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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Cosa c'entra il giovane K.Thuram con Pjanic non riesco a capirlo, due giocatori dalle caratteristiche tecniche e fisiche del tutto differenti, tra l'altro pure nel ruolo e nelle mansioni in campo.
  2. Oggi Tuttospot è particolarmente in vena di spararle grosse, per fesserie a mezzo stampa rimangono a ruota della Gazza Rosa. Scrivono di sostituire Douglas Luiz in cabina di regia, quando questo praticamente non ci è mai stato e per giunta proponendo due sconosciuti, pare buoni podisti, mentre a noi serve assolutamente quella qualità tecnica oggi del tutto assente.
  3. Non voglio essere contradditorio per il gusto di farlo, ma purtroppo la logica di bilancio dobbiamo seguirla attentamente, proprio per il fatto che siamo la Juve, quindi sotto la lente di ingrandimento più che ogni altra. Su Vlahovic mi sono espresso più volte e non ci ritorno sopra a ripetere le stesse cose, il paragone con Arthur è improponibile, come non è vero che ha fallito per quattro stagioni consecutive, semmai hanno fallito i dirigenti e poi gli allenatori che si sono succeduti e infine tutta la squadra, la quale da troppi anni è priva di identità e di quella particolare mentalità che ha sempre contraddistinto la Juve. Il mio ragionamento su Vlahovic segue una logica molto semplice: via lui chi prendiamo al suo posto con pochi denari da spendere, quando le nostre priorità sono quelle di dare vera qualità al centrocampo e garanzie alla difesa, ove tra l'altro siamo del tutto privi di terzini affidabili, tanto da presupporre che sia meglio optare per una linea di difesa stabilmente disposta a tre.
  4. Non so cosa spinge Vlahovic a rimanere o ad andarsene, forse attende di ridiscutere il rinnovo di contratto trovando una soluzione equa che soddisfi entrambe le parti, oppure la sta tirando lunga per il fatto che sa già chi è ben disposto a dargli quell'ingaggio, o piuttosto preferisce attendere e poi liberarsi a zero; alla fine di età fa 25 anni, perderebbe una stagione e poi andrebbe a chiedere tantissimi soldi a chi interessato e ce ne sarebbero parecchi a volerlo; specie dalle parti del mefitico Naviglio Milanese, e/o ancora di più all'estero. Per quanto mi riguarda faccia come gli pare e vada dove vuole, il problema è dopo che faremo noi, con quale punta di ampie quanto maggiori garanzie sostituirlo, quando tra l'altro ci sarebbe da sostituire la metà dell'attuale squadra e di soldi ce ne sono pochi; meno che non intendano puntare ancora su Milik, il che vista l'attuale dirigenza, non mi sembrerebbe nemmeno troppo strano.
  5. Con le problematiche finanziarie/economiche che ci affliggono e che potrebbero pure peggiorare con il mancato accesso in Champions League, più che la statistica, è la semplice logica a suggerire di tenere ciò che abbiamo (se economicamente possibile), per il semplice fatto che non ci sono altre possibilità, quindi inutile illudersi di poter prendere chissà quale grande attaccante a costi ribassati. Si lavori su quello che c'è e se ci stanno dei denari da spendere, si investa nel dare qualità a quel centrocampo da poveracci di cui da troppo tempo disponiamo; le punte di ampie garanzie le contiamo sulle dita di una mano, tutte già ben accasate e non in vendita e se lo fossero come minimo verrebbero a costare 150 milioni, poi da noi poste ad attendere le illuminanti giocate dei nostri scadenti centrocampisti alla fine farebbero la stessa fine di Vlahovic, forse una decina o poco più di reti in una stagione. Il fulcro della manovra di una squadra è il centrocampo, il nostro, duole a dirlo, è di una pochezza disarmante per una società del nostro grande rango e lo ripeto: via Vlahovic, poi chi andiamo a prendere se non abbiamo i soldi necessari; in Italia non c'è nessuno e quelli veramente buoni sono esteri e se li tengono, ci teniamo Milik? Prendiamo Scamacca il quale non si è ancora ripreso e manco si sa se tornerà abile come prima, chi altro c'è in giro forse il neo nazionale raccomandato Maldini,(stoppa bene la palla però manca tutto il resto), oppure diamo un centino o forse più all'Atalanta, per Retegui? Via il Serbo, poi ci ritroveremo con un altro paio di grossi problemi di difficile soluzione ed è per questo che vado a ripetere che se abbassa le pretese è da tenere, di questa Juve, eccetto Yldiz, non stravedo per nessuno ma talvolta bisogna fare di necessità virtù; ci siamo costretti.
  6. Dario il grande

