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Dario il grande

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  1. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Comprendo le tue difficoltà a relazionare, quindi ti esprimo solidarietà!
  2. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Lasciamo lavorare Thiago Motta, la squadra è giovane ed incompleta, sono venute a mancare alcune pedine importanti, arriverà qualche rinforzo e a Febbraio avremo le idee più chiare sulla situazione in genere; non diamo retta ai gufi del giornalismo, specie quelli delle Tv private, cioè dei semi falliti in ampia parte pure incompetenti in materia calcistica, comandati solamente a porre zizzania e a costruire continue polemiche derivate da loro ipotesi, dal momento che di situazioni reali e scelte ne sanno meno di noi semplici tifosi. Questi invertebrati vogliono solamente creare conflitti interni, mettere gli uni contro gli altri e poi scrivere i loro demenziali articoli per i creduloni (non pochi) che poi ci cascano.
  3. Per quanto riguarda il mistero Douglas Luiz, serve di provare a capire per quale reale motivo non viene impiegato, visto che il giocatore dal punto di vista tecnico possiede notevole qualità e la stagione scorsa in Premier League è stato uno dei protagonisti ponendo in vista pure un notevole dinamismo agendo da interno box to box; pertanto venga fatta chiarezza risolvendo il problema; sul malanno fisico prolungato stento a crederci, sulla incompatibilità tecnico tattica di vedute con l'attuale tecnico forse qualcosa di veritiero ci potrebbe essere (stesso ragionamento vale pure per Koopmeiners). Sia il Brasiliano che l'Olandese, come dimostra il loro recente passato, prediligono agire giocando uomo contro uomo (scelta tecnica ma pure tattica tabù alla Juve oramai da oltre tre stagioni e a quanto pare si persevera), se ne trae la conclusione che i giocatori vengono acquisiti in base al nome e al buon campionato portato a termine nelle squadre ove militavano in precedenza, ma senza tenere conto delle loro caratteristiche e delle possibilità di adattamento immediato ad un diverso modo di giocare; entrambi sono mezze ali a tutto campo quindi capaci di inserimenti offensivi, nessuno dei due è regista fisso e tanto meno sono veri trequartisti, se poi permane la fissazione di giocare per forza con il centrocampo disposto a due mediani, con un trequartista centrale posto più avanti (che tale non è), allora significa che c'è qualcosa di sbagliato e pernicioso nella idea di dare un gioco di buon livello alla squadra e questo lo trovo preoccupante.
  4. Quando si gioca in una compagine che va al tiro una ventina di volte a partita, ci si può prendere il lusso di qualche banale errore sotto porta, fattore invece decisamente poco tollerabile quando si gioca in una compagine la quale va al tiro forse cinque volte a partita; certamente la qualità fa la differenza, specie quando espressa dall'intero collettivo. In una squadra come la nostra la quale dispone di poca qualità e di un modo di giocare piuttosto approssimativo (purtroppo succede già da diverso tempo), mettere comunque a segno una trentina di reti (in due stagioni) non è cosa da poco; se poi si vuole per forza di cose far giungere il nome nuovo e più esotico, il risultato difficilmente cambierà.
  5. Vlahovic compirà 25 anni tra una ventina di giorni o poco più, quindi è ancora relativamente giovane, deve migliorare l'aspetto emotivo a causa al quale a volte perde in freddezza davanti ai portieri avversari; tra la stagione scorsa e quella attuale ha comunque posto in rete 30 palloni e non è poco nel tradizionalmente coperto campionato Italiano , per giunta in una squadra ancora alla ricerca di una propria identità e con varie problematiche un po' in tutti i reparti. Noto assurdi paragoni con Lautaro e Thuram, i quali militano in una squadra completa in tutti i reparti e duole a dirlo, decisamente più forte della nostra e pure parecchio fortunata (forse pure protetta), noi proprio fortunati non lo siamo e ancora meno protetti (anzi proprio a Vlahovic sono state negate delle reti di ottima fattura per episodi di off side molto dubbi.
  6. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Motta dispone di parecchi giocatori molto giovani, sicuramente bravi e di belle speranze ma inevitabilmente inesperti, poi dispone di almeno una triade di elementi alquanto misteriosi, quindi al momento poco affidabili, inoltre il fattore fortuna non gli è stato alleato, manco neutrale, ma sicuramente avverso in quanto in un solo colpo ha perso quella che doveva essere la coppia titolare di centrali difensivi e si è ritrovato pure senza una prima punta di riserva; in tali condizioni trovare il bandolo della matassa sarebbe proibitivo per chiunque, quindi per il momento non muovo alcuna critica negativa, ma da Febbraio in poi, ammesso che arrivino quei 2/3 elementi necessari a garantire il completamento della squadra, esigo di vedere la squadra giocare perlomeno in maniera decente e che renda ben visibili in positivo, il nuovo percorso sul quale avviarsi con notevoli ambizioni già dalla stagione prossima.
