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Sergione

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  1. Pogba, 32 anni, ha firmato il contratto fino al 2027 in lacrime. Inevitabile poi parlare della Juventus: "Ho sempre amato e amerò sempre la Juve. Questo club mi ha aiutato a diventare quello che sono oggi. Non c'è guerra da fare contro nessuno. Ci sono cose che mi sono piaciute e altre no. Ma è così - le sue parole - Alcune persone hanno continuato a chiamarmi, a farmi visita e ad aiutarmi. Il presidente Andrea Agnelli lo ha fatto, anche Giorgio Chiellini. Anche alcuni compagni di squadra. Ma tanti altri no...C’è modo e modo di fare le cose. Alcuni non mi hanno nemmeno chiamato, ho passato due anni di solitudine…", ha aggiunto con amarezza. Sportmediaset
  2. Il mercato sta entrando sempre più nel vivo in casa Juventus, dove l'acquisto a parametro zero di Jonathan David ha inaugurato una serie di colpi estivi che, per forza di cose, dovrà allungarsi sempre di più con il passare delle settimane, vista l'esigenza emersa anche al Mondiale per Club di rinforzare la squadra in pressoché ogni reparto. Il lavoro da fare, dunque, non manca, ma proprio per questo la domanda sorge spontanea: chi è, in fin dei conti, il vero artefice delle trattative alla Continassa? Juventus ancora senza ds e dt Dall'addio di Cristiano Giuntoli, sollevato dall'incarico a fine campionato, tutto è passato nelle mani del dg Damien Comolli (affiancato da Giorgio Chiellini), che nel presentarsi a Torino ha però assicurato subito l'intenzione di assumere anche un direttore sportivo e quello che lui stesso aveva definito direttore tecnico, ovvero un elemento di collegamento tra la dirigenza e Igor Tudor. Al momento però, nonostante i vari nomi emersi nelle ultime settimane, nessuno dei due tasselli è stato "coperto". Il prossimo dt della Juventus verrà dunque scelto nelle settimane seguenti, e Comolli starebbe pensando a diverse figure. "Ho chiaro il profilo di una persona in grado di ricoprire questo ruolo. Ho trascorso anni facendo questo ruolo contemporaneamente, vogliamo prenderci del tempo per queste due posizioni chiave, non avviene nell’arco di una nottata" aveva dichiarato nella sua conferenza stampa di presentazione. I nomi sul tavolo sono diversi: dopo che la pista Massara è tramontata definitivamente con il suo ritorno alla Roma, i restano in orbita l'ex Monza Modesto, il ds del Genoa Ottolini e il dt della Fiorentina Goretti (che ha rinnovato fino al 2027). Insomma, ci sono diverse alternative che ruotano intorno alla Continassa, dove il 24 luglio la Juventus si ritroverà per dare il via a una nuova stagione. E l'obiettivo della dirigenza è farlo con una nuova figura di riferimento per tutti, così da indicare una direzione sempre più chiara. Quando arriveranno E Tudor nell'attesa, secondo quanto riportato da La Repubblica, si aspetta "un irrobustimento della struttura tecnico-dirigenziale", sentendo il bisogno proprio di quella figura di collegamento con la dirigenza di cui si parlava. Stando al quotidiano, gli è stato garantito che avrà tutto ciò in tempo per la ripresa dei lavori. Intanto il tecnico croato ha soppesato le certezze che si sono consolidate con la competizione negli Stati Uniti e i dubbi che sono riaffiorati, due facce della stessa medaglia da cui hanno preso le mosse le strategie di mercato del club. Che per iniziare, come detto, hanno portato all'acquisto di David, nonché a valutare altri possibili nomi. Con un occhio sempre rivolto al fronte opposto, quello delle uscite, fondamentale per impostare il resto del lavoro il bianconero
  3. Alessandro Del Piero ha parlato ai canali ufficiali della FIFA dopo la fine della fase a gironi del Mondiale per Club. La leggenda bianconera ha affrontato diversi temi, tra cui naturalmente la Juventus: l'ex capitano ha parlato delle prestazioni contro Al-Ain, Wydad e Manchester City, oltre che della situazione generale dell'ultima stagione. "Chi vincerà il Mondiale per Club? La Juventus! Questo è il mio sogno, ma non credo che possa succedere. Per me vincerà il PSG" ha esordito Del Piero, che ha anche espresso il suo pensiero sugli ottavi di finale che attendono i bianconeri. Le parole di Del Piero sulla Juventus MONDIALE PER CLUB - "Abbiamo l'Inter contro il Fluminense e per me l'inter andrà avanti. Poi c'è il Manchester City contro l'Al Hilal che sarà una battaglia, questo è sicuro. Credo comunque che comunque il City arriverà ai quarti. Dall'altra parte c'è il mio cuore, sapete che il mio cuore è bianconero e lo sarà per sempre. Spero di sbagliarmi, ma per me il Real Madrid andrà avanti. Per quanto riguarda la finale penso che ci saranno i campioni d'Europa del PSG, mentre dall'altra parte il Manchester City. La vincitrice finale sarà... la Juventus! Credo che non possa succedere (ride, ndr). Questo è il mio sogno, ma per me vincerà il PSG". JUVENTUS - "La Juve può arrivare in fondo? Significherebbe molto arrivando da una stagione non eccezionale con l'allenatore che è cambiato, una cosa molto inusuale per la Juve. Giocare in questo modo è positivo, superare il girone è stato molto importante. Anche il modo in cui l'hanno fatto lo è stato. Sembra che ci sia una nuova energia in campo e i giocatori stanno facendo bene, escludendo l'ultima partita ovviamente. Come sapete il mio cuore è bianconero, io sono stato un tifoso, un giocatore e ora sono ancora un tifoso quindi spero nel meglio per la mia squadra".
