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Sergione

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  1. La Juventus si sta iniziando a muovere sul mercato in entrata, con obiettivi importanti non solo in attacco. I bianconeri, infatti, vorrebbero rinforzare anche il centrocampo con un giocatore forte. Tra gli obiettivi, quello più realizzabile è Ederson dell’Atalanta, seppur costoso. Per il brasiliano, inoltre, resiste anche l’interesse dell’Al-Hilal. La Juventus al momento non ha presentato offerte, ma potrebbe presto fare sul serio. Gli altri due nomi ai primi posti della lista sono quelli di Sandro Tonali e Davide Frattesi, che sono però più difficili.
  2. Gennaro Gattuso sarà il prossimo commissario tecnico della Nazionale italiana, come già anticipato negli scorsi giorni. L’accordo verrà definito nei dettagli la settimana prossima ma l’incontro con Gravina di ieri, giovedì 12 giugno, è andato molto bene. Si va verso un anno di contratto perché l’Italia ha l’obiettivo di arrivare al Mondiale affinché poi il progetto possa continuare. L’allenatore è atteso per le firme la prossima settimana. Sarà un progetto molto ampio che vedrà l’inserimento di Prandelli come figura di coordinamento tra il settore giovanile della Federazione e il vivaio dei club. A far parte dello staff ci sarà poi Bonucci. Ci sarà anche la possibilità poi anche per alcuni ex azzurri a dare una mano al Club Italia per avere una struttura diversa. Si fanno quindi i nomi di Zambrotta e Perrotta. La settimana prossima si capirà poi bene la definizione dei loro ruoli. GDM
  3. L’assoluzione di Michel Platini nel procedimento giudiziario che lo vedeva indagato con Sepp Blatter per presunta frode ai danni dalla FIFA potrebbe ora aprire scenari rivoluzionari in seno alla UEFA. Come riporta il quotidiano greco Superplus, proprio l’ex numero 10 della Juventus e della nazionale francese sarebbe in prima linea, al fianco del presidente della federcalcio ucraina Andrij Shevchenko, per trovare un’alternativa ad Aleksander Ceferin come presidente della UEFA. I due, che ovviamente devono trovare consenso in questa azione dalle altre 55 federazioni, sono già al lavoro con Takis Baltakos, ex numero uno della federcalcio greca, che potrebbe essere il capofila di un movimento alternativo alla presidenza Ceferin che continua ininterrotta dal 2016 e nelle ultime due elezioni, 2019 e 2023, è stato rieletto dopo essere stato l’unico candidato. Il mandato di Ceferin scadrà nel 2027, ma già a settembre questo fronte di opposizione muoverà i primi passi per sondare il sentimento generale delle altre federazioni. Non si esclude, inoltre, che si possa arrivare a una vera e propria mozione di sfiducia per far terminare la presidente del dirigente sloveno prima della scadenza dell’attuale mandato. In tutto questo peserà certamente la posizione della FIFA e del suo presidente Gianni Infantino, che negli ultime settimane è dato ai ferri corti con Ceferin e potrebbe vedere di buon occhio un cambio al vertice della UEFA. Tutto da scoprire, invece, la reazione a un ritorno sulla scena politica calcistica di Platini, con cui Infantino ha lavorato proprio al massimo organo del calcio europeo fino alla sospensione di Platini nel 2015 Calcio e finanza
  4. Sergione

    Juve-Tudor, accordo vicino per il rinnovo: i dettagli

    La Juventus continua con Igor Tudor. Come annunciato dal direttore generale Damien Comolli, l'allenatore croato guiderà la squadra bianconera anche nella prossima stagione, dunque non solo al Mondiale per Club. Un'importante conferma per l'ex Lazio, che ha centrato l'obiettivo Champions League e ha subito instaurato un legame forte con il gruppo. Proprio per questo, la società vuole prolungare ulteriormente il suo contratto. L'accordo tra Juventus e Tudor per il rinnovo è ormai vicino, e le parti stanno lavorando per chiudere l'operazione. L'intesa definitiva è prevista prima della partenza per gli Stati Uniti, dunque nei prossimi giorni potrebbe arrivare la firma dell'allenatore sul nuovo contratto con i bianconeri. La Juventus eliminerà la penale da un milione di euro presente nel contratto iniziale, con la quale avrebbe potuto risolvere in anticipo con Tudor. La nuova scadenza, invece, sarà prevista per il 2027, con un ingaggio da circa 2,5 milioni netti a stagione. Nel frattempo, nella giornata di oggi l'intera dirigenza, insieme a John Elkann, ha incontrato proprio l'allenatore e la squadra prima dell'allenamento alla Continassa, per salutare il gruppo prima della partenza verso gli Stati Uniti. ilbianconero
