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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Koopmeiners è un calciatore professionista costato ben 60 milioni, pertanto è lui che si deve adattare al modo di giocare della squadra e non viceversa; di ruolo è una mezzala di spola ed incursione, quindi tipico elemento da centrocampo a tre; se Spalletti cambierà il sistema e il giocatore riuscirà ad adattarsi, verrà recuperato, altrimenti più avanti verrà ceduto al miglior offerente (forse già a Gennaio).
  2. Dario il grande

    Openda, un potenziale inespresso

    Non mi esprimo a riguardo di Openda dal momento che calcisticamente ancora non lo conosco, quindi è troppo presto per farlo e per giunta con un nuovo tecnico alla guida. Certo che se davvero è costato 45 milioni e aggiungendo gli altri 25 spesi per Zhegrova, qualche dubbio mi sorge, pure per il fatto che con parecchio di meno si poteva prendere Castro, centravanti giovane e di sicuro avvenire.
  3. Dario il grande

    352: c’eravamo tanto amati

    Una squadra di calcio professionistico d'alto livello deve saper scendere in campo con qualsiasi modulo di gioco le venga indicato dal suo tecnico ( pure pochi secondi prima dell'inizio della partita), poi tuttodipende dalla capacità di interpretarlo a dovere e, aggiungo: con giocatori di elevata qualità molto spesso viene praticato al meglio.
  4. Siamo onesti verso noi stessi, la squadra attuale è poca cosa e di questi giocatori forse 3 o 4 sarebbero titolari in quelle squadre che ci precedono in classifica. Ha fatto bene Spalletti a dire ciò che pensa e che pertanto proverà in ogni modo ad elevare lo spessore di chi ne è privo. L'ipocrisia non serve, meglio essere chiari con l'intento di stuzzicare l'orgoglio di alcuni in modo da ricavarne qualcosa di positivo.
  5. Dario il grande

    Zhegrova: quando lo rivedremo?

    Zhegrova dopo l'intervento chirurgico causa pubalgia è rimasto fermo per 9 mesi e dopo i primi allenamenti il malanno è riapparso seppure sooto altre forme. Poi con grande tempistica siano arrivati noi e senza un accurato controllo medico lo abbiamo ingaggiato per la misera somma di 25 milioni; ora mi chiedo se alla Juve piace lo sperpero senza senso e pure a perseverare nel prendere e mantenere giocatori alle prese con infortuni a lunga scadenza o peggio cronici. Dalla pubalgia si guarisce attraverso un lungo periodo di riposo assoluto (talvolta anche sei mesi e più), quando invece è necessario l'intervento chirurgico, la ripresa è più lunga e non sempre efficace e funzionale; il rischio di perdere il giocatore diventa elevato.
  6. Ma ci vogliamo rendere conto del fatto che Vlahovic o qualsiasi altro centravanti pure più bravo, troverebbe notevoli difficoltà ad andare spesso a rete in un contesto quale è la Juve attuale (attualità che perdura da oltre un quinquennio); ripetiamo sempre le stesse cose e poi ce ne scordiamo: questa squadra è priva di un reparto di centrocampo da ritenere perlomeno valido per una squadra che di nome fa Juventus, ove non sono presenti ne la qualità tecnica dei singoli, ne le necessarie garanzie tattiche, ne quella personalità che caratterizza l'identità di una squadra d'alto rango; facciamo difficoltà a costruire gioco offensivo, non sappiamo agire verticalmente, nemmeno quando si presenta l'occasione di agire di ripartenza, tutta la nostra manovra d'attacco si riduce a sporadiche azioni personali, talvolta da parte di Yldiz, talvolta di Conceicao; tutto il resto non è presente e quando si parla di mercato futuro, per quanto mi riguarda, gli attuali componenti il centrocampo li possono cedere tranquillamente tutti senza distinzione, posso tenere solamente quei due o tre più giovani a fungere da contorno nella speranza che crescano; ma i prossimi eventuali titolari dovranno essere ben altri e di ampie garanzie qualitative e caratteriali.
  7. Dario il grande

    Zhegrova: quando lo rivedremo?

