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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Locatelli può fare meglio di quanto sta facendo e magari pure proporsi in zona tiro dalla media distanza, ma questo difficilmente potrà avvenire se permane il concetto del regista unico arretrato davanti ai difensori, concetto calcistico d'altri tempi.
  2. Non capisco per quale motivo dovrebbe abbandonare la fascia, semmai dovrebbe alternarle spesso a partita in corso, compito della seconda punta è quello di svariare attorno alla prima, ora a sinistra ora a destra, talvolta partendo largo, altre cercando lo scambio stretto pure partendo da dietro. Fondamentale non offrire punti di riferimento stabili.
  3. Dario il grande

    Riparte la stagione europea (senza Juve): come la vivete?

    Per quanto mi riguarda prima escono dalla competizione meglio è, lo spirito di appartenenza nazionale da parte mia è scomparso dal 2006 e non mi interessa il fatto che si stanchino sino a Marzo 2024. L'odio sportivo da tempo lo ho sostituito con l'assoluto disprezzo, Milanesi in testa poi le altre a seguire.
  4. Certo che le invenzioni giornalistiche sono un mix tra il ridicolo e il patetico. La Juve attuale non ha ancora compreso il significato del termine dinamismo applicato al calcio ed espresso da tutta la squadra, ossia azione del collettivo posta a tuttocampo mantenendo compatte, o meglio stabili, le misure tra i reparti (difesa, centrocampo, attacco). Il problema non è ne il modulo di base, ne il singolo elemento, bensì di saper applicare il concetto; un centrocampista quale è Locatelli sarà sicuramente in grado di farlo e come lui pure gli altri suoi compagni di squadra, ma se permane la fissazione del regista unico stabilmente collocato davanti alla difesa, attraverso il quale poi deve passare tutto il gioco della squadra, tale concetto svanisce per il semplice fatto che diventa irrealizzabile. Chiedere ad un regista volutamente posto arretrato, quindi ben distante dal limite dell' area avversaria, di provare a mettere a segno pure qualche gol, oltre ad essere contradditorio è utopistico; realizzabile solamente se la costruzione del gioco avviene attraverso la regia di tutti i componenti del centrocampo, specie le due mezze ali le quali devono disporre di mezzi tecnici oltre che fisici di elevato rilievo. Chissà forse ora, con Magnanelli, finalmente si riuscirà a trasmettere il nuovo concetto alla squadra.
  5. Bonucci è un ex giocatore della Juve e se ora ritiene di fare causa alla società ne avrà un motivo plausibile o forse no; a noi comunque non interessa che fanno fanno i nostri ex giocatori una volta usciti dalla società.
  6. Basta una discreta prestazione e tu va nel dimenticatoio, da centrocampista interno non è affidabile, ha ragione Allegri quando dice che McKeenie è un giocatore anarchico per il fatto che non riesce a rispettare i dettami tattici; forse da centrocampista esterno lungo fascia riesce a fare meglio, specie con meno rischi in caso di errori. Forse può essere considerato un Jolly ma quale riserva del titolare.
  7. Il nostro centrocampo dispone più di quantità piuttosto che di qualità elevata, probabilmente per la stagione prossima non avremo più Rabiot, il quale tuttavia è un buon gregario, ma non uno che inventa le giocate; credo molto in Miretti e Fagioli e auspico che questa sia la stagione della loro maturazione, tecnicamente sono più che validi entrambi, ma stranamente a livello agonistico mi sembra lievemente più pronto il più giovane dei due; pertanto un centrocampista di grande classe e in grado di proporre gioco credo ci sia assolutamente necessario, magari già a Gennaio.
  8. Samardzic può fare sia la mezzala offensiva che il trequartista, piede veramente buono; attualmente tra i centrocampisti, non disponiamo di alcun elemento con quelle caratteristiche e tra questi l'unico a fungere da box to box e provare ad andare a rete, è Rabiot; quindi un po' pochino per una squadra con ambizioni di vertice.
  9. Alex Sandro si è scalzato da solo, va pure detto che quello del difensore centrale non è il suo ruolo, bensì l'ennesimo esperimento senza senso ovviamente fallito.
  10. Serve un centrocampista offensivo di classe elevata, capace di inventare assist e di concludere personalmente a rete. Ne cito uno anziano e uno giovane: Luis Alberto e Samardzic; di gregari ne abbiamo già parecchi.
  11. Dario il grande