  5. Damien Comolli ha parlato in conferenza stampa e si sta presentando come nuovo direttore generale della Juventus. Tuttojuve ha riportato le sue parole in diretta: Prende la parola Scanavino: "Si unisce a noi con il ruolo di direttore generale con deleghe sportive e commerciale, una figura importante che andrà a rafforzare il club sugli obiettivi che abbiamo per la prossima stagione e nel futuro. Questa stagione abbiamo ulteriormente fatto dei passi avanti significativi sull’aspetto della sostenibilità. Nonostante l’uscita prematura da competizioni importanti per i tifosi, per il club e con impatti significativi anche per la società come la Champions League e la Coppa Italia. Quindi proprio in quest’ottica si inserisce l’arrivo di Damien che sarà coadiuvato anche da Giorgio Chiellini che entra a far parte della struttura sportiva con il ruolo di director football strategy, proprio per andare a mettere un focus più importante e incrementare gli aspetti competitivi e delle performance sportive sul campo”. Inizia a parlare Comolli: "Buongiorno a tutti, sfortunatamente il mio italiano si ferma qui. Ho già iniziato a prendere lezioni di italiano riesco a capire abbastanza bene l’italiano ma faccio più fatica nel parlarlo. Sono assolutamente lieto di essere qua oggi, è un grande privilegio per me essere direttore generale della Juventus. È uno dei più grandi club al mondo senza dubbio. Io sono cresciuto guardando questo club per diversi motivi, innanzitutto i grandi giocatori che hanno giocato in passato e poi sono sempre stato attratto dalle organizzazioni che sono vincenti e sicuramente la Juventus è sempre stata di questo genere. Quindi, soprattutto per quanto riguarda soprattutto il settore calcistico è stato un modello di efficienza e quindi ho sempre ammirato tutto ciò che Juventus ha fatto in passato e mi ricordo appunto quando facevo lo scout sono venuto Delle Alpi per diversi anni. Ho anche assistito alla finale intercontinentale in Giappone. Voglio comunicare che Tudor sarà il nostro allenatore non soltanto al mondiale per club, ma anche nella prossima stagione. L’ho già comunicato a lui in diverse occasioni e vi ho detto che andrà oltre il mondiale per club e anche oltre alla prossima stagione, stiamo lavorando insieme sono assolutamente soddisfatto del fatto che siamo un grandissimo club, ci sono grandissime speculazioni su quello che sta avvenendo, ma voglio ribadire molto chiaramente che per la stagione 25/26 Igor Tudor rimarrà il nostro allenatore e speriamo anche oltre. Voglio parlare anche del ruolo Chiellini. Lui sarà il director of football strategy e lavoreremo a stretto contatto dal punto di vista calcistico e commerciale. Potrei parlare del ruolo di Giorgio per cinque minuti. Noi facevamo parte dello stesso comitato in Uefa e di questo si occuperà solo Chiellini. Il ruolo anche del fratello sarà fondamentale. Io e Giorgio passeremo dal calcio al commerciale e stiamo collaborando molto bene insieme. Chiellini non si occuperà del mercato. Vorrei assumere due persone: un direttore sportivo per i trasferimenti e con un occhio sulle nostre giovanili. Poi un direttore tecnico. Abbiamo parlato tanto con la società e pensiamo che questa possa essere la struttura migliore per noi. Ho ben chiaro in testo chi potrà essere la persona giusta per questo ruolo. È un processo, ma non vogliamo prendere decisione affrettate. Vogliamo prenderci del tempo per queste due posizioni. Il quarto punto voglio annunciare che abbiamo trovato un accordo con il Psg per Kolo Muani che giocherà il Mondiale per Club con noi. Non abbiamo trovato un accordo per la prossima stagione, ma sono ottimista di poterlo raggiungere, perchè il Psg non ha chiuso la porta e Kolo Muani vuole restare con noi. Poi vorrei congratularmi con la Juventus Women per la splendida stagione e per i risultati raggiunti. Ho una grande passione per il calcio femminile. Ora sono pronto per le domande". Le sue emozioni in questi giorni? "Ho vissuto grande entusiasmo. Quando