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Dario il grande

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  1. Dario il grande

    Difesa nel 3-4-2-1? Non toccate niente, solo eventuali cessioni

    Per un attaccante, specie un esterno il quale si muove molto spesso a strappi e improvvisi cambi di direzione, il che provoca tensioni muscolari diverse da quelle di giocatori impiegati in altri ruoli, la situazione è diversa e talvolta parecchio complicata e non sempre il giocatore interessato da tale tipologia d'infortunio torna ad essere quello che era prima e pure il problema psicologico che ne deriva accentua il problema.
  2. Dario il grande

    Difesa nel 3-4-2-1? Non toccate niente, solo eventuali cessioni

    A mio modo di vedere con gli attuali giocatori a disposizione credo sarebbe più indicato adottare un modulo base ad albero di Natale, ossia: 4-3-2-1; oppure rimanendo ancorati alla difesa a tre, quale alternativa: 3-4-1-2. Mi permane il dubbio dell'unica punta, per il fatto che una grande squadra molto spesso ne schiera due contemporaneamente e per caratteristiche tecniche quanto fisiche, David non è il tipo di attaccante da lasciare isolato in avanti a fare a sportellate, come banalmente avviene da cinque anni a sta parte; quindi non vorrei si perseveri con tale, a mio avviso, grossolano errore tecnico.
  3. Per formare una squadra vincente servono qualità e affidabilità, più elevata è la percentuale di questi due fondamentali ingredienti, più aumenta la possibilità di essere vincenti e di aprire un lungo ciclo positivo. Al tempo il centrocampo attuale era stato concepito in base alla capacità di garantire una solida costante copertura, squadra dal baricentro basso e fase offensiva limitata alle capacità individuali piuttosto che ha una precisa quanto ragionata manovra offensiva (impossibile da attuare quando per scelta la squadra rimane costantemente bassa e senza disporre di validi centrocampisti incursori) e purtroppo tale concetto e tale mentalità ci sono rimasti appiccicati addosso, con il loro esito negativo, dovuto indubbiamente alla incapacità di rinnovare progressivamente, ma pure per la mancanza di quei ingredienti determinanti sopra citati, ove la qualità praticamente è stata del tutto assente, mentre l'affidabilità se pure presente troppe volte è stata discontinua, dove tra alti e bassi, il solo Locatelli ha profuso almeno l'impegno necessario, quindi almeno per questo affidabile. Ora siamo all'ennesima speranza di rinnovo stagionale e il solo giovane K.Thuram sta evidenziando quel minimo di qualità superiore che un centrocampista da Juve deve saper garantire; pertanto se a quanto pare il centrocampo verrà disposto a due mediani, ci ritroveremo con un elemento affidabile (Locatelli) e un elemento di qualità e auspico pure garante di affidabilità intesa pure quale continuità nelle prestazioni (K.Thuram), il quale sa agire pure da incursore e questi dovrebbero essere i due punti fermi del centrocampo, mentre al momento mancano i loro possibili sostituti; di quelli rimasti non si intravedono doti qualitative superiori e tanto meno quella necessaria affidabilità, specie composta da continuità nelle prestazioni. Auspico che tecnico e dirigenti ne prendano atto e provvedano, altrimenti si rimane più o meno ciò che già siamo da troppo tempo.
  4. Dario il grande

