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ZizouZidane

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  1. Yildiz, classe 2005, 945 minuti giocati in campionato. Yamal, classe 2007, 2196 minuti giocati in campionato. Ma davvero dobbiamo discutere anche del fatto che in Italia si dà ai giovani molto meno spazio di quanto non accada altrove?
  2. Credevo si stesse discutendo della nascita o meno di nuovi talenti in Italia. Se la vittoria di due Europei di categoria non è un’argomentazione valida in tal senso, mi arrendo e ti lascio volentieri la ragione. Buona serata.
  3. I ragazzi crescono solo giocando, Se non li fai giocare, non lo saprai mai. Spero non ci sia bisogno di specificare una ovvietà. Avrei proprio voluto vedere quante partite avrebbe giocato Yamal in A. Da noi è troppo giovane Fagioli, che va per i 24 anni. Altrove, i 19enni giocano regolarmente. Da noi è impensabile. E i nostri vincono l’Europeo di categoria. Che ne sai del progetto tecnico esposto al giocatore dal Bayern? Credi possa essere anche solo minimamente paragonabile a quello della Cremonese?
  4. “Il nostro obiettivo non è mai stato economico ma di progetto, di prospettiva, di crescita. Abbiamo chiesto garanzie tecniche alla Cremonese, che non fosse solo aggregato in prima squadra ma che potesse avere spazio. Che la società dimostrasse davvero di credere in lui, dandoci garanzie sul minutaggio, sullo spazio, sul progetto tecnico. Guido mi ha sempre detto: “voglio giocare, voglio crescere”, e non ho visto a Cremona questa prospettiva per lui“. Salvatore Della Rovere, padre del ragazzo.
  5. L’ultimo è Della Rovere, costretto ad andare al Bayern. Dopo di che, io capisco che non si sia tenuti a seguire tutto ciò che avviene nel calcio, ma mi permetto sommessamente di ricordarti (o di informarti del fatto) che l’under17 e l’under19 si sono laureate entrambe campionesse d’Europa. Il che significherà pure qualcosa. I talenti ci sono. E, in alcuni casi (come dimostrato dalle vittorie suddette) sono superiori a quelli delle altre nazioni. La differenza sta nel fatto che, altrove, vengono fatti giocare.
  6. Ho provato anche a esporre i motivi per cui è successo. Ma mi sembra di capire che tu non prenda in considerazione alcuna visione alternativa alla tua. Quindi, si, è inutile. ho capito. Hai ragione. Dove ho scritto che noi siamo fortissimi?
  7. Ho capito. Quelli a cui non viene dato spazio.
  8. Intendevo in concreto. Cosa dovrebbe fare in concreto Spalletti? Non sono d’accordo.
  9. Non ho ancora capito cosa dovrebbe fare Spalletti secondo te.
  10. Solo un modo? Spalletti non ci ha capito nulla proprio perché, invece di puntare solo su un modo, ha cambiato sistema ogni quarto d’ora, mandando in confusione totale i suoi. È stato questo il suo errore. Altro che solo un modo. Abbiamo giocato con il 343, il 433, il 4231, il 424 e il 442. Se Spalletti fosse stato convinto della sue idee, avrebbe dovuto concentrarsi su quelle e provare a farle recepire al gruppo. Adesso siamo a un bivio: o gli diamo carta bianca e il tempo per lavorare, oppure chiamiamo un gestore che mandi in campo i giocatori e gli dica di fare un po’ quel che gli pare. In sostanza, dobbiamo decidere se crescere una volta per tutte o se rimanere quelli che siamo. Ed è un discorso che riguarda tutto il calcio italiano. Continuando a recitare i mantra del “primo: non prenderle”, “contano solo i giocatori”, “l’organizzazione non conta” et similia, la prossima volta verremo presi a sberle da Slovacchia e Georgia. Mio parere.
  11. Perfetto. È certificato che tu e io abbiamo visioni diametralmente opposte di questo sport. 😊 Io la penso come voglio in base a dei ragionamenti e a delle valutazioni. Non perché stamattina mi sono svegliato così. E il mio modo di pensare ha validità esattamente quanto il tuo. Altrimenti non va più bene. Vorrei ricordarti che la Svizzera ci ha surclassato (umiliandoci sul piano del GIOCO) con Ndoye ed Embolo. Non con Del Piero e Totti. Dopo di che, secondo il mio modesto parere, il calcio italiano è attualmente così povero proprio perché è rimasto al medioevo. Mentre gli altri si sono evoluti. Siamo un paese VECCHIO, privo di coraggio e di spudoratezza, in ogni campo, nel quale non viene data fiducia alcuna ai giovani. I talenti ci sono eccome, ma, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa, devono lasciare spazio ai Di Lorenzo e ai Jorginho. L’ultimo, Della Rovere, è dovuto andare al Bayern. Ma il discorso è complesso. Magari un giorno lo faremo.