    È difficile, ma proviamo a cambiare prospettiva?

    La prospettiva andava cambiata già dopo Cardiff (chissà quante volte l'ho già scritto), così non è stato, meglio cullarsi nei ricordi e poi perseverare negli errori, tra l'altro talmente evidenti che viene spontaneo il chiedersi, se si tratta incompetenza o masochismo. Della squadra attuale oltre la metà andrebbe lasciata andare, ma per ovvie ragioni non è fattibile, pertanto non rimane che cambiare prospettiva; ma stavolta sul serio e ripartire da zero ricostruendo veramente la squadra tassello per tassello a costo di vedere gli altri vincere per almeno un altro paio d'anni; non farlo significa rimanere tali quali come siamo, anzi probabilmente peggio.
  7. In mezzo al campo servono garanzie di qualità, praticamente servirebbero due autentiche mezze ali di tecnica elevata e genialità calcistica, in grado di guidare la squadra; Tonali che comunque mi piace, non possiede le caratteristiche tecniche assolutamente necessarie ad illuminare la manovra della squadra, è un ottimo agonista con a disposizione un buon piede, ma non geniale; quindi meglio provare a cercare qualcosa d'altro.
  8. Lo penso semplicemente per il fatto che con le finanze attuali difficilmente riusciremo ad acquisire una punta di maggiore rilievo e che costi relativamente poco di cartellino e di stipendio; poi ovviamente c'è da capire se Vlahovic è interessato a rimanere e pur di farlo sia disposto a calare le pretese e accettare un nuovo tipo di contratto. Nonostante l'annata non proprio positiva, rimane colui che è riuscito a mettere a segno più reti e se valutiamo le statistiche (che comunque mi interessano poco), il nostro trio delle meravigliose illusioni (Douglas Luiz, Koopmeiners, Nico Gonzalez), costato almeno 150 milioni, in tre, di reti non sono stati capaci di farne nemmeno 10 complessivamente.
  9. Posso anche essere in parte d'accordo, dal momento che questa Juve attuale non gioca un calcio perlomeno decente da oltre quattro anni, quindi a fare più spesso gol qui troverebbero difficoltà le prime punte più famose al mondo. Ma il vero problema sta nel fatto che in giro, a parte quei rari soliti noti e finanziariamente inarrivabili, non c'è ne è sta uno in grado di offrire ampie garanzie.
  10. Più probabile che alla fine Vlahovic rimanga alla Juve, magari con una formula contrattuale più equa a soddisfare entrambe le parti; se poi arrivasse un offerta da 60 milioni il discorso sarebbe diverso e potrebbe partire, mentre noi a rimanere praticamente senza una prima punta, dal momento che non se ne vede una degna manco all'orizzonte e che magari costi pure poco ma che offra maggiori garanzie. Basta sognare, ora c'è da ricostruire una squadra partendo praticamente da zero e gli investimenti di spessore vanno indirizzati sopra tutto al centrocampo, ove siamo particolarmente carenti di qualità.
  11. Dario il grande

    Conte vs management Juve

    Quando viene a mancare la qualità specie in mezzo al campo l'allenatore pure se di buon nome può farci ben poco e di qualità ne abbiamo poca.
  12. Dario il grande

