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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Concordo, pure a me pervade la sensazione che in squadra ci siano troppi bamboccetti viziati interessati più allo stipendio che alla loro professionalità e al valore della maglia che indossano ed è per questo che ritengo un grave errore non insistere con maggiore considerazione sui giovani di proprietà, piuttosto che a cederli per poi strapagare quelle che non sono altro che scommesse a mio avviso ancora più difficili da vincere. In questi anni abbiamo ceduto troppi giovani cresciuti da noi e con amore per la maglia bianco nera, utilizzati spesso in malo modo in quanto considerati dei tappa buchi poi utili a fare cassa, per prendere in cambio gente svogliata, con l'idea di essere oramai arrivati ed arricchiti, quindi privi della necessaria ambizione e personalità da vincenti. Troppe volte si rinnova la frase, non sono da Juve, la nostra maglia pesa, per poi arrivare a gettare via 200 milioni, cacciare gli allenatori e ritrovarsi oramai da sei anni a ripetere che bisogna cambiare indirizzo e la prossima stagione sarà quella di un percorso innovativo. I soldi, pure tanti, vanno spesi sulle certezze e non sulle ipotesi, se non è possibile acquisire il materiale garante di elevata qualità, si opera con quanto di meglio c'è in casa e semmai lo si aiuta pazientemente a crescere, pertanto non si procede a casaccio come purtroppo succede oramai abitualmente da troppo tempo. Evra ha pienamente ragione.
  2. Lo so pure io che non c'entra a livello prettamente tecnico, ma lo potrebbe fare come collocazione tattica, se Thuram riesce a fare l'esterno di centrocampo potrebbe diventare un fattore tattico molto importante.
  3. Thuram esterno di centrocampo lungo la fascia sinistra potrebbe rivelarsi un esperimento interessante, in quella posizione fu spesso collocato il primo Pogba e con ottimo esito; quindi da provare.
  4. Non è ancora manco arrivato a Torino e questi già sanno in quale modo disporrà la difesa e chi saranno gli esclusi; ma andate a farvi friggere, ridicoli.
  5. Manca la coppia (Conceicao e Zhegrova sono una coppia), se gioca Conceicao e per altri motivi non rende bene, oppure si fa male, poi non disponiamo del sostituto alternativo (sino a che questo non e' in grado di stare manco in panchina); quindi se si rende necessario il cambio diventa impossibile farlo, senza stravolgere l'assetto tecnico tattico. Jose Mario e' tutt'altro tipo di esterno, peraltro di piede destro e non ha nulla a che vedere ne con il Portoghese, ne con il Kossovaro.
  6. Di Conceicao conosciamo i pregi e i difetti, di Zhegrova per il momento solamente ipotesi, pertanto sino a che quest'ultimo non sarà in grado di scendere in campo viene a mancare l'alternativa al Portoghese ed è pure per questo motivo che ritengo stia rischiando il posto; lacune tecnico tattiche a parte, manca la coppia, dal momento che se gioca Conceicao poi non abbiamo il suo sostituto, mentre nel caso scelga Jose Mario, poi si gioca in maniera diversa e all'occorrenza con McKeenie alternativo.
  7. Locatelli è un buon mediano vecchia scuola, coriaceo e valido agonista, la sua posizione deve essere quella del centrocampista più arretrato sempre pronto a interdire e a supportare i difensori, per poi passare alla impostazione breve e sino a qui il suo lavoro lo ha sempre svolto con impegno e merito; ciò che invece non si può pretendere da lui è l'autentica regia semplicemente per il fatto che non ne possiede le doti basilari e la necessaria mobilità dinamica (lento nello smarcarsi e lento nel recuperare la posizione). Locatelli per garantire una resa ottimale deve giocare alle spalle di due autentiche mezze ali garanti di qualità tecnica delle quali al momento non disponiamo, o meglio per caratteristiche tecniche lo potrebbero essere i giovani Miretti e Adzic, ma questo richiede le necessarie verifiche di garanzia, quindi: considerazione, fiducia e tempo (talvolta succede che le soluzioni a certe problematiche sono già presenti in casa propria e ce se ne accorge in maniera inaspettata per situazioni emergenziali).
  8. A mio modo di vedere con Spalletti in panchina, quello che rischia di più il posto da titolare è Conceicao, in quanto esige un compito particolare da parte dell'esterno offensivo di destra, dal quale pretende funzioni di spola e nella fase d'attacco vuole che una volta saltato l'avversario poi il cross sia immediato e non a casaccio e fuori tempo, come purtroppo spesso succede con il Portoghese, bravo nel dribbling secco e poi a sciupare il vantaggio a causa della testa bassa quindi a non vedere lo smarcamento dei compagni (questa è una grave lacuna e con Spalletti il rischio di esclusione è molto concreto).