  7. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Quando si deve ricostruire inevitabilmente capitano degli errori, sia di gestione economica e progettuale, che di carattere tecnico ed è proprio per questo motivo che diventa necessario il periodo di transizione, il quale può essere pure lungo, anche oltre ad una intera stagione. Fondamentale è fare tesoro degli errori commessi in modo da non rifarli e determinante non ostinarsi su prese di posizione poi impossibili da tradurre in concreto; questo oltre che alla società, vale sopratutto per il direttore sportivo e ancora di più per il tecnico responsabile della squadra.
  8. Per quanto riguarda il mistero Douglas Luiz, serve di provare a capire per quale reale motivo non viene impiegato, visto che il giocatore dal punto di vista tecnico possiede notevole qualità e la stagione scorsa in Premier League è stato uno dei protagonisti ponendo in vista pure un notevole dinamismo agendo da interno box to box; pertanto venga fatta chiarezza risolvendo il problema; sul malanno fisico prolungato stento a crederci, sulla incompatibilità tecnico tattica di vedute con l'attuale tecnico forse qualcosa di veritiero ci potrebbe essere (stesso ragionamento vale pure per Koopmeiners). Sia il Brasiliano che l'Olandese, come dimostra il loro recente passato, prediligono agire giocando uomo contro uomo (scelta tecnica ma pure tattica tabù alla Juve oramai da oltre tre stagioni e a quanto pare si persevera), se ne trae la conclusione che i giocatori vengono acquisiti in base al nome e al buon campionato portato a termine nelle squadre ove militavano in precedenza, ma senza tenere conto delle loro caratteristiche e delle possibilità di adattamento immediato ad un diverso modo di giocare; entrambi sono mezze ali a tutto campo quindi capaci di inserimenti offensivi, nessuno dei due è regista fisso e tanto meno sono veri trequartisti, se poi permane la fissazione di giocare per forza con il centrocampo disposto a due mediani, con un trequartista centrale posto più avanti (che tale non è), allora significa che c'è qualcosa di sbagliato e pernicioso nella idea di dare un gioco di buon livello alla squadra e questo lo trovo preoccupante.
  9. Inizio delle mega scemenze per il 2025, ampiamente distribuite dalla stampa "spotiva" (la R non la ho messa in modo da poter rendere più facile il significato). Piuttosto che con la cronica solfa sul centravanti, sta squadra inizi a giocare a calcio in maniera decente e continua, il periodo di transizione mi sta bene per il fatto che è necessario dopo tre stagioni di nulla, però adesso è il momento che da codesta transizione si cominci ad intravedere qualcosa di positivo per l'imminente futuro e basta fantasticare su nomi esotici per la gioia di chi ama illudersi.
  10. Milik temo sia calcisticamente finito, non regge più nemmeno il minimo sforzo, quindi non più affidabile. Per quanto riguarda Vlahovic, auspico che rimanga pure per il fatto che in giro di altri veri centravanti, a costi d'acquisto, ragionevoli,proprio non riesco a vederne uno manco all'orizzonte e comunque il Serbo tra la stagione scorsa e quella in corso la sua trentina di reti è riuscito a metterle a segno, quindi tra uno che commette degli errori in zona gol ma poi un certo numero comunque ne garantisce e l'ennesima ipotetica incognita, mi tengo quello che ho già in casa; la sua riserva sino a fine stagione se la inventi T.Motta, per il quale prolungo la fiducia sino a Febbraio, poi però da questo periodo di transizione voglio poter notare almeno qualcosa di veramente costruttivo e specie concreto; se invece pensa di poter imitare il Bologna della scorsa stagione, significa che della Juve ha capito ben poco; qui non è provincia e questo è il blasone più grande d'Italia e uno tra i più grandi al mondo.
