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pavelnumero1

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  1. Ma perché dovete stravolgere la realtà? Abbiamo perso la partita col Sassuolo perché abbiamo giocato in modo spregiudicato ed aggressivo? Perché volevamo essere bellini? 2 tiri i porta in croce, scesi in campo in maniera pietosa. Abbiamo vinto tutte le gare in modo agevole? Con l'Atalanta abbiamo vinto? No...a stento siamo scesi in campo, con il chiaro obiettivo di provare a portare a casa un pari. Col Bologna abbiamo giocato in maniera pessima, e avremmo meritato di perdere. Con il Lecce abbiamo faticato...e con il Torino la partita l'abbiamo vinta grazie alla cortese collaborazione di Milinkovic, che per fortuna ha scelto di andare a farfalle in 2-3 occasioni... Da una squadra che ambisce a vincere... sarebbe lecito attendersi qualcosa in più. Poi le vittorie possono arrivare o meno...
  2. Il problema non è quello che dichiara, anche perché son tre anni che dichiara tutto ed il contrario di tutto...quindi stare dietro a quello che dice risulta proibitivo. Il problema è l'atteggiamento che si vede in campo, e quello è costante da anni. Squadra passiva, che aspetta l'episodio piuttosto che lavorare per portare la partita dalla propria parte. Se sei tu a portare la partita sul piano dell'equilibrio, mettendoti nelle condizioni che a deciderla siano gli episodi, anche quando il divario tecnico è notevole, quello non è rispetto.
  3. La regola basilare dello sport è che le vittorie vanno costruite, che nessuno ti regala niente...e che il successo non ti cade in testa dalle nuvole.
  4. Qualcuno gli spieghi che esiste una differenza tra la presunzione nell'affrontare una gara contro un avversario più debole ed il pensare di dover scendere al livello del Pizzighettone perché ciò non accada.
  5. L'ho amato, ma per carità. Vediamo di non trasformarci in una barzelletta ancor più esilarante.
  6. In una serie A mediocre, con tutti i limiti di organico, la rosa è sempre stata competitiva quantomeno per lottare per vincere lo scudetto. Squadra che rende ben al di sotto delle sue potenzialità da anni.
  7. Se veramente si ripresentano con questa *, mi auguro che la Juventus venga radiata da tutte le competizioni. Sarebbe oltre la malafede.
  8. Le scommesse sono una piaga. Lui ha sbagliato, e spero possa risolvere i suoi problemi prima di tutto come uomo...e magari possa tornare in futuro ad avere una carriera "normale" come calciatore. Poi andrebbe fatto un discorso sull'ipocrisia di tutto il movimento calcistico, che sulle sponsorizzazioni delle società di scommesse sorregge gran parte dei propri conti...
  9. Avrebbe dovuto dare fastidio a chiunque avesse a cuore la Juve. Una scelta scriteriata, fatta da un mitomane in preda a deliri di onnipotenza. Che poi chi sia venuto al tuo posto sia riuscito a fare di peggio non cambia la sostanza. Fare l'allenatore non è il tuo mestiere, e probabilmente non lo sarà mai.
  10. Si, infatti i margini di sconto si hanno più per coloro che si trovano nella condizione peggiore di una assunzione volontaria...e che "pentendosi" vedono scendere la squalifica rispetto alla sanzione massimale. Per l'assunzione "colposa" le possibilità di scendere sotto i 2 anni sono comunque risicate. In questi casi la "collaborazione" consiste più nell'evitare il protrarsi dei processi sportivi, ammettendo l'assunzione di una data sostanza...che viene "consegnata" per verificare la compatibilità della stessa con il tipo di positività riscontrata e con la versione dell'assunzione non fraudolenta (diciamo così). Ma si "guadagna" poco in genere.
  11. Sicuramente non riceverà il massimo. Sugli sconti è possibile che gli venga riconosciuto qualcosina. Ma in genere la collaborazione viene premiata quando è funzionale a colpire un "sistema" che, almeno potenzialmente, potrebbe coinvolgere altri atleti, o altre figure professionali che ruotano intorno al mondo dello sport. Se la sua positività deriva dall'impiego di un farmaco legalmente venduto, senza alcun obbligo di prescrizione, e magari anche correttamente etichettato...per la procura la collaborazione avrebbe un peso praticamente nullo.
