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Dario il grande

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  1. Non troppo tempo fa avevo letto da qualche parte (non leggo quotidiani sportivi) che il valore patrimoniale della società Inter è di circa 600 milioni.
  2. Ponendo che in qualche modo riescano a risolvere il caso Allegri (comunque sarebbero 16 milioni) e poi far giungere Conte costerebbe altri 16 milioni (lordi), quindi il totale sarebbe di 32 milioni da sborsare; poi aggiungendo i 9 nove che debbono a Ronaldo si sale a 41 milioni e in un momento in cui è prioritario risanare i conti e riequilibrare il bilancio sociale, temo che l'operazione Conte non sia fattibile. Pertanto o rimane Allegri sino a scadenza, oppure arrivi Motta o chi altro con uno stipendio netto non superiore ai 3 milioni a stagione.
  3. Ci aggiungo pure Coman e qualche altro giocatore che poi si è rivelato valido e ci avrebbe fatto comodo.
  4. Concordo pienamente, Chiesa va collocato a destra a meno che non si decida di schierare Yldiz da seconda punta o addirittura da trequartista (le doti le possiede per fare entrambi i ruoli). Con la Nazionale Chiesa ha giocato spesso a destra con ottimo esito, pertanto può farlo pure con la Juve.
  5. Quindi il trucco consiste nel fare debiti continui con finanziarie estere, sempre disponibili a garantire tanto poi i soldi rientrano per altre vie (altrimenti non si spiega). A questo punto facciano tutti così, specie le società più piccole, sempre con il timore di sparire dal mondo del calcio o comunque di fallire. Vorrei conoscere che ne pensano Gravina e Ceferin e i loro intimi protetti (o debbo pensare male di loro, quindi che siano parte integrata di quel sistema).
  6. Si fa troppo presto a bocciare giocatori giovani per il fatto di non essere immediatamente pronti a fungere da titolari in una grande squadra, con i giovani in genere bisogna avere pazienza, almeno per la prima stagione e le verifiche definitive semmai vanno fatte quella dopo. In passato abbiamo già commesso errori del genere causa impazienza, con ragazzi poi ceduti e in breve diventati campioni o comunque giocatori di buon livello; se si vogliono ragazzi giovani già pronti bisogna sborsare un sacco di soldi, ammesso che poi te li cedano.
  7. Se la Lazio intende rimontare lo svantaggio inevitabilmente deve mantenere un atteggiamento aggressivo e noi di conseguenza agire di contropiede (ma lo sappiamo fare?)
  8. L'errore madornale l'ha compiuto la società, credendo che una azienda calcistica d'alto livello andava gestita come si trattasse di una grande industria, ove l'amministratore delegato e il suo staff stanno alla guida dell'intero sodalizio e ne rispondano unicamente alla proprietà e agli azionisti unicamente nel corso delle esposizioni dei bilanci sociali. Hanno fermamente creduto che basti un "factotum" di ampia conoscenza professionale calcistica a dirigere il tutto, mentre per il necessario contorno amministrativo economico, hanno creduto siano sufficienti degli esperti commercialisti ma con scarsa ho addirittura nessuna conoscenza del calcio professionistico. Poi a completare il grossolano errore è stata la stipula del esoso contratto quadriennale, con il quale si sono posti il cappio al collo e che per ovvie ragioni ora è praticamente impossibile da togliere almeno sino alla scadenza contrattuale. Quando un vaso si rompe, poi è inutile raccogliere i cocci e cercare di ricomporli, bisogna comperare un vaso nuovo, non comprendere questo è da sprovveduti, come lo è credere che un allenatore o tecnico o gestore (chiamatelo come vi pare), possa essere la soluzione, specie ricorrendo a chi è stato parte del passato e inevitabilmente è distante dal presente e dall'immediato futuro. Allegri è stato ripreso grazie ad un contratto che nessuno avrebbe rifiutato e di questo non gliene si può fare una colpa, è stato preso credendo disponesse delle doti particolari tali da renderlo il "factotum", mentre il suo ruolo è solamente quello di un allenatore del calcio professionistico di elevato livello, non si sono nemmeno posti il problema di comprendere in anteprima quali potessero essere i suoi limiti per portare a termine un lavoro del genere; limiti collegati alla sua visione conservatrice del gioco del calcio, ma ancor di più collegati a svolgere un ruolo a dir poco fantascientifico, ove si è ritrovato a essere gestore non solo della squadra, ma di tutto il contorno manco possedesse la bacchetta magica e alla lunga inevitabilmente tutto è andato fuori controllo. Se fare l'allenatore è il tuo mestiere quello devi fare e niente d'altro, gli altri ruoli di conduzione amministrativa spettano ad altri, in parte compresa la partecipazione mediatica; ma di tutto questo la sua unica colpa è stata quella di accettare il peso di quel contratto.....e comunque, chi altro non l'avrebbe accettato. (tre anni persi e probabilmente ne perderemo almeno un altro paio a prescindere da chi sarà alla guida della squadra)
  9. Del Piero è una persona intelligente, sa benissimo che per entrare a far parte della gestione di un gruppo molto importante serve tatto e atteggiamento diplomatico, pertanto le cose al chiaro non si esprimono dall'esterno, semmai un domani dall'interno del gruppo quando si ha voce in capitolo; Giampiero Boniperti questo lo ha insegnato.
  10. Ottimo attaccante, tecnico, agile e rapido di pensiero e di piede, poi il tutto dipende da come è indirizzata a giocare la squadra; dovesse rimanere la solfa attuale, allora meglio che rimanga a Genova.
  11. Yldiz insidia Chiesa, questa veramente fa ridere. Diciamo che essendo piuttosto antiquate le vedute tecniche, si preferisce dare priorità assoluta a quella tattica (del resto sempre la stessa). I moduli di gioco si interpretano e quando non offrono soluzioni valide, si cambiano e nei momenti di scompenso dovuti ad altri vari fattori si opta per quello scolastico o di base e ritenuto il più semplice, il 4-4-2; così Chiesa e Yldiz possono coesistere, l'Italiano lungo la fascia destra da centrocampista offensivo e il Turco da seconda punta a offrire quel minimo di fantasia calcistica solitamente assente.
  12. Quando una società d'alto livello e rango viene gestita da commercialisti e ragionieri, inevitabilmente sbanda e non conclude niente di positivo, anzi alla fine sperpera tempo e denaro. Ai vertici societari non hanno capito che a guidare il contesto ci deve essere gente pratica dell'ambiente calcio; questi hanno creduto che sia sufficiente disporre dei denari senza capire in quale maniera si debbano spendere seguendo un progetto calcistico ben mirato e pianificato nel tempo, di conseguenza hanno sbagliato le scelte più semplici e logiche: ossia quando si deve ricostruire, si parte da zero, si eliminano le macerie, poi si pongono le fondamenta sulle quali poggiare il nuovo telaio e su di esso si collocano gli ingredienti necessari possibilmente di qualità; invece la società ha creduto che sia sufficiente affidare il tutto nelle mani di un gestore unico forte del suo ottimo passato, ma non in possesso delle necessarie doti innovative quindi costruttive. L'esito finale è inevitabilmente fallimentare, reso ben evidente dai tre anni letteralmente persi per giungere a niente, non tanto per l'assenza di vittorie, ma per il fatto che la squadra non c'è, progressivamente si è andata a perdere pure quella mentalità che ha sempre contraddistinto la Juve rispetto alle altre società. Ora ancora si discute sul da farsi nonostante l'indicazione del percorso sia semplice da individuare: bisogna fare quello che avrebbe dovuto avere inizio tre anni fa, ossia: Volti nuovi nella dirigenza con l'ingresso di gente competente di calcio e di Juve, una nuova conduzione tecnica ben adeguata al calcio odierno e una maggiore quanto decisa considerazione e valorizzazione dei giovani, indipendentemente se già presenti nel nostro vivaio o se provenienti da altri lidi.
