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ZizouZidane

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  1. ZizouZidane

    Torino - Juventus 0-0, commenti post partita

    Leggo delle cose davvero imbarazzanti. Grazie ad Allegri, il forum sta raggiungendo vette altissime. Perché no?
  2. Secondo me si. Non mi pare per niente. Tanto è vero che tra i nostri attaccanti e il resto della squadra ci sono sistematicamente un paio di chilometri. I movimenti corretti sono quelli che ti consentono di difendere e attaccare di squadra. Mi sono già espresso in merito. Dovrei risponderti scrivendo le stesse cose che ho già esposto in precedenza.
  3. Perché quella del Trap difensivista è un po’ una favola. Il Trap giocava con un libero che nasceva centrocampista ed era, di fatto, un centrocampista aggiunto, due terzini che spingevano spesso e volentieri (uno dei quali era sostanzialmente un’ala sinistra), un incursore, un regista che segnava più di un centravanti e un’ala destra. Oltre agli attaccanti. In pratica, gli unici elementi di contenimento puro erano Brio/Morini e Bonini/Furino. Rispetto a questo Allegri, Trap era più offensivo di Zeman. Conosco e ho conosciuto molti tifosi milanisti anziani. Non ce n’è uno che preferisca o abbia preferito Rocco a Sacchi. Per ovvi motivi, direi. Detto del Trap, Guardiola e Cruijff hanno scritto la storia di questo sport. E vengono studiati. Mourinho no. Se hai tu il pallone, anche solo per motivi statistici, è molto più probabile che riesca a segnare e a non prendere gol che se lo hanno gli avversari. Prova a fare il 15% di possesso palla con City o Real. E vediamo chi vince la partita.
  4. Giocare bene significa realizzare le condizioni necessarie per vincere la gara in maniera non casuale. Molto banalmente e semplificando all’osso, giocare bene significa mantenere le distanze corrette tra i reparti, fare i giusti movimenti, operare transizioni efficaci, fare in modo che il portatore di palla sappia cosa farne, garantendogli più opzioni di scarico e linee di passaggio, difendere e attaccare di squadra. Cose che noi non facciamo. Stai facendo un po’ di confusione. Giocare bene non significa essere spettacolari. E non c’entra nulla con il gusto. Federer e Nadal giocavano bene entrambi, ma a me piaceva più il primo. Questo è un gusto. Infatti. Solo che il lancio lungo deve essere fatto con criterio e la prima punta deve sapere dov’è il compagno da servire con la spizzata. E, soprattutto, questa tattica va esercitata in maniera continuativa. Perché se la fai una volta a partita, che ti riesca o meno è solo in caso. E se vincerai o meno è solo un caso. Ed è proprio il fattore fisico atletico che, oggi, impone di difendere alto. Perché recuperare palla più alto possibile ti permette, poi, di percorrere una porzione minore di campo per arrivare nei pressi dell’area avversaria. E di sprecare meno energie. I nostri giocatori (da molti attaccati perché non si reggono in piedi) sono sottoposti al doppio dello sforzo, perché, una volta entrati in possesso di palla a ridosso della nostra area, devono farsi millemila chilometri per portarla dall’altra parte. Anche qua il gusto c’entra poco.
  5. L’ho sempre stimato. Sia come calciatore che come persona. E per lui ho spesso discusso animatamente, qua sul forum. Quando lo abbiamo preso, era per distacco il miglior terzino sinistro che ci fosse, insieme a Marcelo. Corsa poderosa e piedi da mezz’ala. In più, ottimo professionista, serio come pochi. Ha avuto un calo fisiologico (dovuto a un iper utilizzo: per anni, è stato l’unico in rosa a sinistra), ma è stato spesso ingiustamente attaccato (come avviene a Rugani, per dire). Lo ricorderò sempre con piacere.
  6. Ha 31 anni. Si parla di un triennale a 4 milioni a stagione. È un giocatore molto discontinuo che non sposta equilibri e gioca in un ruolo nel quale siamo ampiamente coperti. Questo nel momento in cui ci servono due terzini, un centrale mancino e almeno una mezz’ala. Ps. Non ho mai visto Anderson giocare a tutta fascia. Sicuramente me lo sono perso.
