Dario il grande

Di Lorenzo 7 (un paio di parate decisive) Weah. 6 (si arrangia in un ruolo non suo) Gatti. 6 (in fase calante, rimane la grinta) Viera. 6 (senza infamia ne lode) Savona 5 (impreparato per la serie A) Locatelli 5 (grinta e niente altro) McKeenie 5,5 (impegno e basta) Koop 5 (giocatore da centrocampo a tre) Gonzalez 5 (fumoso senza idee) Yldiz 5,5 (deve dare di piu') Kolo Muani 7 (vera punta; il migliore) Kelly 5 (deve lavorare molto) Thuram 6 (uno dei pochi sufficienti) D. Luiz 6 (almeno prova a mettere ordine) Mbangula s.v. Conceicao s.v. T.Motta 6 (l'apprendista erede di Allegri, ossia il non gioco, ma per il momento sono due vinte di seguito, quindi fortunato)

La Juve ritorni ad essere la Juve, carattere, grinta e gioco, meno tatticismi e maggiore libertà di esprimersi attraverso il talento dei propri giocatori; sono gli allenatori che devono adeguarsi alle caratteristiche del materiale umano a disposizione e non viceversa, la differenza la fa la qualità attraverso la creatività dei singoli collocati in un contesto collettivo ben amalgamato quindi sinergico, altrimenti l'esito diventa quello di spendere centinaia di milioni a stagione per poi raggiungere il nulla; se poi le priorità sono la SPA ed il bilancio, allora dicano chiaro e tondo che bisogna pazientare a lungo con la speranza che nel frattempo si inizi a costruire.

Con Kelly e Costa aggiunti a Kalulu e Gatti, credo sia completato l'assetto difensivo, poi rientreranno Bremer e Cabal, semmai bisogna capire che intendono fare con Cambiaso. Adeyemi potrebbe essere l'elemento giusto per garantire imprevedibilità e fantasia al reparto offensivo, ma probabilmente significherebbe il saluto da parte di qualcuno tra gli attuali esterni offensivi.

Nel nostro attuale centrocampo è praticamente del tutto assente la qualità, sono tutti dei gregari, nessuno dei quali in possesso di un minimo di genialità in fase di costruzione; tutta l'azione della Juve si riduce a dare palla sulle fasce laterali, sempre in posizione avanzata (pure per il fatto che eccetto Cambiaso, non possediamo terzini fluidificanti), funziona abbastanza bene a sinistra ove opera il nostro unico vero talento (Yldiz), in modo approssimato a destra ove opera il bravino ma fumoso Conceicao (quando imparerà ad alzare la testa e capire che a calcio si gioca con la squadra e non per sè, probabilmente diventerà un esterno di elevata qualità). Fagioli andava tenuto, ma ripeto, da noi sono di moda i centrocampisti fisicamente solidi anche a discapito del necessario valore tecnico.

Ovviamente sempre alla ricerca di difensori, mentre a centrocampo sono tutti gregari e nemmeno un giocatore che spicchi per qualità tecnica e inventiva.

Auspico che il tecnico abbia l'illuminazione tecnica attraverso la quale possa comprendere che le squadre d'alto rango schierano sempre due punte, quelle che invece ne schierano una sola piuttosto rare, possiedono centrocampisti in grado di trasformarsi in attaccanti e trovare spesso la via del gol e questo non è il caso nostro.

Spero possa ritornare alla casa madre e si finisca con la fissazione che l'esotico e più bello e utile, tecnicamente Fagioli non è secondo a nessuno, meritava solamente una maggiore considerazione; ma a quanto pare si persevera con gli allenatori trendy con il paraocchi, tutto tatticismo esasperato; dimenticando che alla fine la vera differenza la fanno i calciatori quando sono garanti di qualità elevata.

Quando si possiede una coppia di terzini di elevato livello diventa più facile e logico disporre la difesa a quattro elementi, se invece tale coppia non esiste, meglio optare per la difesa a tre, però bisogna disporre di centrali di ampie garanzie. Poi ovviamente il tutto dipende da come si intende far giocare la squadra.

In fatto di serietà, auspico che da Juve lo siano i 110 milioni spesi per i due oggetti misteriosi, i quali a 2/3 del campionato in corso ancora non si sono espressi (anzi visti)

