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ZizouZidane

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  1. Ma, guarda, non è questione di “vedremo”. Io non voglio certo correre il rischio di essere polemico, ma ci sono delle ragioni oggettive per cui la scelta di schierare le due prime punte è quanto meno discutibile. 1. Innanzitutto, abbiamo 4 esterni di ruolo, tutti giovani e talentuosi, che finora, hanno fatto piuttosto bene (e sappiamo quanto nel calcio moderno siano importanti gli esterni offensivi). Non si capisce perché dovremmo tenerne fuori tre per far giocare fuori posizione una prima punta. 2. Con Nico in campo (perché, stando alle voci, sarà lui a giocare con i due), viene da pensare che una soluzione tatticamente accettabile potrebbe essere quella di schierare l’argentino trequartista dietro le due punte. E questo, dal punto di vista del progetto, sarebbe anche peggio. Perché vorrebbe dire rinnegare tutto il lavoro che si è fatto finora, rendendo inutilizzabili i nostri esterni. 3. Abbiamo due punte in rosa. Schierarle contemporaneamente, contro l’Empoli in Coppa Italia, mi lascia perplesso. Con la fortuna che abbiamo in tema di infortuni e considerando la corsa decisiva al quarto posto che ci vede impegnati, io uno dei due lo risparmierei per il campionato. 4. I moduli con le due punte sono quanto di più vetusto sia possibile vedere in giro oggi. Quelli con due prime punte, praticamente, non esistono. Posso continuare, ma mi arrendo ai risultati del sondaggio. Evidentemente si continua a pensare che più punte si schierino più si è pericolosi.
  2. ZizouZidane

    TOPIC UNICO GIOCHINO: formazioni Juve

    Quella che prevedo: Perin Costa Gatti Kelly Cambiaso McKennie Locatelli Koopmeiners Nico Muani Vlahovic Quella che farei io Perin Costa Locatelli Kelly Cambiaso Koopmeiners Thuram Conceicao Nico Mbangula Vlahovic Nel secondo tempo, Rouhi per Cambiaso.
  3. ZizouZidane

    Per aumentare i rimpianti: a -8 senza Bremer, con lui dove saremmo?

