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Ronnie O'Sullivan

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Tutti i contenuti di Ronnie O'Sullivan

  1. Solo chi non li ha visti o non capisce niente di calcio può non concordare. Tra l’altro erano completi: sapevano difendere, marcare, spingere e crossare. Anche Gentile, famoso per le marcature arcigne, sapeva farsi apprezzare in fase di possesso palla, con buoni piedi e ottima corsa. Cabrini poi era eccezionale; elegante, potente, cattivo, con una capacità di crossare IN CORSA più unica che rara; in più segnava molti goal; soprattutto di sinistro, ma anche di testa. Giocatore straordinario. Coppia formidabile. Il piccolo gruppo whatsapp di amici bianconeri cui partecipo ha per titolo “zoff gentile cabrini…”
  2. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Di Rafa è inutile parlare. Ma quanto qazzo di talento ha Kyrgios? Cos’ha sprecato sto pazzo nella sua carriera?
  3. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Ragazzi, solo fra vent’anni ci renderemo VERAMENTE conto della grandezza di Federer, Nadal e Djokovic. Sono (stati) tre fenomeni incommensurabili, tre fuoriclasse assoluti. E, ahimè, oramai ne ho visto tanti. Un’età dell’ora irripetibile. Io non ho potuto vedere la partita (sto guardando la replica proprio ora), ma Sinner con questo Wimbledon ha fugato (in me) ogni dubbio. È un campione e vincerà molto. Come pure Alcaraz (forse ancora di più).
  4. Ronnie O'Sullivan

    I have a dream: "Juventus Stadium - Giampiero Boniperti "

    Ognuno di noi può avere una propria personale opinione sul pensiero e le dichiarazioni di Boniperti riguardo farsopoli: per me, la sua, in assemblea, fu un’uscita MOLTO sgradevole, dove, per una volta nella vita, mise il suo orgoglio (e la sua acredine nei confronti di Moggi) davanti alla Juventus. Se la poteva risparmiare. Ma proprio in quanto una tantum, io gliel’ho perdonata, perché non si possono cancellate cinquant’anni di militanza bianconera con una uscita inopportuna, per quanto sgradevole. Per te, invece, quelle dichiarazioni furono imperdonabili e si sarebbe dovuto vergognare. Per quanto la ritenga poco condivisibile, trovo la tua posizione comunque legittima. Che Boniperti, invece, sia stato lo Juventino del Ventesimo secolo, non è una mia opinione, ma qualcosa di oggettivo, di storicamente incontrovertibile. Che ci piaccia o meno. Lo certificano i numeri, il palmarès e la storia del calcio.
  5. Ronnie O'Sullivan

    I have a dream: "Juventus Stadium - Giampiero Boniperti "

    Giampiero Boniperti non era né un santo, né l'immagine della perfezione, che non è appannaggio della natura umana; ma è stato, ripeto, lo juventino del Secolo, e quindi credo, da juventini, gli dovremmo eterna gratitudine. Se poi vogliamo dividere il mondo tra buoni e cattivi a seconda delle parole o delle opinioni su farsopoli, facciamo pure; io però mi defilo; anche se penso che il linciaggio subito dalla Juventus sia stato la più grande vergogna della storia dello sport italiano.
  6. Ronnie O'Sullivan

    I have a dream: "Juventus Stadium - Giampiero Boniperti "

