Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Dario il grande

Utenti
  • Numero contenuti

    18.751
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Dario il grande

  1. David è un centravanti atipico, predilige manovrare partendo da lontano, non è uno che va sempre ad attaccare l'area di rigore, quindi dalle caratteristiche ben diverse rispetto a Vlahovic; prenderlo a zero sarebbe un ottimo affare ma comunque non quale sostituto del Serbo. A Gennaio serve acquisire un centravanti d'area da alternare a Vlahovic e Beto potrebbe essere la soluzione.
  2. Bene Pogba a Los Angeles e Arthur da De Zerbi, ma oltre a levarceli di torno, magari pure qualcosina ci ricaviamo?
  3. Beto a Udine fece bene, grande fisicità e buona tecnica, in prestito a Gennaio andrebbe preso.
  4. Dario il grande

    Leggende popolari sull'ambientamento di Zidane

    Zidane è stato uno dei più forti interni a tutto campo mai esistiti, pochissimi altri come lui e tutti in tempi piuttosto remoti, sapeva fare tutto, dalla regia bassa a quella avanzata e trasformarsi in trequartista e pure in uomo gol; grandissima tecnica individuale, corsa, prestanza e forza fisica e specie un gran carattere da trascinatore assoluto. Pure lui come altri ci ha messo un po' di tempo per affiatarsi e adeguarsi ai movimenti della squadra, questo succede in modo particolare a quei giocatori dotati di qualità tecnica superiore quindi istintivamente portati a guidare la squadra, per offrire il meglio devono capirla e capire le caratteristiche fondamentali dei compagni.
  5. Dario il grande

    Douglas Luiz, inizio da incubo

    Potrebbe anche darsi che ci sia qualche problema di compatibilità a riguardo dell'atteggiamento sia tecnico che tattico preteso dal tecnico, ma a mio avviso queste sono situazioni che possono evidenziare delle difficoltà iniziali, poi risolvibili una volta compresi i concetti pretesi dal tecnico; Douglas Luiz è un professionista di elevato livello, quindi dovrebbe potersi adattare alle novità in tempi relativamente brevi. Non credo sia stato acquisito alla cieca, ossia senza una preventiva consultazione tra DS, il Tecnico e la Società.
  6. Dubito fortemente che la Juve sia interessata a Theo Hernandez, anzi sento proprio di escluderlo, ritengo sia una delle solite notizie fasulle diffuse dalla stampa per suscitare curiosità ed interesse da parte di possibili loro utenti.
  7. Dario il grande

    Douglas Luiz, inizio da incubo

    La Juve è la Juve, la sua storia, la sua tradizione rimane comunque collegata al peso del suo grande Blasone, indipendentemente dal fatto che la squadra attuale faccia tremare le gambe o meno rispetto a quelle di una volta (quando le avversarie affrontano la Juve ci mettono sempre il massimo del loro potenziale tecnico e specie agonistico). Poi ovviamente molto dipende dal tipo di carattere e dalla psicologia dei soggetti, alcuni ci mettono poco tempo ad adeguarsi altri ce ne mettono di più.
  8. Dario il grande

