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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Se i Turchi o chi altro gli offriranno un contratto più o meno identico a quello attuale, il giovane Vlahovic (25 anni di età non sono poi molti), se ne andrà immediatamente, lasciando lo scarno ricordo di 58 reti segnate con la Juve in 143 partite disputate.
  2. Le grane maggiori sono nell'ordine: Douglas Luiz, Koopmeiners, Nico Gonzalez; non occorre manco sommare i costi di tali scellerate operazioni e inerenti al loro acquisto e rispettivi stipendi, per non parlare poi di rendimento effettivo evidenziato.
  3. Continua la tradizionale passerella di nomi tipica della stagione estiva, per il gioioso passatempo di chi è in vacanza.
  4. Non gliene frega meno di andare a svernare in tribuna, intende rispettare il contratto stipulato tra le parti, prendere ciò che gli spetta e a Gennaio togliere il disturbo, scegliendo lui dove andare, anche rimanendo in Italia, magari al Milan visto che piace ad Allegri. Si chiama semplice logica.
  5. Dario il grande

    Juventus Vs Real Madrid: fai la tua formazione

    4-3-1-2 Di Gregorio Kalulu, Gatti, Rugani, Cambiaso Thuram, Locatelli, Koopmeiners Douglas Luis Kolo Muani, Yldiz
  6. Con il dopo Sarri è iniziata la discesa libera, passando dall'interesse prioritario sportivo a quello economico finanziario, ossia alla gestione tipicamente aziendale, ove la parola d'ordine è ottenere il massimo attraverso il minimo sforzo; evidentemente qualcuno ai vertici ha banalmente frainteso che una società di calcio non è per niente simile ad una azienda del ramo industriale; ma purtroppo per noi il ragionamento è stato quello e dopo cinque anni lo stiamo tutt'ora pagando attraverso una ripetuta progressione di errori: amministrativi, progettuali e di conseguenza tecnici, ove il ragionamento del tutto e subito collegato al motto "alla Juve l'unica cosa che conta è vincere", alla fine è stato del tutto stravolto alla pari del sopra citato "ottenere il massimo con il minimo sforzo", anzi nel lustro trascorso sono stati spesi tantissimi denari senza seguire un filo di logica di pianificazione tecnica, ossia nomi presi a caso di giocatori momentaneamente sulla cresta dell'onda grazie ad una loro stagione positiva trascorsa altrove, i quali poi si sono rivelati inadeguati a far parte di un nuovo collettivo di squadra basato sulla qualità e non mi riferisco unicamente alla stagione appena trascorsa, ma e lo ripeto: al quinquennio appena trascorso, ad attendere vanamente l'anno della rinascita, della ricostruzione e della definitiva transizione. Caratterialmente mi ritengo un ottimista, ma a vedere la situazione in corso mi pervade l'idea che ancora ai vertici non abbiano compreso o peggio non intendono farlo, per motivi che non conosco, ma che destano il sospetto di voler seguire altri interessi.
  7. Concordo, ma a quanto pare perseverano a guardare altro, perlopiù piuttosto improbabile, tuttavia cominceremo a saperne di più con l'apertura ufficiale del calcio mercato (1° Luglio), per il momento stiamo assistendo alla rituale girandola di nomi ipotizzati dalla stampa; Leoni è un giovane molto interessante.
  8. Concordo, Perin giustamente vuole giocare. Miretti giusto riportarlo a casa a completare il numero dei centrocampisti, visto che alcuni di questi andranno via.
  9. Dario il grande

    Flamengo interessato a Vlahovic

    Ti avevo chiesto gentilmente di non citare o commentare quanto io espongo (mi riservo di fare altrettanto), quindi tieniti le tue opinioni e ricambio i saluti.
  10. Dario il grande

    Flamengo interessato a Vlahovic

    Il mio senso di appartenenza inizia dal campionato 1957-1958 allora ero un ragazzino delle elementari, ho visto per la prima volta la Juve con Boniperti, Charles, Sivori e da quella volta ne sono rimasto fiero tifoso; non ho mai insultato alcun giocatore con addosso la nostra casacca bianconera, che abbia fatto bene o male, forte o scarso; anzi allo stadio mi è capitato di incitare di più quelli meno bravi o comunque in difficoltà, così come di applaudire comunque giocatori e squadra nei momenti negativi; questo significa appartenenza da vero tifoso. I calciatori sono professionisti e nel contempo esseri umani, una volta ingaggiati certi acquisiscono la fede bianconera altri fanno il loro mestiere di professionisti del calcio e offrono il meglio di se stessi per far vincere la squadra per la quale giocano e sono lautamente pagati (se poi si vuole fare retorica in merito agli stipendi che percepiscono, questa non credo sia la sede adatta allo scopo e manco mi interessa). Un contratto di lavoro stipulato tra le parti va rispettato e non c'entra esattamente nulla con il senso di appartenenza, che a te stia antipatico il giocatore è lampante, che non ti piaccia come gioca va accettato, ma che ad ogni argomento trattato, inevitabilmente salti fuori il suo nome con annessi insulti non sta bene in un Forum dedicato alla Juve; quindi se hai capito il nesso di quanto semplicemente ho esposto tanto meglio, altrimenti ti chiedo cortesemente di non intervenire a commentare quanto io espongo in generale sulla Juve e su qualsiasi giocatore che ne faccia parte.
  11. Dario il grande

