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Dario il grande

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Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. Dario il grande

    Yldiz titolare, parliamone

    Semplicemente il caldo intenso di questi giorni stimola le allegre banalità, poi bisogna pur avere qualcuno da prendere di mira per poterle esprimere, combattendo in questo modo l'accumulo di noia procurata dall'assenza del campionato.
  2. Dario il grande

    Yldiz titolare, parliamone

    Esatto, finiamola una buona volta con sta storia del rischio di bruciarsi. Se uno è bravo seppure giovanissimo va fatto giocare, vanno pure compresi e tollerati certi inevitabili errori di inesperienza; ma se la considerazione da parte del tecnico e dei compagni è ben consolidata, i frutti non tarderanno ad essere raccolti.
  3. Dario il grande

    Yldiz titolare, parliamone

    Il giovane Yldiz è un attaccante molto tecnico e rapido, però non mi da la sensazione che sia una punta esterna (anche se lo sa fare), a me sembra più una seconda punta cui piace collocarsi dietro alla prima punta e iniziare da lì l'azione offensiva; un po' come faceva il nostro grandissimo Alex Del Piero, il quale spesso andava a prendersi la palla largo a sinistra, ma una volta avuta tra i piedi prontamente si accentrava a cercare velocemente il varco giusto per la conclusione a rete. Ovviamente sarà compito di Thiago Motta di valutare e decidere ove sia meglio collocare il ragazzo.
  4. Dario il grande

    Yldiz titolare, parliamone

    Se il riferimento è quello della prestazione di Yldiz al recente campionato Europeo con la sua nazionale, va precisato che il valore tecnico di quella compagine è stato di scarso rilievo, sicuramente ben preparati fisicamente e agonisticamente, con un paio di ottimi combattenti in mezzo al campo, ma di manovre ragionate se ne sono notate ben poche; tra l'altro ho notato che Yldiz spesso rimaneva estremamente largo a sinistra e pur essendo smarcato sistematicamente non veniva servito, non so se per carenza tecnica nel vedere il gioco da parte dei suoi compagni di squadra, oppure se per scarsa considerazione. Detto questo, Yldiz lo voglio vedere pronto e pimpante con la Juve e della sua nazionale non me ne frega nulla.
  5. Dario il grande

    Yldiz titolare, parliamone

    Yldiz è in possesso di tutti gli ingredienti tecnici e fisici per diventare un giocatore di elevato livello, poi molto dipende dalla considerazione nei suoi confronti e dalla costanza del suo impegno, quindi necessario da parte sua il sentirsi sempre in discussione e in concorrenza con quella che dovrà essere la sua alternativa a giocarsi il posto da titolare. Credo che questa imminente stagione agonistica sarà il banco di prova definitivo per la sua consacrazione.
  6. Nel senso che se il tribunale alla fine limitasse l'entità del reato e ne riducesse notevolmente la pena, o addirittura ritenesse che il fatto non sussiste. Poi con Pogba, la società che farebbe? (risarcimenti a parte).
  7. ...e se alla fine dovesse risultare innocente... poi che si fa?
  8. Dario il grande

    Numero 10, Stagione 2024/2025

    Un tempo la numero 10 era la maglia dei giocatori più tecnici e geniali, in ampia parte trequartisti o anche mezze ali offensive di molto elevata qualità; oggi giocatori del genere quasi non esistono più, soppiantati da mastodontici corridori garanti di agonismo esasperato fatto di palla o piede; alla fine il calcio attuale, privo di artisti, sta diventando sempre più noioso.
  9. Dario il grande

