gypsyola

Infatti, dopo aver disdetto letteralmente tutto (è come vivere in un bunker ormai), mi rimane solo di disdire la Juve. E ci sono ogni partita più vicino. La rabbia svanisce in un vuoto totale nel pensare che il club ha votato per Gravina ed è totalmente silente, è parte integrante di questo sistema. Io però non voglio esserne connivente, e l'ultima cosa che mi è rimasta da fare è smettere di supportare il club. Niente più membership, stadio, merch. Mi sembrava impossibile dopo quasi 50 anni di passione febbrile, ma è ogni giorno più probabile.

Hai ragione da vendere. Mi riferivo più che altro al blasone e storia della testata, e comunque si tratta pur sempre, anche oggi, dell'elite del giornalismo italiano - intendo gente che scrive su Repubblica, Corriere, Stampa ecc. È in gran parte, e con poche eccezioni, il giornalismo italiano - permettimi, degno rappresentante del Paese che lo esprime - che non è di valore da tanto tempo. Corriere.it, come Repubblica, ha una homepage infarcito di strilli che fino a qualche anno fà sarebbero appartenuti a cronaca vera o a novella2000. Deprimente.

Ho scritto una mail a Repubblica per quello che vale, la riporto qui, sperando di ispirare altri a fare tutto cio' che e' possibile perche' almeno non ci si faccia prendere in giro in silenzio. So che tanti di noi pensano che e' tutto inutile, ma e' certamente tutto inutile fin quando si resta invisibili. Siamo 14 milioni? Immaginate 14 milioni di email del genere inviate ai giornali...: Buongiorno È da ieri che cerco il titolo ANSA in allegato qui sulla vostra testata, ma devo arrendermi all'evidenza: non apparirà mai, anzi avete trovato il modo di trasformare una esplicita relazione del GIP di Milano che parla di relazioni tra Bellocco e i vertici del club nerazzurro in una notizia con Maldini e Vieri nel titolo. Così come è invisibile la notizia sulla vergognosa sentenza della giustizia sportiva, che commina a tesserati accondiscendenti con la mafia penalità inferiori a quelle previste per un banale cartellino rosso diretto in campo e uguali a quelle di un cartellino giallo ad un diffidato. Per non parlare dei 70.000 euro di multa per responsabilità "diretta" ad un club, in una sentenza in teoria emessa sulle carte di una procura della repubblica che condannava fermamente le relazioni "tossiche" tra gli ultrà ndranghetisti e il club nerazzurro. Ormai assuefatti al doppiopesismo istituzionale e mediatico tutto teso a dare valore di notitia criminis a intercettazioni e carte senza valore per devastare un club e proteggerne un altro davanti ad evidenze clamorose di cattiva condotta, la domanda che in milioni ci chiediamo - ed a cui siamo tutti certi che prima o poi avremo risposta - è la seguente: perché? Perché professionisti di nome e valore vengono meno alle più basilari deontologie del loro mestiere nel raccontare la semplice verità in modo coerente, logico e lineare? Che cosa e chi c'è dietro questo imbarazzante silenzio concertato che arriva al punto da emettere sentenze ridicole basate su carte scottanti - stesso modus operandi che ad altro club è costato gogne, decine di punti di penalizzazione, radiazioni manageriali e centinaia di milioni di danni - l'1 maggio, con mezzo Paese fuoriporta, le redazioni svuotate e con i giornali che non escono il giorno dopo? Ho disdetto l'abbonamento al vostro servizio di recente, quando per l'ennesima volta avete disatteso al vostro ruolo strillando in prima pagina su 4 giocatori della Juventus che giocavano a videopoker e roulette, e tacendo totalmente sulle rivelazioni del pentito Beretta, uscite dalla stessa procura lo stesso giorno. Impossibile pensare di continuare a sostenere un servizio così platealmente piegato a interessi altrui, interessi che molti di noi - questo è un fatto che credo vi interessi - cominciano a pensare vadano al di là del potere di certi personaggi delle istituzioni. Speranzoso di aver provocato per lo meno una riflessione, e di non essere il solo a scrivervi di queste faccende in questo Paese che trova la catarsi nella lamentela sboccata e non si assume mai le proprie responsabilità di cittadinanza, vi saluto cordialmente.

Repubblica e Corriere sono ai confini della realtà...

ok, pare ufficiale. Allora, per favore ragionate sul fatto che hanno vinto loro. Per quanto mi riguarda, il calcio finisce qui. io con la mafia non ho mai voluto niente a che fare, e supportare questo sistema in qualsiasi modo significa essere conniventi. Ma non ho nessuna intenzione di andarmene da solo. Attendo le iniziative della Fondazione JB per vedere se c'è un modo di reagire fattivamente oltre all'abbandonare completamente il carrozzone (non andrò neanche piu allo Stadium, per me è tutto falsato e questa cosa non ha più senso). Sono riusciti a distruggere 50 anni di passione. Mi hanno tolto una delle cose più care che ho in vita mia.