    Flamengo interessato a Vlahovic

    Esatto, sino a che un giocatore indossa la nostra casacca non va mai insultato, certamente si possono evidenziare opinioni contrastanti, positive o negative che siano; tra l'altro mirare di continuo un unico soggetto, è comunque indice di pochezza sportiva oltre che di scarso senso di appartenenza ai propri colori.
  12. Mbangula lo terrei, semmai lo sacrificherei solamente per poter arrivare ad acquisire un attaccante di prospettiva maggiore, magari offrendolo quale conguaglio per poter prendere l'Argentino Castro.
  13. Locatelli è un buon gregario, utile a coprire le spalle ad un paio di colleghi di reparto dotati di elevata qualità tecnica e capacità a guidare la squadra, quindi il copri spalle lo abbiamo, però continuano a mancare i due colleghi di accertata qualità superiore.
  14. Juve che fatica dopo un lustro senza qualità e nemmeno un barlume di idea di gioco adeguato al calcio attuale; poi a che serve avere un bravo 10, se viene a mancare tutto il resto necessario a formare un collettivo di rispetto.
  15. Non li conosco entrambi, ma a quanto pare sono mediani interditori validi a coprire la difesa ma non costruttori di gioco e a noi servono centrocampisti abili a gestire la manovra e a supportare con intelligenza gli attaccanti.
  16. Mi piace il giovane Castro del Bologna, credo farà una brillante carriera.
  17. Lo ripeto per l'ennesima volta, le nostre priorità stanno in primis a centrocampo e poi in difesa e decisamente molto meno in attacco (ove tuttavia concordo con quanto esposto da Trezeguet a riguardo delle attuali punte e di quelle ipotetiche future) A centrocampo solo il giovane K.Thuram è credibile in quanto evidenzia doti sia tecniche che fisiche di ottimo livello e con ampio spazio di miglioramento, pertanto degno di essere considerato un titolare del ruolo; tutto il resto purtroppo non dispone della necessaria qualità, indipendentemente dal fatto che il centrocampo venga disposto a due oppure a tre elementi, sono utili gregari, ma non in grado di fare la differenza e garantirne la continuità. In difesa manca almeno un centrale di elevato livello.
  18. Dario il grande

    (GdS) L'agente di Weah tuona: "Vergogna, non è una marionetta"

    Non è sempre cosa facile comprendere l'ironia.
  19. Conosco poco David, so che gioca ne campionato Francese, quindi se è bravo come dicono ben venga; tuttavia non si facciano prendere per il collo da un parametro zero e specie dal suo agente, pure per il fatto che a certe cifre ci sarebbe pure dell'altro di interessante. Poi se credono di migliorare la squadra con un solo innesto, mentre ne servirebbero almeno altri tre da ritenere prioritari in altri settori, si rimane nuovamente al punto di partenza.
  20. Dario il grande

    (GdS) L'agente di Weah tuona: "Vergogna, non è una marionetta"