ero un bambino il mio idolo era Platini. Ho sempre sognato di diventare un allenatore e mi piace Trapattoni. Non posso dirvi di esser sempre stato un tifoso della Juventus, ma ho sempre seguito questo club. La squadra sta rientrando al completo e non vedo l'ora di incontrare tutti. Penso di aver un'idea su cosa possa dare questa società. Non esiste solo una squadra in campo, ma anche quelli dietro alle quinti. Noi dobbiamo andare la Mondiale per Club per fare tutto il possibile per vincere". Cosa vi ha convinti di Tudor? "Quando era al Marsiglia ci ha battuto due volte. Abbiamo anche riso di questo. L'intensità e la tenuta fisica e mentale che ha tenuto il suo Marsiglia mi aveva colpito. Lui ha fatto una lavoro eccezionale al Marsiglia". Le sue priorità? "La prima volta che ho incontrato la società mi ha chiesto cosa volessi ottenere. Io voglio farò tutto il possibile per vincere. Alla Juventus per andare avanti devi provare a vincere trofei. Poi nel calcio ci sono gli imprevisti e non possiamo controllare tutto. Però quello che possiamo controllare dobbiamo farlo al 100%. La mia ossessione sarà quella di vincere e voglio trasmettere questa passione in tutto il club. Sulla struttura penso di avervi già detto tante cose soprattutto sul doppio ruolo: direttore sportivo e direttore tecnico. Molte società stanno attuando questa struttura, perchè il calcio sta diventando sempre più complicato". Si è già dato degli obiettivi sul campo e non solo? "La prima volta che ho incontrato la proprietà mi è stato chiesto: 'cosa vuoi ottenere?' e io ho risposto: 'voglio fare tutto il possibile per vincere'. Non posso garantirlo ai miei colleghi o ai tifosi, ma farò tutto ciò che è in mio potere per vincere, tutte le competizioni che andremo a disputare. Nel momento in cui si mette la maglia della Juve l'unico modo per andare avanti è vincere dei trofei. Nel calcio ci possono essere degli imprevisti e poi ci sono la fortuna e la sfortuna, squadre migliori e peggiori. Non possiamo controllare tutto, ma quello che è in nostro potere bisogna controllarlo al 100%. Cercare di vincere sarà la mia ossessione, voglio trasmettere a tutti questa passione, ma già fa parte del club, andrò solo a rafforzare questo aspetto. Sulla struttura ho già dato indicazioni sul doppio ruolo che vogliamo creare. Penso che sia il modo di procedere, l'ho già visto negli Stati Uniti in altri sport qualche anno fa e ho visto già grandi club che hanno cominciato a farlo. Il calcio sta diventando sempre più globale, i compiti sono diversi e sempre più esigenti". I dirigenti arriveranno prima del Mondiale per Club? Ci sarà spazio anche per Riccardo Pecini considerando che avete collaborato tante volte in passato? "Riccardo è sicuramente un grande amico, ho molto rispetto per il lavoro che ha sempre fatto. Quando era alla Sampdoria ha fatto un lavoro eccezionale. Ma non è un opzione per la Juve. Siamo buoni amici, so che posso rivolgermi a lui se ho bisogno di qualcosa nella mia vita privata e viceversa, ma no. Al Tottenham mi ha suggerito di prendere Modric. Quei due ruoli sono di alto profilo, c'è un processo che vogliamo portare avanti. Penso di farlo entro la fine del mercato, ma dobbiamo rispettare le tempistiche di questo processo di reclutamento". Vlahovic è in partenza? Ha pensato eventualmente ad un suo sostituto? "Ho parlato con Dusan e voglio capire cosa voglia fare. Lui è un top player e qualcosa in questa stagione non ha funzionato. Devo parlare con il calciatore e capire. Lui è un top player e dobbiamo capire anche le sue intenzioni dal punto di vista contrattuale. Quando capirò tutte queste cose sarò in grado di decidere". Come porterà nella Juve la sua metodologia? Dobbiamo aspettarci dirigenti che abbiano dimestichezza con questo tipo di metodi? "Io lavoro con i dati da 25 anni. Ho sempre pensato che le proprietà, le aziende, quando si rivolgono a me è perché porti questo bagaglio di conoscenze. Lo stesso vale per la Juve e quindi sono in grado di usare e implementare questa metodologia. Noi siamo pagati per creare emozioni. Il mio primo lavoro, tre volte a settimana, è garantire che i nostri tifosi raggiungano il più alto livello di emozione. Allo stesso tempo dobbiamo prendere delle decisioni non di pancia, ma adottare un approccio particolarmente