ZizouZidane

Il modulo perfetto per i giocatori che abbiamo in rosa è il 433. Con il 4231 mettiamo sistematicamente fuori ruolo i due acquisti più onerosi realizzati in estate. Ma posso fare un elenco piuttosto nutrito di motivi per i quali il 4231 non va bene per noi.

Vedremo come finirà la stagione il City. E Guardiola potrebbe aver voglia di un’avventura diversa.

Questo, per esempio, è uno dei motivi per i quali è opportuno lasciare la situazione invariata fino a fine anno.

Ti hanno detto anche chi prendiamo a gennaio e che intenzioni hanno con Motta?

Non mi pare che Allegri puntasse su Ronaldo, Ma può darsi che ricordi male.

In che senso?

No. Non sono d’accordo. È una visione diametralmente opposta alla mia. Ma ci sta eh. Lo hanno detto a te?

Mi arrendo, hai ragione. Ps. L’Atalanta dal gioco spumeggiante e aggressivo cui stiamo assistendo, in questo campionato, è al penultimo posto in A per chilometri percorsi. Sai perché?

Ho già risposto. La “colpa” di Motta, attualmente, è proprio quella di portare avanti comunque il suo pensiero calcistico puntando su un modulo palesemente inefficace con gli uomini a disposizione. Una cosa è il 4141 delle prime uscite, con un mediano davanti alla difesa e due interni immediatamente alle spalle del centravanti (oltre ai due esterni offensivi), altra è il 4231 con due mediani a protezione della difesa e nessuno a costruire. Posso anche capire che Motta, dopo l’infortunio di Bremer (e, ripeto, non è solo l’assenza del brasiliano ma anche il fatto che siamo rimasti con un centrale e mezzo di ruolo) non si sia fidato della difesa, ma avrebbe dovuto sopperire in altro modo.

Tu, TU, non io, sei partito dicendo che avevo scritto una cosa insensata. Come pretendevi ti rispondessi? Dopo di che, alla base del possesso palla o della melina, come ti piace chiamarla, c’è il rispetto delle posizioni e delle distanze. Perché il possesso palla si fonda per lo più su due tocchi e passaggi brevi. Quando giochi a due tocchi e con passaggi brevi, i tuoi compagni devono stare già in posizione per ricevere la palla. Non puoi aspettare che si smarchino, altrimenti non giochi a due tocchi. E se non giochi a due tocchi non stai facendo melina. Va da sé che le squadre che puntano sui due tocchi e al possesso di cui sopra corrono meno di quelle che hanno bisogno del lancio a scavalcare la metà campo per raggiungere la boa di turno. Mi sembra una cosa piuttosto intuibile. Buon anno a te.

Sarebbe anche carino aggiungere un bel “secondo me”, magari. Rinnovo il consiglio che ti ho dato. Poi, magari, ne riparliamo. A parte che Aebisher nasce proprio mezz’ala, lo svizzero è un giocatore sostanzialmente offensivo, eh. L’unico mediano vero di quel Bologna era Freuler.

Fai una cosa: guardati una partita della Juventus di Allegri e una del Barca di Guardiola e vedi chi corre e si stanca di più. Le squadre che basano il loro calcio sul possesso, riescono a farlo perché i giocatori sanno esattamente dove stare e non hanno bisogno di correre troppo. È una della basi. La tua descrizione, semmai, è riferibile a quanto accadeva nel recente passato, quando, una volta recuperata palla, lo Chiesa di turno si trovava a dover fare sessanta metri di campo per portarla dall’altra parte, con Vlahovic a 2 chilometri dal resto della squadra. Chi fa possesso, porta in avanti tutti i suoi effettivi in capo a una transizione fatta di passaggi brevi. Anche noi, quando ci riusciamo, facciamo così.

