Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Dario il grande

Utenti
  • Numero contenuti

    18.302
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Nel calcio attuale gli esterni, indipendentemente che siano considerati centrocampisti di fascia o attaccanti esterni, devono comunque garantire la necessaria sufficiente copertura quando la palla l'hanno gli avversari, per farlo serve corsa e perlomeno una affidabile fisicità, necessaria ad andare a contrastare l'avversario diretto quanto si pone all'offensiva; purtroppo Conceicao non possiede tale caratteristica, è un ala classica brava a puntare il fondo campo per poi cercare il cross al centro, buon dribblatore ma carente per il resto per il fatto di essere troppo minuto quindi improponibile nei contrasti; fosse meno innamorato del pallone, quindi più pratico e dinamico specie nel dai e vai, forse potrebbe giocare da seconda punta, ma probabilmente quando distante dalla linea laterale del campo va a perdere il riferimento. Può essere un elemento utile da collocare nelle mezze ore finali con gli avversari più stanchi quindi in difficoltà nell'uno contro uno, pertanto questa soluzione va valutata con attenzione dall'allenatore e in conclusione poi il resto dipende dal costo del cartellino, se troppo caro per una riserva, meglio lasciar perdere.
  2. Dario il grande

    Cristiano Giuntoli: autore di un disastro dopo l'altro

    Il vero disastro è dovuto alla incapacità gestionale dei vertici societari, tutta gente ben distante dal comprendere che l'azienda calcio professionistico è ben diversa quanto distante da quella classica industriale. Un presidente può anche non essere un acuto conoscitore del calcio giocato, ma parte lo staff che lo circonda lo deve essere assolutamente, ossia la conduzione sportiva deve essere data a gente che il calcio lo ha praticato personalmente, poi vengono i commercialisti e i ragionieri; da noi dal dopo Andrea Agnelli è avvenuto l'esatto contrario, ove i vertici si sono illusi che per ricostruire la squadra fosse sufficiente darne la guida ad un gestore unico; prima quello tecnico (Allegri) e successivamente quello sportivo (Giuntoli), mentre le due figure dovrebbero lavorare assieme e con l'aggiunta di qualche supervisore esperto di calcio con la funzione di suggeritore e di collegamento tra i vertici societari e il campo; tale fu il compito di Nedved, mentre ora non c'è nessuno, ovviare a queste lacune deve essere il primo tassello della ricostruzione; non capirlo significa perdere altro tempo e soldi e inutili anni di transizione a seguire.
  3. Dario il grande

    Cristiano Giuntoli: autore di un disastro dopo l'altro

    L'inizio del disastro parte immediatamente dopo la finale di Champions persa a Cardiff, da quel momento una micidiale progressione di madornali errori di valutazione, sia amministrativi quanto tecnici.
  4. K. Thuram è bravo e crescerà ulteriormente, ma per il momento paragonarlo a Khedira e Pogba è del tutto fuori luogo.
  5. Dario il grande

    L'espulsione di Yildiz, comminate due giornate di squalifica

    Reazioni istintive spesso irrazionali sono parte di uno sport di contatto quale è il calcio, chi lo ha praticato pure se solamente da dilettante sa che succedono in ogni contesto; Yldiz non credo abbia premeditato altrimenti non si sarebbe fatto beccare come un pollo, pertanto non vedo il caso di proseguire con il processo ad oltranza: ha sbagliato e ora paga con due giornate di squalifica.
  6. Dario il grande

    L'espulsione di Yildiz, comminate due giornate di squalifica

    Pare che Mbangula sia ritornato disponibile, potrebbe essere lui il sostituto di Yldiz.
  7. Dario il grande

