ZizouZidane

Dov’è che avrei scritto “unicamente”? Nelle pagine precedenti ho argomentato ampiamente i motivi tecnici e tattici per i quali siamo inguardabili. Ma trovo che l’aspetto più drammatico del nostro sistema calcio, quello che ne sta decretando il declino, sia proprio lo spazio nullo che viene concesso ai giovani talenti (e la conseguente impossibilità per loro di crescere). Il sistema calcio è lo specchio di un paese vecchio, pavido, privo di slanci. Sicuramente i risultati contano di più tra i grandi. E per un motivo molto semplice: i soldi.

A me, francamente, sembra una discussione con pochissimo senso. Andate a vedere quanti ventenni giocano nei vari campionati europei e quanti giocano in Italia. Dopo di che, confrontate la nostra Nazionale con le altre viste nella competizione attualmente in corso. Quella italiana è la più triste in assoluto. Direi il contrario.

Non è questione di quello che dico io. U17 e U19 hanno vinto le due massime competizioni europee. Lo hanno fatto contro i pari età degli altri paesi. E noi siamo il paese che, nei campionati professionistici, dà meno spazio ai giovani. Questo paradosso è la realtà. Non quello che dico io. Nota a margine: può capitare di vincere qualcosa in maniera estemporanea. Qua parliamo di due squadre che in due anni hanno vinto gli Europei. Il che significa che è tutto il movimento giovanile a essere significativo. E, fosse anche solo per ragioni di statistica, mi riesce difficile credere al fatto che in due squadre vincenti non ce ne sia nemmeno uno buono. La realtà è un’altra, è più semplice ed è sostanzialmente quella descritta da Lucescu (addetto ai lavori). Altrove, i giovani vengono fatti giocare e gli si dà modo di crescere e maturare. Da noi no.

È l’opinione degli addetti ai lavori Italiani. E resta comunque un’opinione, espressa da un sistema che non lascia spazio alcuno ai giovani talenti ma, anzi, ne castra la crescita, un sistema che avrebbe mandato il ventenne Pogba a farsi le ossa in provincia. Un sistema nel quale Del Piero, uno dei giocatori più forti della storia del calcio italiano (e non solo), a 19 anni vinceva il Viareggio con la Primavera mentre Yamal, a 16, conta 52 presenze nel Barca dei grandi. Invece, che le nostre nazionali giovanili siano ai vertici di categoria (l’U17 asfaltando in finale in Portogallo) e che, al contempo, siamo il paese nel quale si dà meno spazio ai giovani non è un’opinione, è un dato di fatto evidente a chiunque.

Quindi, i nostri giovani, nonostante siano ai vertici del calcio giovanile europeo, sono gli unici in Europa a non esser pronti a giocare nella massima serie. Prendo atto della tua opinione, anche se mi sembra francamente assurda. Ma io rispetto chiunque.

Ripeto la domanda: vale solo per noi? “A livello giovanile siete forti, poi i ragazzi smettono di giocare.” Mircea Lucescu sull’Italia. 

"A livello giovanile siete forti, poi i ragazzi smettono di giocare.” Mircea Lucescu sull’Italia. Se ne accorgono tutti, anche all’estero, tranne noi. Alle volte non mi faccio capace di come non riusciate a rendervi conto di una realtà così evidente (oppure ve ne rendete conto ma la contestate per il divertimento di discutere).

Nessun interrogatorio ma, se pongo una domanda e tu decidi (liberamente) di rispondervi, mi aspetto che lo faccia nel merito. Quindi devo pensare che in mezzo a una cinquantina (almeno) di giovani che vincono due Europei di categoria in due anni non ce n’è nemmeno uno buono. Mi dispiace, non mi hai convinto. E questa cosa vale solo per noi? Vorrei farti sommessamente presente che le due competizioni di cui sopra le abbiamo vinte contro i pari età europei. I nostri che quelle competizioni le hanno vinte sono destinati ad ammuffire in panchina. I loro colleghi che le hanno perse giocano regolarmente. Non credi ci sia qualcosa che non torna?

Ho fatto una domanda precisa. Mi piacerebbe si rispondesse a quella. Ps. Fosse stato per noi, Pogba lo avremmo mandato in comproprietà all’Atalanta. È rimasto a Torino solo perché lui e il suo procuratore si sono impuntati. E parliamo di uno che a 20 anni era un fenomeno epocale. Molto più di Bellingham, per dire.

Mi spieghereste come abbiamo fatto a vincere l’Europeo u17 e quello u19 visto che i nostri giovani sono tutti scarsi? Mi piacerebbe avere delle motivazioni concrete.

Che c’entra la Juventus?

E io che ne so. Non sono mica un dirigente del Bayern.