    Non credo che sarebbe impossibile coniugare i due aspetti; il Real Madrid sta ristrutturando lo stadio; investirà una cifra enorme e incasserà cifre enormi (anche) dalla sponsorizzazione dello stesso; ma a Madrid MAI sognerebbero di togliere il nome Santiago Bernabeu al loro stadio. Giampiero Boniperti è stato lo juventino del (ventesimo) secolo; secondo me, nessun nome sarebbe più appropriato e darebbe una grandissimo senso storico e identitario allo stadium.
  7. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Grandissima vittoria di Sinner; d'altra parte, il modo in cui aveva demolito Isner aveva già fatto intravedere un sorprendente adattamento all'erba; non avrei mai detto che ci riuscisse in così poco tempo, vedendo la sua ultima prestazione sull'erba prima di Wimbledon; si muove benissimo e riesce a trovare la coordinazione anche in condizioni precarie, cose che per ora non riesce ad Alcaraz, che rimane un predestinato (a tratti si è visto un match spaziale). Questo permette a Sinner di scagliare i suoi due fondamentali con tutta la forza che si trova in corpo, e ne escono colpi pesantissimi. Il servizio è sì migliorato, ma sono, ripeto, gli spostamenti e il movimento di piedi alla ricerca della palla ad aver fatto svoltare l'intero gioco di Sinner sull'erba, a mio modesto parere. Prima di Wimbledon si muoveva sui prati goffamente, ora con leggiadria; gli riesce persino di scivolare senza perdere l'equilibrio e la coordinazione. Grande Yannik.
  8. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Mi dicono grande vittoria di Sinner, e il punteggio lo conferma. Non pensavo fosse facile per Yannick contro Big John, che avevo visto molto bene contro Murray. Ora lo attende Alcaraz, che ha liquidato un giocatore insidioso su questa superficie come Otte senza il minimo problema. Forse stanno entrambi imparando a giocare sui prati. Vedremo come andrà domenica. Match succulento. Mi tolgo ancora una volta il cappello di fronte a Sonego, il fighter del tennis italiano, che ha trovato le chiavi per disinnescare i magheggi di Gaston. Ora Nadal; doppio derby Italia vs Spagna; non siamo favoriti, d’altra parte a noi manca il migliore (su questa superficie).
  9. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    E' ancora giovane e può imparare, ma purtroppo Sinner manca di un pizzico di sensibilità e di mano; lo si vede in tutte le superfici, ma lo paga in misura maggiore sull'erba, ovviamente, dove occorre accorciare movimenti e tempi di esecuzione; mettici che non ha un servizio devastante che possa compensare questa carenza, e diventa dura per lui essere competitivo, oggi, sull'erba. Poi, ripeto, ha margine e tempo per diventare competitivo anche sui prati, vedremo. Non ho visto la partita contro Paul, quindi la mia è solo una considerazione di carattere generale.
  10. Da juventino sfegatato quale io sono, non ci metterei un nanosecondo a barattare trent'anni di zeru tituli della nazionale per una Champions alla Juve. Ma io ragiono, appunto, da tifoso. Non esiste un giocatore - UNO - sulla faccia della terra che non consideri la vittoria di una grande competizione - in primis il Mondiale, in secundis il titolo continentale - con la propria Nazionale il traguardo più prestigioso e più ambito. E' talmente ovvio che mi pare stupido perfino doverlo scrivere. Chiellini fa parte dell'universo dei grandi calciatori professionisti e non fa eccezione. Questo non gli ha impedito di sputare sangue per la nostra maglia bianconera e di onorarla ogni singola volta che l'ha indossata; con esiti a volte straordinari, altre meno, ma SEMPRE dando tutto quello che aveva, e quel tutto e è stato...TANTO, dato che stiamo parlando di uno dei più grandi difensori delle ultime due decadi a livello internazionale. Solo qui dentro si possono leggere certi commenti a metà tra il vergognoso e il patetico per livello di rancore e stupidità. Per quanto riguarda il suo futuro, vedremo; faccio però notare che stiamo parlando di un giocatore che ha già dimostrato una intelligenza superiore al 99% dei suoi colleghi, basta saperlo ascoltare quando parla; di un calciatore che "a tempo perso", ha già conseguito una laurea magistrale in Economia, senza passare dal cepu; 110 e lode tra l'altro; di un uomo che, dopo vent'anni trascorsi ai massimi livelli nel calcio, andrà a fare un'esperienza negli USA, il che non guasta mai come formazione manageriale, specie, ripeto, dopo una Laurea in economia e management. Ma qui hanno già deciso che trattasi di raccomandato. Tema "mentalità": alcune uscite non sono piaciute nemmeno a me; non mi è piaciuta nemmeno la scelta di scrivere un libro con quel giornalettaio che ci ha spalato addosso non poco liquame ai tempi di farsopoli, a colpi di viscido qualunquismo opportunista (lo ha scelto dopo Del Piero, tra l'altro; che fantasia...). Ma, di grazia, di quale mentalità nociva staremmo parlando, nei fatti? Di quella che ci l'ha portato a vincere nove scudetti, cinque coppe Italia, di arrivare due volte in finale di Champions col decimo fatturato d'Europa? Quella che l'ha portato a vincere un Europeo da assoluto protagonista e di arrivare un'altra volta in finale, con una delle nazionali italiane più scarse degli ultimi 50 anni? Oppure ci riferiamo al modo di giocare...al fatto che marcasse a uomo, che aggredisse appena possibile, e che, sempre appena possibile, si alzasse fino a centrocampo e oltre per cercare l'anticipo o l'uscita di slancio palla al piede? Insisto: di grazia, di che caxxo parliamo? Del fatto che abbia detto "noi non siamo il Real Madrid"? E stigrandissimicaxxi che non lo siamo... E' forse colpa di Chiellini se abbiamo raggiunto NOVE volte la finale di Champions vincendola solo in due circostanze? E' colpa sua se ha contribuito due volte a portarci in finale, non riuscendo a battere nella stessa annata sia Barca, che Real, ma solo una a stagione? Senza scomodare i grandissimi del passato, che non vale la pena, io, di fronte a Giorgio Chiellini, da tifoso della Juventus da quarant'anni, mi tolgo il cappello. E gli perdono anche quello che non mi è piaciuto (sul campo, nelle interviste, sui libri), perché credo ci abbia dato tanto. Voi fate il caxxo che volete.
  11. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Berrettini, malgrado l’operazione alla mano e la lunga sosta, sembra tecnicamente più completo dell’anno scorso. Usa meglio il back ed è molto migliore nel gioco di volo. Inoltre varia bene di dritto con l’inside-in - dritto quasi lungo linea da sinistra verso il dritto dell’avversario - come variante tattica all’inside-out, o dritto anomalo, come diceva Rino Tommasi, suo marchio di fabbrica. E’ in ottima forma fisica ed ora avrà una bella settimana davanti per recuperare ed affilare le armi in vista dei Championships. Mentalmente si conferma cavallo di razza. Complimenti Matteino!
  12. Ronnie O'Sullivan