  4. Direttamente dal ritiro della Juventus dagli Stati Uniti, Gleison Bremer ha parlato in esclusiva a Globo Esporte per raccontare il suo rientro in gruppo e di come ha passato il periodo lontano dal campo di gioco. Inoltre, il difensore bianconero ha anche parlato della nazionale carioca e dell’arrivo di Ancelotti sulla panchina verdeoro. Rientro ad allenarsi in gruppo “Dopo tanta attesa, sono passati otto mesi. Mi sento felice di tornare di nuovo in questo ambiente, di rientrare poco a poco. Sto tornando con il gruppo, mi alleno un po’ con loro e poi a parte, in modo differenziato. Ma già vivere questo ambiente è importante per tornare bene nella prossima stagione.” Il cambiamento di abitudini durante l’infortunio “Ho dovuto cambiare un po’, non potevo concentrarmi solo sull’infortunio, e questo mi ha aiutato molto. Ho scritto un libro, "Bom dia, campeão", come coautore. Ho iniziato a imparare a suonare la chitarra. Mi ha aiutato tanto e mi ha lasciato più sereno, ha tolto un po’ dello stress e il focus esclusivo sul campo. Sono sempre stato un atleta che ha letto molto. Mi ha aiutato, stavo divorando i libri e speravo che il tempo passasse il più in fretta possibile. Holiday è il nome di un autore americano che seguo, e uno dei libri che sto leggendo adesso è Come evitare le preoccupazioni. Penso che in questa fase sia importante imparare su questi temi, no? Perché adesso arriva l’ansia.” Sulla nazionale brasiliana e Ancelotti “Penso che adesso avremo un po’ più di vantaggio.Io penso a tornare in forma, a dare il meglio con la Juventus. Abbiamo un allenatore italiano, uno dei migliori del mondo. Mi basta fare il mio lavoro, tornare bene e la convocazione in nazionale arriverà. Essendo i precedenti allenatori brasiliani, guardavano molto di più alla Premier League. Ma ora, con lui che è un allenatore italiano, dà molta enfasi alla fase difensiva. Sicuramente guarderà al calcio italiano, alla Serie A, con un’attenzione diversa. Il campionato italiano prima non era visto così bene come gli altri.” Atletico Mineiro “Ho ancora molti contatti lì. A volte pubblico qualcosa, tipo un TBT. L’Atlético è un club che porto nel cuore, è dove ho iniziato la mia carriera da professionista. Ho un affetto molto grande per il club.” L’arrivo in Italia e al Torino “Prima sono andato al Torino e sono cresciuto molto, non solo come atleta, ma anche come persona. Mi sono adattato alla cultura europea e anche alla tattica del calcio italiano. Sono molto felice. Sono diventato un vero professionista. Questo mi ha aiutato tantissimo.”
  5. Wesley è uno degli obiettivi di mercato di Juventus e Roma e l'esterno difensivo del Flamengo ammette di essere tentato. "Il mio sogno è giocare in Europa almeno una volta in carriera - ha detto il brasiliano - . Ora sto bene in Brasile e sono focalizzato sul Flamengo e su questa splendida avventura che stiamo vivendo al Mondiale per Club: vogliamo fare bene e andare avanti il più possibile. So dell’interesse di Roma e Juventus, ma non è ancora il momento di pensare al futuro" Sportmediaset
  6. La Juventus è pronta a chiudere un'importante operazione di mercato in entrata: Francisco Conceição sarà un nuovo giocatore bianconero. Secondo quanto riporta il quotidiano portoghese Record, la società bianconera ha deciso di versare i 30 milioni di euro della clausola rescissoria prevista nel contratto del giovane talento portoghese con il Porto.