    Douglas Luiz, inizio da incubo

    Lo ho già posto in evidenza: L'approccio con la Juve è ben diverso rispetto a quello con altre società seppure pure esse di rango, forse lo stesso peso psicologico iniziale capita al Real Madrid, ma decisamente molto meno o è addirittura assente in altri contesti. Ripetiamo spesso analoghe situazioni del passato, ossia di giocatori che pur essendo stati grandi campioni o anche dei fuoriclasse, appena arrivati alla Juve poi ci misero parecchio tempo per arrivare ad offrire il necessario elevato rendimento; probabilmente sta succedendo la stessa cosa con gli attuali ultimi arrivati, che sia pure il più esperto Douglas Luiz oppure il più giovane K.Thuram; va pure considerato che devono inserirsi in un contesto in piena fase di costruzione e non in una struttura già ben strutturata, amalgamata e consolidata. Poi se si intende per forza indicare che non siano giocatori da Juve, personalmente ritengo che sia troppo presto per affermarlo in via definitiva, semmai come sempre avviene, la sentenza la darà il tempo attraverso le prestazioni ed il conseguente il giudizio del tecnico posto a guidare la squadra.
  9. Ribadisco: un regolamento vetusto e obsoleto va rivisto e cambiato. Non è questione di ricorsi, già il fatto che se la squalifica è inferiore alle due giornate i ricorsi non sono ammessi, dimostra ampiamente che questa è una regola assurda e fuori dal tempo attuale e come dire, sappiamo tutti che sei innocente, abbiamo pure ammesso pubblicamente il nostro errore, ma la punizione la devi scontare comunque perchè così è scritto. Ora basta con sta immensa cretineria!
  10. Dobbiamo giocare pure la Champions, quindi per sostituire Bremer serve un centrale difensivo garante di esperienza internazionale, tra l'altro Danilo attualmente offre un rendimento troppo altalenante e va considerato più una riserva piuttosto che un possibile titolare; a questo punto l'ipotesi Skriniar in prestito a Gennaio andrebbe presa in seria considerazione, non possiamo permetterci di prendere giocatori considerati delle scommesse seppure già in età calcisticamente matura, per giunta provenienti da squadre provinciali.
  11. L'arbitro sbaglia in maniera grossolana ed evidente e il giocatore reo di nulla viene ingiustamente punito, poi oltre al danno deve subire pure le beffe, tutto questo nell'era del VAR delle telecamere disposte a filmare ogni angolatura del terreno di gioco, ove basta avere il naso o il laccio dello scarpino in off side e una azione viene fermata o peggio una rete viene annullata. Tutta modernità valida o meno che sia, ma il regolamento rimane quello antico e immodificabile pure innanzi all'ammissione di colpa e poi si va a predicare la lealtà sportiva; così si distrugge l'essenziale bellezza del gioco del calcio, oramai sempre meno estetico e spettacolare, ma indiscussa fucina di polemiche.
  12. In un contesto come quello dell'attuale nazionale Italiana, ove prevale più l'euforia e qualche valida giocata di alcuni singoli piuttosto che un ragionato gioco d'assieme, Cambiaso è stato uno dei pochi a dimostrare quello spessore tecnico tattico di livello superiore necessario ad una compagine di elevato livello (per il momento siamo ben distanti dal esserlo); ieri contro il Belgio per continuità e lucidità è stato il migliore in campo, per il resto la squadra ha evidenziato solo entusiasmo poi spentosi dopo 40 minuti, anche grazie alla colossale scemenza compiuta dal mediocre Pellegrini, peraltro collocato fuori ruolo dal presuntuoso quanto timoroso Spalletti. Comunque bravo Cambiaso.
  13. Dario il grande