  13. Arthur da qualche parte lo piazzano di sicuro, tra l'altro ha disputato un discreto campionato a Firenze; Amrabat dubito che interessi veramente, visto che tra l'altro rientra Fagioli e rimango dell'idea che stiano prendendo in considerazione Jorginho (a zero, poi dipende da quanto vuole di stipendio); inoltre se davvero intendono provare a prendere Koopmeinster, Calafiori e Gmundsson e pare pure un terzino, poi dubito ci siano i soldi per prendere dell'altro
  14. Il Napoli cederà Osimenh per oltre 100 milioni quindi potrà permettersi di fare un buon mercato, anche acquisendo Conte o chi altro (DL è poco simpatico, però non fesso, sa come gestire la società). La Juve deve mettere a posto il bilancio sociale, pertanto deve porre in atto una politica di contenimento delle spese, quindi non può permettersi di spendere un sacco di soldi a vuoto come è successo in questi ultimi tre anni e perseverare a rifinanziare attraverso centinaia di milioni a stagione (gli azionisti non saranno eternamente disposti a farlo); pertanto pure il nuovo tecnico dovrà costare perlomeno la metà di quello attuale e i nomi sono quelli citati, con Thiago Motta primo della lista; non dovessero trovare accordi convenienti, non va esclusa la permanenza di Allegri sino alla scadenza contrattuale.
  15. Allegri pone in pratica un calcio basato sul contenimento, quindi il controllo della partita in attesa dell'episodio favorevole, il quale più spesso capita quando in squadra è presente almeno un attaccante di qualità decisamente superiore, ancora meglio se un vero e proprio fuoriclasse, ad esempio Tevez; l'espressione del gioco preteso da Allegri è composta da staticità tattica, ossia occupare tutti gli spazi nella propria metà campo e attendere l'episodio favorevole (lo ha detto proprio lui). Conte adottava la stessa disposizione tattica, ma seguendo il proprio istinto caratteriale, aveva compreso la necessità del dinamismo, quindi di manovrare sempre compatti sia in fase offensiva, sia in fase difensiva (se siamo attenti osservatori, Inzaghi con l'Inter, pure lui gioca 3-5-2, ma lo fa in modo dinamico e intenso, sulla falsariga di quanto in precedenza faceva Conte).
  16. Conte costa troppo, quindi non rientra nella politica di contenimento delle spese giustamente avviata dalla società per sistemare i conti. Chi sarà il prossimo allenatore della Juve difficilmente supererà la soglia al netto di 4 milioni di stipendio a stagione, quindi andrà individuato tra i soliti nomi che circolano da circa un anno a sta parte: Thiago Motta è quello più indicato, sta facendo bene a Bologna e inoltre in carriera, da giocatore, ha acquisito notevole esperienza in campo internazionale e questa non è cosa da poco, specie per esordire su una poltrona molto importante quale è la nostra; tra gli altri emergenti ma meno esperti, forse Gilardino o anche Palladino, dei vecchi marpioni rimane il solo Gasperini, ma dubito che la società intenda porre in atto una rivoluzione in maniera drastica.
  17. Se proprio rimane l'idea di continuare a giocare con il regista unico, preferirei optare per un esperto del ruolo, tale pure in campo internazionale; Jorginho a parametro zero potrebbe andare bene, a patto che hai suoi fianchi ci siano due mezze ali dotate di qualità tecnica e propensione dinamica. Arthur va considerato quale possibile pedina di conguaglio in qualche possibile affare.
  18. Mi riferivo a Chiesa (in risposta a Pawn Heart)
  19. Concordo e aggiungo che se in Nazionale ha fatto molto bene giocando a destra, non vedo per quale motivo non potrebbe fare altrettanto alla Juve; probabilmente succede per il fatto che l'attuale tecnico, pur di rimanere fedele al suo dogma tattico, non ritiene utile disporre l'attacco a tre punte.
