Dario il grande

Se le alternative sono le Mummie del calcio Italiano, ossia: Pioli, Mancini e da stamattina pure Inzaghi, allora mi tengo ben stretto Tudor.

Vorrei poter vedere Vlahovic in una squadra la quale esprime un calcio sempre propositivo, il cui concetto costante è attaccare l'area avversaria e non a stare addirittura un tempo intero senza manco costruire una azione da gol degna di essere ritenuta tale. Le grandi squadre attaccano con più giocatori e non con uno solo come avviene da troppe stagioni da noi, ove chiunque e più bravo di Vlahovic troverebbe serie difficoltà ad esprimersi. Siamo una squadra costruita male, priva della necessaria sinergia, quattro stagioni improntate sul calcio d'attesa basato sul non gioco, hanno lasciato il segno sino a perdere l'identità da grande squadra; paura di giocare a pallone, timore riverenziale verso qualsiasi avversario, questa non è mentalità da Juve, il calcio è cambiato già da un bel pezzo e ora o ci si adegua oppure ci si rassegni a rimanere nel limbo per altri anni. Vlahovic può anche partire, dove non saprei, ma specie non saprei chi sarebbe il suo sostituto, o meglio forse lo saprei indicare esclusivamente nel caso la squadra cambi drasticamente il modo di esprimersi, passando dal abituale quanto nefasto atteggiamento retrò a un concetto adeguatamente moderno o meglio attuale.

Condivido tutto e da incorniciare

Luis Henrique e non da ieri sera, ma per le notevoli capacità di creare un ambiente sereno e ben motivato, ma nel contempo ambizioso attraverso una elevata capacità nella gestione dei rapporti umani (feedback positivo con l'ambiente e ovviamente i giocatori) e di evidente sapienza tecnica, di conseguenza tattica. Mi piace lui, in alternativa altri sulla falsariga di un Gasperini e/o un De Zerbi e simili; ossia di concetto calcistico opposto ai soliti noti del calcio Italiano.

Oggi tocca a Pioli, domani chissà chi sarà l'indicato dai spara scemenze di professione.

Dubito fortemente che sia una notizia vera, tuttavia dipende da quanto ipoteticamente porrebbero sul piatto.

Di Marzio

Tudor ha parlato chiaramente in una recente diretta televisiva, affermando che sarebbe ben contento di rimanere alla Juve, ma che per il momento la società gli ha comunicato che ogni decisione in merito viene rimandata a conclusione del imminente campionato mondiale per club; che sia infastidito lo esprimono i giornali alla perenne ricerca della polemica attraverso la sistematica menzogna quotidiana.

Non possiedo la sfera magica ne le cimici per spiare cosa dicono e decidono negli uffici del nostro vertice. Per quanto mi riguarda Tudor ha fatto bene, e' riuscito a portare in porto una nave piena di falle e con marinai inesperti, pertanto a parita' di illusorie fantasie e di nomi altosonanti, i presupposti per confermarlo alla guida ci stanno; poi quello che e' difficile se non impossibile da capire e' quale sara' il nuovo indirizzo della societa', ossia vogliono una squadra composta da elementi tutti maturi ed esperti, oppure ne vogliono una dall'aspetto moderno, composta da gente giovane e di talento, su cui costruire il futuro progressivamente; pertanto non con le garanzie di vincere tutto e subito.