  12. Sì, tutto quello che vuoi. Ma un professionista, per di più a quel livello, sa che è suo dovere accertarsi fino in fondo se può assumere o meno una sostanza, al di là della presenza o meno di un bollino. Diciamo che potrebbe non esserci il dolo, ma c'è comunque colpa grave. Motivo per il quale probabilmente gli verrà data una sanzione importante, ma non quella massima prevista.
  13. Ma io di questo sono convinto (al 99.9%). Il problema è che quel "non lo sapeva", per come possiamo interpretarlo noi (integratore assunto in buona fede, senza notare che contenesse sostanze proibite e con l'omissione di non aver fatto verificare a chi di dovere)...per la giustizia sportiva non è comunque una assunzione "inconsapevole". Sarebbe tale, ad esempio, se avesse assunto una sostanza, di origine certificata e controllata, che non riportasse in etichetta alcuna sostanza vietata...oppure se l'avesse assunta indipendentemente dalla sua volontà (es. errore del medico con scambio di un farmaco con un altro). E in questi casi il tutto andrebbe provato... Senza una eventualità di questo tipo, è praticamente impossibile scendere sotto i 2 anni di squalifica.
  14. Può anche essere in vendita libera, ma un atleta professionista non può utilizzarlo se contiene quei prodotti, ed è suo dovere accertarsi di tale eventualità. Alcune sostanze che costituiscono doping sono di libera vendita, e negli USA questo avviene anche più frequentemente. Quello che volevo dire è che, se per ottenere il farmaco devi passare attraverso la collaborazione di chi deve procurarti un farmaco non altrimenti accessibile, a quel punto viene del tutto meno la possibile difesa basata sulla semplice "ingenuità". Ovviamente questo non avrebbe comunque niente a che vedere con la fattispecie dell'assunzione inconsapevole. Se sul prodotto è riportato tra le componenti DHEA o testosterone, questa tesi non è sostenibile. Poi che sia l'una o l'altra sostanza, non fa differenza perché sono entrambe accomunate nella stessa classe della lista dei farmaci proibiti, e lo sono sia in competizione che al di fuori delle competizioni.
  15. Il campione viene dallo stesso prelievo. Una parte delle urine viene analizzata per il test e un'altra è conservata per le eventuali controanalisi in caso di positività.
  16. Cambierebbe eventualmente per il profilo di responsabilità di chi gli ha prescritto il farmaco. Se l'integratore potrebbe essere disponibile per la libera vendita, e quindi teoricamente su iniziativa dell'atleta, le formulazioni iniettive sono praticamente tutte soggette ad obbligo di prescrizione...quindi ci sarebbe certamente un coinvolgimento di altre figure. Tecnicamente per l'atleta non cambia moltissimo, se non il fatto che nel secondo caso diventa oggettivamente pressoché impossibile da sostenere la teoria della buona fede. Ma se il farmaco riporta la composizione...anche nel caso dell'integratore ci sono scarse possibilità che questa attenuante possa essere riconosciuta.
  17. Relativamente alla prima parte si, ho volutamente semplificato un po'. Quello che intendevo dire è che tutta la vicenda per me non avrebbe avuto un gran senso, perchè non sarebbero giustificati i rischi in termini di reali benefici. Diciamo che dubito sia stato un qualcosa che è stato assunto di sua iniziativa, credo sia stato frutto di consigli di qualcuno di sua fiducia (a sua volta abbastanza sprovveduto). In caso di intento fraudolento, avrebbero potuto consigliarlo "meglio" (tra mille virgolette). Riguardo alla seconda parte, ovviamente sì...l'aver bypassato la Juve non è ciò che gli viene imputato dall'organismo antidoping. Ma quello era un suo preciso dovere come professionista, inteso come calciatore alle dipendenze di una società. Poi, ripeto, a me sembra più una leggerezza (imperdonabile) di uno che da anni non ha più la testa dell'atleta...piuttosto che una scelta deliberata per tenere la Juve all'oscuro di tutto.
