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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Kolo Muani verrebbe a fare il centravanti di riserva, a meno che Tudor non cambi idea in merito alla disposizione della squadra; che lui (a mio avviso sbagliando), continua a vedere con una unica punta.
  2. L'attuale centrocampo va assolutamente migliorato specie per qualità tecnica (oggi quasi del tutto assente). Delle situazione Douglas Luiz non si sa più niente, ne idee di scambio o di che altro, ancora meno si sa di altre ipotesi di rilievo; non sarà che alla fine ce lo teniamo a fare numero e nel contempo diamo in prestito un giovane come Miretti, in modo da non avere a disposizione nell'uno ne l'altro, con la garanzia di disporre di un centrocampo mediocre e senza i necessari rimpiazzi.
  3. Ma tale giovane Palestra verrebbe preso per la prima squadra oppure per la U23?
  4. Se davvero intendono spendere oltre 50 milioni per una riserva significa che il disturbo è cronico e non c'è rimedio.
  5. Dario il grande

    Il vorrei ma non posso...

    Il voglio ma non posso si sposa bene con il : "chi troppo vuole nulla stringe", difatti succede oramai da cinque anni e si persevera a non capire.
  6. Non si spendono 50 milioni per una riserva. Tuttavia se il tecnico dovesse decidere per schierare un attacco a due punte, il discorso prenderebbe una piega molto diversa, ma ne dubito; pure Tudor temo sia un assolutista dogmatico.
  7. Cessione che mi lascia alquanto perplesso in quanto credo che il giocatore andava preso in maggiore considerazione, pure per il fatto che pur se utilizzato molto poco, il suo lo ha fatto in maniera positiva e vista l'età forse era meglio trattenerlo; visto che in una grande squadra sono necessarie pure le riserve e meglio se affidabili.
  8. Fantasie di mezza Estate, poi quando leggo centravanti che fa salire la squadra mi appare il ricordo di un calcio d'altri tempi, quando il citato attaccante doveva tenere palla in attesa che dalle retrovie si sganciassero i compagni a dare manforte e a proporsi per andare a concludere a rete; era un calcio più lento, meno esasperato per certi versi più bello e divertente, improponibile al giorno d'oggi, dove la rapidità di manovra è raddoppiata, i ritmi sono sempre sostenuti, l'agonismo è esasperato ed il pressing è più o meno costante e viene pressato pure il portiere nella sua area. Del necessario dinamismo e di conseguente manovra compatta, ossia mantenimento delle misure da parte del collettivo, ho scritto più volte e ogni tanto ci ritorno anche se probabilmente ha poco senso per il fatto che tale concetto non viene ben compreso, anche se magari per facilitarne la comprensione, poi basta vedere come giocano le grandi d'Europa, dalle quali noi siamo molto, anzi troppo distanti e a quanto pare si continua a non capirne i motivi; o meglio temo non si voglia farlo, forse pure per incompetenza o peggio per disinteresse dei vertici dirigenziali e delle loro conseguenti scelte. Un grande collettivo lo si crea con il tempo e la pazienza sino a trovare la giusta sinergia e non con un paio di costosi nomi di rilievo, i giocatori vanno selezionati in base alle loro caratteristiche non solo tecniche ma specie mentali, tradotte nell'ambizione di formare un meccanismo d'alto livello e specie vincente; solo da allora quei nomi di gente anche sconosciuta al grande palcoscenico, poi diventeranno noti e considerati campioni. L'erba del vicino è la più bella e verde per il fatto che viene innaffiata e curata giornalmente con particolare quanto paziente attenzione.
  9. Temo tu abbia ragione, anche se è ancora troppo presto per valutare e farsene un idea più precisa e relativo giudizio. Inoltre dei tre giocatori citati, due sarebbero riserve (costose), il terzo non lo conosco.
  10. A livello strettamente tecnico, Miretti non è secondo a nessuno della rosa attuale di prima squadra, pertanto gli va concessa l'opportunità di farne parte e guadagnarsi un posto da titolare, altrimenti farà la riserva e semmai se ne riparla più avanti, magari a Gennaio. Il nostro centrocampo oramai da parecchi anni è povero di qualità, tanti gregari specie interditori, per il momento un solo valido incursore, ma di mezze ali capaci a fare gioco dalla metà campo in su, manco l'ombra; pertanto diventa necessario acquisire un centrocampista di garantito livello qualitativo (attualmente in Italia no ne circola manco uno) e una possibile copia di riserva e questo sarebbe il ruolo iniziale di Miretti, se invece vogliamo perseverare con il centrocampo delle stagioni passate, poi non si venga a dire che la nostra massima ambizione è il quarto posto in campionato (ottenuto a stento) e partecipare a qualche partita di Champions League e di Coppa Italia.
  11. Dario il grande

    Di Marzio: "Sondaggio della Juventus per Rashford"

    Dei giocatori Inglesi giunti alla Juve mi fido poco, hanno sempre fallito.
  12. Dario il grande

    Di Marzio: "Sondaggio della Juventus per Rashford"

    Sondaggi poi conseguenti carotaggi e inerenti quanto inevitabili buchi.
  13. Troppo tecnico per essere considerato in grado di giocare assieme a dei solidi lottatori a presidio della propria metà campo.
  14. Dario il grande