Tempo fa avevo dato alla dirigenza e all'attuale tecnico tutte le attenuanti riferite in particolare alle evidenti problematiche dovute in ampia parte ai numerosi infortuni e da qui le difficoltà ad amalgamare al meglio la squadra, tra l'altro composta da numerosi elementi nuovi e parecchi giovani; però avevo pure indicato che dal corrente mese Febbraio avrei preteso di notare delle migliorie pure in fatto assimilazione al concetto di gioco preteso dal tecnico, quindi i fatti concreti posti in opera da parte di alcuni giocatori peraltro acquistati a prezzo molto salato, i quali per il momento non hanno per nulla soddisfatto le aspettative e addirittura pongono in dubbio la scelta societaria di cedere Fagioli, il quale per l'aspetto prettamente tecnico non aveva nulla da invidiare ai misteriosi Douglas Luiz e Koopmeiners; a meno che il problema nascosto non sia un altro, ossia la possibile incompatibilità di vedute tecnico/tattiche tra giocatori e tecnico. Con la prima di Febbraio siamo partiti bene, ma non vorrei si trattasse di un caso fortuito, d'ora in avanti non ci sono più scuse, bisogna arrivare all'obbiettivo previsto ad inizio stagione: il quarto posto in campionato e provare a fare il meglio possibile in Champions League, ma pure in Coppa Italia.

Il modulo di gioco di base va scelto in riferimento alle caratteristiche tecniche fisiche e mentali dei giocatori a disposizione e il modo di interpretare al meglio il volere tattico preteso dal tecnico; detto questo va preso in considerazione che i moduli di gioco quasi mai rimangono statici, difatti spesso variano di seguito alla disposizione sul campo delle squadre avversarie e specie alla loro caratura tecnica; ciò significa che i giocatori sul campo devono saper interpretare qualsiasi variante decisa dalla panchina con estrema immediatezza. A mio modo di vedere con gli elementi attualmente a disposizione questa squadra dovrebbe adottare uno schema di partenza 4-3-3 o forse meglio a 4-3-1-2 (con il trequartista e due punte), molto dipende dalle caratteristiche dei due terzini esterni, ossia, se oltre a difendere, pure capaci a supportare l'azione offensiva lungo le fasce di pertinenza. L'attuale tecnico, sembra rimanga orientato a ripetere il sistema che la stagione scorsa utilizzava con il Bologna, ossia con il centravanti arretrato a suggerire le azioni offensive partendo praticamente dalla linea dei centrocampisti (il passo tra centravanti di manovra e autentico trequartista e brevissimo), i giocatori per porre in pratica tale concetto li abbiamo, ma per renderlo concreto diventa d'obbligo disporre del centrocampo a tre elementi e riuscire finalmente a capire che senza essere un collettivo dinamico e sempre compatto nelle misure, molto difficilmente si riesce ad imporre il proprio gioco e questo a prescindere dal sistema o modulo adottato; aggiungo che una squadra di rango elevato pone sempre due punte in attacco, quelle rare che ne schierano una sola, possiedono centrocampisti molto bravi negli inserimenti offensivi e noi al momento di giocatori con tali caratteristiche non ne abbiamo (anzi li abbiamo solamente ipotizzati tali, il riferimento a Koopmeiners e Douglas Luiz è evidente). .

Entrambi centrocampisti ma con due ruoli diversi, Fagioli è decisamente più portato alla regia, Miretti possiede caratteristiche più offensive (da trequartista).

Ripeto: considero un errore la cessione di Fagioli, nel contempo auspico il rientro di Miretti a Giugno prossimo; basta con l'esotico a tutti i costi e a prezzi esorbitanti; si valorizzino i giocatori Italiani, ai quali non è permesso sbagliare un paio di partite, mentre per i "fenomeni" esteri va bene qualsiasi giustificazione, quindi serve tantissima pazienza (pure una stagione intera).

La rosa è completa, sono stati coperti i ruoli difensivi ma non ho compreso la cessione di Fagioli, al quale dava data ulteriore fiducia (tra l'altro tra gli attuali centrocampisti era l'unico a giocare sempre di prima intenzione e a testa alta), il suo difetto consiste nel fatto che non è costato 60 milioni e pertanto deve giocare per forza.

Oramai da parecchi anni vanno di moda i centrocampisti muscolari garanti di fisicità a discapito della tecnica, ossia padronanza dei fondamentali piedi educati e rapida visione di gioco; andiamo avanti così, pieni di gregari corridori e limitati alla copertura; senza prestare bado al fatto che le altre specie quelle che sono ai vertici del campionato e non solo, dispongono tutte, specie in mezzo al campo, di gente tecnicamente dotata e capace di svolgere al meglio le due fasi. Peccato, Fagioli è uno che sa giocare a calcio e lo fa al meglio quando a fianco di gente in grado di parlare lo stesso suo linguaggio; forse meglio così (per lui), noi si procede con i "fisicacci" specie quelli che ci mettono una stagione intera ad amalgamarsi e mica detto che poi ci riescono.