    Certo possono durare un paio d'ore per chi si suppone arrivi integro o reduce da infortuni di poco conto, ma per chi arriva da un intervento chirurgico di notevole importanza, quale è appunto quello per la pubalgia, tra l'altro su un giocatore poi praticamente fermo per una intera stagione, ritengo che prima di spendere 25 milioni (che non sono pochi), le visite mediche devono essere molto più minuziose ed accurate, pertanto con tempistiche ben più lunghe (anche di diversi giorni) e solamente dopo, se non si intravedono anomalie si procede all'acquisto.
  8. Dario il grande

    Koopmeiners difensore centrale

    Forse con Spalletti qualcosa cambierà in positivo, pur essendo un tecnico della vecchia guardia, predica il dinamismo da parte del collettivo, quindi non vuole notare staticità tra i reparti (cosa la quale da noi purtroppo succede da troppi anni), tutta la squadra si deve muovere compatta quando si attacca e poi quando si copre (possibilmente pressando alti) e questo modo di agire potrebbe giovare proprio a Koopmeiners (e non solo), il quale a questo atteggiamento tecnico tattico era abituato quando militava a Bergamo, ove pressing a tutto campo e le immediate ripartenze in verticale erano il sale di quella squadra. Certamente il tecnico dovrà lavoraci parecchio e i tempi sono brevi, ma se riuscirà a farlo finalmente rivedremo un altra luce.
  9. Ritengo che Kostic sia un elemento valido per giocare lungo la fascia esterna di sinistra, ora sta nell'allenatore di disciplinarlo tatticamente, ossia quando e come deve agire prevalentemente nella fase di copertura e quando partecipare attivamente a quella di costruzione e attacco; dal giocatore mi aspetto garanzia di sufficiente continuità, se funziona e con Cambiaso a garantire le stesse cose sulla fascia destra, avremmo risolto una parte importante per l'assetto definitivo della squadra.
  10. Il problema diventa di difficile soluzione se l'anno prossimo se ne va in Spagna o in Inghilterra (le richieste ci sono e pure notevoli), poi non vedo con chi andrebbe sostituito, peraltro a minor costo. Le prime punte oramai sono merce rara, chi le ha se le tiene e nel caso di cessione i loro cartellini raggiungono cifre esorbitanti per non dire poi degli stipendi.
  11. Spalletti ha detto giusto, alcuni giocatori soffrono lo spessore del nome Juve (pertanto causa difetto di personalità, dovrebbero cambiare aria il prima possibile); poi rimangono evidenti le solite lacune tecniche specie in mezzo al campo e purtroppo pure in difesa e a tutto questo un allenatore difficilmente può porre rimedio quando non dispone del materiale umano dotato della necessaria qualità.
  12. Dario il grande

    Zhegrova: quando lo rivedremo?

    Tale domanda va posta a chi lo ha portato alla Juve, aggiungendo se prima avesse indagato sulle sue reali condizioni fisiche, magari facendo sostenere al giocatore un accurato esame al Medical Center, prima di firmare il contratto (errori del genere non se ne notano manco tra i dilettanti, a meno che non siano voluti per altri motivi).
  13. Dario il grande

    Koopmeiners difensore centrale

    Koopmeiners è una mezzala con attitudine da incursore, possiede notevole forza fisica ma va migliorato per l'aspetto tattico ed è in quel ruolo che deve giocare, in un centrocampo disposto a tre elementi.
  14. Dario il grande