    Padel-Mania

    Se uno gioca a tennis, come me, il padel è come passare dai "grandi" ai "bambini", ovvero, se preferite, dal calcio a 11, al calcetto. Però ha dei vantaggi: è estremamente più facile da imparare - parlo di livello basico; a tennis, se non hai mai giocato, non riesci nemmeno a buttare di là la pallina - e meno dispendioso fisicamente per le dimensioni del campo; ti puoi divertire anche con dei principianti, e quindi tra amici; mentre a tennis, per esempio in doppio (che non pratico più), se tutti e quattro non sanno giocare bene e non sono dello stesso livello, non c'è partita e quindi divertimento. Il padel è un ottimo mix tra divertimento e sport, a mio avviso; fai moto divertendoti e con relativa facilità. Inoltre, come dicevi, è fruibile dai 10 agli 80 anni (ma questo anche il tennis, con la differenza che devi saper giocare; io per esempio ne ho cinquanta...). Io ci gioco solo se mi "costringono" i figli o per una serata tra amici; diciamo quasi per scherzo; perché ho troppo amore per il tennis, che è uno sport vero a 360 gradi, a mio avviso imparagonabile al padel; dirò di più: dopo un po' mi da anche noia, se non fosse per l'interazione e gli scherzi. Ma capisco perché tanti si sentono attratti dal padel. Con riferimento all'aspetto economico cui accennavi, aggiungo che per una buona racchetta da padel superi di gran lunga i 200 euro; e poi ci sono le scarpe ecc. E' in atto una chiara speculazione e corsa a fare campi (e soldi); bisogna vedere se la moda dura nel tempo. Per me, come tutte le mode, no; la bolla si sgonfierà e rimarranno solo gli appassionati veri. Però non è detto che tali appassionati non rappresentino comunque una vasta platea.
  13. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    È morto Gianni Clerici. Uno dei due italiani presenti nella Hall of Fame del tennis, si è spento a Bellagio, sul Lago di Como. Nato nel 1930, avrebbe compiuto 92 anni il 24 luglio. Autore di decine di libri non solo a tema tennistico, ha legato la sua fama di scrittore all’opera monumentale ‘500 anni di tennis’, oltre che alle centinaia di articoli pubblicati sui quotidiani durante tutta la sua vita. Riposa in pace, fuoriclasse; elegantissimo scriba che tanto mi hai dilettato e insegnato in innumerevoli e indimenticabili telecronache col tuo grande compagno di doppio Rino Tommasi.
  14. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    "Nadal, col modo di giocare che ha, a 26/27 anni scoppia e scompare" (cit.) Per la serie...le ultime parole famose...
  15. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Uno shock, mi dispiace davvero tanto; malgrado i soliti doppi falli, Zverev stava giocando benissimo contro un Nadal al solito mostruoso nei momenti chiave, ma in difficoltà (fisica?) negli scambi e nel gioco in generale. tre ore (di grande tennis…) per meno di due set…. Auguro una pronta guarigione a Sasha, sperando non ci siano rotture. Nadal andrà per la quattordicesima da stragrande favorito, avendo un paio di giorni per recuperare una forma fisica sufficiente.
  16. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Sono rimasto molto sorpreso per la sconfitta di Carlitos. E' vero quel che dice il Bro più sopra, e cioè che Alcaraz esprime un tennis d'attacco probabilmente più efficacie sulle superfici dure e veloci; però l'avevo visto benissimo, oserei dire dominante, anche sulla terra, non immaginavo che Zverev potesse batterlo. Quanto a Nadal, premesso che ho visto solo i primi due set, io non capivo per quale motivo i commentatori ed opinionisti di Eurosport vedessero favorito Djokovic; si conferma una regola aurea (da quasi vent'anni): SE sta bene fisicamente, Nadal sulla terra battura e tre set su cinque, NON è battile, punto; nemmeno da un fenomeno come Nole, che ha, in quanto tale, giocato un secondo set (da sotto 0-3) fenomenale, ma farlo per 4/5 ore è impresa al limite dell'umano.
  17. Ronnie O'Sullivan

