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ZizouZidane

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  1. Io credo che se giochi 20 metri più in alto sei facilitato. Ho espresso il mio pensiero con sufficiente chiarezza.
  2. In realtà, è assurdo il fatto che non sia mai stato proposto il 433. La nostra rosa sembra fatta apposta.
  3. Tonali aumenterebbe di molto il peso specifico della mediana. Florentino ci serve a nulla.
  4. Come mi accade spesso, sono in disaccordo con quanto letto. Se proprio dovessimo giocare con il 352, un centrocampista tecnicamente forte come Luiz, sarebbe indispensabile. Alla corsa e alla qualità pensano già Locatelli e Thuram. Già parliamo di un modulo conservativo. Se, poi, in mezzo mettiamo tre corridori, non riusciremo a costruire un'azione degna di questo nome. Se proprio dev'essere 352, che almeno si metta Luiz a fare la mezz'ala di regìa. Con Locatelli mediano e Thuram incursore.
  5. Secondo me, nel calcio di oggi, giocare 20 metri più avanti o 20 più dietro fa tutta la differenza del mondo. Scegliere di adottare un baricentro basso, a prescindere da come lo si faccia, dai movimenti corretti e tutto il resto, a mio modesto parere è una strategia poco proficua (salvo le eccezioni che, nel calcio, ci sono sempre). E lo è non per le preferenze o i gusti personali di ognuno ma per quei motivi pratici di cui parlavamo all'inizio della discussione. Con l'intensità che costituisce indiscutibilmente la prima e la più decisiva caratteristica del calcio moderno e che porta, inevitabilmente, a un dispendio di energie maggiore che in passato, più sei alto in campo, prima aggredisci e recuperi palla, meno fatica farai per riportarla dall'altra parte. Una cosa è giocarsi il predominio territoriale e tenere sistematicamente 5/6 uomini nella metà campo avversaria, in modo da aggredire il portatore di palla, recuperare il possesso e contrattaccare, altra è aspettare nella propria trequarti e poi dover ripartire con 70 metri di campo davanti e con gli avversari che ti aggrediscono già al limite della tua area. E questo al netto delle capacità atletiche, tecniche e di inserimento dei giocatori. Tu puoi essere bravo quanto vuoi, veloce quanto vuoi ecc., ma farai sempre più fatica di uno che è già là. E questa è una cosa che hanno capito tutti, anche le piccole. Spesso si confonde il baricentro alto con la vocazione offensiva di una squadra. Non è così. Non solo, almeno. La stessa Inter, per come l'ho vista io, non gioca affatto all'Italiana come ho letto qua dentro. A parte le circostanze di gioco in cui sono costretti dall'azione avversaria ad abbassarsi, i nerazzurri portano sempre molti giocatori sopra la linea della palla e spesso pressano a pieno organico. Anche contro il Barcellona, persino a risultato acquisito, ho visto 4 giocatori in pressing a ridosso dell'area blaugrana. Del resto, parliamo di una squadra che in serie A ha una media di possesso che sfiora il 60% (la più alta del campionato). Oggi, per quanto mi riguarda, giocare bassi e di ripartenza non è più efficace né sul piano difensivo né tantomeno su quello offensivo. Nella conversazione ho letto che tutti i sistemi tattici funzionano purché siano fatti bene. Ecco, io credo che, nel calcio moderno, un sistema basato sull'attendismo e la ripartenza sia molto meno efficace che in passato e sicuramente molto meno efficace di altri. Ma è solo un mio pensiero, naturalmente.
  6. Operazione incommentabile. E non voglio manco pensare al fatto che, al suo posto, avremmo potuto avere Huijsen.
  7. Ecco, io su questo non sono d’accordo.
  8. ZizouZidane

    Il ruolo di Locatelli

    Nessuno sta dipingendo Locatelli come il nuovo Falcao. Non io, almeno. Più semplicemente, Manuel è un mediano difensivo che svolge il suo compito con profitto. E, considerata la stagione che sta per concludersi, mettersi a criticare proprio lui è un fatto che non sta in cielo né in terra. Dopo di che, è ovvio che chi lo critichi perché non fornisce assist e non segna, evidentemente, non sa di cosa sta parlando, Mio parere, ovviamente. Ancora: chi ha mai detto che il valore di Locatelli e Barella è simile? Semplicemente, i due c’entrano nulla l’uno con l’altro. Paragonarli non ha senso.
  9. In base al fatto che è più forte. Ed è più abile come riferimento centrale.
  10. C’è da dire che il danese, a Bergamo, aveva appena compiuto 20 anni e ha comunque messo insieme 9 reti in A.
  11. Buon giocatore, ancora molto giovane. Non capisco come Lookman possa essere alternativo a lui. Ciò detto, il mio preferito resta Sesko.
  12. ZizouZidane

