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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Se ne deduce che il City sia interessato ad un giocatore che praticamente non ha quasi mai giocato, allori i casi sono due: 1) sanno che il giocatore è forte e come andrebbe impiegato per ottenerne il rendimento migliore. 2) Sono fessi. (aggiungo che tale notizia mi sa che sia la solita oramai abituale invenzione giornalistica)
  2. Il centravanti titolare è Vlahovic, pertanto se sta bene deve scendere in campo, tra l'altro li davanti abbiamo poco peso e nessun altro capace di stare a lottare dentro l'area di rigore per ricevere i possibili cross dal fondo; sempre che poi ci sia chi è in grado di farlo spesso, con rapidità e precisione.
  3. Esatto, giustamente i giovani portano freschezza ed entusiasmo, ma spesso l'inesperienza si traduce in difficoltà di gestione della partita e di se stessi, così come l'euforia induce ad errori banali; ad esempio nella partita contro il Milan in alcune fasi d'attacco ne sono stati commessi alcuni madornali e tutti di carattere tecnico.
  4. De senno di poi ne sono colmi i fiumi e i laghi. I vari Nico Gonzalez, Koopmeiners e Douglas Luiz, sono tutti giocatori già ampiamente rodati ed esperti, quindi di garanzia; poi se per varie ragioni al momento non hanno ancora dato l'esito sperato, questo va individuato (infortuni a parte) per di difficoltà di assimilare in tempi relativamente brevi, il volere tecnico tattico, preteso dal tecnico, specie quando questi si ritrova a dovere ricostruire una squadra e darle una nuova fisionomia ripartendo praticamente da zero. La Juve è un cantiere aperto e lo sarà per tutta la stagione (questo è bene non scordarlo), per ora l'importante è iniziare a notare che i lavori sono in stato di avanzamento e che qualcosa inizia a concretizzarsi in maniera positiva; i giovani (e lo è pure la squadra) stanno crescendo progressivamente bene e già questo è già un grande risultato, significa che nonostante le difficoltà si sta lavorando bene, pensare di chiamarsi Juventus ed iniziare una stagione con una squadra composta da soli giovani semi sconosciuti e poco esperti e impensabile, pertanto il ragionamento indirizzato a era meglio non spendere quei soldi per gli acquisti fatti, trova il tempo che trova; nessun tecnico o d.s. possiede la sfera magica.
  5. Mbangula si sta rivelando un vero attaccante esterno: incisivo, rapido e specie concreto, quando vede lo spiraglio libero calcia in porta senza esitazioni di sorta e questa è una dote di primaria importanza. Poniamoci sopra che è ancora molto giovane, quindi con vasti margini di crescita sotto tutti gli aspetti, quindi va tenuto e fatto giocare il più possibile; cederlo sarebbe un errore madornale, dal momento che ora se ne potrebbero ricavare forse 25 milioni, mentre tra un anno più del doppio.
  6. Questa voce di Cambiaso al City e' una voce messa in giro dal suo procuratore; la societa' non ne sa niente e non e' stato preso manco un appuntamento conosctivo tra le parti. Comunque se fosse reale la cifra di 75 milioni, il giocatore andrebbe spedito subito.
  7. Nessun turn over, chi sta bene scende in campo; siamo la Juve e giochiamo per vincere.
  8. Dario il grande