razionale. Il primo agosto 2025 sarà il mio 33° anno nel calcio professionistico, con diversi ruoli, e non mi sono mai imbattuto in un approccio più razionale che non fosse quello dei dati. Tutti ormai guardano e analizzano i dati. Ci assisteranno nella scelta dei giocatori, nel misurare la forza della nostra squadra rispetto alle altre, ci aiuteranno a definire la nostra strategia. Raccoglieremo dati su tutto, perché ci possono aiutare ad esempio a prevenire gli infortuni, a conoscere meglio i nostri tifosi. I dati fanno parte della mia vita, so come funzionano e funzionano perché i campioni inglesi sono tutti basati sui dati per esempio. È qualcosa che sicuramente metteremo in pratica". Le squadre giovanili dovranno avere come modello la prima squadra? Quante c'è in lei del modello Moneyball? "Io ho sempre voluto create una cultura nella prima squadra e anche nel femminile. L'identità è importante. Noi creiamo emozione, ma dentro a tutto questo ci sono identità e feeling. Questo arriva attraverso le vittorie, il gioco e la metodologia. Questo è difficile ma non impossibile. Il modello Ajax non è tra i miei preferiti, ma noi vogliamo attuare una nostra metodologia e medio-lungo termine. Modello moneyball? Non so se sia stato romanzato o una storia della stampa. Io so cosa abbiamo fatto. Abbiamo reso razionale un modello irrazionale. Noi cerchiamo di essere razionali e creare emozioni. Il signore del moneyball è un mio amico e ho parlato con lui. Volevo capire come avere un diverso approccio sul reclutamento e il suo modello è stato molto utile. A volte puoi fare delle valutazioni dove il mercato viene sottovalutato o viceversa. Cerchiamo di utilizzare questo approccio scientifico che sta funzionando. Non è una brutta parola questa. Ci sono tanti club che utilizzano i dati e non lo vogliono dire. Questa è un po' la mia caratteristica. La mia ossessione è quella di voler vincere, ma voglio creare una cultura e migliorare ogni giorno. Per avere vantaggio possiamo utilizzare i dati sia dal punti di vista finanziario e sul campo". Una sua percezione del sistema calcio in Italia? "Quando sono entrato in questo club mi sono posto due obiettivi: vincere e migliorare il club. Io ho sempre lavorato per migliorare il calcio in ogni paese in cui ho lavorato. Il mio primo obiettivo è quello di far vincere la Juve, ma voglio anche aiutare il calcio italiano. Perchè se la Juventus farà bene potrà aiutare tutto il calcio italiano. La Juventus ha sempre dato un contributo importante al calcio italiano. Io non posso dire come fare e non posso insegnarvi nulla, ma sicuramente sarebbe un peccato se l'Italia non dovesse qualificarsi al Mondiale. Io voglio aiutare il calcio italiano attraverso la Juventus". Cosa serve alla Juventus per vincere? "Vedrete la mia faccia spesso in questa stagione. Io sul mercato tendo ad essere più riservato. Abbiamo parlato con Tudor, Chiellini e Scanavino. Noi abbiamo un'idea su come cambiare la rosa. Sicuramente faremo degli aggiustamenti, ma non faremo dei cambiamenti radicali". Termina la conferenza stampa di Damien Comolli
  6. Igor Tudor con la riconferma all'ombra della Mole avrà l'opportunità di crearsi un nuovo staff tecnico. Chiederà infatti, come riferisce La Gazzetta dello Sport, un rafforzamento del suo staff. Il gruppo di lavoro del tecnico croato al momento è composto da soli due uomini di sua fiducia: Ivan Javorcic (vice allenatore) e Tomislav Rogic (preparatore portieri). Tra le idee per rimpinguarlo c’è anche quella di riabbracciare Andrea Barzagli, un pezzo di storia della Signora, che è attenzionato anche dal Milan di Max Allegri che dopo aver definito l'arrivo di Magnanelli proprio dalla Juve e di Bernardo Corradi vorrebbe con se anche l'ex difensore nella nuova avventura. Valutazioni in corso.
  7. Potrebbe essere Jonathan David il grande colpo di mercato in attacco della Juventus. Come riportato dal "Corriere dello Sport", il club bianconero avrebbe infatti fatto un'offerta ufficiale al bomber canadese classe 2000, in scadenza di contratto con il Lille: 6 milioni di euro a stagione per i prossimi 5 anni, più un bonus alla firma di 15 milioni di euro. David starebbe riflettendo attentamente sulla proposta della Juve, e, a breve, dovrebbe dare la sua risposta ai bianconeri.