    Vorreste in rosa Randal Kolo Muani

    No troppi soldi per una incognita da collocare comunque in panchina.
  15. Esatto, se i Turchi o il Milan o chi altro tirano fuori i soldi che la Juve vuole incassare, se ne andrà, altrimenti rimarrà a fare la riserva; non ci sono altre soluzioni; comunque lo sapremo a Agosto inoltrato.
  16. Hojlund non ha convinto in Inghilterra, ma non aveva convinto manco in Italia, quindi ora dovremmo sperare che convinca da noi; tra l'altro è un giocatore tutto fisico e forza, pertanto non una riserva alternativa a David, a meno che non si intenda disporre l'attacco a due punte, cambiare l'assetto del centrocampo e probabilmente pure quello della difesa. Non prenderei questo giocatore.
  17. Indubbiamente più elevato è il tasso tecnico a disposizione, più si elevano le possibile di ambire a vincere campionato e coppe, quindi molto dipende dalla qualità dei giocatori, ma altrettanto dipende da quella degli allenatori, i quali si dividono in gestori d'azienda e costruttori (cioè innovatori); come sempre la verità sta nel mezzo, ma i primi devono avere a loro disposizione le necessarie quanto immediate garanzie qualitative, mentre i secondi le devono saper costruire dal nulla individuano gli ingredienti occorrenti dal momento che non sempre li trovano a disposizione. Sarri è stato uno che probabilmente poteva stare nel mezzo dei due concetti, ma purtroppo arrivato nel momento meno propizio, ove nello spogliatoio comandavano i senatori reduci da anni di vittorie e che di conseguenza non ne volevano sapere di innovazioni e nuovi sistemi di gioco, ma specie di preparazione fisico atletica differente e di certo più pesante rispetto a quella cui erano abituati; da quel momento si avvia la storia decadente del trascorso quinquennio.
  18. Se i veri campioni non ci sono o per altre ragioni è impossibile acquisirli, ma poi comunque si vanno letteralmente a gettare 150 milioni illudendosi che ci siano, preferisco lavorare su ciò che e mio, forse illudendomi di riuscire a cavarne qualche futuro campione. Abbiamo mandato via ragazzi molto promettenti per fare cassa per poi prendere cosa, delle costose ipotesi grazie alle quali siamo rimasti con le casse sociali vuote e senza quelli che invece erano i naturali ricambi sui quali poter lavorare in prospettiva futura e adesso si continua a perseverare, auspico non succeda altrimenti si rimane pericolosamente nei pressi del baratro.
  19. Esatto, i centrocampisti completi e di ampie garanzie sanno fare bene il loro compito, ossia le due fasi: interdizione e poi impostazione della manovra, improvvisandosi talvolta pure da attaccanti aggiunti; Vidal ne è stato uno degli esempi maggiori, il problema è saperli reperire e se ciò risulta difficoltoso, provare a costruirseli in casa piuttosto che a gettarli via frettolosamente quando hanno appena vent'anni o poco più. Il centrocampo dei prescritti già da qualche stagione è formato da giocatori, che a inizio carriera erano trequartisti (Mikhitaryan e Calhanoglu) e l'Italiano Barella che è una mezzala naturale a propensione offensiva; quindi nessuno dei tre è nato interditore e nulla d'altro, semplicemente sono stati impostati a giocare in maniera diversa in prospettiva del gioco espresso dalla squadra. Miretti possiede notevoli qualità tecniche e visione naturale del gioco, andrebbe impostato a svolgere compiti diversi e questo credo che più che dal giocatore, dipenda dalle vedute dell'allenatore e dal fatto che sappia come imporre il necessario cambiamento tecnico tattico, Conte lo ha sempre saputo fare, sicuramente Gasperini, pare pure Italiano, senza escludere il piagnone Inzaghi e se Tudor è quello che in molti ci auspichiamo sia, seguirà quel percorso e non quello abituale dell'aziendalista, indubbiamente utile e necessario quando si dispone di una squadra già formata e con diversi campioni da gestire, ma inefficace quando la squadra bisogna costruirla e con essa costruire quei componenti già presenti a disposizione; se invece si vuole tutto bello e pronto, si vada a fare mercato con non meno di 300 milioni da spendere a prendersi i migliori, sempre che siano in vendita; ma se tutto questo è utopistico e lo è, poi bisogna saper lavorare sui Miretti e simili, meglio se di proprietà.
  20. Esatto e ci aggiungerei pure i casi umani del PSG. Basta nomi a favorire gli abbonamenti, in giro ci sono giovani parecchio interessanti su cui puntare e interessati ad emergere, piuttosto che più conosciuti quanto svogliati pseudo campioni dai mega stipendi.
  21. Ribadisco il mio concetto: il centrocampo pensato a due interni, dei quali uno esclusivamente interditore, lo ritengo privo della necessaria qualità tecnica, quindi decisamente povero per una compagine di rango. Decisamente più logico e affidabile se disposto a tre elementi, specie a garantire le due fasi (copertura e impostazione) E nel caso venisse adottata la soluzione a tre, il giovane Miretti andrebbe tenuto e con la massima considerazione a giocarsi la titolarità; la qualità tecnica non gli è meno e quella serve comunque sempre, specie se si vuole ritornare ad essere squadra che ambisce a puntare ai vertici di qualsiasi torneo.
  22. Avevano detto: un attaccante, un centrocampista, un difensore, tutti e tre di ampie garanzie; bene il primo e arrivato, gli altri due per il momento ancora no e ne abbiamo l'assoluto bisogno, mentre qui si cita di prendere una ulteriore punta, poi a fare la riserva per la modica somma di 50 milioni e per quella cifra o anche meno ci sarebbe pure di meglio e di più giovane.
  23. Nessuno dei tre citati, meglio il giovane Castro: tecnico, rapido e comunque fisicamente potente.
  24. Ceballos a quella cifra è da prendere, serve qualità tecnica a centrocampo e non solo solidi interditori e incursori.
  25. Nella dirigenza oramai da troppi anni mancano uomini che sanno di calcio, che sanno cosa significhi gestire la Juve, la sua storia, la sua tradizione, il suo DNA; di conseguenza mancano le scelte giuste, comprese quelle tecniche e le annesse direttive di mercato.
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