    Juventus - Milan 2-0, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 6,5 Mckeenie 7 terzino e' il suo vero ruolo Kalulu 7 una bella conferma Gatti 6,5 Abraham chi lo ha visto Cambiaso 6 meglio nella ripresa Thuram 7 chiude tutto il centrocampo Locatelli 7,5 davvero molto bene Yldiz 6,5 lampi di genio Koopeiners 6 in crescita Mbangula 8 il migliore molto, incisivo Gonzalez 6 puo' fare molto meglio Weah 7 piu' che bene Douglas Luiz 6 tecnicamente bravo Vlahovic s.v. Fagioli s.v. Adzic s.v. Motta 7 finalente un accenno di dinamismo
  9. La Gazza Rosa come sempre fa il suo lavoro, il quale si traduce nel diffondere mega scemenze per chi poi è entusiasta di andare a leggerle e magari a discuterne sopra. Guardiamo in casa nostra, siamo una squadra in fase di costruzione e questo lo sappiamo da inizio stagione, poi ognuno è libero di illudersi e pensare di essere ciò che al momento non siamo.
  10. Per disporre di una squadra altamente competitiva è necessario costruirla e questo non succede prendendo un presunto pezzo di valore a stagione, per poi lamentarsi per il fatto che non rende nella stessa misura di dove stava prima. Da anni sento dire di progetti più o meno a lunga scadenza, ma per porre in atto i possibili progetti, bisogna disporre di chi li sa pianificare nei dettagli basilari e per farlo serve un tecnico che operi non tanto di fantasia, ma che abbia le idee molto chiare su come far giocare la squadra e che questa poi sia in grado di esprimersi in varie modalità di gioco (cioè non a senso unico, come purtroppo da noi sta avvenendo da parecchi anni); poi individuato colui il quale viene ritenuto in grado di portare avanti un autentico progetto innovativo, ovviamente diventa necessario seguire le sue indicazioni e specie l'intuito ad acquisire quegli ingredienti umani che veramente servono allo scopo e non solamente ad inseguire nomi altisonanti, molto costosi e non sempre inseribili nel meccanismo pensato quale concetto basilare del gioco. Dall'Atalanta avrei preso solamente il loro attuale allenatore, ma lo avrei fatto già 5 anni orsono; ritengo che Gasperini sia l'unico in circolazione con la rara dote dell'intuito, o in parole povere, con il fiuto a capire con anticipo gli elementi che veramente servono per creare un collettivo di qualità. Una squadra è forte se lo è il proprio collettivo, altrimenti sono solo chiacchiere condite di speranze.
  11. Del dato di fatto che siamo una squadra totalmente nuova e non ancora completata nei ranghi lo abbiamo già scritto una moltitudine di volte, dei numerosi infortuni ne abbiamo detto ancora di più; ciò che è stato indicato di meno riguarda le difficolta che ne sono derivate a chi oggi ha l'arduo compito di portare avanti i lavori nel cantiere, impossibilitato sin dall'inizio a collocare i pezzi necessari, ad iniziare da quelli che avrebbero dovuto essere la base della squadra. Pertanto per l'ennesima volta ripeto che al momento T. Motta non è ancora oggetto di critica, troppe sono le attenuanti a suo favore, semmai ne riparleremo da Febbraio in poi; tuttavia esprimo un mio pensiero già esposto altre volte: il centrocampo di questa squadra dovrebbe essere disposto a tre elementi, con l'attacco a due punte. (scelte che molto fanno le squadre di alto rango)
  12. Dario il grande

    McKennie merita di essere rinnovato e pagato di più

    McKeenie si sta rivelando un valido Jolly, ossia un giocatore affidabile a tappare i buchi quando è necessario farlo, quindi è da ritenere una utile riserva; pertanto va pagato per quella dimensione, se vuole di più lo può andare a richiedere da un altra parte, sempre che trovi chi è disposto a farlo.
  13. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Io non giustifico un bel niente, semplicemente cerco di rimanere obbiettivo e capire quali sono le cause delle nostre difficoltà a vincere le partite, che poi comunque non perdiamo. La stagione scorsa la squadra non si è mai ritrovata priva degli elementi base e specie non era una squadra del tutto nuova quanto quella attuale e mai si era ritrovata con gli elementi contati come sta succedendo quest'anno, che a completarla diventa necessario inventarsi ruoli inediti per alcuni giocatori. Comunque la nostra problematica più evidente si chiama crisi di identità, non disponiamo di uomini guida in grado di prendere in mano la squadra e di sollecitarla quando serve (ossia spesso), è visibilmente assente il DNA Juve, succede quando si rinnova in fretta senza avere progressivamente cambiato tasselli nelle stagioni precedenti e ora ne paghiamo le conseguenze; inoltre la squadra attuale è molto giovane e ne escono pure delle pecche dovuta all'inesperienza a gestire le partite.
  14. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Proviamo a vederla da un altra prospettiva: Motta con una squadra perennemente rimaneggiata, con in campo diversi ragazzi più o meno ventenni, quindi non ancora smaliziati per giocare nella Juve, per il momento non ha ancora perso nemmeno una partita di campionato e nelle coppe è stato sconfitto un paio di volte di seguito a qualche episodio sfortunato, ma mai per manifesta inferiorità. Non prendo mai le difese degli allenatori, ma nemmeno li vado ad accusare quando sono palesi le difficoltà in cui si trovano a lavorare; sostituirlo ora non credo sia la soluzione da prendere in considerazione, specie per il fatto che a Gennaio non si saprebbe chi prendere al suo posto, a meno che non si intenda individuare un traghettatore di fascia bassa in perfetto stile provinciale per poi arrivare a Giugno e riprendere da zero con un altro periodo di transizione. Corrono voci che parte dello spogliatoio non sia dalla sua parte, se davvero fosse così la società prenda decisioni immediate e pure drastiche nei confronti dei responsabili; ho sempre difeso e incoraggiato i giocatori con la nostra casacca, ma non sopporto i possibili ricattatori.
  15. Dario il grande