    Conte vs management Juve

    Io credo che Giuntoli rimane e per l'allenatore molto dipende dagli esiti del campionato e pure delle varie finali delle coppe Europee. Se Conte vince lo scudetto, poi rimane a Napoli, in caso contrario diventa papabile per la Juve.
  13. Concordo ed è da inizio stagione che lo ho ribattuto più volte. Pare che pure Tudor abbia le sue fissazioni tecnico tattiche e insista con una coppia di centrocampisti centrali e due esterni; in mezzo ci giocano Locatelli e K.Thuram, il primo da interditore il secondo a strappare e a puntare l'area avversaria, entrambi però non garantiscono quella qualità tecnica necessaria a gestire la manovra della squadra specie a supportare l'attacco; Locatelli e Thuram ok, ma un po' più avanti a loro a questo punto ci va posta una mezzala più tecnica e questa al momento non può essere che Douglas Luiz praticamente da trequartista, l'unica punta centrale non funziona, provi ad aggiungervi una spalla, lo potrebbero fare Mbangula o Conceicao; dai un tantino di coraggio ed inventiva non guastano e talvolta diventano la carta vincente. Se proprio non gli va a genio il sistema 4-3-3, provi con il 3-4-1-2.
  14. Ci servono centrocampisti di garantita qualità tecnica, provvisti di inventiva e propensione offensiva, ossia capaci di mettere a segno parecchie reti; quindi piuttosto che il valido corridore Tonali proverei a prendere un giocatore quale potrebbe essere Dani Olmo e se possibile un attaccante tecnicamente dotato, in grado di fare la prima o anche la seconda punta e agire da rifinitore, il quale potrebbe essere Zirkzee, magari inserendo nella trattativa uno tra Douglas Luiz o Koopmeiners; serve qualità e non podisti.
  15. Koopmeiners e Douglas Luiz a prescindere dagli infortuni più o meno rilevanti, entrambi ove militavano prima, erano abituati a giocare un calcio molto diverso da quello che purtroppo esibisce la Juve oramai da troppe stagioni. L'Atalanta è un complesso dinamico, gioca un calcio molto verticale, uomo su uomo a tutto campo; in Premier League questo modo di giocare è tipico, praticamente posto in atto da tutte le squadre, da quelle più blasonate e forti a quelle che lo sono meno; in pratica i due giocatori avrebbero dovuto comprendere in tempi brevissimi una nuova lingua e questa è una cosa che purtroppo richiede tempo e talvolta succede pure che certi giocatori non riescano ad adeguarsi. La Juve esprime un calcio rigidamente tattico ma nel contempo manca di elementi guida dotati di qualità tecnica ed esperienza, non ha saputo adeguarsi per tempo e gli esiti sono sotto gli occhi di tutti; ora o si cambia drasticamente oppure si persevera a vagare nella nebbia.
  16. Dario il grande

    Conte vs management Juve

    L'allenatore che sia Conte o chi altro, deve fare l'allenatore. Il direttore sportivo che sia Giuntoli o chi altro, deve fare il direttore sportivo. La società Juventus spa, per iniziare a risorgere per prima cosa deve cambiare i vertici di conduzione della società, ponendo alla presidenza una persona strettamente collegata e a conoscenza del mondo del calcio e dell'ambiente Juve; fatto questo si inizia a ricostruire partendo praticamente da zero, senza frasi fatte a questo punto pure ridicole, tipo l'unica cosa che conta è vincere; ovvio che una squadra di grande rango punti a vincere, ma per farlo bisogna costruire progressivamente pianificando ogni minimo dettaglio e per il momento sono già trascorsi cinque anni nel corso dei quali non è stato fatto nulla proprio per mancanza di idee ben precise. Alla prossima Juve non serve un allenatore gestore per il semplice fatto che salvo pochi elementi, non c'è proprio nulla da conservare e poi gestire; serve un azione drastica e fare piazza pulita, preventivando almeno un paio di stagioni necessarie alla crescita di una squadra poi altamente competitiva; non farlo significherebbe perseverare nella mediocrità attuale negli anni a seguire.
  17. Ho la sensazione che il termine dinamismo applicato al gioco del calcio non sia un concetto ben chiaro alla Juve attuale. In primo luogo dinamica deve essere la manovra di tutto il collettivo, nel calcio moderno non esiste staticità, tutto si muove compatto e a moto continuo, se ne deduce che ogni componente della rosa di prima squadra sappia muoversi garantendo la necessaria continuità dinamica e in particolar modo i centrocampisti, i quali dato il ruolo che svolgono devono garantire costante copertura e poi appena presa palla, costante impostazione della manovra nella fase di costruzione e di supporto agli attaccanti; pertanto specie un centrocampista deve garantire dinamismo assoluto, altrimenti non può essere considerato tale nemmeno a livello di qualsiasi categoria inferiore, dilettanti compresi. Se poi i "giornalisti sportivi" fraintendono questi ragionamenti basilari e credono che dinamismo significa correre a vuoto senza il dovuto mantenimento delle misure, quindi costante ragionamento su come, quando e dove muoversi; in breve significa che del gioco del calcio non ne capiscono nulla.
  18. Dario il grande