  11. Dario il grande

    Juventus - Milan 1-2, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 6 Savona 6 (deve marcare e lo fa discretamente) Kalulu 6 (l'unico veramente affidabile della difesa) Gatti 6 (prestazione sufficiente ma altamente sfortunata) McKeenie 6 (almeno si impegna a fondo in un ruolo non di sua pertinenza) Yldiz 7 (l'unico di classe naturale, deve giocare al centro e non in fascia) Locatelli 6 (bene in interdizione un po meno sul resto, peccato per l'ingenuità sul rigore provocato) Thuram 5,5 (corre tanto ma a vuoto) Koopmeiners 5 (sufficiente il primo tempo, sparisce nel secondo; è giocatore da uomo contro uomo non da dialogo limitato al centrocampo) Mbangula 7 (assieme a Yldiz il migliore e oramai non è una sorpresa. Questo ragazzo è giovane e bravo, deve rimanere alla Juve) Vlahovic 6 (solita storia, sempre solo contro tutti e senza mai rifiatare, evidente che ad un certo punto la stanchezza prevale) Cambiaso 5 (o non si è ancora ripreso dall'infortunio o c'è qualcosa che non va bene dal punto di vista mentale) Nico Gonzalez 5 (bravo tecnicamente, ma manca di tutto il resto) Douglas Luiz 6 (si muove bene, ma ancora distante dai ritmi necessari) Fagioli s.v. Weah s.v. all. Motta 5 (continuo a giustificarlo dal momento che la squadra è ridotta all'osso e con alcune assenze notevoli, il che lo costringe a un atteggiamento guardingo e poco aggressivo; tuttavia non vorrei che agisca per cocciutaggine specie per quanto riguarda il centrocampo, il quale per ottenere un maggiore equilibrio dovrebbe essere disposto a tre elementi (visto che pure li abbiamo.)
  12. Lo ho espresso già molte volte: per costruire una squadra d'alto livello è necessario spendere parecchio tempo, talvolta nemmeno una stagione può bastare, per reperire i tasselli giusti quindi migliorare la qualità sinergica del collettivo bisogna pazientare e osservare con estrema attenzione le caratteristiche degli elementi ritenuti necessari allo scopo e questi non sempre vanno individuati tra nomi altosonanti, spesso molto costosi e poi non sempre utili a completare il mosaico. Purtroppo si è perso un triennio a non voler capire che bisognava cambiare, ossia togliere il superfluo e cominciare progressivamente a costruire, ora finalmente abbiamo iniziato a farlo, ma è evidente che per varie ragioni contrarie non siamo ancora giunti alla metà dell'opera. Cambiaso è un tassello importante, ma pure lui deve crescere in personalità, specie non credendo di essere arrivato quindi unico e indispensabile, è un ottimo giocatore dall'impiego versatile, se rimarrà umile e sempre determinato diventerà un grande.
  13. Il ragionamento di Arthur e del suo procuratore seguono una logica semplicissima, strettamente collegata al contratto stipulato con il giocatore, il quale in parole povere esprime un concetto popolare, ossia: Preferisci lavorare per 1,5 o stare a fare niente per il doppio (cioè 3) e quando scade il contratto poi 2 te li da chiunque e magari gli Arabi pure di più. Scelta tragicomica da parte della società, la quale tra l'altro, stupidamente persevera a mantenere il giocatore lontano dalla prima squadra, mentre per semplice logica e per la paga che riceve dovrebbe esserne parte magari fungendo da riserva della riserva. Sbagliare è umano, perseverare nel tempo è da fessi specializzati.
  14. Zirkzee ok, ma assieme a Vlahovic a fungere da seconda punta o anche da trequartista, non di certo da vero centravanti dal momento che non lo è. Ricordo il Bayern Monaco dei suoi tempi migliori, si schiaravano con un particolare sistema disposto a 3-3-3-1 e ovviamente grande dinamismo e misure sempre compatte tra le linee, ove la prima punta stazionava sempre molto avanzata, ossia nei pressi dell'area di rigore avversaria e il trio di trequartisti attaccavano a loro volta l'area cercando la via del gol e porgendo precisi assist; quindi attaccavano sempre in quattro e talvolta pure con gli inserimenti a sorpresa di uno dei centrocampisti.
  15. Arthur la stagione scorsa a Firenze aveva fatto bene, il vero problema consiste nel suo assurdo stipendio ed è per questo motivo che risulta invendibile e questa non è di certo colpa sua, ma di chi al tempo aveva stipulato il contratto.
  16. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Per la stagione agonistica in corso, Thiago Motta deve avere il modo di lavorare in santa pace, ponendo in preventivo alcuni suoi errori e inevitabilmente pure quelli di chi scende in campo; questo in corso è un anno di transizione e la Juve altamente competitiva avremo modo di vederla all'opera per la stagione prossima, con l'auspicio che per quest'anno si riesca a raggiungere l'obbiettivo minimo, ossia il quarto posto in campionato. Noto spesso degli paragoni con altri allenatori famosi e aggiungo, che avrei voluto vedere loro alle prese con una squadra falcidiata da infortuni, colma di giovani interessanti ma inesperti e con la rosa ridotta all'osso. Auguri per un migliore anno 2025 alla Juve a chi la guida e a tutti i suoi tifosi (impazienti o meno che siano).