    Cremonese - Juventus 1-2, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 6 (un portiere nella media) Cambiaso 6,5 (meglio a destra) Gatti 5,5 (compie troppi errori) Kalulu 6,5 (bene nel suo ruolo) Kostic 7 (tiene bene la fascia) Locatelli 6 (piu'impegno del solito) Thuram 5,5 (non ancora in forma) Koop 6 (sufficiente e migliorato) Mc Keenie 6 (corre molto ma non incide) Openda 5 (corre spaesato) Vlahovic 7 (bene impegno, valide giocate) Conceicao 6,5 (entra e fa la differenza) Jose Mario s.v. Adzic s.v. David s.v. Rugani s.v. all. Spalletti 6 (buon esordio e giocatori nel loro ruolo)
  15. Di sicuro per quel ruolo proverà Miretti (i piedi buoni e la visione di gioco non gli sono meno), se dimostrerà di essere capace ad assumere la responsabilità di guida di riferimento, il ruolo sarà suo); altrimenti a Gennaio si va al mercato a cercare un vero regista.
  16. In serie A non esistono bidoni e men che meno nella Juve, più semplicemente ci sono giocatori d'alto livello, di livello medio e di basso livello, di sicuro pure qualche scarso; ma i bidoni non se ne trovano manco in serie C; che poi da noi e purtroppo da parecchie stagioni ci siano degli elementi non di primordine o poco adeguati al livello o meglio al rango della società, questo è vero.
  17. Yldiz non può giocarle tutte senza mai rifiatare, non è solamente una questione di stanchezza fisica, la quale a vent'anni si recupera ben prima che a trenta, ma lo può sicuramente essere a livello mentale, con un conseguente calo di concentrazione; se poi va aggiunto che soffre di un lieve malanno al ginocchio non ancora del tutto superato e per il quale è sufficiente riposare, pertanto giusto fargli saltare la partita di Cremona, pure in vista dell'imminente impegno di Champions League.
  18. Più che logico che per il momento rimane su tale direttiva, ossia difesa a tre, centrocampo a quattro, è arrivato da due giorni quindi ancora non può essere a conoscenza dei vari aspetti, fisici, tecnici, tattici e caratteriali dei componenti la squadra; ora deve vederla in azione sul campo, capire e poi provare a porre in atto le necessarie eventuali modifiche, specie in relazione e quello che è il suo concetto di manovra e di gioco.
  19. Se risulta antipatico senza alcuna particolare distinzione per nessuno ma fortemente esigente, significa che è bravo, la diplomazia nei rapporti con i giocatori a livello di rapporto interpersonale serve sino ad un certo punto, ma qui non si tratta di una squadra giovanile, ma di professionisti d'altissimo livello; quindi diventa priorità, la reciproca considerazione specie nel rispetto del ruolo che ognuno svolge, giocatori da una parte e tecnico dall'altra. L'amicizia tra allenatore e giocatori ci può stare sino ad un certo punto, ma non deve in alcun caso superare l'aspetto professionale; il rischio di creare gruppi interni di contenti e scontenti è una situazione pericolosa quindi da evitare assolutamente, conta solo la squadra e l'ambizione di riportarla al massimo livello.
  20. Non so quante volte ho esposto lo stesso concetto: Locatelli è un mediano vecchia maniera, deve giocare arretrato da interditore e ad impostare l'azione dal basso, ossia in uscita dalla fase difensiva, il che non significa essere il regista classico, il quale, per saper organizzare la manovra deve saper muoversi a tutto campo come punto di riferimento per i compagni. Koopmeiners da regista non ce lo vedo proprio, il suo ruolo è quello della mezzala box to box, quindi con la possibilità di agire da incursore a sorpresa (nell'Atalanta faceva questa funzione). Nella Juve attuale, gli unici giocatori in possesso delle caratteristiche tecniche e mentali tipiche del ruolo di regista, sono i più giovani Miretti e Adzic; se considerati ancora troppo giovani, quindi non ancora maturati per svolgere quel ruolo, a Gennaio i dirigenti vadano al mercato di riparazione a reperire non saprei chi dire.
  21. La Juve attuale dispone di soli tre giocatori considerati di livello superiore, pertanto di notevole interesse da parte di altri club di rango Europei e precisamente sono: Yldiz, Bremer e piaccia o meno a qualcuno, Vlahovic. Le probabilità che tutti e tre il prossimo anno non siano più alla Juve sono alte, dal momento che i primi due sono richiestissimi e con la possibilità di un notevole incasso da parte della società, mentre il terzo essendo a parametro zero è già nel mirino del Barcellona e del Arsenal, potrebbe rinnovare con la Juve e con un nuovo contratto meno oneroso solamente se la Juve riuscisse a raggiungere il quarto posto. Pertanto facciamo lavorare in pace Spalletti e smettiamola con le critiche assurde su Vlahovic, dal momento che è da questi tre che in particolare dipenderà l'esito positivo della stagione.
  22. Dopo circa sei stagioni si continua (giustamente) a parlare di ricostruzione della squadra, il che significa che nel corso di tale periodo non si è fatto nulla in tal senso. Ora credo sia giunto il momento di essere sinceri con noi stessi, quindi esporre quale sia la situazione che persevera ad osteggiare il percorso della Juventus. Una società di calcio deve essere condotta da una proprietà fermamente interessata allo sviluppo sportivo di quanto essa rappresenta, non solamente sul campo di gioco, ma fondamentalmente pure nel rispetto storico, la tradizione ed il blasone e per fare al meglio quanto citato, non bastano esclusivamente le notevoli disponibilità finanziarie ed economiche, ma sono ancora di più necessari i sentimenti di vera appartenenza, il cuore, l'anima, l'amore per la bandiera Bianco Nera. Una società come la nostra non può essere pensata esclusivamente come una grande azienda, da far condurre ad esperti di commercio, gestione del marketing, banche e così via; indubbiamente tutte identità necessariamente utili, ma per ritrovare e raggiungere quegli esiti sportivi, vero ed unico scopo di una grande società di calcio, nel nostro caso di elevatissimo rango, è necessario che a fianco della proprietà, in via prioritaria ci siano persone di calcio, ossia ex giocatori di spessore, quindi capaci di conoscere le problematiche di origine tecnica, ma specie quelle indirizzate al carattere e alla personalità dei soggetti attraverso formare una squadra altamente competitiva. Pertanto la scelta di un DS di ampie garanzie e del suo staff, possibilmente deve essere collegata a personaggi di certa fede Juventina, non solo a esperti di affari di mercato calcistico, spesso dei "faccendieri" più attenti al loro esclusivo interesse e meno a quello della società e la squadra, pertanto da quei ex giocatori devono partire consigli utili al DS in riferimento alle operazioni di mercato, cosa veramente serve nell'immediato, cosa sia meglio provare ad attendere, cosa invece non serve e magari utile a fare cassa. Dopo sei anni la situazione deve cambiare in maniera drastica, a iniziare dai vertici, pertanto o capiscono di avere sbagliato il percorso e finalmente vi pongono rimedio, altrimenti meglio che passino la mano ad altra proprietà; il fatto di leggere che al nuovo allenatore (Spalletti), viene posto un evidente ricatto (obbiettivo quarto posto), mi pone nuovamente il dubbio che ai vertici abbiano compreso il da farsi e quindi perseverano a rifare gli stessi errori: questa squadra per rinascere ha l'assoluto bisogno di sentirsi nuovamente una famiglia e ritrovare l'identità perduta, quindi l'allenatore non va inteso come fosse un amministratore delegato comandato a raggiungere nell'immediato gli obbiettivi pretesi, per ricostruire ci vuole tempo e pazienza, riparare a qualche errore di valutazione e di scelta, ma se ad un tecnico subentrato si va a dire: se a Giugno arrivi almeno quarto ti teniamo altrimenti te ne vai, l'unica cosa chiara ed evidente è che i signori al vertice societario non hanno capito un bel nulla e la stagione successiva a questa in corso, ci ritroveremo a rifare gli stessi ragionamenti speranzosi nuovamente in attesa dell'anno che verrà poi.
  23. Dario il grande