    + 39 - Commemorazione 37° anniversario della strage dell'Heysel

    Avevo tredici anni, ricordo tutto perfettamente, anche perché l'attesa - quasi un mese - era stata veramente spasmodica, soprattutto dopo la sconfitta di Atene di due anni prima. Tra l'altro, legata a quella edizione della Coppa dei Campioni, vi era stata anche la mia "priva volta" al Comunale: quarti di finale contro lo Sparta Praga; tre ore abbondanti di festa sotto una pioggia battente; 3-0 per noi; la trasferta da Verona la feci, in pullman, con lo zio, fratello minore di mio padre; juventino sfegatato (come mio padre e tutta la famiglia paterna, le due zie comprese), che mi voleva un bene dell'anima, morto prematuramente per malattia; lo zio doveva andare a Bruxelles, ma per una serie di coincidenze alla fine non gli fu possibile; va detto che nessuno dello Juventus Club a cui noi eravamo affiliati ebbe problemi, perché si trovava dalla parte opposta dello stadio; dirò di più: a più riprese quelle persone - molte ancora vive e vegete - mi dissero che dall'altra parte dello stadio non ebbero contezza della gravità della tragedia fino a a tardissima serata. Per quanto mi riguarda, per scaramanzia andai a vedere la partita a casa della nonna e della zia (paterna), come avevo fatto l'anno prima, quando l'immenso Gaetano Scirea sollevò al cielo di Basilea la Coppa delle Coppe. Inutile raccontare lo sgomento e il raccapriccio crescenti durante la serata, gli sguardi e i commenti attoniti delle mie "donne", sguardi che io cercavo di incrociare, nel tentativo di trovare un introvabile "consolazione" e un'impossibile risposta al mio "perché tutto ciò". Mi voglio invece soffermare per un attimo sui giorni successivi; furono psicologicamente TERRIBILI. Io era ancora molto giovane, seconda media, ma ricordo l'angoscia soffocante che per la prima volta nella mia vita provai; un senso di smarrimento, di rabbia, di dolore, di non-essere davvero opprimente. Ricordo inoltre, e soprattutto, che fu uno dei primi incontri veri con la STUPIDITA' umana, con le battutine idiote, ciniche, deliranti della gente più miserabile. In particolare, ricordo "l'accoglienza" che mi fece la professoressa di italiano (supplente per un anno intero, purtroppo) alla prima ora del giovedì mattina, davanti a tutta la classe, appena entrata: "HAI VISTO LA TUA JUVE?". Disse proprio così, letterale, quella DEFICIENTE; non ebbi la forza di replicare, né di reagire; mi misi a piangere per la rabbia, provando invano a trattenere le lacrime (che malgrado tutte non erano ancora scese fino a quel momento) e cercando in qualche modo di nascondermi, celandomi dal suo sguardo ebete. Un ricordo orribile, e tenete presente che ero un ragazzino molto bravo, direi il migliore della classe o giù di lì; specie nei temi, tra l'altro, avevo buona facilità di scrittura; da dove le uscirono quelle parole INFAMI? Me lo chiedo ancora oggi, e non è un dettaglio irrilevante, per quanto mi riguarda e per quanto possa sembrare tale al cospetto della portata di una simile tragedia; un piccolo, ulteriore dispiacere, personale; di più: un'UMILIAZIONE; come tali sentii quelle maledette parole: la tua Juve, quasi a prendere le distanze da me per motivi che non capivo, quasi ad accusarmi di una correità in non so che cosa. Non oso immaginare cosa provarono coloro che quella tragedia vissero direttamente; per i familiari delle vittime, soltanto silenzio e preghiere (per chi ci crede). La mia passione per il calcio e per la Juventus è rimasta intatta, se non addirittura cresciuta, negli anni a venire; ma da quel giorno, nulla è più stato come prima; e non mi riferisco meramente al calcio, ma al mio, personale sguardo sull'esistenza umana. Quanto alle poche pagine di questo thread, cui alcuni fanno riferimento, credo che la retorica sui giovani sia sbagliata; non è colpa loro, non esistono generazioni migliori e peggiori; ognuno è figlio del suo tempo; purtroppo, questo è un tempo in cui si è bombardati di notizie e di nozionismi, ma paradossalmente, al contempo, un'era di profonda IGNORANZA e perdita di SPIRITO CRITICO; va così, è il modello di vita che in qualche modo porta a ciò. Ho cinque figli tra i 21 e i 6 anni; tutti bravi ed intelligenti; so di cosa parlo. Il mio vecchio prof di italiano - lo ricordo anche per rendere merito alla categoria - del triennio delle superiori soleva dire: CULTURA E' SENSO STORICO DELLA REALTA'. Ecco, credo che abbiamo bisogno di Cultura - quella vera, con la C maiuscola - come dell'acqua nel deserto.
  18. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Premetto che non ho visto gli ultimi due set, di cui purtroppo immaginavo l'esito, perché sono andato a dormire. Il gioco di Musetti è difficilissimo, si basa su equilibri molto precari, non può mai mettere il piloto automatico; appena molla un po' di testa tutto il suo tennis va in tilt. Purtroppo gli mancano un filo di potenza, e soprattutto un'arma letale; mi riferisco soprattutto al servizio; potesse ricavare tanti punti "gratuiti", avrebbe la possibilità a volte di rifiatare fisicamente e mentalmente, invece non ce l'ha; e mantenersi sempre al 100% è difficile, figurarsi negli slam, 3 set su 5... Poi è anche vero che Tsitsipas, dopo i primi game, nei primi due set non c'era proprio con la testa nemmeno lui; sbagliava dritti per lui ridicoli.
  19. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Gran primo set del Musa contro Tsitsi dopo un inizio difficile, col solito repertorio di rovesci che fanno cantare la palla e soluzioni fantasiose. Vediamo come va…
  20. Ronnie O'Sullivan