    Traditori della nostra storia

    Sono tutti professionisti e in quanto tali vengono ingaggiati e si pongono al servizio della proprietà, le bandiere sono altre cosa, il sentimento, l'attaccamento ai colori appartengono al passato; comunque sotto questo aspetto l'unico che mi ha veramente deluso è stato Conte, tutti gli altri chi più chi meno sono solamente uomini.
  10. Auspico fortemente che con la prossima imminente nuova Juve, la leggenda del regista unico collocato fisso davanti alla difesa sparisca per sempre. Vogliamo capire o perlomeno notare che il calcio è cambiato e che tale concetto appartiene al tempo passato e che ora le squadre, specie quelle di livello più elevato, si muovono con dinamismo assoluto e rimanendo sempre ben compatte, ossia mantenendo il più possibile inalterate le distanze tra i reparti sia quando si propongono in avanti, sia quanto retrocedono a coprirsi. I così detti compiti di impostazione e regia, oggi giorno spettano praticamente a tutti i giocatori, tutti devono saper cogliere l'attimo giusto a servire il compagno smarcato; poi ovviamente i centrocampisti sono chiamati ad aggiungere quella superiore qualità tecnica che di solito contraddistingue i giocatori da grande squadra. Pertanto i nuovi centrocampisti della Juve, ossia Douglas Luiz, Fagioli e chi altro sarà a completare il reparto, devono sapere svolgere tutti indistintamente le funzioni di regia e a prescindere da quelli che potranno essere le scelte riguardanti i moduli di base.
  11. Se la Francia non accede alle semifinali del campionato Europeo in corso, la settimana prossima Rabiot dovrà calare le carte e così finalmente conosceremo le sue intenzioni e quelle della Juve. Dovesse rimanere ne sarei contento, dovesse andarsene pazienza, di gregari di buon livello ce ne sono pure altri.
  12. Nel calcio attuale il numero di targa posto sulla maglia non ha più importanza, la numerazione storica dei grandi giocatori appartiene al passato, quando il calcio era qualitativamente più bello e la classe individuale era dominante. Gli diano il numero corrispondente al primo armadietto libero nello spogliatoio.
  13. Ovvio che alla Juve attendono il verdetto prima di pronunciarsi in merito e che altro dovrebbero attendere.
  14. Ad onore del vero, rammento che Weah posto a controllare Leao, non gli ha fatto vedere palla per tutta la partita. Rimango dell'avviso che su Weah sia necessario lavorare, possiede una grande forza fisica e una velocità di corsa davvero notevole, insegnarli a fare bene le due fasi necessarie per poi diventare un affidabile elemento da collocare lungo la fascia, è compito dell'allenatore e la nuova Juve non sarà nemmeno lontana parente di quella degli ultimi anni.
  15. Nonostante il disastro della squadra nazionale, Fagioli mi ha destato una buona impressione, se non altro è uno che prova sempre a giocare senza buttare via il pallone a casaccio come spesso ho visto fare a suoi colleghi più famosi.
  16. Il calcio concreto attuale è fatto di dinamismo e compattezza garantita da parte di tutto il collettivo, fluidità non significa niente.
  17. Concordo, temo ci sia ancora parecchia gente che di calcio, di annesse situazioni tecnico tattiche e agonistiche e di giocatori in genere, non ne sappia molto.
  18. Precisazione: il lancio illuminante, specie in verticale, si pone in atto quando si presentano le condizioni per farlo e ciò dipende dal movimento a smarcarsi posto in atto dagli attaccanti, situazione che praticamente non si è quasi mai manifestata, salvo un movimento di Cristante, un altro di Scamacca e uno di Chiesa, tutti di seguito a passaggi in profondità da parte di Fagioli (c'è stata pure una buona palla su un preciso corner calciato da Fagioli, banalmente sprecata da El Shaaravy). Ripeto, se la squadra rimane statica, gli attaccanti non propongono ne la profondità, ne vengono incontro per manovrare dialogando, diventa impossibile servirli e lanciare la palla in avanti diventa il modo migliore per concederla agli avversari; pertanto in queste condizioni non esistono le condizioni per la regia. Vale per Fagioli o per chi altro, mi permane la non vaga impressione che i "veterani della squadra, specie quelli del blocco Inter", abbiano deciso di snobbare Spalletti, altrimenti la prestazione altamente negativa della squadra non si spiega a prescindere dalla regia.