  7. Futuro al Chelsea in dubbio per Nicolas Jacskon. L’attaccante senegalese, che nell’ultima partita del Mondiale per Club contro il Flamengo ha ricevuto un pesante cartellino rosso appena 4 minuti dopo l’ingresso in campo, non è più intoccabile per i londinesi. L’ex Villarreal ha delle richieste, e anche per questo la squadra allenata da Maresca sta iniziando a pensare a un futuro senza di lui. Il classe 2001 è seguito anche in Italia: la Juventus, che cerca un attaccante con queste caratteristiche, lo ha sondato e ha già avuto dei colloqui esplorativi. Il Napoli invece si è informato della situazione, ma sta comunque lavorando principalmente su Nunez e Lucca GDM
  8. Igor Tudor ha parlato alla vigilia della gara contro il Wydad. Ecco le sue parole riprese dal sito della Juventus: Sul Wydad: "Sarà un avversario diverso, si gioca a un orario diverso. L’abbiamo preparata al massimo, come sempre. Sarà una gara importante contro una squadra di qualità e noi dovremo dare il nostro meglio, andando a tutto gas per novanta minuti. Il caldo? Ci sarà da prepararsi per fronteggiarlo, ma ci sarà per entrambe le squadre e poi andrà dimenticato, per concentrarci su quello che dobbiamo fare noi. Il Wydad contro il City nel primo tempo poteva fare due gol, ogni partita è una partita a sé. È impossibile fare paragoni tra una partita e l’altra, ogni gara ha la sua particolarità». Su come sta la squadra: "Non vedo stanchezza nella squadra, vedo solo entusiasmo e grande piacere di giocare insieme. La partita contro l’Al-Ain l’hanno approcciata come piace a me, anche grazie al lavoro che stiamo facendo. Sono felice, con la squadra mi sono trovato bene dal primo giorno e sento una bella energia intorno a noi, anche nel club. Spero si possano fare grandi cose insieme, perché la storia di questo club è fare grandi cose. John Elkann vicino a noi? È una presenza costante, bella e importante. Se posso permettermi, fa percepire la sua presenza anche con i modi giusti e con le parole giuste. Mi è piaciuto molto come ha parlato ai giocatori a Torino. C’è grande energia da parte sua, i giocatori l’hanno percepita e l’hanno presa come ulteriore motivazione. Dopo la partita era contento della prestazione e dell’energia vista in campo". Sul percorso al Mondiale per club: "Qualificarsi in anticipo sarebbe bello, naturalmente, ma non si può programmare niente. Bisogna pensare partita dopo partita. Sorprese nel torneo? Senz’altro ci sono, noi dobbiamo cercare di non essere una sorpresa in negativo, ed evitarlo è compito mio e dei giocatori. Più ottimisti di quando siamo partiti? Troppo presto, abbiamo fatto solo una gara. Io non guardo queste cose, non penso al traguardo, penso a quello che dobbiamo fare allenamento dopo allenamento. Bisogna vivere nel presente, dal passato si impara e il futuro lo costruiamo oggi".
  9. Prima di iniziare la sua nuova avventura da allenatore della Lazio (la seconda in biancoceleste), Maurizio Sarri è stato protagonista di un “clinic” formativo a Castiglione della Pescaia, presso il Valletta Beach Club. Il tecnico ha risposto ad alcune domande durante l'evento ed è tornato anche a parlare della stagione sulla panchina della Juventus: “È stata la squadra più difficile da allenare perché era asimmetrica. Abbiamo vinto grazie ai più freschi, come Bentancur. Abbiamo sempre fatto la corsa sull’Inter, perché la Lazio, giocando ogni tre giorni, non aveva la rosa per competere fino in fondo”
  10. La scelta di restare a Napoli dopo l'incontro con De Laurentiis a fine campionato, la Juventus, i momenti decisivi della stagione dello scudetto, ma non solo. Antonio Conte si racconta "7", magazine del Corriere della Sera, e lo fa partendo proprio dal faccia a faccia avuto col presidente del club che ha poi sancito la permanenza sulla panchina azzurra: "Nel nostro incontro ci siamo chiariti - ha sottolineato Conte -, parlare è stato fondamentale. Lui ha capito gli errori o comunque le situazioni che devono essere migliorate. Ho un contratto e il chiarimento è stato il punto chiave. Il resto sono state voci che hanno fatto male, non hanno tenuto conto di come sono fatto io". "Napoli? I ragazzi sono stati sempre disponibili - continua Conte raccontando la stagione scudettata - mi hanno seguito fin dal primo giorno, e alla fine sono riusciti a mentalizzare il concetto di fatica, di sacrificio. Certo, a questa squadra all’inizio mancava quello che io chiamo il coltello nel calzino. Serve cattiveria sportiva, si va in guerra senza scrupoli. Poi lo hanno trovato, altrimenti non avremmo vinto il campionato. Quando alla Juve arrivò Carlos Tevez sapevamo tutti che era un campione straordinario, ma arrivò da noi con una fama di ragazzo non proprio semplice da gestire. Ebbe un inizio un po’ complicato di adattamento, ma poi a un certo punto diventò il primo in tutto nel dare l’esempio. Con ciascuno bisogna trovare la chiave di accesso. Mi costa a volte anche incazzature forti ma va bene così. Guardo all’aspetto umano e all’obiettivo"
  11. Prima conferenza per il neo-allenatore al fianco di Claudio Ranieri. Tra i tanti temi affrontati l'ex Atalanta si è soffermato anche sul tentativo della Juve: "Sì, la Juventus mi ha chiamato ma ho avuto la sensazione che la Roma fosse la scelta giusta per la mia carriera e per il mio modo di esprimersi e di fare calcio. Ho ragionato su questo. Questo è quello che cerco, di cui ho bisogno in questo momento. Ho la convinzione forte di aver fatto la scelta giusta"