    Difesa nel 3-4-2-1? Non toccate niente, solo eventuali cessioni

    Un modulo vale l'altro, a renderlo positivo o al contrario negativo, è la qualità individuale degli interpreti e la loro capacità di adeguamento. Un allenatore decide quale sia il modulo base o di partenza in riferimento alle caratteristiche degli elementi cui dispone, poi spesso succede che a partita in corso il modulo iniziale subisca delle variazioni, causati da esigenze tattiche e/o altri imprevisti; quindi se ne deduce che dei professionisti d'alto livello devono sapersi adattare all'istante alle varianti indicate dalla panchina. Qualità tecnica, acume tattico e padronanza mentale; questi sono gli ingredienti necessari per formare una grande squadra e questo a prescindere da quale poi sarà la scelta del modulo base e sue annesse varianti.
  5. Quindi si rinnova il centrocampo ritenuto di scarso valore, confermando lo stesso di prima.
  6. Ma non ho capito quanto più o meno credono di poter realizzare per Weah.
  7. Miretti per l'aspetto puramente tecnico è di gran lunga superiore a McKeenie e Koopmeiners posti assieme, però seppure ritenuto una potenziale riserva, deve ottenere la massima considerazione e fiducia da parte del tecnico; rimane da capire se quest'ultimo intende schierare qualche elemento di qualità a fianco dei solidi gregari, oppure voglia proseguire con gli stessi dogmi dei suoi predecessori.
  8. Tudor vuole un mediano di ampie garanzie quale Hjulmand, del discontinuo McKeenie non si fida quindi non sa che farsene.
  9. Weah quale calciatore non mi sembra sia chissà che, sicuramente troppo poco per la Juve; ma temo che il suo frettoloso allontanamento sia dovuto ad altri fattori, probabilmente extracalcistici.
  10. Miretti non è il sostituto naturale di McKeenie, per caratteristiche tecniche, fisiche e mentali è del tutto differente rispetto all'Americano, quindi andrebbe inserito in un contesto di gioco diverso da quello attuale (cosa che auspico a prescindere da Miretti). Inoltre va precisato che di McKennie conosciamo pregi e lacune, in quanto giocatore già formato e oramai senza ulteriori margini di crescita, mentre del giovane Miretti dobbiamo ancora scoprire parecchie cose e vista l'età i margini di crescita sono ben presenti. Pertanto che McKeenie rimanga o venga ceduto, ciò non incide con la conferma di Miretti, a meno che non si tratti di un problema numerico, quindi di esuberi; ma se si intende costruire e innovare, questo va fatto possibilmente attingendo tra i più giovani.
  11. Per dare la necessaria qualità al centrocampo serve gente di maggiori garanzie tecniche, altrimenti passeremo altre stagioni a lamentare che il centrocampo non è all'altezza di una squadra d'alto rango quale è la Juve e che tale lacuna comporta a rimanere ancora ben distanti dagli obbiettivi che oramai da un lustro vediamo ben distanti. Degli elementi attuali, l'unico da conservare è il giovane K.Thuram, evidente prototipo del centrocampista moderno, gli altri sono tutti cedibili al miglior offerente, poi ovvio che non si possa smantellare tutto il reparto senza la possibilità di reperire nell'immediato i sostituti. Per quanto riguarda Miretti, a differenza degli altri garantisce qualità tecnica, quindi bisogna capire quale sia la scelta, ossia se rimanere un centrocampo esclusivamente solido e fisico, oppure se provare a trovare il mix tra le due componenti (solidità e tecnica); una grande squadra è composta da questi due elementi citati in parentesi.
  12. Quante chiacchiere a fare da megafono pubblicitario, alla fine se non arriverà nessuno a completare la fascia destra Weah rimarrà almeno sino a Gennaio, poi si vedrà; per le attuali offerte ammesso che ci siano, il prezzo è 20 milioni; stiamo parlando di un giocatore della Juve, più volte impegnato pure nei tornei internazionali.
  13. Oramai da qualche stagione si va dicendo che il nostro centrocampo non è proprio da squadra di rango e che andrebbe migliorato specie per qualità tecnica, poi quando si inizia a ipotizzare qualche cessione o scambio salta fuori: quello no, l'altro neanche e così via; ma da qualche parte bisogna pure iniziare la necessaria opera di restauro specie di questo reparto, ossia la parte pensante per la gestione della manovra. Ora a prescindere dall'eventuale ingresso del giovane Miretti, che ritengo meritevole di rimanere a giocarsi la titolarità e possibilmente a dare le necessarie geometrie, poi qualcuno deve comunque partire per altri lidi, dal momento che tra gli attuali centrocampisti il solo ad offrire una valida prospettiva in ottica presente è futura, è il giovane K.Thuram, mentre per cause di forza maggiore va tenuto quel Locatelli, al quale non si può rimproverare nulla per l'impegno e la determinazione, pure se per quel particolare ruolo servirebbe qualcosa in più, specie quel movimento dinamico continuo necessario ad accompagnare la squadra nelle fasi di costruzione offensiva, ma purtroppo del tutto assente, probabilmente per il fatto che Loca è un mediano vecchia maniera al quale per ragioni tattiche è stato imposto di svolgere un altro compito, che comunque a quanto pare continuerà a svolgere anche se in prospettiva diversa rispetto a prima. Evidente che la Juve stia cercando un centrocampista garante di maggiore dinamismo e provvisto di notevole spirito agonistico, garante di formare una affidabile asse in coppia con K.Thuram, ossia due validi interditori recupera palloni, ma in grado di ripartire immediatamente accompagnando nell'azione di costruzione i trequartisti, dai quali ci si aspetta la funzione di regia offensiva, quindi piedi buoni, rapidità e genialità; pertanto chiaro che se il citato centrocampista garante di saper svolgere al meglio le due fasi dovesse arrivare, quello a ritrovarsi tagliato fuori è McKeenie; pure per il fatto che la società intende (giustamente) recuperare Koopmeiners, pure per il notevole costo sostenuto per averlo.
  14. Se questi sono nomi da Juve (compreso il nostro), significa che davvero siamo caduti in basso e con perseveranti difficoltà di provare a risalire.
  15. Miretti me lo tengo perche' tecnicamente e' bravo, giovane, quindi con ampi margini di miglioramento e di nostra proprieta' e dico che e' ora di smetterla con le costose ipotesi; pertanto si vanno a spendere tanti soldi unicamente per giocatori di ampie garanzie, altrimenti si lavora con cio' che c'e' in casa e si prova a costruire, altre alternative non ce ne sono, pero' rimangono le illusioni e dopo cinque anni pure queste hanno stancato e vanno eliminate.
  16. Io tornerei all'antica tradizionale disposizione dei numeri per ruolo e così chi scende in campo indossa la maglia con il numero ad indicare il ruolo. Il portiere è il numero 1, i terzini il 2 e il 3, i mediani il 4 il 5 il 6, le mezze ali l'8 e il 10, le ali il 7 e l'11, il centravanti il 9; poi a seguire in progressione i numeri delle riserve in panchina, il portiere di riserva sempre con il 12.
  17. Se vogliono McKeenie facciano un offerta, poi vediamo. Cristante e Pellegrini se li tengano.
  18. Se a 21 anni vanta già un centinaio di presenze in serie A e per giunta ora richiesto nientemeno che dalla squadra neo campione d'Italia e in particolare dal loro allenatore, considerato il migliore tra i tecnici Italiani; questo Miretti proprio scarso pare non lo sia, forse il fatto di possedere piedi educati da fastidio a chi concepisce il calcio esclusivamente quale scontro fisico.
  19. Esatto qui dimora stabile la regola dell'erba del vicino sempre più verde, quindi costosa a prescindere che poi sia veramente buona o meno; mentre quella di casa vale poco o nulla e nemmeno a quella più fresca (giovani ventenni) viene concesso il tempo di crescere e maturare. Si preferisce il materiale già pronto e di ampie garanzie, costato 200 milioni, il quale alla prova dei fatti, poi pure quello va posto in attesa che si ambienti e trovi le necessarie sinergie con il resto della squadra. La verità è che in giro non ci sono elementi di qualità superiore da far arrivare (quei pochi rimasti in circolazione sono già tutti felicemente accasati), noi si spendono soldoni per delle ipotesi le quali alla fine non concretizzano quanto sperato e nemmeno si deve perseverare su questo assurdo percorso, ove il valore del giocatore è garantito dal prezzo del suo cartellino e non dalle doti che è in grado di esprimere. Quindi mi tengo Miretti, come mi sarei tenuto Kean, Fagioli, Rovella, Huijsen, Nicolussi Caviglia e parecchi altri, piuttosto che sperperare su ipotetici grandi giocatori, poi regolarmente non rivelatisi tali.
  20. Dario il grande