    L'espulsione di Yildiz, comminate due giornate di squalifica

    Reazione da ingenuo, ne succedono di simili ad ogni partita e in qualsiasi categoria, ma la Juve e' la Juve e Yldiz e' un giocatore della Juve.
  8. A Bologna e a Roma con la Lazio, sono due finali ove è vietato perdere, pertanto massima concentrazione e coltello tra i denti, ci stanno di mezzo tutta la stagione e l'importanza della prossima, comprese le eventuali riconferme o meno di parecchi giocatori.
  9. Credo dipenda dal fatto dei troppi soldi garantiti fin da subito e senza la necessaria ambizione sportiva, mentre il fattore maggiormente responsabile di questa situazione, sia l'eccessivo potere in mano ai procuratori dei giocatori.
  10. Avessimo due autentiche mezze ali di qualità e inventiva, con Locatelli in posizione centrale a coprire loro le spalle e fungere da filtro davanti la difesa, quindi in un centrocampo disposto a tre, poi si ritornerebbe a pensare in grande; a patto che dopo tanti anni la squadra poi diventi finalmente un complesso dinamico (ci sono riuscite quelle che ci stanno davanti e alcune di quelle che ci stanno dietro, non vedo per quale motivo non dovessimo riuscirci pure noi).
  11. Non è che ci mancano gli elementi per sostituire Yldiz, seppure meno bravi di lui, poi dipende dalle intenzioni tecnico tattiche dell'allenatore e dal possibile eventuale recupero fisico di qualche giocatore.
  12. Lo ridico per l'ennesima volta: Locatelli è un mediano vecchia maniera, roccioso quanto valido incontrista, il carattere e la carica agonistica non gli mancano e la sua tecnica è più che sufficiente per trattare la palla a garanzia del dialogo con i compagni, tra l'altro possiede un buon calcio con il piede destro; non essendo rapido nei movimenti e poco dinamico il suo raggio d'azione meglio rimanga nella propria metà campo, pure per il fatto che è bravo a chiudere gli spazi davanti ai difensori, quindi garantisce un valido filtro. Disponessimo di un paio di autentiche mezze ali di qualità, il ruolo di Locatelli sarebbe perfetto a garantire la necessaria copertura ed equilibrio al reparto di centrocampo, ma purtroppo le due vere mezze ali sono venute entrambe a mancare (Koopmeiners e Douglas Luiz) e a farne le spese è stata l'intera squadra; per la prossima stagione, Locatelli ed il giovane K. Thuram vanno tenuti, a patto che poi vengano acquisite le due mezze ali di ampie garanzie e affidabilità, ossia in grado di fare la necessaria differenza.
  13. Dario il grande

    L'espulsione di Yildiz, comminate due giornate di squalifica

    Cose che succedono da sempre su tutti i campi di calcio, compresi i dilettanti; uno provoca e stuzzica e l'altro reagisce in malo modo e se giovane lo fa pure da pivello; la squalifica gli servirà per crescere e capire che la miglior reazione vendicativa sono un paio di tunnel e Yldiz possiede i mezzi tecnici per farlo. Ora lasciamolo in pace dal momento che non ha ucciso nessuno e nemmeno procurato gravi lesioni fisiche. A proposito di possibili sostituti, come è la situazione riguardo Mbangula?
  14. Dario il grande

    (TS) "Mercato Juventus: le ultime su Tonali e De Cuyper"

    Tonali è uno dei pochi nomi validi a migliorare il nostro attuale mediocre centrocampo, tuttavia dubito fortemente che arrivi alla Juve. Molto dipenderà da chi sarà il prossimo tecnico a guidare la squadra e da quale assetto le darà, poi non credo che la società intenda privarsi di Koopmeiners, per ovvie ragioni gli darà una seconda possibilità, semmai provino a piazzare Douglas Luiz in Premier, meglio se in cambio di un valido centrocampista, oppure provando a inserirlo in qualche trattativa magari pensata per portare Zirkzee alla Juve, elemento che ci servirebbe moltissimo per dare qualità offensiva, tecnicamente è molto bravo e possiede il dono della genialità. Ma a mio avviso l'elemento che più ci servirebbe è Dani Olmo, il quale pare sia intenzionato a cambiare aria, pertanto potrebbe essere lui quel regista offensivo che oramai ci manca da troppe stagioni.
  15. Dario il grande

