ZizouZidane

Possiamo almeno essere d’accordo sul fatto che più lontano dalla tua area tieni la palla e meno probabilità hai di prendere gol?

L’ottica generale dipende dall’allenatore. È lui che decide quale atteggiamento debba tenere la squadra.

Va bene. Ok. Abbiamo esaurito gli argomenti.

Forse abbiamo visto partite diverse. Ieri, in alcuni frangenti, Kean era in area a fare il centrale aggiunto. Cosa vuoi ripartire? Puoi avere i centrocampisti tecnicamente più forti del pianeta, come riparti se il tuo centravanti è in difesa a ribattere i palloni degli avversari?

Ma professori cosa? È ancora consentito esprimere un’opinione o bisogna scrivere quello che piace a voi?

Più o meno 58/59.

Rileggiti la conversazione e mi dirai.

Rugani, oggi, è più forte di tutta la difesa dell’Inter e del Napoli messe insieme.

Incredibile come si stia discutendo di un fatto ovvio anche per uno che non ha mai visto una partita di calcio in vita sua.

Ho risposto abbondantemente.

L’Inter gioca con un baricentro molto più avanzato del nostro. Dumfries e Di Marco sono in costante proiezione offensiva. Se tieni i dieci uomini di movimento sistematicamente dietro la linea della palla, non riuscirai a ripartire mai, perché sei troppo basso.

Sai cosa è stucchevole? Continuare a beccarsi sul gioco bello e brutto, sui gusti, sul lato estetico della questione, quando il focus è tutt’altro. Se subisci la pressione costante degli avversari per tutta la gara, rischi molto più che se te la giochi tenendo la palla il più lontano possibile dalla tua trequarti. mi sembra una cosa talmente ovvia che trovo inutile discuterne.

Non è questione di gusti, Più lontana tieni la palla dalla tua porta e meno probabilità avrai di beccare il gol. Subire una pressione costante per 90 minuti al limite della propria area di rigore, ovviamente, espone a rischi enormi. Mi sembra un concetto lapalissiano che va ben al di là di cosa piace e cosa no.

Ecco.

Quello che ho scritto mi sembra piuttosto chiaro.

Io credo, molto più semplicemente, che non si possa giocare a calcio come abbiamo fatto ieri, che non ho mai visto una squadra chiudersi nella propria trequarti, con dieci uomini sistematicamente detto la linea della palla, per una partita intera. Credo che, se ieri ti trovi davanti una squadra appena più forte, le prendi. Credo che i nostri giocatori siano sufficientemente dotati per mostrare qualcosa di più degno di quanto visto. Ma sicuramente sbaglio. Tutto il resto ce lo mettete voi.

Hai ragione. Sono più forti di noi. Era scontato che ci chiudessero per 80 minuti nella nostra area. ps. Capisco che, ormai, non si può dire più nulla senza essere attaccati o equivocati ma, in relazione ad Arthur, nelle scorse settimane, io mi sono limitato a considerare come il brasiliano renda meglio in una squadra che giochi palla a terra e faccia possesso. Tutto qua.

Sono perfettamente d’accordo. Mi limito a obiettare che il signor Italiano, sbagliando, ha attaccato tutta la partita. Solo che, lui si, ha a disposizione una squadra oggettivamente mediocre. Non poteva fare di più. Noi qualcosina in più avremmo potuto farla, ma mi pare di capire che, su quest’ultimo punto, convieni con me.

C’è poco da commentare, riguardo alla partita di ieri. E questa cosa di voler tirare ogni volta in ballo i fantasmi di Allegri, che addirittura, mi consumano il pensiero critico e obiettivo, francamente fa piuttosto ridere, oltre a essere offensiva dell’intelligenza altrui. Posto che direi le stesse cose anche se in panchina fossero seduti Pasqualangelo o Gianmichele invece che Allegri (credevo di non doverlo specificare, non con te, almeno), chiunque sia dotato di pensiero critico e obiettivo e abbia visto la partita, non può fare a meno di esprimersi con determinate considerazioni. Se mi regolassi come la maggioranza degli utenti, ti direi che sei tu a voler difendere a ogni costo l’operato del tecnico e che l’ammirazione nei confronti di Allegri “ti consuma il pensiero critico e obiettivo”. Ma non ho 12 anni. Io ho visto cose, tu altre. Prendo atto. Ciao. A posto così. Che delusione.

Se la partita fosse durata sei ore, la Fiorentina non avrebbe segnato in ogni caso. Perché è una squadra scarsa. Gioca come ieri contro una squadra appena più forte, magari dotata di un centravanti degno di questo nome, e ne prendi cinque.

Questa narrazione secondo cui non abbiamo una rosa sufficiente a fare meglio di quanto si sia visto ieri non la accetterò mai. Mi rifiuto di credere che, con 10 nazionali (ma, se continua così, verrà chiamato anche Rugani) in campo, l’unica strada sia farsi chiudere nella propria trequarti per l’intera partita da una squadra mediocre. Continuare a dire che la responsabilità di quanto visto ieri sia solo dei nostri giocatori e di quanto siano scarsi, insistendo nel voler assolvere l’allenatore da tutto, è una cosa che non si può sentire. È più forte di me, perdonami.

Qua dentro? Impossibile.

Cosa che continua a non entrarci nulla con quello che ho scritto io.

E che c’entra con quello che ho scritto io?

Ultima volta: per me, il calcio moderno è quello in cui si privilegia la vittoria, con l’aggressività e l’intensità. La spinta a questo cambiamento di prospettiva si è avuta, naturalmente, con le nuove regole che premiano chi gioca per vincere. Dopo di che, gli allenatori e i tattici hanno impiegato un tempo fisiologico necessario a elaborare le strategie opportune per ottenere i risultati prefissati e, da un quindicina di anni a questa parte, si assiste più o meno a quello che vediamo oggi. Il mio ragionamento è lineare. Se non ti piace non posso farci nulla. Se, poi, per te, il calcio moderno è solo quello che si pratica oggi, permettimi di non essere d’accordo. Una quindicina di anni fa, Guardiola e Klopp proponevano un calcio rispetto al quale quello attuale di Allegri è preistorico, addirittura precedente a quello del Trap. Per dire. Questo è il mio pensiero. Naturalmente, non pretendo che tu sia d’accordo. Ma è il mio pensiero, ed è perfettamente lineare. Spero di aver risposto in maniera esauriente alla tua domanda. Una volta appurata la modifica a livello matematico, che ha rappresentato una rivoluzione vera e propria, gli allenatori si sono dovuti impegnare a capire come fare per vincere di più. Ciò significa che non hanno iniziato a giocare in un certo modo dal giorno successivo a quella modifica. Davvero non capisco cosa ci sia di strano in quello che sto dicendo. Se, poi, il tuo intento è quello di arrivare a sostenere che quella di “calcio moderno”, in realtà, è una definizione vuota di significato, permettimi, anche qua, di dissentire. Per quanto mi riguarda, il calcio moderno ha delle caratteristiche precise, delle quali noi siamo totalmente sprovvisti. Ne abbiamo già parlato, sai come la penso, so come la pensi tu (e ti rispetto) e trovo inutile tornarci su.