  20. Un autentico tridente d'attacco con Allegri non lo vedremo mai, semplicemente per il fatto che non rientra nella sua ottica calcistica, ove per lui già il far giocare due punte contemporaneamente diventa problematico, difatti la seconda punta la fa giocare arretrata rispetto alla prima quasi fosse un trequartista. Eppure non sarebbe nemmeno difficile provare a mettere Chiesa esterno alto a destra (lo aveva fatto spesso in modo positivo con la Nazionale) e Yldiz esterno alto a sinistra, con Vlahovic al centro.
  21. Non lo seguono più, lo spogliatoio è disunito, troppi problemi in corso non solamente tecnici o tattici, ma anche di scelte dovute o comunque obbligate per motivi di mercato e poniamoci pure l'accanimento verso la squadra da parte della mediatica e le evidenti direttive della mafia federale.
  22. Vincere subito è una bella frase da collocare nel libro dei ricordi del tempo che fu; il mondo del calcio è cambiato, ora il potere economico finanziario è più ampio quindi difficile disporre dello strapotere delle scelte; a prescindere da questo, serve assolutamente un tecnico allenatore al passo con il tempo attuale, in grado di comprendere la necessità di praticare un calcio dinamico e snello, fattore essenziale il quale tuttavia richiede un periodo di assimilazione piuttosto lungo e di disporre sul campo di interpreti garanti di qualità tecnica, mentale ed agonistica mediamente elevata. Circolano parecchi nomi per l'ipotetico post Allegri e pure qui escono dei fattori da tenere a debito conto, quali: l'esperienza calcistica del soggetto da scegliere, comprendere per tempo le caratteristiche caratteriali, la personalità e la ferma ambizione ad arrivare ai vertici, senza trascurare il suo costo economico (la società è giustamente intenzionata a ridurre le spese globali di gestione),;infine il particolare fondamentale ossia la capacità di trasmettere ai giocatori la propria filosofia di gioco, tenendo ben presente che se quest'ultimi riescono a divertirsi giocando, i frutti del lavoro matureranno più in fretta, di conseguenza riducendo i tempi di attesa per tornare grandi.
  23. Una squadra di calcio viene costruita seguendo le direttive di chi viene chiamato a svolgere il ruolo di responsabile tecnico, ossia l'allenatore, il quale ne supervisiona l'allestimento in stretta sinergia con il direttore sportivo; pertanto sono queste due figure a decidere chi tenere e chi mandare via. Dei componenti l'attuale rosa non cederei: Szczesny, Bremer, Cambiaso, Vlahovic, Yldiz, il giovane Hasa e farei rientrare Huijsen; tutti gli altri posti in lista di ipotetica cessione.
  24. Rigori all'Italiana, ossia un nuovo modo tutto locale di interpretare le regole del calcio a proprio uso, consumo e indirizzo; quindi giusti i due rigori a favore del Cagliari e giustificata la non concessione di quello a favore della Juve e in questo caso Alcaraz andrebbe pure punito per autolesionismo a scopo di simulazione.
  25. Locatelli deve fare ciò che ha sempre fatto, ossia il mediano laterale di spinta, è valido in interdizione e se lasciato avanzare possiede un tiro dalla distanza forte e preciso che nella Juve attuale non può porre in atto per ragioni dovute al rigoroso rispetto tattico; se qualcuno se lo è inventato in un ruolo che non sa fare questa non è colpa sua. Rabiot possiede un fisicone, un discreto piede sinistro e scarsa continuità nelle prestazioni, di base è un gregario utile a supportare centrocampisti di qualità superiore, dei quali non disponiamo; pertanto mi tengo l'Italiano a patto che venga impiegato nel suo ruolo e che tra l'altro costa parecchio di meno.
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