    Analisi ad un mese esatto da Juventus - Parma

    Da noi invece vige il dogma dell'immediatezza, non c'è tempo d'attesa bisogna vincere subito; difatti sono cinque anni che ci si arrampica sugli specchi. Credo sia giunta l'ora di cambiare atteggiamento e di capire che il mondo del calcio, specie da noi, è cambiato e che per riproporre una squadra di vertice in grado di aprire un lungo ciclo vincente bisogna accettare la tempistica necessaria per la ricostruzione.
  21. Il Napoli attraverso il suo presidente intende solo porre disagio e zizzania nel nostro ambiente, la vendetta della plebe nei confronti della aristocrazia; il De davanti al cognome non ha significato in quanto è stato acquistato al mercato nero.
  22. Dario il grande

    Analisi ad un mese esatto da Juventus - Parma

    Direi che è un po' prestino per fare delle analisi senza alcun concreto riscontro, il quale diventa fattibile solo dopo le prime uscite sul campo; quindi al momento si può solamente ipotizzare su basi teoriche, quindi Napoli e Inter date per favorite, poi nell'ordine Juve, Roma e Milan, quali possibili pretendenti a sorpresa.
  23. Ogni giocatore di proprietà è parte del patrimonio della società, i capitali sociali sono loro, ognuno con il proprio valore.
  24. Ci può stare se lo considera da trequartista, ma se lo considera da mezzala dai piedi buoni, poi dovrebbe giocare più arretrato, forse pure quale alternativa a Locatelli, visto che per quel ruolo di altri non ne abbiamo. Sono questi i motivi per cui il centrocampo disposto a due mi crea forti dubbi.
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