  8. Lasciò dopo poco con Sarri, al ritorno di Allegri glielo propose di nuovo e rifiutò. L'anno dopo (mi pare) rifiutò anche la panchina della Fiorentina U17... Ricordi male, non venne proprio
  9. In cima alla lista dei candidati c’è Frederic Massara. Ex direttore sportivo del Milan, uomo di fiducia e abilissimo nel lavorare sotto traccia, Massara rappresenta il profilo ideale: conosce l’ambiente, ha un’ottima rete di contatti e sa muoversi con abilità nel contesto della Serie A. I contatti tra le parti ci sono stati e, al momento, è lui il favorito. Più defilati gli altri nomi: Hasan Salihamidzic, ex Bayern Monaco, e Diego Lopez, reduce dall’ultima esperienza in Ligue 1 con il Lens. Parallelamente, la Juventus è pronta a completare la nuova struttura tecnica con la nomina del capo scouting. Anche qui la scelta sembra già indirizzata: Viktor Bezhani, braccio destro di Damien Comolli ai tempi del Tolosa, dovrebbe prendere il timone della rete osservatori bianconera. Si tratta di un passo strategico per rilanciare il settore scouting, con un occhio attento ai giovani talenti internazionali. Bezhani non sarà operativo da subito: restano da sistemare alcuni dettagli contrattuali e organizzativi, ma la direzione è tracciata. La Juventus, dopo un periodo di transizione, si appresta a definire una struttura dirigenziale moderna e coesa, in cui le figure cardine – direttore generale, direttore sportivo e capo scout – lavorino in sinergia per riportare il club ai vertici. Serve ancora un po’ di pazienza, ma il cantiere Juve sta prendendo una forma chiara e ambiziosa il bianconero
  10. Titolare della nazionale francese contro la Germania, Kolo Muani ha parlato del suo futuro dopo la partita, in vista della scadenza del suo prestito alla Juventus il 30 giugno: "Sono molto contento di aver potuto giocare ancora un po', sia con la nazionale che con il mio club. Sono molto contento della Juventus, spero di continuare lì, mi hanno accolto bene, mi diverto. Andrò con loro al Mondiale per Club", ha annunciato l'attaccante transalpino che ha segnato 8 gol e fornito 2 assist in 19 partite in tutte le competizioni da quando è arrivato in Italia. Sportmediaset
  11. Francisco Conceicao, centrocampista della Juventus, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Sky Sport tornado sul suo possibile futuro e sul riscatto da parte della Juventus dopo il gol con il Portogallo. Gol? "So che mio papà aveva fatto tripletta. Io oggi ne ho fatto uno ma ho aiutato la squadra a vincere che era la cosa più importante. Abbiamo fatto una bella partita, prepariamo la partita per vincere. Non ho ancora parlato con papà ma so che sarà felice per me". Futuro alla Juve? "Non lo so ancora, vediamo cosa può succedere, vediamo".
  12. L’importante match contro la Moldavia, poi l’addio alla Nazionale: Luciano Spalletti si prepara a chiudere la sua esperienza alla guida degli Azzurri. Le cose non sono andate come previsto rispetto alle aspettative iniziali, e ora è arrivato il momento di voltare pagina. La sua avventura da commissario tecnico non è stata tra le più esaltanti, ma il profilo di Spalletti resta di alto livello e potrebbe tornare utile a diversi club. Tra questi, anche la Juventus, che nelle ultime settimane ha sondato con decisione le piste che portavano ad Antonio Conte, poi rimasto al Napoli, e Gian Piero Gasperini, successivamente approdato alla Roma, prima di confermare la fiducia a Igor Tudor. Spalletti sembra infatti pronto a voltare pagina e ripartire da capo. Alla guida dei club ha sempre dimostrato di saper fare al meglio il suo lavoro, con l'ultima panchina prima della Nazionale che lo ha incoronato campione d'Italia con il Napoli. Se è vero che l'esperienza come commissario tecnico non è stata delle migliori, è vero anche che sono diverse le squadre di club a cui Spalletti farebbe comodo. In caso di Mondiale per Club deludente, o di un avvio complicato in campionato, il profilo dell’ex tecnico del Napoli potrebbe tornare prepotentemente d’attualità per la Juventus. Al momento non ci sono stati contatti ufficiali, ma Spalletti resta una figura di grande esperienza e carisma, caratteristiche che la Vecchia Signora potrebbe considerare ideali per lasciarsi definitivamente alle spalle la stagione negativa con Thiago Motta, stagione che avrebbe dovuto rilanciare definitivamente i bianconeri. Spalletti, però, non è apprezzato soltanto in Serie A. Anche all’estero, infatti, il suo profilo gode di numerosi estimatori, e non è da escludere che l’ormai ex commissario tecnico della Nazionale possa ripartire lontano dal Bel Paese Goal