  12. Con tre acquisti la squadra è competitiva": parola di Igor Tudor. Dopo aver centrato la qualificazione in Champions League, l'allenatore croato della Juventus vuole puntare ancora più in alto: a lottare per lo Scudetto. Per farlo gli serve però l'aiuto della società, anche sul mercato. Infatti i dirigenti bianconeri sono giù al lavoro per regalargli almeno un colpo per reparto. DIFESA - Il brasiliano Bremer, di rientro dall'infortunio, può considerarsi un primo rinforzo al centro della retroguardia. Che potrebbe rafforzarsi ulteriormente con l'argentino Leonardo Balerdi del Marsiglia in caso di una cessione da parte dei bianconeri. Per il resto la Juventus è a caccia di un esterno mancino: in questo senso circolano i nomi del francese Theo Hernandez del Milan, del portoghese Nuno Tavares della Lazio e dello spagnolo Miguel Gutierrez del Girona. CENTROCAMPO - Riportare in patria l'italiano Sandro Tonali del Newcastle sembra un sognodestinato a rimanere chiuso nel cassetto, almeno per quest'estate. Sul mercato della Serie A c'è un'alternativa di lusso rappresentata dal brasiliano Ederson dell'Atalanta, già richiesto dal Manchester United e dall'Al-Hilal di Simone Inzaghi. Nel frattempo i bergamaschi si cautelano interessandosi a Samuele Ricci del Torino. ATTACCO - Nel reparto offensivo ci sono più obiettivi diversi: confermare il francese Randal Kolo Muani dal Paris Saint-Germain, vendere bene il serbo Dusan Vlahovic per fare cassa e finanziare l'acquisto di un nuovo grande centravanti. In questo senso nel mirino c'è un bomber tra lo svedese Viktor Gyokeres dello Sporting Lisbona e il nigeriano Victor Osimhen, in prestito al club turco del Galatasaray ma ancora di proprietà del Napoli. calciomercato.com
  13. Ghisolfi alla Juve è la nuova traccia da seguire per il ruolo di direttore sportivo: Comolli nel corso della sua presentazione aveva chiesto pazienza, negli ultimi giorni si è trattenuto a Torino per chiudere il cerchio e gli ultimi eventi romani potrebbero non essere effetto di semplice casualità. Ci sarebbe anche una certa corrispondenza con quanto potrebbe avvenire alla Fiorentina, da dove sarebbero in uscita sia Daniele Pradé sia Roberto Goretti. Quest’ultimo è il candidato numero uno per il ruolo di direttore tecnico alla Juve: uno dei pochi ad aver svolto la mansione in Italia negli ultimi anni, con risultati impeccabili. Goretti alla Fiorentina ha un contratto fino al 2027, ma l’uscita di Pradè potrebbe svincolarlo con maggiore facilità. Tra l’altro, tra le ipotesi emerse alla Fiorentina ne è circolata una che coinvolgerebbe anche Cristiano Giuntoli, da poco sollevato dall’incarico di responsabile dell’area sportiva alla Juve GdS
  14. La Juventus ha grandi obiettivi in mente per l’attacco e potrebbe non limitarsi a un solo rinforzo. In caso di addio di Dusan Vlahovic, infatti, i bianconeri vorrebbero far arrivare due giocatori. In lista c’è il nome di Randal Kolo Muani, che giocherà il Mondiale per Club con la squdra di Tudor e che si riproverà a trattenere dopo la fine del prestito dal PSG. In prima fila c’è ancora il nome di Victor Osimhen, che era già nel mirino già con Giuntoli e continua a esserci. La Juve vorrebbe provarci davvero GDM
  15. Marotta ha quindi analizzato l'ultima stagione, sottolineando la difficoltà nell'arrivare due volte in tre anni in finale di Champions League: "Parteciperemo anche l'anno prossimo, e lo dico con orgoglio, a tutte le competizioni e non è una cosa da poco per tanti anni di seguito. Le nostre ambizioni di vittoria non cambiano. Sicuramente è rimasta a tutti l'amarezza per quel risultato tremendo, ma arrivare in alto e per due volte in tre anni a competere con i più grandi club d'Europa non è facile. Fare due finali è sicuramente qualcosa di straordinario. Non a caso noi rappresentiamo anche l'Italia e in Italia nessuno ci era riuscito in così poco tempo, noi ci siamo riusciti. Poi è andata male, ma eravamo lì e abbiamo partecipato ad una serata importante. Il risultato è stato clamoroso, ma dobbiamo avere la forza di guardare avanti, metterlo da parte e farne tesoro per imparare. Con Chivu avremo la possibilità di rilanciarci nuovamente in quello che è il nostro palcoscenico". Delle parole che stanno facendo il giro del web, visto che proprio la Juventus guidata dallo stesso Marotta in dirigenza era riuscita a fare due finali di Champions League in tre anni, nel 2015 e nel 2017. I bianconeri ne avevano disputate addirittura tre di seguito tra il 1996 ed il 1998, vincendone una contro l'Ajax. La frase delle due finali Champions League disputate in tre stagioni non è chiaramente passata inosservata tra i tifosi, visto che a riuscirci era stata già la Juventus guidata dallo stesso Marotta in dirigenza Tuttosport
  16. Pierre Kalulu parla a Gazzetta: "I titoli contano più di ogni cosa. Onestamente non ho mai avuto paura che la Juventus non mi riscattasse. Ho sempre avuto fiducia nel mio lavoro e sono contento che sia andato tutto per il meglio. Ero in prestito, ma in realtà fin dalla scorsa estate mi sono sempre sentito dentro la squadra e l’ambiente Juve. La mia situazione è cambiata a livello contrattuale, ma il resto è uguale. Randal parla poco del contratto, l’importante è che faccia gol. In una grande squadra come la nostra è fondamentale la competizione interna. Siamo contenti che lui sia con noi: mi piace questa Juventus alla francese. A marzo Tudor aveva detto così che la Juve sarebbe andata in Champions e ha avuto ragione. Rinunciare alle vacanze per vincere il Mondiale per Club? Certo, anche a un anno di ferie... I trofei contano più di ogni altra cosa perché ti permettono di restare nella storia e di diventare leggenda. Siamo qui per vincere più partite possibili"