    Il ruolo di Locatelli

    Locatelli, al Milan, ha iniziato sostituendo Montolivo, cioè il regista. Anche nella partita vinta dai rossoneri contro di noi con un suo gol, Manuel giocava mediano con Kucka e Bonaventura ai lati. Dopo di che, si è giocato il posto con Biglia, altro mediano, appunto. Al Sassuolo ha sempre fatto il mediano, con accanto Magnanelli. La mezz’ala l’ha fatta qualche volta in Nazionale. Che bisogno c’è di utilizzare questi dispregiativi? Locatelli è un mediano. E svolge bene il suo ruolo. Locatelli è costato 25 milioni più 12,5 di bonus. Barella 49 milioni. E, in ogni caso, parliamo di giocatori diversi. Se non ci mettiamo d’accordo sul ruolo e le mansioni di Manuel e continuiamo a tirare in ballo paragoni che c’entrano nulla, è inutile proseguire nella discussione.
  13. Una squadra che, in un intero campionato, ha una media di possesso che sfiora il 60% non fa calcio propositivo? Secondo me avete un’idea un po’ distorta dell’ultima Inter di Inzaghi.
  14. Chi ha mai detto che il gioco del Barca non ha pro? È una squadra giovanissima e inesperta che pecca molto in fase di non possesso. L’errore sta proprio nel credere che l’Inter giochi arroccata in difesa ad aspettare l’avversario. Non è così. Anzi, quando si è chiusa troppo, ha preso gol. Ho detto un’altra cosa. Ma va bene lo stesso. Probabilmente non ci capiremo mai. Buon proseguimento!
  15. È proprio questo il punto. Tutti vogliono vincere. Secondo me, per i motivi di cui sopra, un sistema prettamente difensivo, attendista, che vive sugli errori degli avversari, che ha un baricentro all’altezza della propria trequarti, che, insomma, non ti consente di giocarti la partita, oggi, non ti fa vincere. Questo è quanto. Non è questione di giochisti, risultatisti, gioco bello o brutto, divertimento o tristezza. Semplicemente, nel calcio moderno, con squadre che vanno a mille all’ora e che ti pressano fin nella tua area di rigore, se ti metti in campo per non prenderle, se giochi a 70 metri dalla porta avversaria, perdi. Sempre, perché non riesci a ripartire. È come mettersi a giocare a fondo campo con una racchetta di legno contro uno che ti attacca a 300 orari con una racchetta in carbonio.
  16. Certo, figurati. Infatti ti ho scritto quello che farei io. Mi aspetto il 5311 di Bologna. E, se ci va bene, un pareggio strappato con i denti.
  17. Ascolta, lo dirò per l’ultima volta: io credo che giocare bassi ad aspettare l’avversario, oggi, abbia solo dei contro. E ho spiegato i motivi tattici per i quali ho questa convinzione. Ti pregherei, cortesemente, di rispettare questo mio pensiero senza tirare in ballo onestà et similia. Io sono onesto e dico quello che penso. E, soprattutto, lo argomento. Non è mi sveglio la mattina e mi metto a sostenere una cosa per capriccio. Prendo atto che tu la pensi in maniera diversa e va bene così.
  18. Posso continuare a sbagliare? O è vietato?
  19. Non c’entra niente il valore dell’Inter con quello che stavo dicendo. Semplicemente, l’Inter non gioca mai con tutti gli effettivi dietro la linea della palla a protezione della propria trequarti, a 70 metri dalla porta, e riparte quando glielo consentono. Contro il Barcellona, a tratti, è stata costretta a farlo. E quando lo ha fatto ha preso 3 reti (e rischiato di prenderne almeno altre due, se non fosse stato per due autentici miracoli di Sommer). Ma se credi che nel 2025 il “calcio all’italiana” possa pagare, non sarò io a convincerti del contrario. Qualcuno più esperto di me ha già provato a spiegare, con argomenti tattici e pratici (che nulla hanno a che vedere con il bel gioco e con lo spettacolo), per quale motivo, oggi, giocare bassi non paga. Ma rispetto senz’altro le tue convinzioni.
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