  18. Si, ho seguito la discussione. In effetti, credo di capire che lui intenda dire che è stato accertato che il livello di testosterone sia aumentato per via di una assunzione esogena (anche la conversione di un precursore attraverso il metabolismo nell'organismo è giustamente considerata tale). Quello su cui vorrebbe soffermarsi la difesa, almeno stando all'articolo, è semplicemente su quale sia stata la sostanza effettivamente assunta. Ma questa è una questione di importanza praticamente nulla...perchè le due sostanze sono praticamente equiparate dal punto di vista disciplinare. In realtà, come accenna in modo confusionario l'articolo, probabilmente proveranno a sostenere la teoria del "contaminante". Cioè proveranno a giustificarsi sostenendo che la positività sarebbe derivata dall'assunzione di un integratore per il quale NON è indicata in etichetta la presenza di DHEA. Ipotesi remotissima per tutta una serie di ragioni, e che difficilmente potrebbe essere accolta. Innanzitutto dovrebbero indicare l'integratore assunto (verificando l'effettiva mancata segnalazione), poi dovrebbero dimostrare che il calciatore abbia comunque comunicato alla società e che abbia ricevuto autorizzazione ad assumerlo (abbastanza inverosimile, proprio perchè difficilmente lo staff avrebbe autorizzato, per lo più a distanza, l'assunzione di sostanze di dubbia utilità e potenzialmente "rischiose"), poi dovrebbero dimostrare che i livelli riscontrati siano compatibili con una semplice contaminazione...per di più a distanza di tempi abbastanza lunghi rispetto alla supposta assunzione.
  19. Perché effettivamente la sostanza endogena non è distinguibile da quella esogena, ma non ci si limita a quantificare i livelli di testosterone. Senza scendere troppo nei dettagli, esistono degli altri indicatori che vengono presi in considerazione. Se i livelli di testosterone sono aumentati per una aumentata produzione da parte dell'organismo sono attese delle altre alterazioni che concordino con tale aumento. Dovresti riscontrare un aumento anche di altre sostanze. Se invece c'è sproporzione tra gli aumenti del testosterone e quello di queste sostanze, questo è indice di assunzione esogena.
  20. C'è poco da speculare. Pogba ha certamente assunto una sostanza vietata e, dal punto di vista pratico, al di là della confusione generata dall'articolo, non cambia assolutamente nulla se sia stato testosterone o DHEA. Sono entrambe sostanze considerate dopanti, durante le competizioni e al di fuori delle competizioni. Per quanto poco intelligente possa essere il calciatore, è altrettanto evidente che la sostanza non sia stata assunta come doping "consapevole"... In primo luogo perché si tratta di sostanza che per un calciatore ha praticamente effetto nullo sulle prestazioni, in secondo perché si è praticamente certi di essere beccati. Il punto di tutta la vicenda è che Pogba ha assunto una sostanza senza aver consultato lo staff medico. E questo è assolutamente imperdonabile per un atleta professionista. Non è ammessa ignoranza in tal senso, la buona fede non è una giustificazione. Un professionista conosce alla perfezione i suo doveri, e tra questi c'è quello di comunicare allo staff qualsiasi farmaco o sostanza che ha intenzione/gli è stato consigliato di assumere, ed eventualmente procedere solo dopo essere stato autorizzato. L'ultima di una lunga serie di "leggerezze" intollerabili. Non ha senso fare altre discussioni sulla vicenda. La società sta semplicemente aspettando l'inevitabile verdetto della giustizia sportiva per procedere con le altrettanto scontate misure previste.
  21. pavelnumero1

    [Highlights] Juventus - Torino: 2 - 0 (2023/2024)

    Grazie Milinkovic
  22. Sinceramente credo cambierà solo la formula allo scopo di aumentare il numero delle partite. Alla fine sarà una trasformazione delle attuali competizioni, che prevedono una fase ad eliminazione diretta, in competizioni con girone all'italiana (magari con un playoff conclusivo per non eliminare il fascino delle finali). Per qualificarsi alle competizioni europee si prenderanno sempre in considerazione i risultati nazionali. Magari le vincenti dei campionati verranno posizionate di default nella prima serie Europea, le altre che devono comunque aver raggiunto la qualificazione con il piazzamento in campionato, verranno posizionate a scalare secondo una sorta di ranking europeo... Quindi magari un Brighton che dovesse arrivare terzo in classifica nella Premier, potrebbe comunque giocare in Europa, ma magari lo farebbe in una "serie" inferiore rispetto a un ipotetico Liverpool arrivato quarto. Un principio di meritocrazia, su base pluriennale, verrebbe comunque mantenuto...rispetto a quanto previsto dalla Superlega, che era un abominio soprattutto da quel punto di vista.
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