  17. Il primo pensiero è vecchio di settimane, un po' buttato là come esca: ma se Juve e Milan si scambiassero Dusan Vlahovic e Theo Hernandez? Fantamercato fino a prova contraria e la prova contraria, adesso, sta diventando un fatto. Siamo ancora alle fasi di sondaggio di quella che ancora non può definirsi una vera e propria trattativa, ma bianconeri e rossoneri hanno preso a considerare percorribile la pista che porterebbe a questo clamoroso scambio. E il tutto ha una logica ferrea: entrambi vogliono cambiare aria, entrambi sono in scadenza tra un anno e, di conseguenza, considerati esuberi (di lusso), entrambi piacciono agli allenatori della squadra che li accoglierebbe a braccia aperte. Basta perché l'operazione vada in porto? Non ancora, ma c'è una possibilità di andare a dama e certamente i due club proveranno a non farsela sfuggire. Che Massimiliano Allegri consideri Dusan Vlahovic l'attaccante ideale per rinforzare il suo reparto avanzato è noto. E d'altronde, dato che la ricerca si basa soprattutto sulla "punta in grado di garantire se non altro una doppia cifra di gol", il profilo non può che essere perfetto. Anche perché, nel caso specifico, eviterebbe esborsi. Diciamo che Vlahovic come Theo potrebbero avere una valutazione attorno ai 30 milioni. Buona per evitare minus-valenze (anzi, per mettere a bilancio una piccola plus) e soprattutto per evitare di perdere tra qualche mese a zero il proprio patrimonio. Ergo: fare subito, se possibile. E se Juve e Milan saranno in grado di convincere, anche economicamente, i due giocatori. Il nodo principale è l'ingaggio. Nodo relativo per la Juve, perché Theo chiederebbe 6 milioni netti (quando chiesto al Milan per rinnovare), nodo importante per Vlahovic che, in bianconero, andava verso i 12 milioni a stagione. Cifra impossibile da pareggiare per Igli Tare (e che invece il Fenerbahçe proverebbe a mettere sul piatto, ndr) che potrebbe arrivare al massimo a quota 6 offrendo probabilmente a Dusan un contratto sufficientemente lungo e in grado di garantire al serbo, in più anni, lo stesso incasso. Ma come detto sono tutti pezzi di un puzzle che è appena stato buttato sul tavolo. C'è la volontà di parlarsi, e questo è il primo, necessario, passo. Come poi tutto possa andare a posto lo dirà solo il tempo. Ma una cosa è certa: l'operazione risolverebbe i problemi di tutti e, a sensazione, potrebbe far felici tutti Sportmediaset
  18. Sergione

    Juve, Whitebit nuovo sleeve sponsor

    Juventus annuncia una nuova importante partnership con WhiteBIT, una delle piu' grandi piattaforme di scambio di criptovalute in Europa per traffico, che diventa Official Cryptocurrency Exchange Partner e Official Sleeve Partner del Club. L’accordo, della durata di tre anni, unirà due realtà dinamiche e ambiziose che condividono una visione comune orientata all’innovazione, alla costruzione di comunità solide e all’eccellenza dentro e fuori dal campo. A partire dalla FIFA Club World Cup 2025 e per le stagioni 2025/26, 2026/27 e 2027/28, il logo WhiteBIT sarà visibile sulla manica della maglia della Prima Squadra Maschile Juventus.com
  19. La Juventus è da qualche ora arrivata negli Stati Uniti pronta per disputare la FIFA Club World Cup. Il tecnico bianconero Igor Tudor ha così parlato all'arrivo. FIFA CLUB WORLD CUP | LE PRIME PAROLE DI IGOR TUDOR «C'è emozione perché è la prima volta per questa competizione. La Juventus ha sempre la stessa ambizione di vincere ed è quello che vogliamo provare a fare, sempre mantenendo la nostra umiltà. Sappiamo che alla FIFA Club Wolrd Cup partecipano le migliori squadre al mondo, però non siamo venuti qua solamente per partecipare. Adesso dobbiamo rapidamente adattarci alle condizioni atmosferiche degli Stati Uniti e al fuso orario perché si gioca già fra pochissimi giorni» Juventus.com
  20. Stando a quanto riferito dall'edizione odierna di Tuttosport, sono cinque i giocatori che Tudor considera imprescindibili per il proprio progetto, cinque colonne su cui si fonderà la sua Juve. Il primo è Federico Gatti, difensore che non ha avuto a disposizione all'inizio della sua avventura in bianconero a causa di un infortunio, ma che ritiene la perfetta incarnazione della juventinità. Stesso discorso anche per capitan Manuel Locatelli, per il quale l'interesse del Marsiglia di De Zerbi è destinato a rimanere tale. Tolti dal mercato anche Khephren Thuram e Andrea Cambiaso, così come Kenan Yildiz, con il quale adesso si discute il rinnovo di contratto. A questi cinque pilastri se ne aggiunge un sesto destinato a diventare fondamentale nella Juventus della prossima stagione. Stiamo parlando di Gleison Bremer, centrale che si è finalmente ripreso dal brutto infortunio al ginocchio e che al Mondiale per Club avrà la possibilità di riassaggiare il campo e rimettere minuti nelle gambe
  21. Così Conte ha chiarito la situazione di fine campionato Aggiungo anche questa parte su Del Piero:
  22. La Juventus si sta iniziando a muovere sul mercato in entrata, con obiettivi importanti non solo in attacco. I bianconeri, infatti, vorrebbero rinforzare anche il centrocampo con un giocatore forte. Tra gli obiettivi, quello più realizzabile è Ederson dell’Atalanta, seppur costoso. Per il brasiliano, inoltre, resiste anche l’interesse dell’Al-Hilal. La Juventus al momento non ha presentato offerte, ma potrebbe presto fare sul serio. Gli altri due nomi ai primi posti della lista sono quelli di Sandro Tonali e Davide Frattesi, che sono però più difficili.