  13. Zvonimir Boban, ex stella del Milan e attuale presidente della Dinamo Zagabria, nonché commentatore televisivo, dai microfoni di Sky Tg 24 Live In commenta l'arrivo alla Juventus di Damien Comolli, che come metodo di lavoro per la scelta dei calciatori è solito confidare nell'algoritmo. Di seguito l'intervento del croato, così sintetizzato da TuttoJuve: "Bisogna scegliere tra il dato e diciamo il fiuto. Fanno tante storie intorno a questi dati ovvio che tu ti devi basare sui dati no? Ma tutti gli scouting al mondo, ogni ufficio di scouting al mondo, io adesso alla Dinamo Zagabria, li ho avuti nel Milan come c’è in ogni società minimamente seria. Ti porta, lo scouting dei dati e segui i talenti o segui i giocatori o profili che necessita il direttore sportivo per prendere rispetto alla potenzialità del budget, giocatori che vanno poi bene per la squadra. Quindi ovvio che si usano i dati, poi dopo però devi vedere i giocatori. Giusto per darvi un’idea, se un terzino crossa 15 volte a partita, diciamo, che sistema gioca? Gioca 3-5-2, se mi crossa 15 volte vuol dire che mi gioca contro due giocatori e mi crossa 15 volte, allora lo vado a vedere. È bene anche e credo già che sia un fenomeno almeno per quello che riguarda la parte offensiva, ma se uno mi crossa perché ha un fenomeno come Yamal e dopo ne supera due e gli dà la palla indietro e questo crossa da trequarti, è ben diverso il dato no? Può essere molto falsato, invece uno magari è scarso. Quindi alla fine lo devi vedere. La figura del ds serve non basta solo lo scouting. Ovvio quando tu guardi da un punto di vista di un businessman, che non ha fatto calcio, dice: <<Ma io ho scouting, mi scelgo giocatori, l'allenatore, ma a cosa mi serve il direttore se ho già chi mi fa questo lavoro?>>. E questo è stato un errore gravissimo" Boban aggiunge: "È come la stessa storia dei highlights no? L’altro giorno guardavo un giocatore, guarda quello che gli ha fatto highlights è da oscar. Ecco questo lo prendo subito. Poi vado a vedere la partita, è un disastro, cioè sempre in ritardo fare le diagonali, sempre per dirti cioè lo devi vedere, devi sentire, devi capire di calcio, devi capire dei ritmi di gioco della squadra, di come corre, se corre con gli altri, sono mille altre cose che non sono i dati. Quindi se va per i dati ha già fallito, solo per i dati. Ha fallito il Manchester United per quanti anni? 15 anni. Perché loro non hanno praticamente un direttore sportivo. Ed è questo il futuro che avrà la Juve se non prenderà un ds. E poi c'è da capire anche chi giocherà nella Juventus? perchè la maglia pesa". Su Thiago Motta: "C’è stata una sopravvalutazione della rosa e non è stato fatto un mercato eccezionale. Alcuni sono stati etichettati dei fenomeni ma sono dei bravi giocatori. Koopmeiners non è un fuoriclasse. Thiago Motta è stato troppo sistematico, scordandosi di esser stato un giocatore di intelligenza superiore. È diventato scientifico, poco sangue, poca comunicazione vera. Pensavo creasse una grandissima Juventus perché credo nei suoi concetti, gli servirà e maturerà. Farà bene in altre squadre" Su Tudor: "Ha grande carattere, il fatto che non sia stato confermatissimo non dà stabilità. Alla Juve ha fatto discretamente bene, non è una storia bellissima. Lui è molto duro, molto forte e convinto delle potenzialità, gli auguro il meglio" calciomercato.com
  14. Ore calde a Coverciano, tra la delusione per il duro ko contro la Norvegia e la prossima partita contro la Moldova. Fino al match di lunedì la concentrazione sarà tutta sulla conquista dei primi 3 punti nel girone di qualificazione al Mondiale. Poi si penserà al futuro. Nel caso in cui ci fosse un cambiamento e una seprazione dal Ct Spalletti, i primi nomi sarebbero quelli di Ranieri e Pioli per il ruolo di allenatore della Nazionale Sky Sport A poche ore dalla sconfitta contro la Norvegia, firmata Sorloth, Nusa e Haaland, l’Italia guarda avanti e valuta concretamente la possibilità di cambiare commissario tecnico. Nella giornata di martedì 10 giugno si terrà un incontro tra l’attuale ct della Nazionale Luciano Spalletti e il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Fino alla partita contro la Moldova non ci saranno stravolgimenti. Si è in attesa di capire, probabilmente anche dall’esito della prossima partita, le sensazioni dello stesso ex allenatore del Napoli. Non è da escludere nemmeno che il CT che possa rassegnare le dimissioni. Questo potrebbe essere un implicito segnale di come Spalletti abbia, eventualmente, percepito di non essere capace di incidere nelle vesti di CT. Nel caso in cui le strade tra la Nazionale e Spalletti dovessero dividersi, l’Italia considererebbe diversi profili per il post. Rispetto a due settimane fa non ci sono più liberi Carlo Ancelotti, nuovo ct del Brasile, e Massimiliano Allegri, ufficializzato come nuovo allenatore del Milan. Sul piatto rimangono quindi principalmente 2 nomi: Stefano Pioli e Claudio Ranieri. Il favorito è l’ex allenatore del Milan, che negli scorsi giorni aveva aperto alla Fiorentina per sostituire Palladino sulla panchina viola. Stefano Pioli, però, per ragioni fiscali non potrà muoversi dall’Arabia Saudita fino ai primi di luglio. Sullo sfondo gli ex azzurri del 2006, tra cui in particolare Daniele De Rossi. GDM