  9. Da inizio stagione si indica il sistema 4-3-3 quale disposizione ideale, potrebbe anche starci a 4-3-1-2 (escludendo in tal caso Conceicao e con Yldiz a fare il trequartista dieto a due punte). Potrebbe anche darsi che poi Spalletti intenda mantenere la difesa a 3 il centrocampo a 4 (ma con diversa disposizione rispetto a quanto è stato sino ad ora), un solo trequartista e comunque le due punte, quindi 3-4-1-2; rimane che il tutto dipende da come viene interpretato dai giocatori e se questi sono in grado di esaudire, quindi concretizzare, i dettami tecnico tattici avuti dal tecnico.
  10. Magrin era decisamente meglio e sapeva giocare anche più avanzato.
  11. Da inizio stagione si indica il sistema 4-3-3 quale disposizione ideale, potrebbe anche starci a 4-3-1-2 (escludendo in tal caso Conceicao e con Yldiz a fare il trequartista dieto a due punte). Potrebbe anche darsi che poi Spalletti intenda mantenere la difesa a 3 il centrocampo a 4 (ma con diversa disposizione rispetto a quanto è stato sino ad ora), un solo trequartista e comunque le due punte, quindi 3-4-1-2; rimane che il tutto dipende da come viene interpretato dai giocatori e se questi sono in grado di esaudire, quindi concretizzare, i dettami tecnico tattici avuti dal tecnico.
  12. Le pedine sono queste, quindi tanto vale provare, l'unico grosso dubbio è rappresentato da Cambiaso nel trio di difensori centrali.
  13. Esatto, i mezzi tecnici per farlo li possiedono entrambi, però serve considerazione e fiducia nei loro confronti, pure per il fatto che a Gennaio difficilmente è reperibile materiale di qualità garantita per quel ruolo.
  14. Gli esiti nocivi e costanti di questa squadra iniziano con il dopo Sarri, ove la società ha preferito ascoltare e schierarsi dalla parte dei senatori capi spogliatoio e non dalla parte dell'allenatore; pur di accontentarli lo hanno esonerato proprio nel momento in cui doveva iniziare il restauro ed il rinnovo e da allora sono sei anni che la stiamo pagando salata, brancolando nel buio avendo perduta pure l'identità Juve.
  15. Brambilla siederà in panchina sino all'arrivo del nuovo allenatore, pertanto non ha il modo di modificare proprio nulla a meno che, nell'attesa, non abbia già ricevuto possibili direttive dai piani alti. La difesa che sia a tre o a quattro, dipende esclusivamente dagli interpreti, dalla loro qualità e specifiche caratteristiche individuali; l'unica cosa che serve ad una squadra è trovare la sinergia necessaria a muovere il meglio possibile l'intero meccanismo.
  16. I moduli di gioco dipendono dalla capacita' di interpretarli e gli interpreti dipendono dalla qualita' di cui i soggetti dispongono. La Juve attuale e' decisamente povera di qualita', ma pure di personalita' e carattere. Chi sara' il nuovo allenatore si ritrovera' davanti a queste problematiche difficili, se non impossibili da risolvere in tempi brevi; poi che sia Spalletti o chi altro dovra' tenere saldo il gruppo almeno sino a Gennaio, auspicando che poi arrivi cio' che veramente serve subito.
  17. Dario il grande

    Mancini e il filo che lo lega a Vialli

    Preferisco Mancini a Spalletti.
  18. Se non ci sono garanzie qualitative a centrocampo, ogni altra ipotesi di migliorie in difesa e in attacco perde valore. I nostri centrocampisti sono poveri di tecnica, quindi imprecisi, privi di idee e di poca intensita' agonistica; solamente dei gregari non da grande squadra, dei quali forse si possono conservare alcuni perche' giovani e da indirizzare quali riserve, poi se crescono in tempi brevi rimangono, altrimenti vanno ceduti.
  19. Mi dispiace per Tudor, ma era chiaro che il voler accontentare i giocatori ritenendoli amici che ripagano a questi livelli non paga; in più ha pagato la sua ostinazione a non voler cambiare sistema e specie a capire che una squadra scarsa e difficile da riassestare deve giocare esclusivamente di rimessa. Ora vediamo se arriva uno tra Mancini o Spalletti o qualcos'altro di esotico; tempo per ricostruire partendo da zero non ne abbiamo.