    Cristiano Giuntoli: autore di un disastro dopo l'altro

    Ricostruire dopo anni di nulla, grazie ai quali è stato smarrito pure l'aspetto più importante, ossia il carattere e quella mentalità tipica della Juve e la sua storia; è davvero un compito per niente facile, tra l'altro con una società la quale si limita a dire lì hai soldi e ora arrangiati però vedi di vincere qualcosa. Non sto a prendere le difese di Giuntoli, il quale sicuramente ha commesso degli errori, specie quelli inerenti ai rapporti interpersonali con lo staff tecnico e i giocatori, ma sottolineo le difficoltà impreviste cui è andato incontro dal momento che, di punto in bianco, si è ritrovato privo della coppia titolare dei difensori centrali e poi praticamente tradito dalla coppia di centrocampisti i quali sarebbero dovuti essere il perno pensante della squadra; Koopmeiners e Douglas Luiz da tutti considerati tra i migliori della stagione scorsa nelle rispettive squadre di provenienza e da noi praticamente assenti per tutta la stagione, questi più che errori vanno considerati mancanza di serietà e di garanzia professionale; mentre vanno considerati errori tecnici gravi, l'acquisizione di Nico Gonzalez, quella non necessaria di Di Gregorio e gli allontanamenti poco ponderati dei vari: Szczesny, Danilo, Fagioli e Kean, specie quest'ultimo quando oramai era chiarissimo che Milik per quest'anno non lo avremmo visto scendere in campo. Tutto questo non lo considero un assieme di errori cui si ipotizzano: la presunzione e l'incapacità; semplicemente si evidenzia l'inesperienza a dirigere una grande squadra la quale mantiene degli obblighi storici che le altre nemmeno conoscono.
  16. Dario il grande

    (TS) "Mercato Juventus: le ultime su Tonali e De Cuyper"

    Nonostante la stagione non proprio brillante, Vlahovic me lo terrei semplicemente per il fatto che in giro di prime punte di notevole quanto garantito spessore non ce ne sono, o meglio quelle poche in circolazione sono tutte felicemente accasate presso grandi club e ad ogni modo verrebbero a costare più del Serbo, il quale da parte sua dovrebbe abbassare le pretese a meno che il suo procuratore non si sia già accordato con qualche grande club e allora il ragionamento non ha più senso. Vlahovic non ha disputato una grande stagione, ma pur giocando in una Juve purtroppo qualitativamente scarsa i suoi golletti è comunque riuscito a metterli a segno, certo altri suoi famosi colleghi hanno fatto decisamente meglio, però giocando nel Barcellona, nel Real Madrid, nel Bayern, ossia squadre che giocano un buon calcio e specie impositivo, cosa che da noi non avviene oramai da parecchi (troppi anni). Siamo obbiettivi, fare la prima e unica punta in una squadra dove l'illuminatore della manovra è l'onesto Locatelli, ove i terzini capaci di garantire numerosi cross in pratica non esistono e ove gli unici saltuari spunti geniali vengono garantiti da un ragazzino di nemmeno vent'anni; è cosa piuttosto difficoltosa per qualsiasi attaccante anche se di maggior valore tecnico. Corrono voci a riguardo di Osimehen, va subito detto che è costosissimo sia di cartellino quanto di stipendio, ammesso che comunque arrivi, ma se poi il contorno rimanesse quello attuale pure lui probabilmente troverebbe difficoltà ad esprimersi al meglio; pertanto a mio modo di vedere prima bisogna completare la squadra con elementi di garantita qualità specie a centrocampo e qualcosa nel reparto difensivo, davanti auspicando che resti Yldiz, un pensierino a Zirkzee a questo punto lo rifarei.
  17. L'errore è stato riprendere Allegri, quando invece era necessario rifare completamente la squadra e piantare le basi per il futuro, probabilmente ci sarebbero voluti un paio d'anni, mentre così ne sono trascorsi cinque a spendere tantissimi soldi inutilmente e quel che è peggio, senza avere ancora costruito niente.
  18. Tutto dipende da quale sarà la filosofia di gioco della prossima Juve, ossia se finalmente capirà che è fondamentale diventare una squadra in grado di esprimere un calcio impositivo e continuativo sempre e contro chiunque, oppure se rimarrà ancorata agli antichi Italici concetti aziendalistici, tipo ottenere il massimo spendendo il minimo (nel trascorso quinquennio è avvenuto esattamente il contrario). In riferimento alla nuova auspicata mentalità, poi devono venire scelti i giocatori che servono, senza però distribuire nomi a casaccio; quindi garantita qualità in tutti i ruoli (specie a centrocampo ove siamo mediocri) e accurata scelta delle punte in stretta relazione al modo in cui si intende far giocare la squadra.
  19. Al punto in cui siamo arrivati dubito ci siano ampi spazi di scelta a riguardo della prossima guida tecnica della squadra, ma prima di tutto è necessario capire cosa si vuole fare da grandi, ossia se si intende perseverare a battere i piedi con il vogliamo tutto e subito (per il momento sono cinque anni di nulla); oppure si è finalmente capito che è necessario ricostruire completamente la squadra e che per farlo servono giocatori di qualità e il tempo necessario. Conte vuole giocatori di ampie garanzie qualitative immediate, quindi se ci sono i mezzi finanziari per farlo la strada è questa e altre soluzioni non ce ne sono; altrimenti per ricostruire partendo da zero, i profili sono l'esperto innovatore Gasperini, o il più giovane De Zerbi, reputo interessante pure Fabregas; ma va precisato che con queste tre ipotesi i tempi possono diventare decisamente più lunghi. Un ultima cosa: ai vertici della società va posto chi conosce bene il calcio professionistico d'alto livello, staff dirigenziale compreso. (commercialisti e ragionieri se ne stiano in ufficio)
  20. Per rifare la Juve è necessario cambiare mezza squadra, altro che pensare alla prima punta. Se la squadra non sa proporre una degna manovra offensiva a fare la punta (per giunta l'unica) ci si può mettere qualsiasi grande nome e sicuramente più famoso di Retegui, ma l'esito finale non cambierà in maniera tale da fare quella differenza che serve. Più che la prima punta o anche la seconda, è assolutamente necessario reperire la qualità tecnica ma specie caratteriale da grande squadra, sostanzialmente andata perduta grazie alla filosofia rinunciataria iniziata con il dopo Sarri e tutt'ora in corso.
  21. Dario il grande

