motivo principale per cui non va più d'accordo con Inzaghi (quindi professionista poco affidabile) e pertanto voglia lasciare i Prescritti e vendicarsi venendo da noi. Sbagliare è umano, perseverare è da fessi e con le scelte sbagliate e costose ci siamo pure abbonati da almeno un paio di stagioni; ora basta!

Lasciare Vlahovic per prendere Lukaku, significa proseguire con la saga delle scemenze in vigore già da due stagioni.

Di che farà Lukaku me ne frega meno di niente, comunque alla Juve non viene di certo.

Sono tutte invenzioni estive, delle reali strategie societarie e dei possibili accordi di mercato ne sanno quanto noi, cioè nulla.

Rabiot fa il suo ruolo di mediano sinistro, Locatelli invece dovrebbe fare il suo ruolo di mediano destro; ma il "tecnico gestore" se lo è inventato da regista arretrato, ruolo che sa fare da adattato ma non per autentica capacità ne tecnica ne tattica. Locatelli tra l'altro possiede una buona propensione a calciare in porta dalla distanza, ma questo gli viene precluso dal fatto che deve sempre rimanere molto arretrato davanti alla difesa.

Che assurdo paragone, sono due centrocampisti dalle caratteristiche differenti, quindi compatibili e necessari; il Francese istintivamente più portato alla corsa box to box, l'Italiano interpreta meglio le due fasi di interdizione e di impostazione; giocasse nel suo ruolo naturale di mezzala destra potrebbe rendere meglio, dal momento che possiede doti pure da incursore a sorpresa; ma l'attuale tecnico lo vede mediano di regia bassa davanti alla difesa, ruolo che a mio avviso il Loca non sa fare bene e ne limita il rendimento globale. Entrambi sono centrocampisti gregari, ossia faticatori i quali potrebbero diventare più efficienti se posti ai lati di un centrocampista di classe superiore, capace di dettare i tempi e vedere il gioco in profondità in una frazione di secondo. Tuttavia il tutto poi dipende dalle scelte tattiche e dai dettami del tecnico in panchina.

Lo ho già espresso, la rosa attuale è sicuramente valida, poi il tutto dipende da come e dove viene utilizzata dal tecnico che ne dispone. Il pensiero calcistico di Allegri lo conosciamo e può funzionare a dovere nel mediocre campionato Italiano, ma è stato più volte dimostrato che difficilmente funziona quando si pone il naso oltre i confini; ove il calcio è diverso e le partite bisogna giocarle per oltre 95 minuti a ritmi sostenuti e con intensità agonistica oltre che tecnica, quindi con un approccio mentale e tattico del tutto differente a quello attualmente adottato nel nostro campionato. La rosa di cui disponiamo, sicuramente ha bisogno di qualche lieve ritocco per essere maggiormente competitiva; ma alla fine possiamo aggiungerci tutti i bei nomi che vogliamo, però se la mentalità e gli atteggiamenti tecnici, tattici e fisici non cambiano, c'è poco di che discutere; si rimane ciò che oramai da parecchio tempo siamo, ossia una società che può ambire dal primo e quarto posto in Italia, per il resto siamo poca cosa e questo non dipende dalla rosa ma da chi è chiamato a guidarla.

La rosa attuale della Juve è di buona levatura per il campionato Italiano, semplicemente la squadra è condotta male, pertanto tende a scompattarsi facilmente dal momento che non è naturale praticare, per scelta, un modo di giocare contrario alla essenza basilare del calcio. La squadra tende sempre al risparmio, rimanendo per lunghi tratti sotto ritmo e volutamente lenta nei dialoghi, lasciando spesso l'iniziativa agli avversari, di rango o meno che siano; questa è la Juve che oramai siamo assuefatti a vedere con abituale rassegnazione, non ci sono altri motivi visto che è impossibile credere che i giocatori appena arrivano alla Juve poi si scordano di come si giochi a calcio.

Il calcio estivo offre sempre indicazioni contradditorie, specie alle prime uscite e per motivi già noti, tipo muscolatura imballata, carenza di ritmo partita, ricerca di amalgama specie con i nuovi elementi,ecc. Pertanto ci sarà da pazientare ancora un poco auspicando che qualche ulteriore necessario innesto arrivi in tempi brevissimi.

Fosse solo quello il problema.

Bravo il nostro carissimo Allegri, lui ha visto un Alex Sandro tornato ai suoi livelli, io in verita' ho visto un giocatore che arranca per il campo e spesso combina delle mega frittate. Poi ho visto una squadra di grande blasone schierata con un 4-5-1 da provinciale in estrema lotta per la salvezza; infine ho visto giocatori quasi sempre in ritardo in apertura o in chiusura delle diagonali, nessuna idea, nessuna fantasia calcistica eccetto l'assist di petto all'ultimo secondo compiuto da un giocatore ida 6 milioni di stipendio netto a stagione.

Ogni cosa nella vita richiede una sua tempistica di apprendimento e questo vale pure per il calcio, ma se alla Juve attuale qualcuno ha deciso di giocare alle scommesse tra amici, poi non si venga a piagnucolare se le cose non stanno andando per il verso giusto e peggio: si persevera a non voler vedere e rimediare con drastica prontezza.

Mi sarebbe piaciuta una maglia bianco cerchiata con una doppia fascia nera e un grande scudetto tricolore posto centralmente, calzoncini neri e calzettoni bianchi.

Sarri ha ragione, mezza squadra non segue le sue indicazioni, non corrono, sbagliano gli appoggi più semplici, nessuno cerca la profondità; questo significa che di base non tutti sono quei mega professionisti che ci siamo illusi di avere; erano abituati al poggia piano che tanto si vince comunque, mentre la realtà dimostra che non appena trovano una squadra che corre e tiene elevato il ritmo, vanno in grave difficoltà.