  7. Ci sarebbe stato sicuramente più utile di Anderson, a mio avviso (oltre a essere più giovane). Ma Higuain, Pjanic e il pendolino li abbiamo pagati.
  8. Se proprio avessimo voluto prendere un parametro zero, saremmo dovuti andare su Zielinski. Anderson ci serve a nulla. Soldi (tanti) buttati.
  9. Due terzini sono una priorità assoluta. Altro che Anderson. E servono a prescindere dal 4231.
  10. Quindi, mi stai dicendo che vincere con un gol casuale al 93esimo dopo che non si è fatto nulla per tutta la gara e farlo per 6-0 dopo aver annichilito l’avversario sono la stessa cosa. E preferire l’una all’altra attiene ai gusti personali. Uhm. Posto che lascerei la Juventus del Trap fuori da questo discorso, devo ancora trovare un milanista che preferisca la squadra di Rocco a quella di Sacchi. Se lo trovassi, questa sua preferenza sarebbe figlia di un modo di intendere lo sport (e la vita in genere) e di una cultura che renderebbero molto difficile qualunque confronto con il sottoscritto. Infatti, nella storia del calcio, Di Matteo occupa lo stesso posto di Cruijff o Guardiola. C’è un piccolo dettaglio: se schieri 10 giocatori davanti alla porta, è molto difficile che tu possa vincere una partita. Se tieni la palla solo il 15% del tempo (non sto estremizzando per niente, purtroppo), è molto difficile che tu possa vincere la partita. Se succede, è un caso. E il caso, prima o poi, finisce per girare a tuo favore. E questa, per esempio, è una considerazione assolutamente pratica che nulla ha a che vedere con i gusti.
  11. Giocare bene esula dall’essenza dello sport? Evidentemente abbiamo due concezioni diverse di quella essenza. Dopo di che, giocar bene non significa produrre una manovra infarcita di numeri circensi. Giocare bene vuol dire mettere in atto una serie di azioni volte a cercare di vincere. Nel calcio moderno, queste azioni si riferiscono all’aggressività, al recupero palla più alto possibile, alla realizzazione di transizioni corrette e tutta una serie di cose che noi non facciamo. Non è un caso se, dopo una serie di risultati ottenuti per virtù dello spirito santo, siamo irrimediabilmente crollati, perché privi di sostanza tattica. Nota a margine: lo sport, piaccia o no, è anche spettacolo.
  12. Per me cambierebbe moltissimo, invece. Ma rispetto le opinioni di tutti. Del resto qualche giorno fa, un utente mi ha scritto chiaramente che a lui basta guardare il risultato al televideo. Ho apprezzato la sincerità e la coerenza. Per me il calcio è un’altra cosa.
  13. No, ha qualcosa in meno dell’Inter. Ma senza entrare nel merito, ammettiamo che non è da scudetto. Dopo di che, una domanda te la faccio io: questa Juventus, questa 2023-2024, può far sanguinare gli occhi meno di quanto stiamo vedendo da un po’ di tempo a questa parte?
  14. Voglio sperare che questo post non sia riferito a quello che ho scritto.
  15. Se il tecnico che verrà scelto accetterà di lavorare seriamente sui giovani e di impostare il progetto sulla cantera (con qualche altro innesto mirato), non ci sarà motivo alcuno di venderli per prendere i Felipe Anderson di turno. Al tempo stesso, se si punterà su un allenatore che preferisce giocatori già pronti e ritiene che i giovani maturano a 25/26 anni, non ci sarà motivo di tenerli e li si venderà per far cassa a chi li farà giocare.
  16. 1. A me delle altre squadre interessa nulla. E comunque non c’entra con quello che sto dicendo. 2. Ecco, il resto del tuo commento rappresenta lo standard dei post su Adani e conferma quello che sto scrivendo da qualche ora a questa parte. Pazienza.
  17. Questo dipende anche dal tecnico che siederà sulla nostra panchina.
  18. Niente. Proprio non ci capiamo. Adani fa delle analisi tattiche secondo la sua visione di calcio. Tra l’altro, le sue analisi sono sovrapponibili a quelle di molti altri, anche qua sul forum. Se si vuole avere ragione e offrire un contributo utile alla discussione, bisogna entrare nel merito di quelle analisi e, nel caso, criticarle e spiegare perché sono sbagliate. Dire “Adani non mi piace perché fa il fenomeno di turno” mi serve a nulla.
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