    L’assenza di Bremer ha stravolto l’intero assetto tattico della squadra. Il discorso va ben al di là della fase difensiva. Con lui in campo, eravamo molto più alti e propositivi perché non ci spaventava lasciare, eventualmente, l’avversario all’uno contro uno con il brasiliano. Dopo il suo infortunio, il tecnico ha operato scelte comprensibilmente più conservative che hanno pesato sulla costruzione e sulla pericolosità. Secondo me, la squadra che segue, si sarebbe potuta giocare lo scudetto senza troppi problemi: Di Gregorio Kalulu Gatti Bremer Cambiaso Koopmeiners Locatelli Thuram (D. Luiz) Nico Vlahovic Yildiz (Chico)
  4. E, infatti, la trovo una scelta molto discutibile. Anche in funzione campionato. Tatticamente, Muani esterno destro nel 4231 (avrei capito nel 433, anche se non avrei condiviso ugualmente) non si può vedere. Soprattutto se hai in rosa almeno due che giocano in quel ruolo da sempre. Ma il mondo è bello perché vario.
  5. Non è questione di coraggio ma di buon senso. E di competenza tattica.
  6. Ed è per questo che abbiamo preso Muani.
  7. Certo che può giocare come esterno di un attacco a tre. Il fatto è che gli esterni di ruolo li abbiamo già. E tenerne tre in panca per far giocare Muani in un ruolo non suo, con l’aggravante di non avere, poi, un cambio in panchina per la prima punta, sarebbe francamente assurdo. Dopo di che, “può” giocarci. Appunto. In situazioni di emergenza o a partita in corso può farlo eccome.
  8. A partita in corso è tutto un altro conto. È ovvio che se hai bisogno di maggiore peso in avanti, per vincere la partita o recuperarla, è cosa buona e giusta mettere un altro attaccante.
  9. Prima di dare un giudizio definitivo, aspetterei di vedergli fare la mezz’ala con continuità. Mi auguro che Motta decida di abbandonare definitivamente il 4231.
  10. Abbiamo Yildiz, Nico, Conceicao e Mbangula. Due esterni offensivi per fascia. Ma noi siamo furbi. E giochiamo con il doppio centravanti, mettendone tre in panca e precludendoci la possibilità di avere un’alternativa alla prima punta. Nonostante l’assurdità della proposta, noto che, nel sondaggio, vince nettamente. Andiamo bene.
  11. Non sono d’accordo. Per nulla. Io Yildiz, Conceicao, Nico e Mbangula me li tengo stretti.
  12. Per quanto mi riguarda, l’unico modo per far coesistere i due è schierare Muani esterno. Ma, visto che di esterni forti ne abbiamo, non ne vedo il motivo. Il mio attacco ideale prevede una prima punta e due esterni offensivi.
  13. Costa è un terzino di spinta. Se gli si imputa un limite, nelle relazioni tecniche, è nella fase difensiva, in cui deve crescere. È un Cancelo. Non credo proprio possa fare il braccetto di una difesa a 3.
  14. Cioè mi stai dicendo che quel Cagliari può portarti ad abbassarti e a chiuderti nella tua metà campo? No, dai. Io, come ho scritto, credo che le motivazioni per cui è successo siano altre. E siano principalmente di natura tattica. Magari sbaglio.
  15. Naturalmente. Ma accade perché gli altri ti impongono di farlo. Io sto parlando di tattica e di intenzioni. Ribadisco: questa non è una squadra che può difendere bassa, lasciare l’iniziativa all’avversario e assorbirne la pressione. Non ne è capace, non ha gli uomini per farlo e non è stata costruita con quell’intenzione. Se l’avversario ti costringe sulla difensiva devi essere bravo a trovare le contromisure. Ma è un altro discorso. In campo, dobbiamo scendere sempre per fare la partita, pressare alto e tentare il recupero della palla nella metà campo avversaria. Altrimenti andiamo in enorme difficoltà. Ma lo vediamo ogni volta, eh. Allegri si regolava in un certo modo perché aveva tre difensori centrali, due esterni sostanzialmente difensivi e almeno due centrocampisti con compiti prettamente di copertura. Gli unici due giocatori offensivi erano il centravanti e il sotto punta. 3511. A quel punto puoi anche lasciare l’iniziativa all’avversario. Se, in campo, hai due terzini di spinta, Koopmeiners mediano, due esterni offensivi, un trequartista e una punta, non puoi pensare di gestire e lasciar giocare gli altri. Proprio non puoi. Ieri sera, abbiamo chiuso con Mbangula, Yildiz e Muani dietro Vlahovic. Più Weah-Rouhi terzini. È del tutto ovvio che se ti abbassi rischi di prenderle. Fortuna che c’era il Cagliari davanti a noi.
  16. Locatelli è perfetto da mediano basso. E lo sta dimostrando piuttosto inequivocabilmente. Koopmeiners, invece, è una mezz’ala classica che ha negli inserimenti offensivi la sua qualità migliore. Spendere 60 milioni per uno dei centrocampisti più prolifici d’Europa e metterlo a giocare davanti alla difesa mi sembrerebbe una cosa quanto meno discutibile. Già oggi, quando fa il secondo a metà campo, è sostanzialmente un uomo in meno. Io mi auguro che Motta decida al più presto di passare in maniera continua e consolidata a una mediana a tre uomini, in cui l’olandese possa esprimersi nel suo ruolo.
