Dario il grande

Esatto, se l'eventuale nuovo indirizzo sarà di suo gradimento se ne andrà, ipoteticamente anche accettando uno stipendio inferiore a quello attuale (dipende dal tipo di contratto che gli verrebbe proposto), altrimenti rimane e se la Juve intende ingaggiare un nuovo centravanti, lo farà a prescindere; semmai i grossi problemi sono altri e li ho già citati, ossia piazzare Douglas Luiz e Nico Gonzalez, poi a rincarare la dose ci sta pure la situazione Bremer, ossia l'incognita se riprenderà la piena efficienza di prima, se ci vorrà più tempo d'attesa, quindi se sarà necessario intervenire subito sul mercato per acquisire addirittura due centrali di difesa affidabili; questi sono i veri problemi di chi deve allestire e possibilmente rinforzare la squadra.

La vera grana Juve ha un nome simbolico, il "Tre di Picche", ossia il trio dei non pervenuti: Douglas Luiz, Koopmeiners, Nico Gonzalez (8 reti in tre).

Praticamente dal dopo Cardiff si sono posti alla ricerca del Graal, il guaio è che non sanno da dove iniziare il percorso e ad ogni stagione poi ritornano al punto di partenza, perdendo sempre fiumi di soldi senza però poi capire come mai sia successo, per poi riprendere nuovamente il circolo vizioso.

Comunque continua a mancare l'ingrediente basilare più importante, ossia quella qualità tecnica fondamentale per essere una grande squadra capace a competere a qualsiasi livello e questa qualità non la si inventa dal nulla, va individuata e acquisita per tempo; non è solamente questione di nomi, ma di sapienza calcistica e conseguente ricerca, non basta più cacciare fior di milioni per far arrivare ciò che ipoteticamente serve, ma che se non inserito in un collettivo adeguato e già ben collaudato poi spesso si rivela inutile e questa qualità di sicuro non riusciremo ad averla domani sera (non la abbiamo da parecchi anni); ma quando si parla di nuovo indirizzo, il percorso deve per forza di cose essere questo, altrimenti si rimane ancorati ad un tempo che non c'è più, con il rischio di sprofondare nel ridicolo pur spendendo ogni anno vagonate di soldi a vuoto; mi pare strano che altre società di rango abbiano compreso questo concetto e noi si rimane a sognare il pezzo forte, costosissimo, quando poi viene a mancare tutto il resto. Il mondo del calcio è cambiato da un bel pezzo, forse da noi non se ne sono ancora accorti e se proprio vogliamo citare la qualità attualmente in nostro possesso essa si riduce tre/quattro nomi, tutto il resto è più o meno valida manovalanza e nulla più, va anche detto che pure quella serve, ma il rapporto numerico deve essere inverso. Tuttavia domani contro il Real speriamo che la manovalanza si esalti e venda cara la pelle, pure per il fatto che la palla è rotonda.

Scusa ma forse non hai compreso cosa ho inteso precisare. Noi giochiamo da parecchie stagioni con la punta unica e fisicamente prestante, le tre che ho citato giocano a due punte, l'Atalanta talvolta a tre. Thuram è certamente un attaccante di notevole stazza fisica, ma rientra per poi ripartire da lontano duettando spesso con l'altra punta che è Lautaro (pi+ù tecnico); nel Napoli Lukaku (fisicone pure lui) gioca da punta arretrata e dialoga spesso con l'altra punta e altrettanto spesso funge da sponda specie a favorire gli inserimenti dei centrocampisti. Nell'Atalanta Retegui fa più o meno le stesse cose, pur essendo nato centravanti d'area rientra a dialogare con DeKateleare e Lookman; specie il gioco preteso da Gasperini, non prevede punti di riferimento costanti (cosa che purtroppo avviene da noi, oramai da troppi anni), quindi pure Retegui vi si è adeguato, traendone notevole beneficio in termini di reti messe a segno e questo grazie al fatto che questo modo di giocare quasi mai lo costringe spalle alla porta. Nell'ipotesi che da noi arrivi David poi si dovrebbe fare la stessa cosa, anche se David non è proprio un super fisicone, ma nemmeno Lautaro lo è, però entrambi possiedono qualità tecnica e rapidità d'inserimento.

Difesa chiusa a doppia mandata con un pressing costante nella propria metà campo e ripartire a tutta velocità ogni qualvolta se ne presenta l'occasione per farlo, ossia senza mettersi a giochicchiare per vie orizzontali, specie per il fatto che non disponiamo di palleggiatori abili a farlo, mentre loro li hanno in abbondanza, portiere compreso.

Esatto, con questa banale uscita da sprovveduto ha fortemente danneggiato l'immagine del suo assistito, fossi Weah cambierei procuratore. A prescindere da questo io Weah lo terrei, non è peggiore di altri notati ultimamente a gravitare lungo la fascia destra.

Douglas Luiz e Nico Gonzalez vanno ceduti a prescindere dalla situazione Vlahovic, semplicemente per il fatto di essere poco affidabili, il primo addirittura inutile.

Con l'eventuale arrivo di David, poi andrebbe cambiato l'assetto offensivo, non più ad una sola prima punta molto prestante fisicamente, ma una disposizione a due punte, se non addirittura a tre, pertanto elementi tecnicamente abili a costruire la manovra di finalizzazione e nel contempo a rientrare a supporto del centrocampo; quindi sulla falsariga di quelle squadre che ci hanno preceduti in classifica la stagione scorsa.