    Torino - Juventus 1-1, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 6 Savona 5 (buono l'impegno ma tanta inesperienza, ogni tanto si perde) Kalulu 6,5 (l'unico concreto in difesa) Gatti 6 (partita sufficiente con qualche sortita poco concreta) Mc Kennie 6 (sufficiente per l'impegno ma quello non è il suo ruolo) Yldiz 7 (il più giovane e l'unico in grado di inventare qualcosa di positivo in attacco) Douglas Luiz 7 (condivide con Yldiz la palma del migliore in campo, evidente che è un giocatore di qualità, ma temo male impiegato) Thuram 5 (pure qui emerge l'inesperienza dei giovani e troppi errori banali specie di posizionamento) Koopmeiners 5 (parte discretamente, poi si spegne, giocatore abituato a giocare altrimenti qui non riesce a trovare i riferimenti) Mbangula 6,5 (incisivo e determinato, una bella impensata sorpresa) Nico Gonzalez 5,5 (piede educato, ma non basta, incide troppo poco in fase offensiva) Weah s.v. Cambiaso s.v. Thiago Motta 5 (ha dalla sua parecchie attenuanti, ma a mio avviso persevera cocciutamente a non voler capire che questa squadra non può collocare due soli centrocampisti a interdire e impostare, pure per mancanza di qualità a gestire le due fasi. Provi il centrocampo a tre che forse trova il bandolo della matassa)
  16. Dario il grande

    Torino - Juventus 1-1, commenti post partita

    La sfortuna la cito in riferimento ai troppi infortuni, grazie ai quali sono poi venute a mancare ogni possibile strategia tecnica e di conseguenza tattica: siamo quasi senza difesa, con un giovane inesperto a fare il terzino a destra, con un terzino sinistro inventato dal momento che non ci sono altri disponibili e con in mezzo il solo Kalulu ad avere le idee abbastanza chiare sui compiti difensivi. Disponiamo di ben 7 centrocampisti, però si persevera con il centrocampo a due (e qui probabilmente dimora l'unico grande errore di Motta), davanti abbiamo un unico gioiello al quale all'età di 19 anni non si può chiedere di più, poi Vlahovic male utilizzato per carenza di qualità nello sviluppo della manovra; navighiamo per fattori individuali, mancano l'amalgama e la necessaria mentalità entrambe figlie della situazione caotica venutasi a creare pure per i più volte citati infortuni e la conseguente impossibilità ad operare con tutti i tasselli al loro posto. Cambiamo allenatore? Chi prendiamo a Gennaio per rimediare, forse uno di terza fascia quale il simpatico Ballardini o simili, oppure un costoso gestore di squadre già belle e formate, ma incapace di ricostruire una squadra dalle sue fondamenta?
  17. Dario il grande