  23. L’assoluzione di Michel Platini nel procedimento giudiziario che lo vedeva indagato con Sepp Blatter per presunta frode ai danni dalla FIFA potrebbe ora aprire scenari rivoluzionari in seno alla UEFA. Come riporta il quotidiano greco Superplus, proprio l’ex numero 10 della Juventus e della nazionale francese sarebbe in prima linea, al fianco del presidente della federcalcio ucraina Andrij Shevchenko, per trovare un’alternativa ad Aleksander Ceferin come presidente della UEFA. I due, che ovviamente devono trovare consenso in questa azione dalle altre 55 federazioni, sono già al lavoro con Takis Baltakos, ex numero uno della federcalcio greca, che potrebbe essere il capofila di un movimento alternativo alla presidenza Ceferin che continua ininterrotta dal 2016 e nelle ultime due elezioni, 2019 e 2023, è stato rieletto dopo essere stato l’unico candidato. Il mandato di Ceferin scadrà nel 2027, ma già a settembre questo fronte di opposizione muoverà i primi passi per sondare il sentimento generale delle altre federazioni. Non si esclude, inoltre, che si possa arrivare a una vera e propria mozione di sfiducia per far terminare la presidente del dirigente sloveno prima della scadenza dell’attuale mandato. In tutto questo peserà certamente la posizione della FIFA e del suo presidente Gianni Infantino, che negli ultime settimane è dato ai ferri corti con Ceferin e potrebbe vedere di buon occhio un cambio al vertice della UEFA. Tutto da scoprire, invece, la reazione a un ritorno sulla scena politica calcistica di Platini, con cui Infantino ha lavorato proprio al massimo organo del calcio europeo fino alla sospensione di Platini nel 2015 Calcio e finanza
  24. Damien Comolli ha parlato in conferenza stampa e si sta presentando come nuovo direttore generale della Juventus. Tuttojuve ha riportato le sue parole in diretta: Prende la parola Scanavino: "Si unisce a noi con il ruolo di direttore generale con deleghe sportive e commerciale, una figura importante che andrà a rafforzare il club sugli obiettivi che abbiamo per la prossima stagione e nel futuro. Questa stagione abbiamo ulteriormente fatto dei passi avanti significativi sull’aspetto della sostenibilità. Nonostante l’uscita prematura da competizioni importanti per i tifosi, per il club e con impatti significativi anche per la società come la Champions League e la Coppa Italia. Quindi proprio in quest’ottica si inserisce l’arrivo di Damien che sarà coadiuvato anche da Giorgio Chiellini che entra a far parte della struttura sportiva con il ruolo di director football strategy, proprio per andare a mettere un focus più importante e incrementare gli aspetti competitivi e delle performance sportive sul campo”. Inizia a parlare Comolli: "Buongiorno a tutti, sfortunatamente il mio italiano si ferma qui. Ho già iniziato a prendere lezioni di italiano riesco a capire abbastanza bene l’italiano ma faccio più fatica nel parlarlo. Sono assolutamente lieto di essere qua oggi, è un grande privilegio per me essere direttore generale della Juventus. È uno dei più grandi club al mondo senza dubbio. Io sono cresciuto guardando questo club per diversi motivi, innanzitutto i grandi giocatori che hanno giocato in passato e poi sono sempre stato attratto dalle organizzazioni che sono vincenti e sicuramente la Juventus è sempre stata di questo genere. Quindi, soprattutto per quanto riguarda soprattutto il settore calcistico è stato un modello di efficienza e quindi ho sempre ammirato tutto ciò che Juventus ha fatto in passato e mi ricordo appunto quando facevo lo scout sono venuto Delle Alpi per diversi anni. Ho anche assistito alla finale intercontinentale in Giappone. Voglio comunicare che Tudor sarà il nostro allenatore non soltanto al mondiale per club, ma anche nella prossima stagione. L’ho già comunicato a lui in diverse occasioni e vi ho detto che andrà oltre il mondiale per club e anche oltre alla prossima stagione, stiamo lavorando insieme sono assolutamente soddisfatto del fatto che siamo un grandissimo club, ci sono grandissime speculazioni su quello che sta avvenendo, ma voglio ribadire molto chiaramente che per la stagione 25/26 Igor Tudor rimarrà il nostro allenatore e speriamo anche oltre. Voglio parlare anche del ruolo Chiellini. Lui sarà il director of football strategy e lavoreremo a stretto contatto dal punto di vista calcistico e commerciale. Potrei parlare del ruolo di Giorgio per cinque minuti. Noi facevamo parte dello stesso comitato in Uefa e di questo si occuperà solo Chiellini. Il ruolo anche del fratello sarà fondamentale. Io e Giorgio passeremo dal calcio al commerciale