  17. A mio avviso, nel primo tempo, Locatelli è stato agevolato dal fatto che, a metà campo eravamo in costante superiorità numerica e poteva avvalersi dell’apporto di McKennie e Koopmeiners che facevano gli interni e Cambiaso che saliva per vie centrali. Mentre il Cagliari era con due uomini. Nel secondo tempo, siamo tornati al 4231 e abbiamo perso campo. Ma è solo una mia idea. Esattamente. Sottoscrivo anche le virgole.
  18. Corri molto di più se, ogni volta, recuperi palla nella tua trequarti e poi devi farti tutto il campo per tornare a offendere. È un fatto intuitivo. Se recuperi la sfera nella metà campo avversaria, sei già là. E, come ho detto, questa è la grande differenza tra le squadre europee e quelle italiane. Le prime, rispetto alle nostre, sembrano formate da instancabili cyborg, mentre, in realtà, fanno molta meno fatica di noi. È tutta questione di organizzazione tattica. Perché, naturalmente, il pressing va organizzato come si deve e portato di reparto. Altrimenti è ovvio che ti affatichi. E non le ha prese solo perché giocava contro il Cagliari. Altrimenti avrebbe beccato il gol com’è successo nelle gare precedenti.
  19. In Europa ci riescono perfettamente. E lo fanno tutti. Anche e soprattutto quelli tecnicamente meno dotati. Perché hanno capito che più difendono alti, più riaggrediscono rapidamente l’avversario, meno si stancano. Ecco perché ci sembra che i nostri, sul piano atletico, siano inferiori agli altri (e non parlo solo della Juventus ma delle italiane in genere). Sembra che gli altri vadano al doppio della nostra velocità quando, in realtà, la differenza sta nel fatto che vanno a pressare altissimi e non devono farsi tutto il campo ogni volta che devono ribaltare l’azione. Dopo di che, a prescindere dai rattoppi, io credo, come ho già detto, che questa squadra non sia stata costruita per gestire le partite (come faceva quella di Allegri). Giochiamo con due terzini offensivi, un centrale di posizione e uno che spesso e volentieri avanza a ridosso dell’area avversaria. Non abbiamo nulla della squadra che si abbassa nella propria metà campo e assorbe la pressione avversaria. E, infatti, quando lo facciamo, le prendiamo di santa ragione.
  20. Cambiaso, Koopmeniers, Mbangula, Yildiz, Nico, Conceicao ecc. non sono capaci di far girare la palla? Anche Locatelli è capace di farlo, e ieri lo ha dimostrato ampiamente. Ma ho idea che stiamo parlando di cose diverse. Io non sto dicendo di palleggiare e fare il tiki taka. Sto dicendo che dobbiamo giocare il più alti possibile e, una volta persa la palla, andare in riaggressione nella metà campo avversaria. Come abbiamo fatto nel primo tempo, ieri. Se ci abbassiamo a controllare, le prendiamo. Sempre. Perché non abbiamo i giocatori adatti. Quanto all’intensità, pressare alti e recuperare immediatamente palla, ti fa stancare molto meno che difendersi nella propria trequarti e poi esser costretti a farsi tutto il campo per risalire. L’avversario potevi aspettarlo quando avevi Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, più due esterni che facevano i terzini anziché no. Non se giochi con Weah, Gatti, Kelly e Cambiaso in linea. Se giochi con una difesa di questo tipo, non puoi esporti alla pressione avversaria, altrimenti le prendi. Mi sembra un fatto piuttosto ovvio.
  21. Ma abbiamo smesso di giocare e ci siamo abbassati. Se avessimo giocato contro una squadra più forte del Cagliari, avremmo rischiato. Ci è già successo. Ogni volta che ci abbassiamo a coprire e a gestire dopo essere passati in vantaggio, le prendiamo. Questa squadra deve comandare il gioco ed essere intensa per tutti i 90 minuti. Il palleggiatore c’entra poco. Nemmeno l’Atalanta ha un regista palleggiatore. E comunque è una tendenza solo italiana. In Europa se la giocano tutte fino al novantesimo. Nessuna si abbassa a protezione del risultato se non è costretta dall’avversario. Dopo di che, come detto, noi per caratteristiche e uomini, non possiamo gestire. Non me siamo capaci e non è nelle nostre corde.
  22. Esatto. Nel secondo tempo, invece, siamo tornati con la mediana a 2 e i tre dietro la punta. La penso all’esatto opposto: questa squadra non ha le caratteristiche (né gli uomini) per abbassarsi e coprirsi. Ogni volta che lo fa, le prendiamo. Dobbiamo essere noi a fare gioco, noi a comandare la partita, altrimenti soffriamo.
  23. Certo che è un’altra partita. Il nostro modo di stare in campo, quando giochiamo con il 4231, è lo stesso, ultimamente con Koopmeiners in mediana e McKennie trequartista. Ieri, all’inizio del secondo tempo, si vedeva chiaramente.
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