    Torino - Juventus 1-1, commenti post partita

    Il colpire un palo è un tiro sbagliato non una sfortuna o meno se al contrario. Sfortuna è ritrovarsi con elementi fondamentali impossibilitati a scendere in campo per il fatto di essere infortunati a lunga scadenza, di conseguenza il dover inventarsi ruoli diversi anche se in maniera evidente ben distanti dalle caratteristiche individuali dei giocatori a disposizione. La fortuna te la vai a cercare questo è pure vero, succede quando si dispone delle condizioni per farlo e queste sono strettamente collegate alla qualità del materiale, all'esperienza di almeno una notevole parte di esso, alla possibilità di amalgamare vecchi e giovani nei modi e nei tempi giusti, cose praticamente impossibili da realizzare in tempi brevi e in situazioni visibilmente avverse. La società a varato la politica del contenimento delle spese e questo è uno scotto da pagare, quindi siamo nel periodo delle vacche magre, pertanto oltre alla transizione tecnica, è in corso pure quella gestionale e amministrativa; certo per noi tifosi è difficile da accettare ma è un fattore inevitabile, ma pure necessario per riavviare un futuro migliore; a questo all'allenatore spetta l'arduo compito di provare a costruire, se avrà fallito lo sapremo a fine stagione e se sarà il caso ne prenderemo un altro aggiungendo un altro anno di transizione, oppure sperando che la società torni a spendere svariati miliardi, ma su questo nutro seri dubbi.
  18. Dario il grande

    Torino - Juventus 1-1, commenti post partita

    Tifo Juve sino dal lontano 1957 (ora sono piuttosto anziano), in tutti questi anni trascorsi tra grandi vittorie e qualche inevitabile periodo di magra, o sempre continuato a sostenere la squadra e i suoi giocatori e continuo a farlo tutt'ora; tuttavia non ho mai fatto il tifo per gli allenatori, qualcuno lo ho apprezzato di più qualcun altro di meno e ciò vale pure per quello attuale. A sua difesa posso dire che dovendo costruire una squadra praticamente da zero, per il momento non è stato per niente fortunato, anzi la fortuna non è stata manco neutrale, ma troppe volte gli si è girata contro, costringendolo a scelte dettate da cause di forza maggiore e a inventarsi formazioni discutibili ma inevitabili; pertanto per il momento vista la situazione ed il difficile periodo di transizione, non muovo alcun appunto nei suoi confronti, tuttavia non vorrei che questo tecnico per motivi caratteriali propri, andasse ad arroccarsi stabilmente sulle sue ragioni sia prettamente tecnico tattiche che di relazione con la squadra, dal momento che se ciò si rivelerebbe vero, il suo lavoro non avrebbe più senso logico. Un bravo allenatore pur mantenendo i propri concetti, deve pure sapersi adeguare al materiale a disposizione e magari a rivedere certi aspetti; il calcio è sinergia di squadra e per ottenerla, oltre alle qualità tecniche dei giocatori, diventa fondamentale ottenere l'armonia nello spogliatoio.
  19. Dario il grande