C’entrano tantissimo, invece. Perché schierare due mediani difensivi ed escludere un costruttore di gioco porta inevitabilmente a quello cui stiamo assistendo. Puoi avere tutti i principi del mondo, ma con due mediani bassi a protezione della difesa non riuscirai mai a essere aggressivo. Tanto più se insisti nel far giocare Koopmeiners in un ruolo che non è evidentemente nelle sue corde. Quanto ai terzini, mi sono già espresso: con i due mediani difensivi, costringi Cambiaso a fare la mezz’ala di regìa e a salire per vie centrali piuttosto che sovrapporsi all’esterno, in maniera tale da consentire a quest’ultimo di restare alto. I principi vanno bene, ma se non metti i giocatori giusti nelle giuste posizioni non riuscirai mai a metterli in pratica.

Il punto è proprio questo: Motta ha insistito su un 4231 totalmente inefficace, che non mette gli uomini migliori in condizione di rendere al meglio di quelle che sono le loro potenzialità. Finora, paradossalmente, il suo limite è proprio quello di non riuscire a snaturare il suo gioco e a modificare il suo modulo preferito. In seguito all’assenza di Bremer, avrebbe dovuto snaturare il suo gioco e passare a una mediana con 3 uomini, che assicurasse, al tempo stesso, copertura alla difesa e supporto ai tre davanti. Invece, proprio per non snaturarsi, ha ritenuto di dover schierare due mediani difensivi, costringere Cambiaso a fare la mezz’ala di regìa (impedendogli, di fatto, si sovrapporsi a Yildiz, consentendo al turco di restare più alto) e continuare con Koopmeiners in una posizione ibrida che lo rende sistematicamente un uomo in meno. Naturalmente, è solo un mio parere.

Eppure ho scritto in Italiano.

Il possesso palla (o la melina, come la chiami tu dandole un senso negativo) si fonda sul rispetto delle posizioni, delle distanze e dei movimenti. Nessuno deve correre per farsi trovare smarcato, altrimenti non puoi farlo.

Ho provato a rispondere.

Per noi, Bremer aveva un’importanza straordinaria. Perché dotato di caratteristiche uniche nell’uno conto uno. Non solo. Con l’infortunio del brasiliano, siamo rimasti con un difensore centrale e mezzo di ruolo. Comprensibile che Motta abbia deciso di adottare un atteggiamento più conservativo. Secondo me, lo ha fatto nella maniera sbagliata.

L’infortunio di Bremer. Con il brasiliano in campo, Motta schierava un solo mediano con, accanto, un costruttore di gioco, e teneva la squadra altissima perché si fidava di lasciare la difesa all’uno contro uno. Venuto a mancare il brasiliano, il tecnico ho ritenuto opportuno optare per una scelta più conservativa, con i due mediani a protezione della difesa. E questa scelta, dal punto di vista della costruzione e dell’aggressività, si è rivelata infelice. Come vado sostenendo da mesi, dovremmo passare al 433 per vedere qualcosa di efficace. Ma è solo una mia modesta opinione.

Se ne sei convinto.

Come ti ho detto, c’è un motivo preciso per cui accade ciò che hai appena descritto. Non è questione di masticare calcio oppure no. Io posso anche essere diplomato al conservatorio: se non ho ascoltato un disco, non posso parlarne. E le sintesi non bastano.

Non scherziamo, su. Se lo avessi detto prima, sarei stato molto più sintetico, nei miei messaggi. È inutile inoltrarsi in discorsi tattici e tecnici troppo approfonditi con chi non guarda le partite. È come scrivere la recensione di un film senza averlo visto. Non ha senso alcuno. C’è un motivo preciso alla base.

No, aspetta. Tu non vedi le partite e stai pontificando da ore su come ti sembra la Juventus, su cosa andrebbe cambiato ecc?

La squadra si è sicuramente abbassata. Il resto, invece, non è andato come lo racconti. Secondo me, almeno. Il Milan ha vinto grazie a due episodi del tutto isolati. Non è che, nei 20 minuti di cui parli, ci ha schiacciati dietro e indotti all’errore. Lo stesso autogol è arrivato in seguito a un cross del tutto innocuo. Ora va bene tutto, ma negare che contro il Milan avremmo meritato noi, soprattutto quando sono gli stessi milanisti ad ammetterlo, è una cosa piuttosto discutibile.

Esattamente.