    L'errore più grande della Juventus post Stadium

    Non so quante volte lo ho scritto e lo rifaccio nuovamente e credo non sarà manco l'ultima: la svolta epocale doveva avvenire immediatamente dopo la finale persa a Cardiff, invece purtroppo così non è stato e si è preferito cullarsi sugli allori, confermare giocatori oramai saturi e poco avvezzi a cambiare sistema dopo avere vinto tanto e per anni. Poi negli anni a seguire si sono succeduti notevoli errori, sia amministrativi che specie tecnici e qualcuno malato di nostalgia ha creduto che fosse sufficiente ritornare almeno in parte al passato per poter ricostruire una squadra da vertice, così abbiamo ottenuto solamente di perdere tempo prezioso, spendere immense quantità di denaro con il fine di non avere costruito niente. Chissà se dopo questa ennesima annata storta ai vertici societari finalmente riusciranno a capirlo.
  19. Piuttosto che spendere altri cinquanta e passa milioni per Holijund, mi tengo Vlahovic e cerco di formare un centrocampo d'alto livello in grado di costruire gioco, per il fatto che da li deriva tutta l'essenza della manovra e la possibilità di tramutarla il più spesso possibile in reti; ossia lo scopo finale del gioco del calcio.
  20. Un mio conoscente, medico e preparatore atletico professionista, diceva che una ampia parte degli infortuni, specie quelli derivati da problematiche muscolari, capitano quando i soggetti interessati vengono allenati in maniera inadeguata alle loro caratteristiche fisiche o peggio quando questi si allenano poco o con scarsa applicazione nel eseguire gli esercizi previsti. Probabile che tutto ciò avvenga alla Juve oramai da parecchi anni, altrimenti non si spiegano certe cronicità e il loro abituale ripetersi specie con lunghissime prognosi di recupero; possibile che certi giocatori dove militavano prima erano sempre pronti, in piena forma e con basse percentuali di infortunio, compresi i brevi tempi di recupero e poi una volta giunti alla Juve, la situazione si ribalti del tutto, trovino difficoltà a ritrovare la giusta forma, si fanno presto male e questi malanni poi se li trascinino per una intera stagione agonistica; qui qualcosa non torna.
  21. Ammesso che Vlahovic vada via e non ne sono manco tanto certo, fondamentale che al suo posto arrivi una prima punta capace di giocare la palla con entrambi i piedi, prerogativa questa solitamente più facilmente riscontrabile in un destro piuttosto che in un mancino. A mio modo di vedere e a prescindere da chi potrebbe essere la futura prima punta, nei paraggi di questa vorrei vedere un giocatore quale potrebbe essere Zirkzee, un fisicone bravo con i piedi ed il cervello e non l'ennesimo spilungone utile solamente a fare a spallate con gli avversari. Una squadra diventa grande in proporzione alla maggiore qualità tecnica che è in grado di esprimere, altrimenti, specie in attacco sono guai indipendentemente che la punta si chiami Vlahovic, Holjund o chi altro; valenza tecnica superiore, quindi rapidità di manovra e fantasia e specie una caparbia mentalità; questo deve essere la prossima Juve e non una collezione di nomi nell'illusione che poi si rivelino grandi giocatori.
  22. Dario il grande

    Cinque anni di digiuno dallo Scudetto. Rassegnazione o rinascita?