    Il principale artefice delle cattive prestazioni della Juventus

    Dal mio punto di vista le responsabilità sono del vertice societario, ossia la proprietà, la quale avrebbe dovuto affidare a uno Juventino storico la presidenza della squadra e mi riferisco a ex giocatori i quali con il loro carisma hanno perfettamente rappresentato il carattere e la tradizione della Juve; Del Piero e Chiellini su tutti. Una società con un blasone talmente elevato quale il nostro, non è solamente una questione di soldi e di bilanci, ma è una questione di anima e da parecchi anni questa si è eclissata, probabilmente sminuita da ragionamenti esclusivamente indirizzati ad interessi di carattere economico, sicuramente necessari, ma non al punto di eludere il sentimento sportivo ed il ruolo di primaria importanza che la Juve svolge nel calcio Italiano e non solo. Colpe particolari al DS non si possono dare, il padrone gli ha imposto di contenere le spese di gestione e lui ha eseguito, poi alcuni acquisti considerati errati e costosi non credo dipendano dalla sua volontà e qui bisogna capire quali sono i retroscena a riguardo delle scelte, ossia è stato il volere tecnico, oppure quello affaristico a decidere chi prendere e chi cedere; non è possibile credere che giocatori del calibro di Koopmeiners, Douglas Luiz e qualche altro da campioni altrove, siano poi diventati dei brocchi appena posto piede alla Juve, potrei pensare che non collimano con il concetto calcistico di Thiago Motta, ma allora per quale motivo sono stati presi specie in una realtà di professionismo calcistico di livello assoluto. Il tecnico T.Motta ha le sue idee di calcio, quindi segue un proprio programma tra l'altro necessario nel corso di un periodo di transizione qual' è quello attuale, costruire dal nulla è molto più difficile piuttosto che disfare e lo sgretolamento delle fondamenta era iniziato parecchi anni orsono, non capendo che bisognava intervenire drasticamente già allora piuttosto che perdere anni a galleggiare, con eccesso di presunzione, dalla quale è scaturito il male oggi ben presente, ossia: la perdita di quella mentalità che ha sempre contraddistinto la Juve, cui ne consegue la evidente crisi di identità. Obbiettivamente bisogna pure analizzare due aspetti probabilmente imprevisti ma poi rivelatisi non secondari e che non vanno interpretati come fossero il tipico piangersi addosso espresso da chi ritiene di avere fallito ma cerca delle scuse: 1) il calcio rimane un gioco quindi pure la fortuna ne è parte importante e nei nostri confronti ci è stata troppe volte avversa e mi riferisco ai troppi continui infortuni che per conseguenza non hanno permesso di svolgere serenamente il dovuto lavoro di amalgama, fattore fondamentale specie per una squadra del tutto nuova e in fase di progressiva costruzione. 2) il secondo aspetto riguarda il rapporto tra società e FIGC, oramai è più che chiaro che quest'ultima intende farci pagare il conto per gli anni nel corso dei quali siamo rimasti troppo a lungo al vertice, offuscando l'immagine stessa dei vertici federali in quanto impotenti nei nostri confronti e costretti a subire per anni le lamentele delle altre società e non solamente quelle più importanti, tutte costrette per quasi un decennio a spendere per poi ottenere poco o nulla e porle nell'ombra quindi in crisi; sembra fantascienza ma non lo è, da parte nostra è stata la giusta vendetta per quanto ci fu arbitrariamente tolto nel 2006 e la dimostrazione che la famiglia Juventus se messa alle strette poi può comunque colpire più forte di prima; ovviamente una direttiva del genere non la si può mantenere per sempre e così nell'ultimo quadriennio è giunta la stasi, la FIGC nella sua totale mediocrità si sta prendendo la sua misera rivincita accontentando i vari piagnoni (con particolare riguardo i fautori dell'infamia del 2006) mentre noi si cerca di ricostruire in sordina nel intento di ripristinare quella mentalità provvisoriamente perduta, ma che tra non molto riapparirà.
  20. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    200 milioni spesi per gente stabilmente infortunata o comunque fuori forma e un contorno di giovani di ottime prospettive ma nell'immediato non tutti ancora maturi per ambizioni di vertice. Di tutto questo non credo sia possibile dare le colpe unicamente all'allenatore il quale non possiede la sfera magica, una grande squadra in grado di aprire e mantenere un nuovo ciclo vincente non la si costruisce in tempi brevi, ci vuole almeno una stagione o forse pure un poco di più e questo è bene che ce lo mettiamo in testa con Motta o chi altro nella veste di tecnico; la squadra è giovane e possiede ottimi elementi lo scotto da pagare è il tempo necessario il quale prende il nome di periodo di transizione.
  21. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Le tre attuali battistrada ci sono superiori, il quarto posto ce lo giochiamo con il Milan. Non arrivando quarti niente soldi dalla Champions League, dovesse capitare, sarà necessario vendere qualche pezzo pregiato per costruire una squadra in grado di competere in campionato e puntare a vincere la Europa League.
  22. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Se non si hanno i giocatori ne in quantità di numero e ne a garantire la necessaria qualità, ad allenare la squadra può arrivare chiunque altro; l'esito non cambierebbe. Thiago Motta è stato chiamato per ricostruire una squadra partendo praticamente da zero (dopo tre anni persi nei ricordi e negli sperperi) e per farlo ha bisogno di tempo e ovviamente di giocatori all'altezza della casacca che indossano. Questa è una stagione di transizione e lo si sapeva sin dall'inizio, la crescita della squadra la vedremo la stagione prossima, con i necessari ritocchi e specie con un anno di esperienza in più da parte dei nostri giovani. Il quarto posto rimane comunque alla nostra portata, altrimenti sarà Europa League e per rinascere va bene pure quella.
  23. Già ci sono venuti a mancare quelli che avrebbero dovuti essere i due centrali di difesa titolari, ora con la ipotizzata partenza di Danilo, i sostituti diventano tre, vorrei capire chi prendere e specie che offrano le necessarie garanzie; magari costando pure poco.
  24. Dario il grande

    Vendereste Vlahovic a Gennaio?