    Douglas Luiz, inizio da incubo

    Gli inserimenti di elementi nuovi in un contesto di squadra quasi del tutto rinnovato non sono mai cosa semplice e facile, dal momento che un conto è quello di inserire due o tre elementi in una squadra già formata e ben collaudata e tutt'altro conto e farlo quando è necessario ripartire praticamente da zero, cercando il sistema di gioco più adatto al materiale di cui si dispone e specie operare su una nuova mentalità da divulgare alla squadra. La transizione che sarebbe dovuta iniziare almeno un triennio fa, è partita appena adesso, il nuovo cantiere si sta positivamente consolidando, ma e questo va sottolineato per l'ennesima volta, sarà completato in via definitiva con la prossima stagione, ciò non significa che la squadra sia almeno in parte già competitiva, anzi dovrà essere una costante spina nel fianco di quelle due o tre squadre attualmente considerate le favorite, stare a ruota dei battistrada e magari approfittare dei loro possibili passi falsi, magari in prossimità del traguardo; ora serve pazienza e ferma volontà a unire il gruppo, i nuovi giocatori devono amalgamarsi lavorando serenamente, specie per comprendere che essere alla Juve non è come da qualsiasi altra parte, qui la storia e la tradizione è ben diversa da qualsiasi altra società di rango o meno, sicuramente in Italia ma pure nel panorama estero. Douglas Luiz, K.Thuram, sono nuovi per il campionato Italiano, qui il calcio è diverso, tatticamente più chiuso rispetto a dove giocavano prima, probabilmente ci metteranno più tempo a capirlo e adeguarsi, ma alla fine il loro notevole potenziale si porrà in evidenza e a tutto vantaggio della squadra.
  14. L'attuale progetto prevede il rinnovo progressivo della squadra puntando su giocatori giovani pure se poco conosciuti ma di talento, quindi la nuova politica della società è ben chiara, ossia costruire bene contenendo il più possibile le spese e se possibile pure provare ad incassare bene. Pertanto Theo Hernandez per quanto valido possa essere, non non rientra nell'interesse della società e fanno benissimo. Chi per ingordigia assoluta vuole tantissimi soldi aldilà dei veri meriti, se ne vada in Arabia (vale pure per i nostri).
  15. Ancora troppo presto per trarre conclusioni di merito o demerito, la squadra è praticamente nuova quindi non ancora completamente amalgamata e rodata, inevitabile che ci vorrà spendere parecchio tempo per trovare il necessario equilibrio. Comunque per il momento le cose stanno procedendo in maniera positiva, quindi permane l'obbiettivo di costruire una grande squadra con l'intento di dare filo da torcere alle attuali favorite e di star loro con il fiato sul collo sino alla fine e magari poi approfittare di un loro eventuale cedimento. Su Pogba decida la società con il parere del tecnico; Paul ha 30 anni quindi non è vecchio calcisticamente, può recuperare quindi va monitorato e se gli esiti dovessero essere positivi, poi decidano se tenerlo sino a scadenza, oppure se cederlo al miglior offerente in modo da racimolare almeno qualcosa.
  16. Douglas Luiz ha solamente bisogno di più tempo per inserirsi a dovere nel gruppo e capire la filosofia del campionato Italiano e i concetti di gioco pretesi da T. Motta, credo che tali problematiche seppure in tono minore le stia vivendo pure Koopmeiners; sebbene sia già un buon conoscitore del campionato. Cambiare abitudini e sistemi non è cosa da poco e probabilmente quei giocatori i quali poi devono guidare la squadra dal suo centro nevralgico spesso ci impiegano più tempo rispetto ad altri impiegati in altri ruoli.
  17. L'intervento spalla contro spalla è da sempre considerato regolare, indipendentemente dalla forza del contatto, vigorosa o meno che sia. Mentre la spintarella con la mano o la trattenuta per un braccio o per la spalla o per la maglietta, sono considerati falli di gioco quindi da punire (tirare l'avversario per la maglia è considerato da ammonizione); su tutti i fattori indicati non vale l'interpretazione, sono falli di gioco, quindi va applicato quanto stabilisce il regolamento; altrimenti è libero arbitrio (uno sta sulle scatole all'arbitro e questo diventa drastico nei suoi confronti, sino a soprassedere sui falli subiti dal giocatore e provocando in questo modo le sue reazioni sino a causarne l'ammonizione e successivamente l'espulsione (cosa regolarmente capitata a Conceicao, il quale nel corso della gara ha subito come minimo una mezza dozzina di falli pesanti, mai fischiati, mentre al primo fallo da lui commesso e pure veniale, è stato prontamente ammonito, per poi arrivare alla farsa del cartellino rosso per simulazione; ove forse non c'erano gli estremi per concedere il rigore (per me ci stava tutto, visto che il regolamento considera fallo la spinta o la trattenuta con la mano), ma quando un giocatore arriva in area a tutta velocità basta un nulla a fargli perdere il passo quindi a cadere sul terreno; quindi può non venire contestata la mancata concessione del calcio di rigore, ma sicuramente va contestata a pieno titolo l'ammonizione e la conseguente ingiusta espulsione. Questo arbitro o è un incapace, oppure è in evidente malafede.
  18. Gli arbitri in Italia sono di una incapacità a dir poco disarmante, scarsi nella comprensione immediata delle situazioni e nelle interpretazioni delle regole (troppe), quasi sempre applicate in maniera soggettiva e probabilmente intimoriti dalla super visione arbitraria del VAR (rovina del gioco del calcio e dello spettacolo che dovrebbe garantire).
  19. Certamente continuando a mantenere tale indirizzo a seguire un regolamento obsoleto e distante dal calcio professionistico attuale, poi non portano a nulla; tuttavia al giocatore, alla squadra e alla società portano sia il danno sia la beffa. Avanti così siamo i preferiti a garantire la cassa di risonanza mediatica, sempre e comunque a nostro sfavore.
  20. L'errore arbitrale è talmente evidente da non riuscire a comprendere la decisione dell'AIA (per Polli?) e la mancata revoca all'ingiusta squalifica.
  21. Dario il grande