    Per rinascere bisogna prima morire, noi stiamo agonizzando da almeno cinque anni, ora basta. Auspico che con la fine di questa ennesima assurda stagione finalmente si comprenda che è arrivato l'anno zero, quindi seppellire il passato (non si vive di ricordi) e iniziare a fare ciò che doveva essere fatto immediatamente dopo la conquista del nostro ultimo scudetto. Quindi una drastica pulizia, eliminando tutto ciò che non serve, poi una accurata pianificazione sulle scelte, basta nomi altisonanti di presunti giocatori di qualità che poi non si rivelano tali, ma di notevole hanno solamente i costi; si tengano quei cinque/ sei necessari a formare la base sulla quale costruire (non è detto che poi siano tutti titolari, il posto se lo devono guadagnare comunque) e si capisca una volta per tutte che per tornare vincere è fondamentale recuperare la mentalità, il carattere e l'ambizione, quindi affidarsi alla qualità garantita e questa non esce da mezze figure le quali magari nelle annate precedenti hanno fatto benino nelle loro squadre di provenienza e poi da noi si rivelano non all'altezza nemmeno nel garantire una media delle loro prestazioni perlomeno accettabile. Servono giocatori con gli ingredienti naturali del possibile futuro campione, li vadano a cercare in giro per il mondo, li trovino e li portino alla Juve; basta buttare soldi a casaccio in cambio del nulla garantito e altrettanto basta con la fissazione delle plusvalenze, la cui conseguenza è stata quella di regalare nostri validi giovani senza manco pensare alla loro maturazione e al loro posto e lo ripeto: sono arrivati elementi di caratura inferiore però costosi, come il fatto di spendere tanto equivalga a vincere subito.
  23. Dario il grande

    Il ruolo di Locatelli

    Esatto !!!
  24. Dario il grande

    Il ruolo di Locatelli

    Senza la necessaria qualità tecnica e carismatica specie a centrocampo possiamo stare qui a discutere su Locatelli o chiunque altro all'infinito; in un grande complesso di squadra ogni tassello deve garantire quanto prevedono le specifiche individuali le quali devono completare nel modo migliore il movimento sinergico di tutto il meccanismo. Locatelli è un valido mediano interditore, quindi necessario garantire la funzione di filtro, recuperare palloni e iniziare l'azione dando palla a quegli elementi predisposti ad organizzare e sviluppare la manovra, di solito lo sono le mezze ali in possesso di superiori caratteristiche tecniche, o comunque altri giocatori di garantito livello tecnico e spessore caratteriale. Alla Juve attuale, oltre alla necessaria qualità tecnica specie nel settore nevralgico della manovra, mancano giocatori dalla spiccata personalità e carisma, ciò in parte è dovuto al fatto che parecchi elementi sono piuttosto giovani, pertanto non ancora del tutto maturati quindi spesso discontinui nelle loro prestazioni.
  25. Dario il grande

    Il ruolo di Locatelli

    Locatelli rimane uno dei pochi punti fissi del necessario telaio di base sul quale poggiare la Juve del futuro (auspico sia molto prossimo); un autentico mediano da collocare arretrato rispetto ai restanti centrocampisti, bravo ad interdire e poi a iniziare la manovra di costruzione serve sempre; semmai in ampia parte manca tutto il resto, specie una coppia di vere mezze ali dai piedi buoni e dalla rapida visione di gioco, quanto di notevole capacità di inserimenti offensivi; queste sono le nostre principali priorità per le quali bisogna assolutamente provvedere nell'immediato.
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