ZizouZidane

Stasera non giocavamo né contro il Barca né contro il Real, eh. Giocavamo contro una squadra mediocre che non avrebbe segnato nemmeno se la partita fosse durata sei ore. Gioca come stasera contro una squadra un tantino più forte, magari dotata di un centravanti degno di questo nome, e ne riparliamo.

Ho scritto testualmente: ”Naturalmente, perché si vedesse un gioco come quello a cui assistiamo da una quindicina di anni a questa parte, c’è voluto un fisiologico periodo di adeguamento degli allenatori e dei tattici.’ C’è un motivo per il quale continui a parlare del ‘94 senza leggere quello che scrivo?

Perché, credi che di calcio moderno si possa parlare solo in riferimento agli ultimi dieci anni? E allora il calcio degli anni ‘80 come va definito, preistorico? E quello degli anni ‘60 come? 25 anni, in una storia, sono nulla. È del tutto ovvio che con moderno si intenda un calcio che, visto anche il cambiamento delle regole, ha iniziato a privilegiare la ricerca della vittoria attraverso una maggiore aggressività e una maggiore intensità. Naturalmente, perché si vedesse un gioco come quello a cui assistiamo da una quindicina di anni a questa parte, c’è voluto un fisiologico periodo di adeguamento degli allenatori e dei tattici. Francamente non capisco cosa ti suoni strano di questo discorso. Mi permetto sommessamente di ricordarti che Guardiola ha vinto la sua prima Liga 15 anni fa, mica ieri. Mi sembra tanto un tentativo di attaccarmi gratuitamente. E un po’, onestamente, m dispiace. Quello che ho scritto è chiaro e limpido.

Per l’ultima volta, davvero, sennò la conversazione rischia di diventare grottesca. Un utente ha stilato un elenco di priorità nel quale ha messo al primo posto il non perdere. Io mi sono permesso, probabilmente sbagliando, forse, di fargli notare che sostenere una cosa del genere vuol dire non aver capito come funziona nel calcio moderno. A questo punto tu mi hai chiesto come funziona e, poi, mi hai detto che Allegri come funziona lo ha capito benissimo. Ma tu e Allegri, per me, non eravate proprio contemplati. Buonanotte a te.

Hai ragione, ‘94/‘95. Non ‘93/‘94. Evidentemente quello che ho scritto non è chiaro. Colpa mia.

E deve fregarti invece. Perché io come funziona lo spiegavo all’utente di cui sopra, mica ad Allegri che immagino lo sappia benissimo.

In realtà dal ‘95/‘96, ma poco importa. Da allora, gradualmente, il calcio è diventato sempre più aggressivo e ha fatto dell’intensità la sua caratteristica più evidente. Perché, appunto, cercare di vincere è diventato più importante che cercare di non perdere.

Io non capisco perché continuiate a discutere questa cosa se non conoscete l’origine della discussione. Mi sono semplicemente limitato a rispondere a un utente il quale, stilando un elenco di priorità, ha messo al primo posto il non perdere. Tutte le altre considerazioni, comprese quelle su Allegri, c’entrano nulla. È abbastanza chiaro o devo continuare all’infinito? Mi arrendo.

Funziona che il calcio moderno privilegia chiaramente la vittoria. Se non ne perdi nemmeno una e le pareggi tutte, vai in serie B. Oggi, in cima alle priorità, c’è la vittoria. E, di solito, vince chi segna un gol più dell’avversario, non chi ne prende di meno. Mettere, oggi, in cima alle priorità il non perdere è quanto meno anacronistico. Da Wikipedia alla voce “calcio”: L'obiettivo del gioco è quello di segnare più punti (detti gol o reti) della squadra avversaria, facendo passare il pallone oltre la linea della porta avversaria.

Ecco. È questa la chiave di volta. È questo il vero motivo per cui, oggi, tutti giocano in maniera aggressiva. In un calcio fisico come quello attuale, la cui caratteristica principale è l’intensità, più giochi alto e tenti il recupero della palla nella metà campo avversaria e meno fatica fai. Se giochi schiacciato ai limiti della tua area, non riuscirai mai a ripartire e, quelle rare volte che lo farai, arriverai fisicamente distrutto, perché dovrai farti, ogni volta, tutto il campo.

Non capisco cosa c’entri il tuo appunto con quello di cui si sta parlando. Non capisco cosa intendi. Non capisco dove vuoi arrivare. Semplicemente, un utente ha stilato un elenco di priorità in cui ha messo al primo posto non perdere. E io gli ho risposto che nel calcio moderno che privilegia la vittoria non funziona così. Non capisco cosa ci sia di poco chiaro da discutere ulteriormente.

Ma leggi quello che scrivo oppure no?

Allora ti sei espresso male tu quando hai stilato la tua classifica. L’ordine corretto è questo 1-provare a vincere 2-segnare un gol più dell’avversario 3-non perdere 4-non subire gol È così che funziona.

Non ti seguo, perdonami.

Ecco. Sei d’accordo con me allora.

Il punto non è questo. Il punto è che sostenere che la priorità, oggi, sia non perdere significa non aver capito come funziona.

E quindi?

Ragazzi cari, oggi non perdere non viene affatto al primo posto. Oggi, non perdere nemmeno una partita e pareggiarle tutte significa rischiare la retrocessione. Il calcio moderno privilegia la vittoria. E vince chi segna un gol più degli altri.

Allegri difende basso da sempre.

Ripeto: questo ordine di priorità, nel calcio moderno, è completamente sbagliato. Per motivi addirittura matematici.

Forse non mi sono spiegato a sufficienza. L’utente in questione aveva pubblicato il seguente ordine di priorità: 1. Non perdere. 2. Cercare di Vincere 3. Non subire gol 4. Segnare più gol Gli ho risposto che questo ordine di priorità, nel calcio moderno che privilegia la vittoria, è totalmente sbagliato. Oggi, non perdere non viene affatto al primo posto. Spero di essere stato più chiaro.

Fai prima a dirci cosa possiamo dire e cosa no.

Siete completamente fuori strada. Io ho commentato il seguente ordine di importanza: 1. Non perdere. 2. Cercare di Vincere 3. Non subire gol 4. Segnare più gol Oggi, se non perdi nemmeno una partita e le pareggi tutte, rischi seriamente di retrocedere. Stilare questo elenco di priorità significa non conoscere il calcio moderno. E con il mio discorso il gioco c’entra nulla. Molto più semplicemente, lo scopo del calcio è vincere (non è non perdere) e, per vincere, devi segnare un gol più dell’avversario (che tu non ne subisca, se non ne segni ti serve a nulla). Tutto qua.

Peggio. Discutere di aspetti tattici vuol dire atteggiarsi a esperti senza averne le basi e fare le figure degli idioti. Per cui è bene astenersi. Forza Juve e basta.

Stasera abbiamo fatto solo quello. Dopo di che siamo stati letteralmente assediati da una squadra mediocre che non avrebbe segnato nemmeno se la partita fosse durata sei ore. Gioca così contro avversari appena più forti, magari dotati di un centravanti come si deve, e ne prendi 5. Però, oh, io non capisco nulla. Se a voi sta bene, sta bene a tutti. L’importante è che abbiamo vinto.