    TAS conferma squalifica a Pogba di 18 mesi

    Pogba è un calciatore di professione tesserato per la Juventus e per quanto mi riguarda la sua situazione post squalifica, prima di arrivare a drastiche conclusioni, va attentamente monitorata pure in relazione alle notevoli spese sostenute dalla società dal momento del suo ingaggio e successivo contorno. Se non erro il suo contratto scade a Giugno 2026, quindi se per tempo si presenta la possibilità di racimolare qualcosa da una possibile eventuale cessione, questa strada andrebbe percorsa.
  22. Dario il grande

    Douglas Luiz, inizio da incubo

    Non noto alcun incubo, i giocatori di calcio sono persone e non macchine, pertanto pure essi possono essere soggetti a vari fattori spesso esterni, traducibili nell'aspetto caratteriale, psicologico ed emotivo, dovuti al cambiamento di abitudini e non solamente calcistiche; quindi i tempi di adattamento non sempre possono essere immediati.
  23. Fagioli possiede elevata qualità tecnica, abile e rapido nel palleggio, tiene sempre la testa alta e specie vede il gioco in verticale (cosa non da poco); di giocatori Italiani con tali caratteristiche per il momento non ce ne sono altri, pertanto ovvio che il selezionatore della nazionale, giustamente l'abbia preso subito in considerazione, quindi Spalletti ha fatto bene a tenere in considerazione Fagioli, semmai sono altri i ruoli che andrebbero migliorati, ma l'attuale materiale Italiano non tutto è di primissima scelta.
  24. Dario il grande

    Douglas Luiz, inizio da incubo

    Il campionato Italiano è piuttosto diverso rispetto a quello delle altre nazioni Europee, specie da quello Inglese, ove a prescindere dal valore qualitativo delle squadre il concetto di gioco deve essere tradizionalmente più aperto, ossia con spazi di manovra più ampi e rapidi capovolgimenti di fronte; mentre da noi prevalendo le tattiche di copertura, gli spazi si restringono e diventa più complicata la costruzione del gioco e tutto ciò costituisce una difficoltà di adattamento rapido a giocatori stranieri, specie se centrocampisti dotati di qualità tecnica i quali devono imparare a guidare la loro nuova squadra; questo scotto da pagare vale pure per Douglas Luiz, come in altri tempi è valso per dei giocatori poi consacrati grandi campioni. Nella recente partita contro il Cagliari, Douglas Luiz si è mosso meglio rispetto a quanto visto in precedenza e pure la squadra si è mossa bene, poi se invece di sciupare diverse occasioni da gol la palla entrava in rete probabilmente ora il discorso sarebbe stato diverso; pertanto piena fiducia e se il giocatore c'è, il valore si evidenzierà. Il rigore causato? Tipico rigore all'Italiana, ora dopo il calcio all'Italiana abbiamo pure i rigori all'Italiana, interpretazioni assurde da parte di arbitri non all'altezza del calcio professionistico di elevato livello, ma temo ben disposti alla guida esterna, visto che certe situazioni succedono troppo spesso a senso unico.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.