Ragazzi, attendiamo l'ufficialità, ma è ovvio che una cosa del genere non potrà vederci supini far continuare questo carrozzone come prima.

La Juve sta organizzando una cosa in grande allo Stadium per celebrare lo scudetto delle womens, aprire lo stadio ha costi enormi. Si fanno la bocca col calcio femminile che praticamente abbiamo portato noi da soli in Italia, e poi ci boicottano in questo modo. Non ci sono più parole per definire questo sistema, e il paese che rappresenta.

Hai ragione. Da quello che trovo sul web, per visualizzazioni a febbraio 25, è il terzo sito giornalistico (dopo Corriere e Gazzetta, che tendo a non considerare neanche), in generale il quinto (i primi 2 sono youtube e wiki, il quarto è instagram).

Questo è la stessa testata (Repubblica) che qualche giorno fà aveva in homepage il seguente titolo: ""Spero vinca il Napoli". Ed il carabiniere tifoso della Juventus malmena la moglie". Che livello di squallore alberga nella mente di un essere umano per utilizzare una vicenda di violenza domestica per mettere in cattiva luce la Juve? In prima pagina di uno dei più importanti siti giornalistici italiani? Ho segnalato la cosa alla fondazione jdentità bianconera.

Forse c'è ancora speranza dai, aspettiamo che parli Pruzzo 😄

Perfetto. Sopratutto la chiosa.

Mi piacerebbe pensare che questa puerile narrativa continua sia perpetrata solo ad acchiappare click e nel frattempo destabilizzare ulteriormente l'ambiente a Torino, il che non guasta mai, ma è probabile che io esageri nel beneficio del dubbio sulla lucidità di questi esimii commentatori. Ossessionati peraltro dalle nostre vicende, quando un Italia c'è un club sfacciatamente (campione in carica e primo in classifica!) e totalmente fuori legge in ogni modo possibile. Della loro ideologia e della loro pratica però non parla nessuno.

Chi - potendo, ovviamente - non si iscrive è complice. Non sono quasi mai così tranchant, ma questa della fondazione è una battaglia sacrosanta che ha bisogno di tutti noi. Perché è in difesa di TUTTI noi.

Anche io la penso così. E il bombardamento di rivelazioni sul futuro segnato del mister da parte della stampa amica non fa che confermare questa ipotesi. Evidentemente la società lo ha scaricato, probabilmente per la gestione disastrosa di investimenti da centinaia di milioni.

Per me, come per tanti di voi, la sua voce, il suo tono, il suo Italiano, significano tante, tante cose. La cosa più bella è il ricordo delle partite guardate con mio padre sul divano, praticamente le uniche volte che trovavamo concordia durante la mia adolescenza tribolata. Italia 90 prima di tutto, quella dei mei 18 anni, insieme all'82 la piu bella estate della mia vita. E poi il suo (di mio padre) Milan che torna a trionfare dopo tanti anni bui, lo stupore di Bruno era lo stesso di quello di mio padre. A parte, l'Heysel. Bruno ha raccontato la fine della mia infanzia quella sera, con un tatto, un rispetto ed una personalità che non so proprio dove andare a trovare nell'Italia di oggi, e forse neanche in quella di allora. Si crucciava di essersi lasciato andare durwnte la partita, dopo aver detto che avrebbe commentato in maniera quanto più sterile possibile. Crucci e rimorsi di uomini di altri tempi. Gli volevo bene veramente, come ad uno di famiglia e si, muore un'altra parte di ciò di cui siamo fatti, fratelli e sorelle cresciuti con la sua voce in casa nostra. RIP.

Cosa di cui ovviamente non parla nessuno.

Durante mi ha fatto venire i brividi l'altra sera..

Dal sito RAI, in relazione agli ascolti di domenica 2 febbraio: "su Rai 3 le inchieste di “Report” hanno interessato 1 milione 568 mila spettatori con l’8,1% di share. La presentazione di Report - che ha preceduto il programma - ha ottenuto il 6,5% di share e 1 milione 349 mila spettatori e “Report Plus”, il segmento in onda al termine della trasmissione di Sigfrido Ranucci, si è attestato al 6,3% di share con 1 milione 24 mila spettatori. " Numeri importanti non tanto in sè, ma in quanto senza dubbio degni di maggiori elaborazioni dei media in seguito. Se si fosse trattato di noi, sappiamo bene che il giorno dopo ci avrebbero aperto tutti i giornali ed i telegiornali. Cosa che, in questo caso, non è assolutamente avvenuta. Silenzio totale. Il muro di gomma, senza voler tracciare paralleli con cose ben più serie e atroci cui questa espressione faceva riferimento.