    Per il momento io non muovo alcuna critica a Motta, anzi gli riconosco delle attenuanti di notevole rilievo: il perdere i due centrali di difesa, sempre causa infortuni il non poter schierare in pianta stabile il centrocampo che aveva in mente e ci pongo pure il reparto offensivo, data la lunga assenza di Nico Gonzalez e quella oramai cronica di Milik; anzi nella fase iniziale della stagione avevo visto una Juve improntata su quel dinamismo che da troppi anni è venuto a mancare, poi credo per le cause che ho sopra evidenziato, qualcosa nel nuovo ingranaggio è venuto a mancare, sia per l'aspetto tecnico/tattico che specie per quello mentale; tanta gente giovane quindi poco smaliziata deve avere il tempo per crescere e questo fattore può richiedere una intera stagione, quindi Motta va lasciato lavorare, auspicando che nel girone di ritorno riesca a risolvere i problemi tecnico tattici e di scelta, più evidenti. Per quanto riguarda il calcio offensivo, questi non è altro che uno dei due fattori fondamentali di questo gioco, il quale come credo tutti sanno, si basa sulla costruzione del gioco in fase offensiva, quindi la finalizzazione a rete e poi la fase di copertura e di contenimento difensivo; per fare al meglio queste due fasi una squadra, specie se di rango molto elevato come la Juve, deve interpretare un calcio dinamico (lo avrò ripetuto un centinaio di volte), ossia squadra sempre ben compatta (significa mantenimento costante delle misure tra i reparti, sia che si stia attaccando, sia che si stia difendendo), il fare bene tutto questo significa dinamismo posto in atto dall'intero collettivo, cosa che e lo ripeto si era iniziato a fare ad inizio stagione, ma che poco dopo è andata a perdere. Per quanto riguarda il fatto di costruire una squadra in funzione dell'attaccante, dipende dalle caratteristiche del giocatore e dalla scelta di giocare con una punta oppure con due; nel primo caso il meccanismo del gioco d'attacco deve venire indirizzato verso colui che è ritenuto l'unico "Bomber" della squadra e questo rimane l'unico giocatore che deve muoversi unicamente nei pressi dell'area di rigore avversaria, escludendo rientri costanti di ulteriore copertura a supporto del centrocampo; se invece il sistema d'attacco è pensato a due punte (per quanto mi riguarda, la ritengo essenziale per una squadra con ambizioni di vertice), il ragionamento tecnico tattico cambia in modo drastico, dal momento che con due punte l'azione offensiva cambiano i movimenti, una delle due deve disporre di una qualità tecnica maggiore rispetto l'altra, i compiti di arretramento a coprire vengono divisi, quindi c'è meno spreco di energie e meno isolamento dal resto della squadra, cosa che purtroppo attualmente succede regolarmente ad ogni nostra partita e alla quale bisogna trovare rimedio e a mio modo di vedere può avvenire unicamente cambiando il sistema di gioco offensivo e non l'attaccante o meglio l'unica punta che erroneamente si persevera a schierare, nemmeno notando che gli attuali centrocampisti e compresi gli esterni d'attacco sono piuttosto avari nella realizzazione di reti. Ultima puntualizzazione: Le tre squadre che attualmente fungono da battistrada in campionato, guarda caso tutte e tre esprimo un calcio dinamico e in attacco schierano sempre e comunque due punte; forse sarebbe il caso che provassimo a farlo pure noi.
  25. Dario il grande

    Vendereste Vlahovic a Gennaio?

    Cediamolo è vecchio, compirà già 25 anni a fine mese e se la squadra attuale esprime un calcio osceno senza capo ne coda, la è colpa sua; poi prendiamo uno che sia più giovane, che segni tantissimo e costi molto poco..... a dire il vero chi proprio non saprei e a quanto pare non lo sa nessun altro, ma qui l'importare e dire senza analizzare.
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