    Top 10 trofei sportivi per prestigio

    Sì, nei 5 birilli, e ancor di più nella goriziana, è la norma; a snooker capita di meno ma sono tiri meno codificati; e quindi più difficili. Infatti, sentivo Maurizio Cavalli dire proprio questo; poi, ovviamente, se uno è un campione con la stecca in mano, credo lo potrebbe diventare in ogni disciplina, ma se non ci cresci fin da piccolo, in una specialità molto complessa come lo snooker è dura emergere, direi impossibile. In effetti il vincitore del mondiale quest'anno si è portato a casa 500 mila sterline, cifre inimmaginabili per le altre discipline. Non mi ci sono mai cimentato, ma a me entusiasma la carambola; come facciano a carambolare dopo tre sponde proprio non me ne capacito...
  21. Ronnie O'Sullivan

    Top 10 trofei sportivi per prestigio

    A snooker se non sai giocare di sponda ti ammazzano; mettere l'avversario sotto snooker significa proprio "a messa", come diciamo noi in gergo, cioè senza la possibilità di poter colpire direttamente la biglia obiettivo. Non pochi giocatori italiani o argentini si sono cimentati con lo snooker, ottenendo scarsi risultati; purtroppo, non si può dire il contrario; che io sappia non ricordo di grandi campioni di snooker aver provato 5 birilli o goriziana. A mio modestissimo avviso, da grande appassionato di 5 birilli, lo snooker richiede un repertorio tecnico nel complesso superiore. Guarda questo video, di "escape", come le chiamano loro... Tieni conto che se sbagli ci sono grosse probabilità di perdere il frame... biglie piccole, biliardo enorme e per giunta senza i diamanti di riferimento che ci sono sui tavoli all'italiana. Perdi 9 minuti, ti assicuro che ne vale la pena...
  22. Ronnie O'Sullivan