    Miretti e Fagioli tra presente e futuro

    Entrambi possiedono qualità tecnica e classe naturale. Fagioli possiede un innato senso delle geometrie e visione di gioco dalla distanza, quindi in possesso di tutti i requisiti necessari per diventare un regista di concetto moderno, a patto che non venga sacrificato sull'altare dell'antichità, ossia a quella assurda fissazione del regista stabilmente fissato davanti alla difesa; nel calcio moderno i compiti di regia passano indistintamente attraverso tutti i centrocampisti e tra questi quelli di maggiori riferimento di solito sono le due mezze ali e semmai dietro a loro gravita un mediano di copertura e impostazione dal basso. Miretti per qualità tecnica e classe vale quanto Fagioli, forse per predisposizione naturale riesce a comprendere più facilmente le necessità tattiche, quindi a trovare più facilmente ove necessario collocarsi sul campo. Entrambi possiedono una chiara visione del gioco, Fagioli da tutto campista, Miretti forse più accentuata dalla trequarti in su, quindi da regista offensivo o da rifinitore. Sono due belle realtà e daranno notevoli soddisfazioni, certo poi dipende da come verranno impiegati e con quale mentalità tattica.
  12. Ancora con sto Lukaku, è proprio una fissazione manco fosse chissà quale straordinario fuoriclasse, tra l'altro già disponiamo di quattro validi attaccanti . Alla Juve attuale e prossima futura, servono unicamente due cose fondamentali: 1) la più importante è capire e porre in atto l'essenzialità del dinamismo espresso dal collettivo in maniera continuata. 2) in mezzo al campo, specie dalla trequarti in su serve almeno un giocatore di elevata qualità tecnica in grado di inventare giocate vincenti; pertanto se un elemento del genere non fosse già reperibile tra i nostri giovani (ma forse qualcuno potrebbe esserci), il mirino per questo necessario acquisto dovrebbe trovarsi già puntato su qualche giocatore con tali requisiti e se possibile da portare in casa già a Gennaio prossimo; lasciando quindi perdere qualsiasi riferimento a Lukaku.
  13. Dario il grande