  19. Il chiodo fisso del regista unico e arretrato posto davanti alla difesa, permane unicamente nel concetto calcistico Italiano. Il calcio moderno si svolge in modo dinamico e compatto ed esige che tutti i protagonisti in campo sappiano svolgere mansioni di copertura e di impostazione del gioco, pertanto la regia passa indistintamente attraverso tutti i centrocampisti, interni od esterni che siano, trequartisti compresi; la figura del mediano esclusivamente interditore non esiste più nelle compagini d'alto livello. Fagioli è in possesso di notevoli doti tecniche, poi dipende da come è comandato ad esprimerle, specie per ragioni tattiche pretese dal tecnico chiamato a guidare la squadra; se ne deduce che può muoversi lungo tutto lo scacchiere con il necessario ragionamento e la perfetta sinergia con i compagni, ossia il dovuto amalgama. La prestanza fisica diventa relativa, se la tecnica è elevata e il supporto di contorno è adeguato: Pirlo non era un colosso, non lo sono manco Modric o Verratti o Barella o altri simili, fondamentale è il sapere muoversi con intelligente anticipo (ossia saper leggere lo sviluppo della manovra) e agire con il giusto piglio agonistico. Fagioli tecnicamente è bravo, può fare bene e meglio, dipende da lui, ma pure dal contorno e dalla mentalità che il nuovo tecnico saprà dare alla squadra.
  20. Fagioli è stato convocato per il semplice motivo che dietro al decrepito Jorginho, non ci sono altri giocatori in grado di svolgere quel ruolo e tutto questo è dovuto alla pochezza dell'attuale panorama calcistico Italiano; i motivi sono di pubblica conoscenza, a iniziare dalle scuole di calcio e a concludersi con l'egemonia dei procuratori, dovuta ad un sistema di gestione ampiamente corrotto.
  21. Il calcio è un gioco basato sulla sinergia garantita dall'intera squadra, la quale deve esprimersi in maniera fluida e concreta, i due termini sono le facce della stessa medaglia; quindi non due cose diverse tra loro.
  22. Con la squadra praticamente ferma, sempre in ritardo ad aprire e chiudere le diagonali (triangolazioni), senza mai nessuno a proporsi all'offensiva o comunque al dialogo, diventa impossibile fungere da regista per chiunque. Tali problematiche sono dovute alla scarsa qualità tecnica dell'intero collettivo e non di certo di un solo giocatore, per giunta l'unico con i piedi educati; vanno piuttosto ricercate tra le indicazioni del tecnico, la sua scelta tattica, il dubbio assortimento della squadra e l'assenza di una preparazione atletica adeguata. Si era parlato di blocco Inter ed è proprio ciò che con ampia evidenza è venuto a mancare, le "colonne" neroazzurre si sono sgretolate già con la modesta Albania e poi crollate definitivamente nelle partite successive, stanchi e svogliati (altro che blocco Juve 1982); poi ci poniamo le scelte a dir poco assurde di Spalletti, ruoli invertiti di giocatori chiaramente inadeguati per giocare ad alto livello o altri giunti in prossimità del fine carriera, vedi il patetico Di Lorenzo e poi qui nel maggiore Forum della Juve, si vanno ad insinuare colpe all'unico bianconero in campo, posto praticamente ad esordire in un complesso di sbandati guidati dal retrò di turno e le sue inevitabili quanto strampalate idee calcistiche.
  23. Fagioli possiede tutti gli ingredienti tecnici necessari a fungere da regista, tuttavia deve essere posto in condizione di sviluppare al meglio la propria azione, quindi con un contorno tecnicamente adeguato e non con dei mena calci tipo Cristante e simili e dei paracarri in prima linea; poi il grande quanto ridicolo Barella, il quale da quando qualche amico giornalista lo ha paragonato a non ricordo a quale fuoriclasse del passato, si è posto a camminare brontolando per il campo. La qualità si esprime al meglio quando dialoga con altrettanta qualità e in nazionale questa è del tutto assente; auspico che ce ne sia in abbondanza nella prossima Juve.
  24. Fagioli possiede tutti gli ingredienti tecnici necessari a fungere da regista, tuttavia deve essere posto in condizione di sviluppare al meglio la propria azione, quindi con un contorno tecnicamente adeguato e non con dei mena calci tipo Cristante e simili e dei paracarri in prima linea; poi il grande quanto ridicolo Barella, il quale da quando qualche amico giornalista lo ha paragonato a non ricordo a quale fuoriclasse del passato, si è posto a camminare brontolando per il campo. La qualità si esprime al meglio quando dialoga con altrettanta qualità e in nazionale questa è del tutto assente; auspico che ce ne sia in abbondanza nella prossima Juve.
  25. Esatto, alcuni credono che basti calciare in verticale e il gioco è fatto, ma non tengono conto che se nessuno prova a smarcarsi a suggerire il corridoio ove ricevere il pallone, il cosi detto lancio in profondità equivale a consegnare il pallone agli avversari. Ieri Fagioli in alcune circostanze ci ha provato, ma le azioni sono sfumate nel nulla per il fatto di non essere state interpretate nel modo dovuto dai nostri "attaccanti", gli inguardabili Scamacca e El Shaaravy (a Chiesa riconosco almeno l'impegno).
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