e stiamo collaborando molto bene insieme. Chiellini non si occuperà del mercato. Vorrei assumere due persone: un direttore sportivo per i trasferimenti e con un occhio sulle nostre giovanili. Poi un direttore tecnico. Abbiamo parlato tanto con la società e pensiamo che questa possa essere la struttura migliore per noi. Ho ben chiaro in testo chi potrà essere la persona giusta per questo ruolo. È un processo, ma non vogliamo prendere decisione affrettate. Vogliamo prenderci del tempo per queste due posizioni. Il quarto punto voglio annunciare che abbiamo trovato un accordo con il Psg per Kolo Muani che giocherà il Mondiale per Club con noi. Non abbiamo trovato un accordo per la prossima stagione, ma sono ottimista di poterlo raggiungere, perchè il Psg non ha chiuso la porta e Kolo Muani vuole restare con noi. Poi vorrei congratularmi con la Juventus Women per la splendida stagione e per i risultati raggiunti. Ho una grande passione per il calcio femminile. Ora sono pronto per le domande". Le sue emozioni in questi giorni? "Ho vissuto grande entusiasmo. Quando ero un bambino il mio idolo era Platini. Ho sempre sognato di diventare un allenatore e mi piace Trapattoni. Non posso dirvi di esser sempre stato un tifoso della Juventus, ma ho sempre seguito questo club. La squadra sta rientrando al completo e non vedo l'ora di incontrare tutti. Penso di aver un'idea su cosa possa dare questa società. Non esiste solo una squadra in campo, ma anche quelli dietro alle quinti. Noi dobbiamo andare la Mondiale per Club per fare tutto il possibile per vincere". Cosa vi ha convinti di Tudor? "Quando era al Marsiglia ci ha battuto due volte. Abbiamo anche riso di questo. L'intensità e la tenuta fisica e mentale che ha tenuto il suo Marsiglia mi aveva colpito. Lui ha fatto una lavoro eccezionale al Marsiglia". Le sue priorità? "La prima volta che ho incontrato la società mi ha chiesto cosa volessi ottenere. Io voglio farò tutto il possibile per vincere. Alla Juventus per andare avanti devi provare a vincere trofei. Poi nel calcio ci sono gli imprevisti e non possiamo controllare tutto. Però quello che possiamo controllare dobbiamo farlo al 100%. La mia ossessione sarà quella di vincere e voglio trasmettere questa passione in tutto il club. Sulla struttura penso di avervi già detto tante cose soprattutto sul doppio ruolo: direttore sportivo e direttore tecnico. Molte società stanno attuando questa struttura, perchè il calcio sta diventando sempre più complicato". Si è già dato degli obiettivi sul campo e non solo? "La prima volta che ho incontrato la proprietà mi è stato chiesto: 'cosa vuoi ottenere?' e io ho risposto: 'voglio fare tutto il possibile per vincere'. Non posso garantirlo ai miei colleghi o ai tifosi, ma farò tutto ciò che è in mio potere per vincere, tutte le competizioni che andremo a disputare. Nel momento in cui si mette la maglia della Juve l'unico modo per andare avanti è vincere dei trofei. Nel calcio ci possono essere degli imprevisti e poi ci sono la fortuna e la sfortuna, squadre migliori e peggiori. Non possiamo controllare tutto, ma quello che è in nostro potere bisogna controllarlo al 100%. Cercare di vincere sarà la mia ossessione, voglio trasmettere a tutti questa passione, ma già fa parte del club, andrò solo a rafforzare questo aspetto. Sulla struttura ho già dato indicazioni sul doppio ruolo che vogliamo creare. Penso che sia il modo di procedere, l'ho già visto negli Stati Uniti in altri sport qualche anno fa e ho visto già grandi club che hanno cominciato a farlo. Il calcio sta diventando sempre più globale, i compiti sono diversi e sempre più esigenti". I dirigenti arriveranno prima del Mondiale per Club? Ci sarà spazio anche per Riccardo Pecini considerando che avete collaborato tante volte in passato? "Riccardo è sicuramente un grande amico, ho molto rispetto per il lavoro che ha sempre fatto. Quando era alla Sampdoria ha fatto un lavoro eccezionale. Ma non è un opzione per la Juve. Siamo buoni amici, so che posso rivolgermi a lui se ho bisogno di qualcosa nella mia vita privata e viceversa, ma no. Al Tottenham mi ha suggerito di prendere Modric. Quei due ruoli sono di alto profilo, c'è un processo che vogliamo portare avanti. Penso di farlo entro la fine del mercato, ma dobbiamo rispettare le tempistiche di questo processo di reclutamento". Vlahovic è in partenza? Ha pensato eventualmente ad un suo sostituto? "Ho parlato con Dusan e voglio capire cosa voglia fare. Lui è un top player e qualcosa in questa stagione non ha funzionato. Devo parlare con il calciatore e capire. Lui è un top player e dobbiamo capire