Che gli attuali vertici societari non abbiano evidenziato il necessario interesse e di conseguenza la altrettanto necessaria attenzione, è sicuramente vero, questo purtroppo succede da un quinquennio a sta parte, ora però credo che la proprietà abbia compreso che bisogna cambiare direzione e per il momento sta sondando il terreno a riguardo del primo tassello, ossia la scelta del tecnico adeguato a ricostruire la squadra (forse tale scelta l'hanno già fatta ma per ragioni strategiche ritengono di non divulgare nulla); tutto il resto è giornalismo spiccio quanto mediocre in linea col tempo attuale (non solo d'interesse sportivo); ipotetici nomi buttati a casaccio, trasmissioni Tv a fare le stesse cose. L'importante è che abbiano capito che bisogna cambiare percorso sia per la gestione amministrativa, sia per quella prettamente tecnica; oggi gli allenatori con la nomea del sergente di ferro non funzionano più, i procuratori sono in costante agguato e le maggiori operazioni alla fine le gestiscono loro dal momento che hanno il coltello dalla parte del manico, basta notare quando la Juve chiede un giocatore il cui valore è 10, per noi diventa 20 e stessa cosa per lo stipendio richiesto. A me sta bene Tudor e se non lui, che arrivi uno in grado di costruire dando entusiasmo all'ambiente, dei grandi mestieranti bravi a gestire al momento è meglio farne a meno, quelli vanno bene quando la squadra è già pronta e con parecchi campioni affermati a comporla, altrimenti arrivano comunque quarti con la differenza di essere costati come minimo tre volte di più di un tecnico meno famoso o considerato meno esperto (non esistono corsi d'insegnamento dell'esperienza nemmeno a Coverciano), l'esperienza la si conquista e/o la si paga sul campo; questo auspico abbiano finalmente capito.

Non date retta a quanto si inventano i giornalisti, la Juve è il bersaglio preferito in quanto la società più famosa d'Italia e la meglio conosciuta al mondo, pertanto, più di ogni altra, grande veicolo mediatico. Non è possibile negare ciò che non si sa, di sicuro e già da tempo la società ha iniziato a sondare quale potrebbe essere il prossimo allenatore, ma questo non esclude che rimanga Tudor; di certo qualche contatto conoscitivo c'è stato, ma nessun accordo ne verbale ne scritto è stato posto a termine; pertanto da qui alla conclusione del mondiale per club continuerà la girandola di nomi, proposte e smentite, quindi non ritengo sia il caso di eccessivi turbamenti; ripeto per l'ennesima volta: la Juve deve essere ricostruita dalle fondamenta, ciò significa che non ci servo allenatori gestori (quelli vanno bene quando il meccanismo è già bello e pronto); sappiamo tutti quali sono i costruttori e uno di quelli verrà a guidare la squadra, altrimenti se per altre ragioni non reperibili, va confermata la piena fiducia a Tudor, pure lui è un costruttore anche se il suo nome non è altisonante come quello di alcuni altri, magari in seguito lo sarà. (un allenatore è bravo quando si ritrova a disposizione la qualità necessaria e meglio se elevata, diventa bravissimo quando se la sa costruire con le proprie mani dal nulla)

Sono tutti articoli a scopo provocatorio utili a generare curiosità quindi a vendere il prodotto giornalistico, quindi privi di senso

1) Gasperini non ha ancora firmato con la Roma. 2) Dovesse rimanere Tudor ne sarei contento, e' uno tosto che si fa rispettare e nel contempo, benvolere. 3) Nomi sempre gli stessi nomi, ma alla fine la grande differenza la fa la qualita' degli elementi a disposizione e la loro volonta' di essere squadra vincente; senza questi elementi diventa impossibile provare a vincere a prescindere da chi sia il conduttore.

Serve un costruttore, dopo troppe stagioni trascorse a non giocare a calcio per scelta, spendendo cifre assurde per ottenere almeno il quarto posto, dopo aver cacciato un tecnico comunque vincitore di uno scudetto, perche' non gradito dalla vecchia guardia e ai loro amici dei vertici societari, oggi gli inevitabili nodi sono venuti al pettine; quattro stagioni negative sotto tutti gli aspetti, grazie ai quali si e' riusciti a perdere l'identita' di squadra di alto rango e con essa pure la mentalita' tipica quanto storica della Juve. Ora serve non fare proclami, ma solamente lavorare per costruire dalle rovine; ripeto chi sara' il nuovo tecnico dovra' lavorare in tutta tranquillita', senza il patema di dover vincere subito, garantendo pero' che la nuova Juve sara' un complesso coriaceo, difficile da affrontare e garante di una rabbiosa quanto continua carica agonistica, che sia in campionato o per qualsiasi torneo di coppa. Questo devono esigere i tifosi da chi sara' il nuovo allenatore; se un Gasperini riesce a trasformare i ronzini in purosangue da corsa, benvenga e se non lui benvenga uno con le stesse idee; certi campioni si possono acquisire quando sono tali e reperibili, altrimenti si devono costruire in casa e questo e' un concetto che la societa' fara' bene a cacciarselo in testa in modo da non ricadere nuovamente negli errori commessi dal dopo Sarri in poi.