  15. Ci sarà ancora la Juventus nel futuro di Lloyd Kelly. E’ stato il Newcastle, attraverso una nota ufficiale, ad annunciare che Lloyd Kelly sarà un giocatore totalmente di proprietà della Juventus: “Il prestito di Lloyd Kelly alla Juventus diventerà un trasferimento definitivo il 30 giugno, per una cifra non resa nota. Buona fortuna, Lloyd”. Goal.com
  16. Manuel Locatelli, centrocampista e capitano della Juventus, parla in esclusiva a La Stampa, soffermandosi sul momento dei bianconeri e non solo. Il numero 5, lo scorso 26 maggio, ha calciato il rigore decisivo a Venezia che ha consentito alla Vecchia Signora di staccare il pass per la prossima Champions League. Di seguito l'intervista a Locatelli. IL RIGORE DI VENEZIA - "Quanto pesava quel pallone? Tantissimo, ma da capitano toccava a me. Il quarto posto era l'obiettivo minimo, non potevamo mancarlo". QUINTA STAGIONE - "Entrai in uno spogliatoio di mostri sacri: Chiellini, Danilo, Cuadrado, Alex Sandro, Dybala, Morata e Ronaldo che andò via poco dopo: soltanto vederlo era di grande impatto. Campionissimi ma soprattutto persone per bene da cui ho avuto la possibilità di imparare". COS'E' LA JUVE - "Giorgio e Leo, capitani incredibili, stessi dna e mentalità, mi hanno insegnato cosa significhi la Juve: qui l'obiettivo è sempre vincere e lavoriamo per quello, come diceva Allegri "dobbiamo creare i presupposti" per riuscirci". ALLEGRI AL MILAN - "L'ho sentito e gli ho fatto l'in bocca al lupo, detto questo spero che il Milan ci arrivi dietro". TUDOR - "Secondo me è bravissimo, si è presentato in modo intelligente cercando il dialogo, è una brava persona come i componenti del suo staff e conosce bene la Juve. La sua capacità, oltre al gioco, è il modo di comunicare, la capacità di trasmettere ciò che sente: presentandosi ci disse che saremmo arrivati in Champions. Non ha mai avuto dubbi". MONDIALE PER CLUB - "Una bellissima esperienza: i migliori club di tutto il mondo nello scenario americano garantiscono spettacolo. Cercheremo di arrivare il più avanti possibile". L'INFORTUNIO - "Farò in tempo a recuperare, purtroppo dovrò saltare gli impegni degli azzurri. Ci tenevo tantissimo, avrei fatto di tutto per rimanere con l'Italia". CHIELLINI - "Sarà fondamentale: solo chi è dentro conosce davvero l'ambiente ed è in grado di trasmetterne il significato" DNA JUVE - "Ci sono tante sfumature, ma direi la continuità del lavoro e la voglia di migliorare sempre: sono le prime cose ho imparato: parte tutto da lì". LO SCUDETTO DEL NAPOLI - "Squadra solida, grandissima stagione: l'Inter ha lottato fino alla fine, ma decidono i dettagli: vince chi sbaglia meno". INTER KO IN CHAMPIONS - "Ho sentito quelli cui più sono legato per stare loro vicino in un momento non semplice. Sono partite incredibili che fanno parte dello sport". DONNARUMMA - "Ha dimostrato di essere il migliore al mondo, senza se e senza ma. E' rimasto il bonaccione che conoscevo nelle giovanili del Milan, a volto gli dico che non si rende conto di quanto è forte". YILDIZ - "Possiede qualità che altri non hanno e potenzialità da top player. E' cresciuto tanto e ha ancora margini di miglioramento, anche a lui bisogna risparmiare le pressioni"
  17. Yildiz, come riporta l'agenzia Anadolu Ajansi, ha parlato innanzitutto del quarto posto: "Alla Juventus non ci vediamo in nessun'altra competizione che non sia la Champions League. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per raggiungerla perché la Juve ha l'obbligo di andare in Champions". Poi parole al miele per Tudor, che subentrato a Thiago Motta a stagione in corso è riuscito a centrare il quarto posto: "È una persona fantastica e, come allenatore, mi è stato molto d'aiuto. Siamo molto contenti di averlo con noi". Intanto a Torino, i calciatori non impegnati con le proprie nazionali, continuano lavorare agli ordini del tecnico croato in vista del Mondiale per Club