  20. Tudor possiede carattere ma non personalità ferma ed impositiva, la qualità del parco giocatori, eccetto qualche raro elemento, è piuttosto scarsa, pertanto è inutile insegnare loro come stare in campo con un sistema o l'altro, il centrocampo è il settore che abbisogna di un drastico rinnovo, servono giocatori garanti di tecnica ed esperienza, quindi possiamo tenere i tre più giovani quali apprendisti con il ruolo di riserve alternative ai titolari da acquistare; difesa e attacco funzionano male a causa della citata carenza del centrocampo ove latita del tutto la gestione del gioco, sia di copertura che di impostazione della manovra e necessario supporto offensivo. Di esperto e affidabile credo di più in Mancini piuttosto che in Spalletti, di innovatori per il momento non ne vedo manco uno e poi con uno di essi la squadra dovrebbe ritornare a scuola e ora non c'è il tempo per farlo e in questo secondo caso meglio tenere Tudor a patto che si cacci in testa che questa squadra può giocare solamente 4-3-3 e praticando una manovra quasi esclusivamente di rimessa (contropiede); il centrocampo e alcuni elementi sono troppo scarsi per provare a fare altro.
  21. Ho scritto più volte e ora lo rifaccio: questa squadra non possiede un anima, è priva di identità e tutto questo in ampia parte è dovuto al fatto che negli anni trascorsi non si è mai capito e poi voluto avviare l'indispensabile rinnovo dei ranghi, sempre a rimandare alla stagione successiva, con la sciocca intenzione di fare cassa mandando via ragazzi con voglia di crescere per poi prendere nomi senza senso arrivati da squadre più o meno mediocri dove il calcio è vissuto in altra maniera, alcuni dei quali alle prese con malanni irrisolti; tra l'altro gettando a vuoto centinaia di milioni; obbiettivamente siamo una compagine scarsa e non solo di qualità, ma peggio, pure di personalità e carattere. Tudor inizialmente ha avuto il merito di riportare entusiasmo nello spogliatoio, illudendosi che fosse sufficiente riformare un gruppo unito e compatto, non notando però alcuni evidenti particolari, quali la carenza tecnica in alcuni ruoli chiave, sono tutti gregari mono ruolo (tutti mediani e nessuno in possesso di doti costruttive e organizzative tipiche dell'uomo guida); di conseguenza questa squadra è fragile, non sa gestire le partite ed è facile preda del nervosismo e dell'ansia. Ora assodato che i giocatori purtroppo non sono all'altezza della situazione, serve una scossa e se rimane Tudor, egli deve trovare il coraggio di essere drastico, togliendo di squadra alcuni elementi inutili e a prescindere dal cognome e dal loro costo, cambiare pure l'attuale sistema di "gioco", magari riproponendo qualcosa di più elementare e scolastico, altrimenti non succederà nulla di positivo e la situazione rischierà di precipitare pericolosamente. Se invece Tudor verrà esonerato, in tutta sincerità, in questo momento non saprei indicare il sostituto, forse un altro traghettatore (quale?) oppure riprendersi Motta, altrimenti uno tra i vecchi tecnici esperti e ne sono rimasti due: Mancini e Spalletti, entrambi costosi e che tra l'altro andrebbero ad aggiungersi sul libro paga di quelli esonerati (Motta e Tudor), se la società è d'accordo lo facciano subito. Un ultima considerazione, se Comolli crede di portare alla Juve presunti elementi di valore provenienti dal campionato Francese, si sta sbagliando di grosso, pure per il fatto che non si è ancora compreso quale sia il suo ruolo effettivo, ossia se è un uomo di affari o se è un fidato conoscitore di calcio professionistico; nel secondo caso si affretti a prendere un DS di ampie garanzie, invece nel primo passi da Elkann egli presenti le proprie irrevocabili dimissioni.
  22. Semplicemente Sarri aveva idee innovative (a mio avviso logiche per una squadra arrivata a fine ciclo), evidentemente tali idee non sono andate a genio ai senatori, specie per il fatto che comportavano un cambio sistematico dei modi e specie delle intensità di allenamento pretese dal tecnico; così a fine stagione, nonostante sia comunque arrivato lo scudetto, lo hanno fatto cacciare (e da qui è stato l'inizio dei nostri guai compresi quelli attuali).