Il mercato dipende da chi sara' l'allenatore e quale fisionomia intende dare alla squadra. Per l'attacco molto dipende da cosa fara' Vlahovic e a prescindere da questo, proverei per David a zero. Al centrocampo serve qualita', dinamismo e carica agonistica; farei il possibile per Tonali. Per la difesa dipende dal modo in cui verra' disposta (se a tre o a quattro), ad ogni modo non mi farei scappare Leoni.

Se dopo cinque stagioni, ai vertici societari non hanno ancora compreso che per rivedere la luce è tassativamente necessario rinnovare tutto l'impianto e i lavori richiedono i tempi necessari, significa che ne trascorreremo altri cinque a cullarsi nei ricordi, ripetendo il ben noto mantra: "alla Juve l'unica cosa che conta è vincere".

Se Tudor al prossimo mondiale per club evidenzierà che la squadra lo segue in maniera molto positiva, probabilmente verrà confermato alla guida per la prossima stagione; altrimenti arriverà un tecnico più maturo ed esperto.

Davanti Zirkzee e in mezzo al campo Tonali, queste sono le priorità.

Concordo e questa è una realtà che ad alcuni spesso sfugge.

Probabilmente Tudor se la gioca al prossimo imminente mondiale per club, ove dovrà dimostrare che la squadra lo segue e sta ritrovando l'identità perduta e questo a prescindere che vinca o meno il torneo; il quale sicuramente sarà un trampolino di lancio definitivo per lui ma pure per i giocatori, specie quelli che nella trascorsa stagione hanno dimostrato poco o nulla e ora se vogliono rimanere devono dimostrarlo e questa sarà la loro ultima occasione.

Un tecnico o se si preferisce un allenatore, deve avere a sua disposizione il tempo necessario per conoscere a fondo il materiale umano che si ritrova a disposizione, capire i risvolti caratteriali di ogni soggetto e ovviamente le capacità di adattamento tecnico tattico ai sistemi di gioco da porre in atto; con il calcio attuale tutto questo è diventato più difficile, si gioca troppo e i tempi sono diventati molto ristretti, ossia c'è pochissimo tempo per sperimentare le necessarie soluzioni necessarie a creare una valida identità di gioco, comprese le possibili alternative. Spesso si indicano alcune fondamentali quali l'esperienza e la capacità di lettura dello svolgimento di una partita, a mio avviso ritengo che qualsiasi allenatore professionista sappia cosa vuole dalla squadra che guida, semmai è la capacità di imporre con estrema semplicità il proprio volere ai giocatori, comprendendo la parte psicologica di ogni soggetto a fare la dovuta differenza, quindi stimolarne l'azione mentale e caratteriale che poi verrà espressa sul campo. L'esperienza è il prodotto di una somma di errori dei quali fare tesoro, ma questo non significa di avere la certezza di commetterne altri, specie in un gioco di squadra talvolta basta un errore di un singolo a cambiare l'esito del risultato e poi a stravolgere quanto si era impostato come pensiero tecnico e specie tattico. Tudor a mio avviso possiede valide doti caratteriali e la necessaria empatia, tuttavia per dimostrare il rimanente necessario deve avere a sua disposizione il tempo per far capire il suo concetto di calcio e questo non è fattibile nel breve e senza errori; probabilmente un tecnico più maturo troverebbe più rapidamente il percorso da seguire, ma alla fine il tutto dipende dalla qualità a disposizione e che questa si adatti a trovare nel più breve possibile la sinergia necessaria a far muovere al meglio la squadra. Per essere vincenti oltre alla qualità, servono il carattere e la determinazione senza escludere l'elemento fortuna, componente astratta che però spesso aiuta chi osa.

Lo stavano dicendo mezzora fa su Tele Lombardia.

Avrei confermato Tudor, ma pare che arrivi Mancini.

Arriva Mancini, oramai lo danno per certo.

Esonerato Giuntoli.