Di Gregorio 6 Savona 6 Gatti 6,5 Veiga 6 Weah 6,5 Locatelli 6 McKeenie 5,5 Koopmeiners 6 Nico Gozalez 6 Yldiz 7,5 (il migliore) Kolo Muani 7 Vlahovic 6,5 Thuram 6 Conceicao 6 Thiago Motta 6 (provi a schierare il centrocampo a tre elementi con il trequartista dietro a due vere punte)

Il giudizio su Giuntoli e contorno lo esprimerò a fine stagione, questa in corso è una stagione di transizione purtroppo collegata a parecchi fattori negativi ai quali si sono aggiunti gravi imprevisti: ricostruire una squadra competitiva partendo da zero è cosa molto difficile se non addirittura impossibile, specie quando non si è pensato di farlo in maniera progressiva negli anni precedenti. Sulla carta gli acquisti erano ritenuti più che validi, poi non è stato così, va pure sottolineato che all'inizio si era parlato che l'obbiettivo della squadra era (e rimane) il quarto posto in campionato, pertanto vediamo di raggiungerlo e poi a Giugno se ne riparla.

Quante mega scemenze scrivono con il solo scopo di creare ulteriore confusione nel nostro ambiente.

Il progetto consiste nel avviare il contenimento dei costi relativi al monte stipendi e nient'altro. Sempre più evidente che la proprietà intenda far gestire la squadra da allenatori aziendalisti, concepiti come fossero amministratori delegati al servizio dell'azienda ed il fatto di essere esperti conoscitori del mondo del calcio passa in secondo piano; questo oramai succede da parecchi anni e se l'intenzione è quella di proseguire con questa linea di pensiero prevedo tempi bui per la Juve.

Oggi primo Febbraio, la menzogna rosa apre con una mega balla, ovviamente inventata di sana pianta come loro abitudine da sempre.

L'unico progetto in fase di sviluppo è quello attinente alla riduzione dei costi, specie del monte stipendi, la scelta tecnica in questo caso è posta in secondo piano, l'allenatore è stato scelto in base alla sua caparbietà caratteriale a garanzia del volere dell'azienda; la ricostruzione della Juve e della sua competitività è rimandata alla prossima stagione.

Per ricostruire una squadra partendo da zero, composta da numerosi volti nuovi e specie da parecchi giovani, è necessario spendere parecchio tempo, a volte anche più di una stagione intera; tuttavia dopo mesi di lavoro bisogna intravedere qualcosa di positivo almeno nell'atteggiamento mentale e la bozza di come la squadra intende esprimersi sul campo, poi tra gli inevitabili alti e bassi si prosegue con il percorso di transizione; constatato questo va posto in evidenza che al momento non si è ancora visto praticamente niente di positivo, ne a livello mentale, ne a livello di gioco, semmai si stanno manifestando dei fastidi reciproci sia nei rapporti interpersonali, sia nei concetti tecnico-tattici. Evidente che le cose non stanno andando per il verso giusto e a questo punto dovrebbero intervenire i vertici societari, ma dubito che tra questi vertici ci siano persone altamente competenti di calcio in grado di risolvere con immediatezza le diverse problematiche.

Fagioli possiede notevoli doti tecniche e la capacità non indifferente di vedere lo sviluppo del gioco in verticale, semplicemente non è giocatore da centrocampo disposto a due, offre il meglio quando la disposizione è a tre elementi; poi probabilmente al tecnico non garba chi cerca la verticalizzazione del gioco, esige la manovra per vie orizzontali (tipico dei difensivisti) ed il possesso palla ad oltranza ed è per questo motivo che ha escluso Fagioli e persevera a far giocare Koopmeiners in un ruolo non di sua pertinenza.

La Repubblica è nota per inventare stupidaggini, ma in questo caso temo ci sia qualcosa di veritiero. Thiago Motta sino ad ora e per varie ragioni ha operato in situazioni piuttosto avverse, ma credo ci stia mettendo pure di suo a consolidare l'attuale negatività; quando una squadra praticamente rinuncia a giocare pure per l'aspetto della volontà, significa che qualcosa di pesante è successa nel rapporto tra tecnico e giocatori.

Un modulo vale l'altro per il fatto che va strettamente collegato alle caratteristiche di chi lo interpreta e in quale modo, ossia a garantire in maniera ottimale il rendimento della squadra della squadra. Il centrocampo attuale a due interni non è sinonimo di ampie garanzie, appena sufficiente in fase di copertura, mediocre in quella di costruzione e supporto offensivo; Locatelli e chi solitamente lo affianca sono mediani capaci in interdizione, ma non in possesso della qualità tecnica necessaria a condurre la manovra, sono poveri di idee e sprovvisti del minimo di genialità calcistica. La soluzione più ovvia è aggiungere un elemento più tecnico e mobile a formare un centrocampo disposto a tre e davanti ad esso collocare un trequartista libero di spaziare tra le linee e sempre in grado di andare a supporto delle punte fornendo assist e/o andando comunque a riempire l'area avversaria nelle fasi di possibile finalizzazione; quindi sulla carta la disposizione sarebbe: 4-3-1-2 (4-3-3 nel caso si intenda perseverare con una sola prima punta).