  23. Se davvero hanno preso un giocatore tutt'ora in cura per la pubalgia e per giunta spendendo 25 milioni (così dicono), significa che diverse cose non funzionano nella gestione societaria e probabilmente il problema del trascorso quinquennio a perdere tempo e denaro in cambio di niente, dimora ampiamente in questa logica e decisamente meno in quella tecnica.
  24. Dubito che la società intenda esonerare Tudor e accollarsi un ulteriore stipendio da regalare dopo quello di Motta, poi non vedo con chi lo potrebbe sostituire in questo momento; di certo Tudor qualche errore lo ha commesso, ma se veramente si vuole ricostruire progressivamente, gli errori del tecnico, dei giocatori e della società vanno posti in preventivo ed è da oltre un quinquennio che ad ogni stagione si spera nel rinnovo e nel rilancio della squadra al suo abituale livello di competitività, ma e lo ripeto per l'ennesima volta si è perseverato con l'illusione del tutto e subito che inevitabilmente si è tradotto nel poco o niente. Possiamo cambiare allenatore ogni sei mesi con il risultato di non avere risolto nulla, costruire significa pure sbagliare e quando lo si fa in fretta i margini di errore salgono; avessero capito già dal dopo Sarri che per rinnovare si sarebbero dovuti spendere un paio d'anni, lavorando prevalentemente su giocatori giovani specie di proprietà, accanto ai quali porre almeno un terzetto di anziani esperti, quindi in grado di insegnare loro come si gestiscono le partite e si guida la squadra, ripeto, avremmo perso forse due anni, magari pure esclusi dalla Champions League, ma dubito fortemente che ne avremmo persi quasi sei, a rincorrere illusioni e chimere, proponendo giocatori chiaramente poco adatti ad una squadra d'alto rango, scommesse piuttosto che certezze. Troppo spesso leggo che la maglia della Juve pesa e sinceramente mi fa sorridere, dal momento che pure quelle di altre società di rango pesano, più semplicemente non disponiamo di gente di talento e in possesso di quella determinazione caratteriale che sempre evidenziano i grandi giocatori, la verità e che siamo male assortiti, se andiamo ad analizzare settore per settore (difesa, centrocampo, attacco); noteremo che la difesa è appena sufficiente (valida solo con la presenza di Bremer), mentre il centrocampo è decisamente povero non solo di qualità tecnica, composto da soli gregari e privo di elementi guida in grado di organizzare lo sviluppo della manovra, dettare i tempi e mantenere stabili le misure (ogni qualvolta ci si propone per la fase offensiva, poi succede che ci si sfila, lasciando ampi vuoti a disposizione degli avversari); infine l'attacco, ove l'elemento di maggiore classe e inventiva è costretto a giocare sulla trequarti essendo l'unico in grado di inventare qualcosa di positivo, quindi togliendolo dal suo ruolo d'origine che è quello di seconda punta, in questo modo si persevera a giocare con una sola unica punta, costretta a rimanere isolata in avanti con addosso tutta la difesa avversaria, quindi che ci sia uno tra David, Vlahovic e Openda, non cambia nulla, l'unico esito è quello di vederli a sfiancarsi con enormi difficoltà ad accedere spesso entro l'area avversaria; in parte comprendo che il tecnico ben consapevole di non avere a disposizione centrocampisti in grado di supportare a dovere l'azione offensiva, poi sia costretto ad affidarsi alla genialità di Yldiz (costringendolo fuori ruolo e a giocare sempre e troppo) e agli sporadici spunti individuali di Conceicao (che di giocare con i compagni non ne vuole sapere) e poi succede che per coprire il Portoghese, il quale non sa fare la fase di copertura (pure per ragioni fisiche), è costretto a schierare un difensore (Kalulu) da esterno di fascia a destra. In conclusione è comprensibile che Tudor per forza di cose deve tappare i buchi e ciò comporta delle scelte all'apparenza dubbie, ma è anche vero che se i rattoppi non sono della giusta misura, poi bisogna ricucire in altro modo: a centrocampo, tra esterni ed interni disponiamo di 9 elementi e ne vengono schierati due interni e uno esterno; di attaccanti, tra prime e seconde punte o esterni offensivi ne abbiamo cinque (sarebbero sette con Zhegrova e Milik) e ne gioca uno solo, dal momento che Ykdiz e Conceicao vengono arretrati da trequartisti; evidente che alcune cose non tornano, quindi sono da rivedere e porle al loro posto, almeno sino a Gennaio; poi si vedrà. Forza Tudor rimescola le carte che probabilmente poi ne esce la giusta soluzione.
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