    Tutto tristemente ridicolo: chiedano scusa al procuratore di Weah e gli promettano per iscritto, che al suo cliente verrà garantita come minimo la titolarità per il 51% delle partite ufficiali (tra campionato e coppe).
  21. La ciliegina da porre sulla torta la abbiamo, ora manca una buona torta. Una squadra di calcio di elevato livello dipende dalla efficienza del suo collettivo, noi per il momento ne siamo ancora distanti, quindi dirigenti e tecnico devono lavorare per costruirlo, ma non si può credere che sia una cosa immediata; noto che ci sono troppi facili entusiasmi collegati a questo sciocco torneo fuori stagione, inventato per incrementare i fatturati e le priorità del marketing, ma deleterio per chi deve costruire una squadra e di conseguenza non ne trova il tempo indispensabile quanto necessario per farlo. Dopo due partite, rispettivamente contro una compagine di dilettanti e una di basso livello professionistico, noi siamo scesi in campo praticamente con la squadra della scorsa stagione e per giunta molto incompleta, ad affrontare una squadra tra le più forti al mondo in assoluto, colma di campioni e collaudatissima; giustamente il nostro allenatore a messo in pratica il necessario Turn Over, per far riposare alcuni elementi (giocare ogni 3 o 4 giorni con temperature molto elevate richiede un notevole recupero fisico); come abbastanza prevedibile abbiamo subito pesantemente, di conseguenza i facili entusiasmi sono svaniti e sono riapparse prontamente le accuse a dirigenza e ovviamente al tecnico, immediatamente classificato inadeguato. Ogni giorno si discute di ricostruzione, di innovazione tecnica, di recupero della identità perduta; ma davvero alcuni credono che questa cosa sia fattibile in pochi giorni, con i ranghi incompleti, con il calcio mercato non ancora avviato, quindi senza sapere chi se ne andrà e chi arriverà, con i giocatori che appena concluso questo "particolare" torneo, dovranno andare in vacanza e specie riposarsi; lavorare in queste condizioni e con queste tempistiche alla costruzione di una squadra con ambizioni di vertice è impossibile e non lo dico a difesa di Tudor o di chi altro fosse stato al posto suo e magari con l'assillo dell'antico Mantra "alla Juve l'unica cosa che conta è vincere", bello, ma come lo si fa se per circa cinque anni non si è preparato niente in ottica futura, se non si è capita la necessità di reperire i tasselli necessarie trovare il tempo necessario per plasmarli con la dovuta cognizione di causa. Il calcio è uno sport, però oggi è necessario capire, specie per noi tifosi, se per chi dirige la società, è più importante il prestigio dei nostri colori, ossia vincere trofei (campionati e coppe), oppure garantire l'incremento annuale dei fatturati; ci sono altri grandi club che riescono a fare entrambe le cose, noi oramai da troppo tempo pare siamo più attenti alla seconda, difatti sono anni che la nostra massima ambizione è quella di raggiungere almeno il quarto posto; dovessero garantire l'ingresso alla Champions League con il quinto posto, poi la nostra ambizione sarebbe quella di raggiungere quella posizione.
  22. Ancora speranzose illusioni mentre permane la smania del vincere subito, è più che evidente che questa squadra e semplicemente scarsa per provare ad ambire ai vertici; praticamente la stessa della stagione scorsa, costruita su dei nomi di ipotetici giocatori, che specie a centrocampo, avrebbero portato quella necessaria qualità tecnica che invece persevera a mancare per inadeguatezza nella pianificazione a costruire individuando ciò che veramente serve; cinque anni di non calcio hanno provocato questa situazione dalla quale è difficile uscire se ai vertici non hanno ancora capito, che questa squadra necessita di un repulisti generale e va rifatta fin dalle fondamenta e si perseverare a indicare i gestori, gli aziendalisti, mentre serve solamente un costruttore di squadre di calcio, poi una volta costruite e rese competitive, le diano a chi gli pare: gestori o aziendalisti che siano. Di giocatori da tenere nella squadra attuale ce ne sono forse cinque o sei, tutto il resto è cedibile o scambiabile; poi chiamare un tecnico e imporgli di agire da aziendalista significa perseverare a non capire la situazione e rimandare ulteriormente, anno dopo anno la necessaria ricostruzione, non bastano i milioni per formare un ipotetico futuro campione, ci vuole una paziente capacità di ricerca, tenendo ben presente nel proprio cervello quale concetto di calcio si intende dare alla squadra e per farlo quali devono essere le caratteristiche di ogni singolo tassello che andrà a comporre il collettivo; di questo passo dopo avere speso cinque anni di nulla, ci avvieremo verso il sesto, far capire che una forte squadra di calcio si basa sulla efficienza del collettivo che la compone, è impresa da alieni, ci si illude sul nome di qualche singolo, la cui acquisizione dovrebbe portare rimedio a tutte le problematiche della squadra attuale, le quali sono e permangono notevoli e non mi riferisco assolutamente all'attuale, quanto assurdo torneo estivo per club, il quale tuttavia può avere una sua notevole positività, ossia quella di far capire ai vertici societari che ancora non si è inteso cambiare registro ed è arrivato il momento di farlo ponendo pure in preventivo di perdere un altra stagione di sogni di vertice, ma costruendo finalmente una squadra degna del nome JUVENTUS.
  23. Dario il grande

    Juventus Vs Real Madrid: fai la tua formazione

    Non abbiamo nemmeno cambi decenti per provare a fare un valido 4-3-3
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