  12. Chi chiameresti al suo posto? La penso all’esatto contrario. Ma tu hai capito con chi abbiamo perso?
  13. Paragone che non ha senso. Il tecnico di una squadra di club lavora con i giocatori a sua disposizione tutti giorni della settimana, tutte le settimane per l’intera stagione. Il Ct si vede con il gruppo 4 volte l’anno. Credevo non ci fosse bisogno di rimarcarlo.
  14. Nessun nascondino. Spalletti avrebbe avuto bisogno di più tempo a disposizione per far giocare la squadra come aveva in mente. Si è accorto in ritardo di non essere in grado di riuscirci, e, tornando sui suoi passi, le ha provate tutte, finendo per mandare in confusione la squadra. Questo è quanto.
  15. Per risparmiare tempo, copio e incollo quanto già scritto ad altro utente qui sopra: Ti ritengo persona intelligente. Non puoi pensare che il lavoro portato avanti dal tecnico alla guida di una squadra di club sia lo stesso di quello svolto da un Ct. Spalletti ci ha messo due anni per far giocare il Napoli in un certo modo. Per fare lo stesso con la Nazionale, avrebbe bisogno del doppio. Almeno.
  16. Ti ritengo persona intelligente. Non puoi pensare che il lavoro portato avanti dal tecnico alla guida di una squadra di club sia lo stesso di quello svolto da un Ct. Spalletti ci ha messo due anni per far giocare il Napoli in un certo modo. Per fare lo stesso con la Nazionale, avrebbe bisogno del doppio. Almeno. Dopo di che, io ti ho descritto una precisa circostanza tattica.
  17. Ti rispondo con calma più tardi, ché il discorso è lungo. 😊 No. La differenza sta nel fatto che loro hanno un’organizzazione di gioco. Noi no. Il loro regista ha giocato praticamente da fermo. Solo che, a differenza del nostro, sapeva esattamente cosa fare quando era in possesso di palla, perché i compagni effettuavano i movimenti corretti. È questa la differenza. Se contro la Svizzera avessimo avuto Pirlo non sarebbe cambiato nulla.
  18. Quindi abbiamo perso con la Svizzera perché siamo stati troppo offensivi. Uhm. Parliamo di motivazioni, allora. Ma lasciamo stare talento e parco giocatori. Perché, tecnicamente parlando, tra i nostri e gli svizzeri non c’è paragone.
  19. Non sono d’accordo su nulla. Ma va bene. È proprio questo il bello di una discussione. Nessuno gioca più d’attesa.
  20. A leggere certe cose, pare piuttosto evidente anche a me.
  21. Se riguardi la partita (io l'ho fatto, a rischio di passare per masochista), ti accorgerai di come il nostro tridente, in fase di non possesso, si fermava qualche metro dopo la linea di metà campo senza andare mai a pressare. I nostri venivano aggrediti al limite della nostra area di rigore. E' questa la differenza tra chi ha capito come si gioca a calcio oggi e chi, invece, crede di stare ancora negli anni '80. Non è un caso se l'Atalanta, unica a praticare un calcio moderno, fatto di pressing, intensità e aggressività, è l'unica ad aver dato filo da torcere, in Europa, ad avversari molto più dotati sul piano tecnico.
  22. Questo dogma ci ha portato a essere quello che siamo oggi: il nulla. Poteva andar bene 30 anni fa. Oggi, con questa mentalità, le prendi contro chiunque.
  23. Non so cosa sia il gioco fluido. Quello che so è che siamo rimasti gli unici al mondo a non capire che, oggi, le armi più efficaci nel gioco del calcio sono il pressing, il ritmo, l'intensità, l'aggressività, il gioco d'attacco. La differenza tra la Svizzera e noi (evidente a chiunque abbia visto la partita) si è sostanziata nel fatto che i nostri, già nella nostra trequarti, avevano tre avversari addosso non appena entravano in possesso di palla. Loro, invece, erano liberissimi di fare quel che volevano. Il talento c'entra nulla (a meno che non vogliate convincermi del fatto che Ndoye sia più forte di Chiesa). Se non impareremo che aspettare l'avversario, oggi, è una tattica fallimentare, non andremo molto lontano.
  24. Barbieri e Dorgu. Nella mia idea di rosa, naturalmente.
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