ZizouZidane

Umanamente, mi dispiace per lui. Davvero.

Su cosa, esattamente? Parliamone.

Il nulla. Lo zero assoluto. Niente di niente. Non un movimento senza palla, non uno straccio di schema (spero che non si offenda nessuno se ho usato questa brutta parola) offensivo, reparti totalmente scollegati tra loro. Una squadra che gioca di rimessa e prende gol in contropiede. I pochi di talento che abbiamo in rosa ridotti ai minimi termini. Un disastro tattico come non l’ho mai visto a Torino, in casa Juventus. Altre volte si vedevano errori nella messa in pratica di idee e strategie comunque percepibili. Stavolta, di idee e strategie non c’è traccia. In una società qualunque, il tecnico attuale sarebbe sul divano di casa a guardare la domenica sportiva già da qualche mese. Qua stiamo a discutere degli anni di contratto, dei lordi e dei netti. Fossi uno dei giocatori in rosa, a fine anno, sarei molto chiaro: se resta questo signore, io me ne vado. Fortunatamente l’agonia, almeno per questa stagione, sta per finire. Non se ne può davvero più.

Il mio più grande rimpianto è Fausto Rossi. Lo ricordo ancora, diciassettenne, durante un’amichevole estiva, asfaltare letteralmente Maicon sulla fascia.

Dragusin è un 2002 ed è stato uno dei protagonisti assoluti della promozione del Genoa. E io continuo a pensare che abbiamo fatto una sciocchezza a liberarcene. Quest’anno, lo avrei inserito in rosa al posto di Rugani senza pensarci un attimo.

Contrario. Mi tengo Vlahovic e Kean. Più giovani e più sani. Se avessi soldi in eccesso lo riscatterei pure eh, ma non mi sembra il nostro caso.

Ma poi non ancora capito la differenza con Allegri.

Si. Immagino. Zidane che dice: “prendetemi Gnonto”. Come detto, non vedo l’ora.

I potenziali campioni non vanno gestiti. Vanno fatti crescere. Zidane, in carriera, li ha sempre avuti pronti. Lo voglio proprio vedere Zidane con Gnonto invece che con Benzema e Cristiano Ronaldo.

Rabiot, per caratteristiche, è unico in rosa.

Se devo spendere 30/40 milioni per un sostituto, provo in tutti i modi a trattenere lui.

Esatto. Soprattutto oggi.

Va bene. Allora non vedo l’ora di venire a trovarti nel tuo mondo, un mondo nel quale l’anno prossimo saremo pieni di fuoriclasse. Non vedo l’ora, guarda. Buona serata.

Perin Carnesecchi Danilo Bremer Scalvini Parisi Cambiaso Gatti Rugani Pellegrini Fagioli Locatelli Rabiot Miretti Rovella Pogba Soulè Vlahovic Chiesa Iling Jr. Kean Kostic

Il mio si chiama realtà.

Tutti sanno cosa penso di Allegri. E di Zidane porto il nome. Ma Zidane, da allenatore, ha dimostrato molto meno di Allegri. Cambiare Allegri con Zidane vuole dire non avere coscienza dei nostri problemi e di quello che ci serve per risolverli.

Va bene. Continua a vivere nel tuo mondo, allora.

No, il contrario non vale. Perché Zidane non lo pagheresti quanto una scommessa. E poi, come ti hanno già fatto considerare, meglio scegliere uno che sappia dare un’identità tecnica e tattica alla squadra, puntando sulla crescita dei giovani e sul gioco, piuttosto che uno che ti costa una valanga di soldi e non sai se è adatto al lavoro che sarà chiamato a svolgere.

Una squadra ridotta ai minimi termini, che prende sberle a destra e a manca e che vive una difficile congiuntura economica. Sarà bene che prendiate atto della realtà. Detto questo, facendo un discorso tecnico, Zidane ha allenato 4 anni una squadra zeppa di fuoriclasse. E basta. Non ha dimostrato nulla. Non vedo un solo motivo al mondo per il quale, dovendo ricostruire un progetto tattico basato sulla crescita di giovani talenti più o meno noti, si debba puntare a Zidane come sostituto di Allegri. De Zerbi, al contrario, con una squadra mediocre, ha dato lezioni di calcio a chiunque. E le due punte di diamante della sua squadra sono due 2004. Basterebbe questo per comprendere chi dei due ci è necessario oggi.

Ecco, appunto.

Evidentemente a molti di voi non è troppo chiara la nostra situazione. Se dobbiamo prendere Zidane, tanto vale tenerci Allegri. Che, tra l’altro, ha molta più esperienza.

De Zerbi Palladino Tudor In ordine di preferenza. Zidane è un gestore di campioni. Esattamente come Allegri e Ancelotti. È il prototipo dell’allenatore che, oggi, non serve alla Juventus.

Hai perfettamente ragione sul fatto che la si possa pensare in maniera diversa su un argomento. L’importante è il rispetto. Fino a qualche settimana fa, mi sembrava assurdo che a qualcuno potesse ancora andar bene Allegri. Oggi ho preso atto che ci sono tifosi ai quali piace quello che vediamo in campo da due anni. E vivo più tranquillo.

L’anno e mezzo precedente erano tranquilli e sereni? O c’erano problemi anche allora? Chiedo, perché si è visto lo stesso schifo.

Hai ragione.