    Juventus - Lazio 3-1, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Szczesny 6 (la solita sicurezza) Gatti 6,5 (in crescita) Bremer 6 (forte fisicamente, decisamente meno con i fondamentali di base) Danilo 6 (fa il suo dovere e qualche lieve pasticcio) McKeenie 6,5 (fa bene le due fasi, con grinta e impegno; spero non sia una casualità) Miretti 7 (il migliore in campo, ordinato e preciso; continui così) Locatelli 6,5 (buona partita, se la squadra riuscisse ad essere più dinamica e non solo a tratti, la sua funzione di regia ne trarrebbe beneficio) Rabiot 6 (sufficiente, non ancora a pieni giri, tuttavia la sua presenza torna utile; meglio nel secondo tempo) Kostic 6 (pare non ancora al top della forma, però la sua azione tattica crea fastidi agli avversari) Chiesa 6,5 (buon primo tempo, un po meno il secondo. Va a rete e questo è già molto; talvolta corre a vuoto, forse per eccesso di generosità) Vlahovic 7 (centravanti significa finalizzatore e niente d'altro e lo fa bene. Continui così. Fagioli 6,5 (piedi buoni e visione di gioco, appena acquisirà maggiore convinzione, entrerà in lizza per la funzione di regista) Cambiaso 5,5 (generoso, ma discontinuo, può fare meglio. Condivide con Bremer l'errore che ci è costato il gol subito) Milik 6 (giocatore sempre affidabile, sfiora il gol) Kean s.v (si sta impegnando a fondo e lo si nota) all. Allegri 6 (primo tempo la squadra si esprime da 7, nel secondo da 5; suo compito capire e risolvere questi cambi di atteggiamento)
  14. Per giocare da mezzala sono necessaria alcuni ingredienti fondamentali, oltre alla necessaria padronanza tecnica, quello più importante è il senso tattico, ossia il sapere dove collocarsi sia in fase di copertura (anche senza palla) e in fase di sviluppo della manovra, capacità di palleggio rapido, ove diventa basilare il saper proporsi ad aprire o chiudere le diagonali, poi per ultimo il fattore inserimento, sicuramente importante a patto che però non vengano trascurati i primi; la priorità di un centrocampista è interdire e impostare, poi se riesce a mettere a segno pure qualche rete tanto di guadagnato. McKeenie per proprio istinto riesce spesso a farsi trovare al posto giusto in area avversaria, ma altrettante volte riesce a farsi trovare nel posto sbagliato in mezzo al campo e questo non è tollerato, ne da Allegri ne da nessun altro tecnico ed è per questo motivo che McK viene dirottato lungo la fascia destra, ove il rischio di fare danni è decisamente minore.
  15. Va pure detto che Allegri preferisce schierare giocatori più maturi piuttosto che volti nuovi e giovani non ancora in grado di garantire il peso necessario e la necessaria costanza di rendimento. McKeenie è un giocatore al quale è difficile dare un ruolo di pertinenza, tuttavia garantisce una discreta carica agonistica e una istintiva imprevedibilità d'azione, passando dal banale errore di posizionamento e/o di controllo, all'assist vincente o anche alla conclusione personale a rete; sicuramente è più spregiudicato rispetto al timido Weah. Mentre Cambiaso credo venga ritenuto un jolly, ossia un giocatore in grado di ricoprire qualsiasi ruolo di centrocampo (eccetto la regia), pertanto tenuto in riserva e pronto a subentrare sia da esterno che da interno.
  16. McKeenie non lo vuole nessuno, pertanto è rimasto alla Juve; è un giocatore istintivo tatticamente anarchico, pertanto poco affidabile da centrocampista interno, ove oltre a saper interdire e reimpostare diventa fondamentale saper giocare senza la palla, ossia comprendere in anticipo ove collocarsi per impedire lo sviluppo della azione avversaria e per questo aspetto, Miretti e Fagioli gli sono decisamente superiori, in quanto entrambi sono mezze ali vere. Fa bene Allegri a collocarlo quale centrocampista esterno di fascia destra, ove il compito tattico diventa meno importante e in quel ruolo può anche far valere quella sua dote istintiva della sortita a sorpresa in area avversaria.
  17. Restaurazione, rivoluzione, innovazione; probabilmente sarebbero avvenute proprio con Sarri, ma non gliene hanno voluto dare il tempo, la vecchia guardia forte dei risultati ottenuti negli anni precedenti, non ne volle sapere di cambiare sistemi di allenamento e di impostazione tecnico tattica del gioco; ove l'innovazione comportava doppie sedute di lavoro e la pretesa che la squadra corresse molto di più in prospettiva di ottenere un elevato assetto dinamico. Gioco forza si è preferito rimanere fermi allo stato attuale e tutti contenti.
  18. Esatto, fungere da regista in una compagine statica e priva di dinamismo è compito arduo e tanto più per un adattato; lo sarebbe pure per autentici registi di elevata qualità.
  19. Fagioli ha tutto ciò che serve per diventare il regista dell'imminente futuro, ma andrebbe maggiormente considerato già adesso in quel ruolo.
  20. Per fare bene il ruolo di regista certamente ci vogliono delle qualità particolari, specie rapidità di pensiero da trasmettere immediatamente al piede, ma va pure detto che molto dipende dal tasso di qualità che vi ruota attorno e nella Juve attuale, almeno per il momento, non sembra sia elevato.
  21. La nazionale gioca con una impostazione tecnica diversa rispetto alla Juve attuale, ne consegue pure un diverso atteggiamento tattico, la squadra seguendo il pensiero di Spalletti, sa essere dinamica e questo è un notevole aiuto specie per chi ha il compito di spartire palloni. Va pure detto che l'Ucraina attuale è una compagine poco consistente, pertanto ci si attende delle conferme nelle partite future.
  22. Locatelli è un serio professionista, mentalmente capace ad adattarsi ai dettami tecnico tattici pretesi dal tecnico a guida della squadra, il suo ruolo naturale è quello dell'interno di centrocampo con compiti di interdizione e di impostazione, dispone di buoni fondamentali, quindi di un piede discreto; nella Juve attuale è stato adattato al ruolo di regista vecchia maniera, ossi collocato fisso davanti alla difesa, compito che esegue con diligenza, ma pure con difficoltà, specie in fase di costruzione, lacuna non sempre a lui imputabile, dal momento che si sa quanto sia difficile fungere da regista in una squadra che si muove priva del necessario dinamismo e che non sa mantenersi compatta. Nel ultima partita con la nazionale, Locatelli ha giocato bene, decisamente meglio del solito e questo è dipeso proprio dal fatto che la nazionale si è saputa muovere con grande dinamismo e mantenendo sempre intatte le misure, questo significa maggiore possibilità di scelta nel a chi dare palla, migliore rapidità di manovra, quindi gioco elastico e possibilità di presentarsi a sorpresa in zona offensiva senza il timore di scoprirsi alle spalle. Ora piano con gli elogi, pure se meritati dal momento che la nazionale attuale gioca in una data maniera e la Juve in modo del tutto opposto.
  23. Sul fatto che la Juve viene prima di tutto non me lo insegnano di certo i tre citati, lo avevo capito già al tempo di Boniperti, Charles e Sivori.
  24. Per volare serve che capire che il calcio del giorno d'oggi è composto dal dinamismo espresso a tutto campo dal collettivo e dal mantenere sempre compatte le misure. Questo è oramai il terzo anno d'attesa per vedere posto in concreto questo sistema di gioco da altre compagini di livello o meno che siano.
  25. L'unica cosa importante che ci insegnano e che quando si è sulla soglia dei 35 anni di età, per il calcio d'alto livello si è vecchi e che pertanto, salvo rare eccezioni, si è destinati a palcoscenici minori se non al pensionamento. Se poi esiste chi è contento di buttare milioni per giocatori in grado forse di garantire mezz'ora ogni quattro partite, lo facciano pure ma non deve essere questo l'indirizzo della Juve, specie al momento attuale ove è d'obbligo rinnovare la squadra e avviare un nuovo percorso sia per quanto riguarda la gestione economico/amministrativa, sia per quella tecnica.
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