    Juventus - Udinese 3-1, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 6 (poco impegnato, non ha colpe sul gol) Kalulu 6 (nel suo ruolo rende meglio) Gatti 6,5 (impegno e grinta non gli mancano, però pure a tratti confusionario) Kelly 6,5 (onesta prestazione, tra i difensori è quello che mediamente rende al meglio) Cambiaso 5,5 (potrebbe dare molto di più, a momenti entra nel vivo e poi troppo spesso ritorna nell'apatia) Locatelli 5,5 (lievemente sotto tono rispetto al solito standard, qualche disattenzione di troppo) McKeenie 5,5 (il calcio non è solamente impegno e corsa, specie in mezzo al campo è necessario ragionare, dialogare, proporsi, proporre; purtroppo non lo fa) Kostic 6 (sufficiente l'impegno e il rispetto tattico, qualcuno gli spieghi che per crossare è necessario prendere il tempo all'avversario) Yldiz 7 (Leader a vent'anni, di fatto è una seconda punta di talento, di conseguenza sa fare pure il trequartista a dirigere la fase offensiva e lo fa bene) Openda 5 (deve amalgamarsi non conosce i movimenti della squadra, pertanto corre a vuoto senza incidere; serve pazienza) Vlahovic 7,5 (Ieri il migliore, pure lui da Leader, corre, si impegna, lotta da autentico trascinatore; auspico continui su questa linea) David 5 (vale lo stesso ragionamento fatto per Openda, tra l'altro evidenzia di non essere in ottima condizione fisica) Rugani s.v. Koop s.v. all. Brambilla 6,5 (mette gli uomini nei loro ruoli naturali, eccetto Yldiz, il quale per cause di forza maggiore deve agire da trequartista e lo fa pure bene)
  24. Ritengo che per giocare con Conceicao titolare poi la squadra sia obbligata ad agire in un determinato modo, dal momento che il Portoghese (anche per ragioni fisiche oltre che mentali), no è affidabile in copertura, o meglio non lo sa fare, il suo modo di giocare è esclusivamente offensivo, se gli viene chiesto di retrocedere a contrastare l'avversario diretto diventa inutile e deleterio, tra l'altro evidenziando problemi di tenuta fisica; a mio modo di vedere è giocatore da secondo tempo, con gli avversari stanchi ove lui può incidere con la sua rapidità nel breve, il dribbling secco e la capacità a saltare l'avversario e per fare questo l'allenatore deve disporre di una copia dalle caratteristiche abbastanza simili, ossia Zhegrova, ma dal momento che questi non è disponibile, Conceicao da titolare iniziale serve a poco o nulla; tutto qua.
  25. Bel gioco è una cosa, buon gioco e un altra cosa, ad essere concreti serve la seconda delle due citazioni, tuttavia in entrambi i casi serve la qualità tecnica, l'intelligenza calcistica e le garanzie caratteriali; con gli attuali attori in campo qualche motivo di perplessità generale rimane ben presente.
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