anche le sue intenzioni dal punto di vista contrattuale. Quando capirò tutte queste cose sarò in grado di decidere". Come porterà nella Juve la sua metodologia? Dobbiamo aspettarci dirigenti che abbiano dimestichezza con questo tipo di metodi? "Io lavoro con i dati da 25 anni. Ho sempre pensato che le proprietà, le aziende, quando si rivolgono a me è perché porti questo bagaglio di conoscenze. Lo stesso vale per la Juve e quindi sono in grado di usare e implementare questa metodologia. Noi siamo pagati per creare emozioni. Il mio primo lavoro, tre volte a settimana, è garantire che i nostri tifosi raggiungano il più alto livello di emozione. Allo stesso tempo dobbiamo prendere delle decisioni non di pancia, ma adottare un approccio particolarmente razionale. Il primo agosto 2025 sarà il mio 33° anno nel calcio professionistico, con diversi ruoli, e non mi sono mai imbattuto in un approccio più razionale che non fosse quello dei dati. Tutti ormai guardano e analizzano i dati. Ci assisteranno nella scelta dei giocatori, nel misurare la forza della nostra squadra rispetto alle altre, ci aiuteranno a definire la nostra strategia. Raccoglieremo dati su tutto, perché ci possono aiutare ad esempio a prevenire gli infortuni, a conoscere meglio i nostri tifosi. I dati fanno parte della mia vita, so come funzionano e funzionano perché i campioni inglesi sono tutti basati sui dati per esempio. È qualcosa che sicuramente metteremo in pratica". Le squadre giovanili dovranno avere come modello la prima squadra? Quante c'è in lei del modello Moneyball? "Io ho sempre voluto create una cultura nella prima squadra e anche nel femminile. L'identità è importante. Noi creiamo emozione, ma dentro a tutto questo ci sono identità e feeling. Questo arriva attraverso le vittorie, il gioco e la metodologia. Questo è difficile ma non impossibile. Il modello Ajax non è tra i miei preferiti, ma noi vogliamo attuare una nostra metodologia e medio-lungo termine. Modello moneyball? Non so se sia stato romanzato o una storia della stampa. Io so cosa abbiamo fatto. Abbiamo reso razionale un modello irrazionale. Noi cerchiamo di essere razionali e creare emozioni. Il signore del moneyball è un mio amico e ho parlato con lui. Volevo capire come avere un diverso approccio sul reclutamento e il suo modello è stato molto utile. A volte puoi fare delle valutazioni dove il mercato viene sottovalutato o viceversa. Cerchiamo di utilizzare questo approccio scientifico che sta funzionando. Non è una brutta parola questa. Ci sono tanti club che utilizzano i dati e non lo vogliono dire. Questa è un po' la mia caratteristica. La mia ossessione è quella di voler vincere, ma voglio creare una cultura e migliorare ogni giorno. Per avere vantaggio possiamo utilizzare i dati sia dal punti di vista finanziario e sul campo". Una sua percezione del sistema calcio in Italia? "Quando sono entrato in questo club mi sono posto due obiettivi: vincere e migliorare il club. Io ho sempre lavorato per migliorare il calcio in ogni paese in cui ho lavorato. Il mio primo obiettivo è quello di far vincere la Juve, ma voglio anche aiutare il calcio italiano. Perchè se la Juventus farà bene potrà aiutare tutto il calcio italiano. La Juventus ha sempre dato un contributo importante al calcio italiano. Io non posso dire come fare e non posso insegnarvi nulla, ma sicuramente sarebbe un peccato se l'Italia non dovesse qualificarsi al Mondiale. Io voglio aiutare il calcio italiano attraverso la Juventus". Cosa serve alla Juventus per vincere? "Vedrete la mia faccia spesso in questa stagione. Io sul mercato tendo ad essere più riservato. Abbiamo parlato con Tudor, Chiellini e Scanavino. Noi abbiamo un'idea su come cambiare la rosa. Sicuramente faremo degli aggiustamenti, ma non faremo dei cambiamenti radicali". Termina la conferenza stampa di Damien Comolli
  25. Igor Tudor con la riconferma all'ombra della Mole avrà l'opportunità di crearsi un nuovo staff tecnico. Chiederà infatti, come riferisce La Gazzetta dello Sport, un rafforzamento del suo staff. Il gruppo di lavoro del tecnico croato al momento è composto da soli due uomini di sua fiducia: Ivan Javorcic (vice allenatore) e Tomislav Rogic (preparatore portieri). Tra le idee per rimpinguarlo c’è anche quella di riabbracciare Andrea Barzagli, un pezzo di storia della Signora, che è attenzionato anche dal Milan di Max Allegri che dopo aver definito l'arrivo di Magnanelli proprio dalla Juve e di Bernardo Corradi vorrebbe con se anche l'ex difensore nella nuova avventura. Valutazioni in corso.
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