Ma, infatti, si parla di gioco e non di modulo. Sono importanti l’organizzazione e l’atteggiamento (oltre che l’interpretazione di un sistema tattico). Il modulo lascia il tempo che trova. Guardiola e Gasperini, con la demonizzata difesa a 3, danno spettacolo.

Naturalmente. Se giocheremo con il 4231, avremo bisogno di 4 esterni.

Non sarà che il Bayern ha proposto un progetto di crescita migliore? Come già accaduto a Bellingham e Haaland a suo tempo? Mi diresti, secondo te, perché Hasa ha deciso di non rinnovare? In realtà, 16. Ne compie 17 tra una ventina di giorni.

L’unico modo che abbiamo per capirlo è farli giocare. Non ce n’è un altro.

Rileggiti la discussione e trovami una tua apertura davanti ai fatti che ti sono stati esposti. Ma fa nulla. Va bene.

A me piace discutere e confrontarmi con te. Lo trovo costruttivo. Finché non decidi, probabilmente perché hai esaurito le obiezioni, che è arrivato il momento di buttarla in caciara e adottare questo tono strafottente e derisorio che risulta oltremodo fastidioso. Ne terrò conto la prossima volta. Ancora buonanotte.

In realtà, ti diverte finché lo decidi tu. Ma va bene. La prossima volta avvertimi in tempo, così evito di affannarmi ad argomentare le mie idee. E, soprattutto, evito di annoiarti. 😊

Immaginavo. Buonanotte.

Del Piero non era un talento cristallino? Eppure a 19 anni vinceva il torneo di Viareggio con la Primavera. E stiamo parlando di uno dei giocatori più forti della storia del calcio italiano e non solo. Yamal non ha ancora 17 anni e conta 52 partite con il Barca dei grandi. Non ho mai detto che Della Rovere è pronto per la Nazionale maggiore. Tu mi hai chiesto chi sono i “baldi giovanotti di talento”. Io ti ho fatto il nome di un talento che è stato costretto a emigrare. E ti ho detto che i talenti ci sono, se è vero che abbiamo vinto due europei di categoria in due anni. Era una considerazione che non aveva a che vedere con la Nazionale se non indirettamente (se i baldi giovanotti non li fai giocare, non diventeranno mai pronti per la Nazionale. Ma vorrei non doverlo più ripetere, altrimenti faccio come un altro utente del forum che scrive gli stessi messaggi da mesi). Posto che dovresti scegliere con più accuratezza i termini da utilizzare, sono costretto a ripetermi: non lo vedi perché non gli viene dato spazio. Io non so se hai seguito la NG quest’anno. Ecco, io non so se diventerà un campione o se resterà solo un buon giocatore, ma uno come Hasa giocherebbe già nella massima serie di qualunque paese europeo. E il giocatore, che forse lo sa, ha deciso di non rinnovare con la Juventus. Con tutto il rispetto, o non hai letto nulla di quello che ho scritto oppure viviamo in due paesi diversi.

Almeno ne sei consapevole. Io ho espresso la mia idea. Ed è diversa dalla tua. Va bene così. Per quanto mi riguarda, vincere due competizioni internazionali di categoria in due anni è un dato inequivocabile del fatto che i talenti, in Italia, nascono eccome. E spesso sono più forti dei pari età europei. Dopo di che, questi talenti, in Italia, vengono frustrati da una mentalità ottusa e pavida che non lascia loro spazio alcuno e ne interrompe bruscamente la crescita. Altrove, invece, continuano a giocare e a maturare. E i frutti si vedono tutti. Del resto, mi pare fossi d’accordo sul fatto che da noi ai giovani venga dato molto meno spazio che in qualunque parte del mondo. Piccolissima nota a margine: tu, oggi, puoi dire che Yamal è forte perché lo hai visto giocare. E lo hai visto giocare perché lo hanno fatto giocare. Altrimenti nemmeno sapresti chi è. In Italia non sarebbe MAI successo che un 17enne venisse utilizzato con quella continuità. Non è successo nemmeno con Baggio, Totti e Del Piero. E il Pogba ventenne, un fenomeno epocale, lo avremmo dato in comproprietà all’Atalanta, se giocatore e procuratore non si fossero impuntati. Il nostro problema non è la mancanza di talento ma una cultura vetusta, priva di stimoli e coraggio della quale il nostro modo di stare in campo non è che uno specchio. Siamo ricoperti di ragnatele. Se non ci rendiamo conto di questa circostanza, allora è davvero inutile proseguire. Andrà sempre peggio, Ma rispetto la tua idea. Buona serata.

Come sempre, hai ragione.

Certo. E sai perché la noto? Perché uno gioca sempre. L’altro una volta ogni tanto. Vedi sopra. Non lo saprai mai se non li fai giocare.

Fagioli con Luiz, Koop e Thuram c’entra nulla. Nel suo ruolo non c’è bisogno del fisico da corazziere, come non c’era bisogno per Modric, Pirlo, Verratti ecc.