    Cristiano Giuntoli: autore di un disastro dopo l'altro

    La fonte dei disastri si trova dal dopo Sarri al tempo attuale, una progressiva caterva di errori incredibili quanto banali e micidiali.
  22. Il carattere ed il temperamento dei giocatori sono indice di garantita qualità, attualmente questa è quasi del tutto assente e lo si nota bene.
  23. Prima di comprendere e poi sapere chi prenderà la prossima Juve, ci sono alcuni fattori elementari cui tenere conto: 1) quale sarà il suo prossimo dispositivo tecnico tattico. 2) quali giocatori non verranno ritenuti parte del nuovo dispositivo, quindi verranno ceduti.
  24. Dario il grande

    Il nostro vero grande problema: il gol

    Se una squadra manovra lenta, poco incisiva e prevedibile, non imporrà mai il suo modo di giocare, per conseguenza troverà notevoli difficoltà ad andare a rete; anzi alla fine esalterà l'azione avversaria, specie quella delle compagini tecnicamente più deboli ma grintose (i nomi e le situazioni le conosciamo bene tutti).
  25. Siamo una squadra priva di vera qualità e lo ripeto per l'ennesima volta: per qualità s'intende non solo quella tecnica, ma specie quella del carattere, dell'impegno costante e del temperamento, elementi visibilmente mancanti, quindi non comprensibili in una società di grande rango. Eccetto il giovane Yldiz, il quale gli ingredienti del campione li possiede tutti, per il resto sono gregari e nemmeno di stabili garanzie, gente che su cinque partite ne gioca bene una, l'altra meno e le rimanenti decisamente insufficienti, non può giocare nella Juventus; tra l'altro costano molto e rendono poco, s'infortunano in continuazione, sicuramente dipende dalla sfortuna, ma il sospetto che si allenino poco e male alla distanza prende forma. Cambiare allenatore è la scusa più semplice e banale, talvolta pure vigliacca; io non ho mai tifato per gli allenatori in genere, se fanno bene li apprezzo altrimenti no, ma è chiaro che l'allenatore diventa una questione progettuale, anzi l'inizio del progetto e la scelta spetta ai vertici della società, ove però se vi gravitano commercialisti e ragionieri poi diventano difficili se non impossibili i ragionamenti specifici necessari a costruire una squadra altamente competitiva. In conclusione, se già si possiedono dei giocatori pronti e qualche campione, va preso un allenatore esperto gestore; se invece non si possiedono tali elementi, va preso un allenatore costruttore e a questi deve venire garantito il tempo necessario al lavoro di costruzione, credere di poterlo fare in una stagione è pura utopia. Ora gli addetti ai lavori si sforzino a capire se Tudor sia in possesso delle caratteristiche necessarie al tecnico costruttore, altrimenti nemmeno lui serve, come con gli elementi attuali a disposizione ancora meno serve un tecnico gestore. La decisione in merito va presa subito, ossia già a Maggio, auspicando di non essere già in ritardo.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.