  17. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Concordo, la società ha avviato un progetto per il quale gli esiti li vedremo appena la stagione prossima, quindi piena fiducia in T.Motta, pure per il fatto che costruire partendo praticamente da zero e molto più difficoltoso che gestire un prodotto già ben avviato e collaudato, quindi serve tanta pazienza. Tuttavia forse il tecnico potrebbe rivedere qualcosa nel proprio concetto di squadra ed il suo progressivo allestimento, tenendo ben presente il materiale di cui dispone, ossia valutando a fondo le caratteristiche dei giocatori pure pensando un sistema diverso da quello che ha in mente; non sempre la coerenza talvolta accompagnata dalla cocciutaggine, alla fine paga.
  18. Fagioli è giocatore da centrocampo disposto a tre, a due non serve; stranamente abbiamo in rosa sette centrocampisti e si persevera a giocare con due la in mezzo, tra l'altro nessuno di questi è capace di garantire almeno discretamente le due funzioni basilari, ossia: interdizione e costruzione; o sanno fare l'una oppure l'altra, quindi sono incompleti.
  19. Giusto, ma probabilmente è dovuto al fatto che Danilo sia già stato ceduto ad altra società, in linea con quanto previsto dalla società e necessario per aprire il nuovo corso.
  20. Guardiamo in faccia la realtà: dispiace, ma purtroppo Danilo non è più affidabile, gioca discretamente un paio di partite, poi altrettante con rosicata sufficienza e per le restanti è una mina vagante e conseguenti quanto garantiti svarioni.
  21. Diamogli Arthur in regalo più due anni di stipendio pagato, forse ci cascano. (Facundo Gonzalez che fine ha fatto?)
  22. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    A volte ci sono delle situazioni non conosciute all'esterno e queste spesso determinano delle scelte tecniche e tattiche non sempre comprensibili specie ai tifosi; lavorare con la rosa ridotta all'osso e in vista di vari impegni su vari fronti richiede una intensa attenzione preventiva a riguardo della tenuta fisica degli elementi a disposizione, i quali oltre ad essere pochi, poi alcuni essendo molto giovani peccano di esperienza nel saper gestirsi. Poniamo un esempio: Cambiasso, con il parere dei preparatori e dei medici, dice al tecnico di sentirsi pronto a rientrare ma di garantire la tenuta per un solo tempo e allora l'allenatore decide di farlo giocare rischiandolo solamente per un tempo forse anche meno e a questo sceglie di iniziare la partita collocando al suo posto un giocatore in ottime condizioni fisiche, anche se non proprio esperto del ruolo, ma che comunque in allenamento avrà provato dando valide indicazioni per poterlo fare; si chiama fare di necessità virtù e in un gioco di squadra sono cose che capitano specie nel corso di situazioni di emergenza.
  23. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Con chi lo fai il salto, con quello che per le note ragioni non c'è a disposizione? Lippi e Conte e poi altri avevano trovato una squadra parzialmente già pronta e con giocatori già esperti e di elevato livello; T.Motta ha trovato solamente un cumulo di macerie, specie grazie a un quadriennio precedente passato a fare nulla e la necessità attuale di ripartire praticamente da zero e per ricostruire dal niente ci vuole parecchio tempo; come minimo una stagione intera.
  24. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Loro avevano i giocatori per farlo sin da subito e parecchi di quelli erano già dei campioni affermati, mentre attualmente ci sono solamente dei giovani di belle speranze (alcuni comunque diventeranno forti) e una inedita quantità di infortunati a lunga scadenza; che dovrebbe fare l'allenatore inventarsi ciò che non ha a propria disposizione?
  25. Dario il grande

    Cambiare allenatore è davvero la soluzione?

    Se ti vengono a mancare quelli che dovevano essere i tasselli portanti della nuova squadra(indifferentemente se per infortuni vari o altro), poi dove lo vai a reperire un 11 titolare di immediato buon livello? Te lo devi costruire con pazienza lavorando con quello che rimane a disposizione, ossia, le iniziali riserve, i giovani della Next Generation e qualche Primavera. Questa è la realtà attuale, poi se non la si vuole notare e capire, diventa inutile pure stare qui a discuterne.
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