    Guerra in Ucraina

    Assolutamente no, non ti devi scusare.
  23. Ronnie O'Sullivan

    Guerra in Ucraina

    Ricordi molto male. Il resto vien da sé.
  24. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Per puro caso lo avevo visto in tre partite consecutive ad Umago l'estate scorsa; già lo conoscevo un po', ma in quell'occasione ebbi la sensazione, quasi certezza, di trovarmi di fronte ad un predestinato. Poi l'ho visto visto dal vivo contro Korda alle Next Gen Final, a Milano, sul veloce, e non ho più avuto il minimo dubbio. E' naturale fare parallelismi con Nadal; stessa nazionalità (purtroppo), stessa precocità, stessi tratti caratteriali; ma in verità stiamo parlando di giocatori molto differenti; il primo Nadal era un grandissimo difensore che sapeva anche aggredire; questo è un attaccante puro, naturale, con un talento e un repertorio tecnico sterminato, che sa anche difendere. So che i puristi storceranno il naso, ma pur considerando Alcaraz un giocatore unico sul suo genere, un po' l'evoluzione della specie, se vogliamo, se proprio devo fare un parallelismo, lo trovo più simile a Federer che a Nadal; anche se la grazia e l'eleganza dello svizzero non hanno paragoni, il modo di giocare di Alcaraz, di togliere il fiato all'avversario, di metterlo in apnea, è più vicino al modo di intendere il tennis di Roger, che di quello di Rafa (che ha sempre vinto per stritolamento progressivo). Non so quanti slam vincerà; il numero venti mi fa sempre grandissima impressione, ce ne siamo abituati per via dei tre FENOMENI che abbiamo conosciuto in quest'epoca irripetibile, ma sono un Everest; di certo ci troviamo di fronte ad un fuoriclasse assoluto che, se non avrà la sfortuna di infortuni pesanti, farà epoca.
  25. Ronnie O'Sullivan

    Guerra in Ucraina

    Non intervengo mai in queste discussioni, tanto meno in un forum di calcio, pur apprezzando (per quel poco che ho letto), alcuni interventi. Mi permetto però solo un paio di righe, perché altri - di interventi - invece mi sembrano allucinanti, come le posizioni espresse non da pochi sui media (e non solo). Che la situazione attuale sia frutto di comportamenti e accadimenti del passato è più banale che ovvio; i rapporti causa-effetto sono connaturati alla struttura stessa dell'universo in cui viviamo; la storia dell'umanità non può fare eccezione. Che sia pure importante avere senso storico della realtà, è assolutamente vero; una realtà spesso complessa e articolata; che, per scendere un po' nello specifico, Stati Uniti, Nato e pavida Europa abbiamo delle responsabilità storiche non da poco, con comportamenti e decisioni quanto meno miopi, è fuor di dubbio. Come è fattuale che in una parte dell'Ucraina fosse in atto da anni un conflitto più o meno palese. Ma porre sistematicamente e in maniera preponderante l'accento sulla Nato, sugli USA e su di noi (e sia chiaro che considero Biden un idiota in maniera differente ma di pari livello del suo predecessore, per dire...; la Nato oramai antistorica, e l'Europa una barzelletta, che se non si evolve e veramente si unisce sulle questioni che contano - fiscalità, politica del lavoro, sicurezza e politica estera in primis - sarà destinata a scomparire, oltre che a contare nulla come oggi), mi pare francamente di una scorrettezza e stoltezza assoluta. Si può discutere di tutto, ma partendo dal punto focale, principale, più grave della vicenda: ci troviamo di fronte ad uno STATO Sovrano AGGREDITO e INVASO, e ad uno Stato AGGRESSORE e INVASORE. E di fronte a questa situazione non esistono SE e MA che tengano; c'è un carnefice e una vittima. Se non si parte da questo assunto fondamentale, che deve (dovrebbe) essere condiviso, tanto è di evidenza cristallina, io mi rifiuto categoricamente di addentrarmi in qualsiasi discussione, anche con persone che mi sono amiche e che di regola stimo, perché siamo su piani paralleli e non comunicanti; che lo facciano per ignoranza, radicalismo-chic, falso anticonformismo, pregiudizio ideologico, non mi importa sapere; il giustificazionismo, anche solo strisciante, anche solo parziale, lo trovo francamente disgustoso. PS Faccio sommessamente notare che i partiti di ispirazione nazi-fascista, in Ucraina alle ultime elezioni hanno ricevuto consensi sotto il 2%; un po' come le forze di estrema destra e sinistra in Italia. Battaglione Azov (0.5% esercito ucraino), denazificare l'Ucraina.... ma di che qazzo stiamo parlando...
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