La prima che hai scritto.

Quando sono troppo forti e le risorse sono quelle che sono, si ritorna drasticamente all'antico, ossia rigida marcatura a uomo (funziona spesso), se poi prevale la presunzione di giocarsela a viso aperto senza buone carte da giocare, la partita la si perde di sicuro e con il rischio di subire un elevato passivo. A me piacciono le squadre che giocano a calcio e possibilmente impongono la manovra, ma la Juve attuale (grazie a cinque stagioni trascorse nel nulla), non è in grado di imporre nulla, nemmeno a squadre di categoria inferiore; quindi catenaccio a doppia mandata e se eventualmente riuscissimo comunque a farne uno prima di loro, poi sia la difesa di Fort Apache).

Servono: un difensore di ampia garanzia, un centrocampista di elevata qualità tecnica con la dote innata dell'uomo guida e un attaccante fantasista.

Concordo, a pensar male spesso ci si azzecca (tra l'altro alquanto ovvio che se veramente dovessero arrivare Sancho è David, poi Conceicao non servirebbe più)

Peccato, tra l'altro i tempi di recupero sono piuttosto lunghi; gli auguro buona guarigione.

Proprio un bel leggere certe cose in un Forum di notevole importanza dedicato alla Juve.

Analisi semplicemente esatta e scevra da qualsiasi tendenza ipocrita.

Punterei deciso su Castro, possiede gli ingredienti per diventare un grande (visto più volte con il Bologna, sembra un autentico Torello, vagamente mi ricorda Lautaro Martinez). David lo conosco troppo poco per farmene un idea precisa, ma a quanto pare è più una seconda punta piuttosto che un vero centravanti classico, dovesse arrivare poi sarebbe necessario cambiare il concetto d'attacco, optando per le due punte; a meno che non lo si voglia impiegare ad alternarsi con Yldiz.

Se i Turchi o chi altro gli offriranno un contratto più o meno identico a quello attuale, il giovane Vlahovic (25 anni di età non sono poi molti), se ne andrà immediatamente, lasciando lo scarno ricordo di 58 reti segnate con la Juve in 143 partite disputate.

Le grane maggiori sono nell'ordine: Douglas Luiz, Koopmeiners, Nico Gonzalez; non occorre manco sommare i costi di tali scellerate operazioni e inerenti al loro acquisto e rispettivi stipendi, per non parlare poi di rendimento effettivo evidenziato.

Continua la tradizionale passerella di nomi tipica della stagione estiva, per il gioioso passatempo di chi è in vacanza.

Non gliene frega meno di andare a svernare in tribuna, intende rispettare il contratto stipulato tra le parti, prendere ciò che gli spetta e a Gennaio togliere il disturbo, scegliendo lui dove andare, anche rimanendo in Italia, magari al Milan visto che piace ad Allegri. Si chiama semplice logica.

4-3-1-2 Di Gregorio Kalulu, Gatti, Rugani, Cambiaso Thuram, Locatelli, Koopmeiners Douglas Luis Kolo Muani, Yldiz

Con il dopo Sarri è iniziata la discesa libera, passando dall'interesse prioritario sportivo a quello economico finanziario, ossia alla gestione tipicamente aziendale, ove la parola d'ordine è ottenere il massimo attraverso il minimo sforzo; evidentemente qualcuno ai vertici ha banalmente frainteso che una società di calcio non è per niente simile ad una azienda del ramo industriale; ma purtroppo per noi il ragionamento è stato quello e dopo cinque anni lo stiamo tutt'ora pagando attraverso una ripetuta progressione di errori: amministrativi, progettuali e di conseguenza tecnici, ove il ragionamento del tutto e subito collegato al motto "alla Juve l'unica cosa che conta è vincere", alla fine è stato del tutto stravolto alla pari del sopra citato "ottenere il massimo con il minimo sforzo", anzi nel lustro trascorso sono stati spesi tantissimi denari senza seguire un filo di logica di pianificazione tecnica, ossia nomi presi a caso di giocatori momentaneamente sulla cresta dell'onda grazie ad una loro stagione positiva trascorsa altrove, i quali poi si sono rivelati inadeguati a far parte di un nuovo collettivo di squadra basato sulla qualità e non mi riferisco unicamente alla stagione appena trascorsa, ma e lo ripeto: al quinquennio appena trascorso, ad attendere vanamente l'anno della rinascita, della ricostruzione e della definitiva transizione. Caratterialmente mi ritengo un ottimista, ma a vedere la situazione in corso mi pervade l'idea che ancora ai vertici non abbiano compreso o peggio non intendono farlo, per motivi che non conosco, ma che destano il sospetto di voler seguire altri interessi.

Concordo, ma a quanto pare perseverano a guardare altro, perlopiù piuttosto improbabile, tuttavia cominceremo a saperne di più con l'apertura ufficiale del calcio mercato (1° Luglio), per il momento stiamo assistendo alla rituale girandola di nomi ipotizzati dalla stampa; Leoni è un giovane molto interessante.

Concordo, Perin giustamente vuole giocare. Miretti giusto riportarlo a casa a completare il numero dei centrocampisti, visto che alcuni di questi andranno via.