  18. Weston McKennie ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali dell FIFA in cui ha parlato del Mondiale per Club che inizierà il prossimo 15 giugno e del numero 10 bianconero Kenan Yildiz. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni riportate da TMW: Quali sono le sue aspettative per il Mondiale per Club? "È un'opportunità incredibile, soprattutto essendo in America. Penso che sia questo l'aspetto più entusiasmante. Credo che qualsiasi atleta professionista e chiunque sia competitivo abbia l'obiettivo di andare lì e vincere. Quindi, ovviamente, la nostra mentalità è questa: andare lì, dare il massimo nel torneo e cercare di vincere un trofeo. Penso che sia questo l'aspetto più entusiasmante: poter confrontarci contro squadre con cui normalmente non giochiamo". Chi vorrebbe avere accanto per una partita tra le leggende della Juventus? "Probabilmente Davids, Edgar Davids. Sì, lo sceglierei. Non so perché – quando sono arrivato la prima volta, la gente diceva: 'Oh, sei come Edgar Davids' e io rispondevo: 'Non ci vedo niente di simile', ma sicuramente vorrei giocare con lui. Sarebbe fantastico. Penso che fosse un tipo di giocatore che ha sempre avuto una mentalità al 100% e sento di riconoscermi molto in lui. Quindi lo sceglierei sicuramente". Come mai gli americani dovrebbero tifare Juventus? "Direi: risposta facile: ci sono due americani in squadra (McKennie e Timothy Weah). Ecco la mia risposta. Semplice. Spero che ci sia una bella atmosfera. Spero che i tifosi vengano a sostenerci. Molti americani vogliono vedere le squadre di club che parteciperanno al torneo, quindi penso che avremo una buona affluenza". Che giocatore è Yildiz? "Conosco Kenan da quando si allenava con noi da giovane. È un grande talento. Credo che si debba solo lasciarlo crescere a modo suo. Il problema di oggi con i giovani giocatori possono essere i social media. Prima non c'erano i social media. Oggigiorno, ci sono pressioni di ogni tipo, provenienti da ogni dove. Se vuoi diventare un giocatore di alto livello, ti fai carico della pressione, ma molta di questa è una pressione inutile che viene esercitata su una persona. Ma lui se l'è cavata bene. E portare il peso di indossare la maglia numero 10 della Juventus non è una cosa da poco a un'età così giovane, e significa molto, quindi hai pressione, e o la gestisci e cresci, o non la gestisci e non migliori. È una cosa o l'altra. Ma penso che abbia le capacità per maturare anche grazie ad essa".
  19. Dato che il vecchio sondaggio era ormai desueto, ne apro uno nuovo dopo il caos vergognoso che si è creato. Chi vorreste come allenatore?
  20. L'allenatore Didier Deschamps, attuale commissario tecnico della Nazionale francese, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e nel corso della chiacchierata ha dedicato un passaggio rispondendo a una domanda sul fatto se stia pensando o meno a un ritorno alla Juventus: "Non è di attualità... La Juve è stata molto importante. Tornai in una situazione difficile e nel 2007 me ne andai perché mi sembrava la scelta giusta. Col senno di poi, no. Oggi c'è il mio ex compagno Tudor, ci ho parlato spesso prima che firmasse. Non so cosa farò dopo la Nazionale: tutto è possibile"
  21. Sergione

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Fonte?
  22. Filip Kostic ha parlato dopo l'ultima giornata del campionato Turco. Il serbo ha incontrato i media dopo la sconfitta del Fenerbahce con il Konyaspor. Ecco le sue parole riportate da Fanatik: "La stagione è finita. Guardando il risultato finale, siamo davvero delusi. Ero venuto al Fenerbahçe per vincere il campionato. Sono felice di essere stato parte di questa squadra e di questa comunità. Vedere i tifosi del Fenerbahçe e giocare con loro è stato un'esperienza fantastica. Li capisco. Anche noi siamo delusi per il campionato perso. Spero che il Fenerbahçe diventi campione l'anno prossimo. Se lo merita. Auguro il meglio al Fenerbahçe e lo desidero. Futuro? Al momento è difficile prendere una decisione. Non posso prendere una decisione adesso. Tornerò alla Juventus e tra due settimane giocherò nella Coppa del Mondo. Sono stato bene e sono felice di essere stato parte di questo club. Spero di poter rivedere i tifosi del Fenerbahçe di nuovo felici"
  23. Come riferito da Tuttosport, Tudor è pronto per rimettersi al lavoro in vista della partenza per gli Stati Uniti, ma l'umore non è propriamente dei migliori. Il tecnico croato, infatti, sarebbe molto infastidito dalle tante indiscrezioni relative a quello che, fino a prova contraria, è attualmente il suo posto e potrebbe esserlo anche per la prossima stagione. L'ex difensore bianconero, infatti, ha avuto il merito di prendere per mano una squadra completamente a terra dal punto di vista tecnico e morale e di rimetterla sui binari centrando l'obiettivo richiestogli dalla società. Se la Juventus giocherà la Champions League nella stagione 2025/26, grande parte del merito va sicuramente attribuita a Igor Tudor, il quale ora sente di avere le carte in regola per legittimare la sua posizione al di là di un contratto che ne giustifica l'ambizione. E chissà che un Mondiale per Club di alto livello non possa consolidare ulteriormente la sua posizione. Il bianconero
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