Ho sempre sostenuto Dusan, mi ha fatto godere piu di una volta e l'ho aspettato e ci ho creduto tanto...La cosa più evidente ieri, l'ho guardato con molta attenzione visto che c'era poco altro che avessi voglia di guardare, è che proprio in area non sa smarcarsi... sta sempre dietro il difensore. Mai un movimento, mai un contromovimento, mai una intuizione. Trovarlo smarcato in area è quasi impossibile. Al di là di limiti tecnici altrui, per una squadra che vuole costruire gioco, è difficilissimo trovarlo. Se si aggiunge che non è forte nel giocare di sponda, le sue aperture non sono trascendentali, non ha il dribbling, ha problemi con lo stop ed ha limiti caratteriali...ha certamente il tiro, ha il fisico ed anche con la testa ha fatto cose buone, ma se non lo si riesce a servire in area.. ci vorrebbe Higuain lì davanti. Così hai la sponda, il playmaker e il finalizzatore. Scusate la banalità. Purtroppo, mi sono rassegnato a vederlo partire incompiuto, ed ho accettato i suoi limiti.

Ieri sera ci sono stati momenti in cui mi ha fatto stropicciare gli occhi. Rende semplici anche le cose difficili. E ogni volta devo ricordarmi che ha 19 anni. Io a 19 anni non sapevo manco rollarmi una... sigaretta.

Paragoni forzati che, artatamente, ignorano il fatto che questo giovane allenatore alla sua prima esperienza di livello, con una squadra tutta nuova, giovanissima e falcidiata dagli infortuni, ha comunque fatto più punti e più vittorie e molte meno sconfitte della Juve dello scorso girone di ritorno. Per non parlare del rendimento in CL rispetto all'ultimo girone della Juventus. A volerli fare, come dicono molti utenti, i conti si faranno alla fine, ricordando che quello dello scorso anno era un percorso chiaramente in decadenza, questo è uno appena iniziato.

Spero che questo post, di cui ringrazio l'autore anche io, possa essere l'inizio di una nuova era nel forum. Io vivo all'estero ed evito ogni canale di informazione dall'Italia che non sia totalmente juventina. Perchè, come sapete, l'insulto e il fango sono sempre dietro l'angolo ovunque, e mi devo tutelare dal veleno di cui la vita è gia abbondantemente generosa. VS è la mia prima fonte di informazione su tutto ciò che riguarda il calcio. Dover limitarmi a leggere i titoli e gli articoli, evitando i commenti per proteggermi anima e fegato pure dal fuoco amico, è triste. Siamo tutti fratelli e sorelle di tifo, e siamo sotto attacco concentrico da sempre, e sempre più violentemente. Facciamo argine e fronte. Stiamo uniti. Rispettiamoci l'un l'altro e non perdiamo di vista la ragione per cui siamo qui. Che dovrebbe unirci, non dividerci.

Rispondendo al quesito del.topic, credo la soluzione sia attendere in pace che le ancelle/vedove/seguaci/ del nostro ex allenatore lo seguano quando finalmente troverà un'altra squadra da allenare. Nel frattempo noi dobbiamo continuare a tifare Juve e tenere il cervello acceso, leggendo la realtà come si conviene a persone senzienti, ed evitando che una narrativa in malafede (come quella di Zazza e Sabatini, ma ALMENO LORO NON SI PROFESSANO JUVENTINI!) porti scompiglio nelle nostre sacrosante passioni. Non è così difficile, veramente!, ma per tanti pare essere semplicemente impossibile. Buon anno a tutti.

Roberto, ti ho incontrato in via Lagrange il giorno dopo la partita col City e sono rimasto paralizzato nel dubbio se fermarti, dirti che il tuo nome è stato una delle prime parole che ho imparato a pronunciare nella mia vita, che mi hai cambiato la vita, che forse senza di te questa passione che ad oltre 50 anni ancora è al centro delle mie cose incasinatissime non sarebbe accaduta, ecc ecc..alla fine sono rimasto lì a guardarti passarmi oltre, non potendo mai contravvenire a quello stile che proprio tu hai incarnato e che sempre incarnerai. La sobrietà. La sobrietà tua, di Torino, della Juventus. Una delle influenze più essenziali in tutta la mia vita. Auguri Roberto! E ancora 100, 1000 e oltre di di questi giorni. Vorrei che fossi immortale, e senza dubbio lo sarai.

Assist a lunga gittata che spesso insaccava lui stesso dopo averli proposti 🤣. Unico e irripetibile.