garrison

Per me si fa un errore a valutare la forza delle squadre dal prestigio o meno dell'allenatore. Tutto ma proprio tutto, dipenderà dalla squadra a disposizione.

Può andare benissimo, come malissimo. Juric é l'alleievo prediletto di Gasperini e per me come allenatore é pure bravo. Ma é anche una gran testa di razzo a volte, a Roma lo odiavano.

Ovviamente non é così, siccome si parlava di scouting del Tolosa, visto che dovrebbe venire questo nuovo dirigente da fuori, mi é capitato questo articolo e l'ho postato, perchè a parte tutto mi sembra interessante. Poi il Tolosa penso sia al livello più basso tra quelli che possono acquistare giocatroi, quindi mi pare normale che non abbiano scovato Yamal, posto che é chiaro che arrivano dopo tutti quelli che possono pagarli i giocatori e quindi raccatti quello che trovi. Qualcuno avran pur preso comuqnue, perché se han vinto la Coppa di Francia, con quel tipo di budget, non saranno proprio gli ultimi scemi. Poi anche a me questo modello lascia piuttosto fredo, perché lo capisco al Tolosa, che non può mica pagare 100 osservatori, applicato alla Juve lo trovo un po' riduttivo. Però io penso sempre che anche il resto del mondo é generalemente intelligente, quindi magari ci arrivano anche loro a capire che non possono applicare gli stessi metidi sic et simpliciter.

Se trovi un fesso che ti strastra paga un giocatore allora riesci a venderlo. Ma in un mercato normale Gatti manco 30 vale. Se trovi un amatore in Premier magari li strappi, altrove neanche ti avvicini.

Posto anche qui un articolo di Ultimo Uomo del 2023 post vittoria del Tolosa della Coppa di Francia, per capire come lavoravano in Francia (solo per info non che io creda ciecamente in questi modelli). Lo scouting del Tolosa «Dobbiamo fare le cose in modo diverso. Il nostro dipartimento scouting ha trascorso ore, giorni, settimane a lavorare su una strategia per darci un vantaggio competitivo e noi lo seguiamo religiosamente». Secondo Julien Demeaux, responsabile dei dati del club e uno dei primi ‘acquisti’ fatti dal Tolosa dopo l’acquisizione americana del 2020, il vantaggio deriva dalla disciplina autoimposta delle loro operazioni di reclutamento e dalla profondità dei dati generati. Ci sono tre milioni di righe di dati nel database di Demeaux, che coprono fino a 70 campionati in tutto il mondo. Compilano rapporti per le prime sei divisioni in Inghilterra e scendono al terzo livello in Francia e Germania. Se qualcuno fosse incline a guardare ogni partita che ha raccolto, back-to-back e senza pause, ci vorrebbero 30 anni. «Posso vedere molto più di qualsiasi essere umano, e molto rapidamente, attraverso il database. La mia responsabilità è quella di interpretare i dati, accumulati dai nostri partner, in un modo che avvantaggi il nostro club». Quel partner è Zelus Analytics, una società di dati sportivi fondata da Luke Bornn – ex capo dell’analisi di Roma – in cui RedBird possiede una quota del 50%. Ha un team di data scientist e ingegneri, la maggior parte sparsi per gli Stati Uniti, che lavorano anche per il Tolosa accumulando numeri che aiuteranno il club ad analizzare la propria squadra, i rivali e il mercato dei trasferimenti. «Io fornisco loro alcuni feedback dal campo: cosa ha funzionato, cosa non va, dove abbiamo bisogno di maggiori informazioni. Devo essere in grado di interpretare i dati e far funzionare la scienza poi. Sono in costante dialogo con Zelus». Durante l’estate, per programmare la sessione estiva di calciomercato e allestire una rosa competitiva, Demeaux ha analizzato 600 profili di giocatori sulla base delle specifiche elaborate da Comolli e Montanier. Il club si fida ciecamente delle proprie analisi, ma cerca anche di colmare eventuali punti ciechi, aspetti che i dati non possono cogliere; qui entrano in gioco gli scout. Il Tolosa fa scouting in campionati di tutto il mondo, compreso il quarto livello di alcuni paesi. Questa visione ha portato all’ingaggio di Rhys Healey, un attaccante inglese proveniente dall’MK Dons, che milita in Football League One, terza serie del calcio inglese. Healey ha segnato 34 gol in 64 partite in Ligue 2 prima di subire un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori in questa stagione. Anche il calcio scandinavo, la J-League e il secondo livello olandese sono campionati molto seguiti. Rasmus Nicolaisen, Stijn Spierings e Gabriel Suazo sono alcuni esempi di calciatori presi da questi campionati che ora sono dei punti di riferimento della formazione francese. Branco van den Boomen ha trascorso la maggior parte della sua carriera nel secondo livello del calcio olandese prima di firmare per 350.000 euro nell’estate del 2020. La scorsa stagione ha segnato 12 volte e fornito 21 assist. Il presidente Comolli, dopo la promozione dello scorso anno, a proposito di campagne acquisti, ha raccontato a L’Equipe: «Analizziamo circa 70 campionati e con la promozione avremo più margine di investimento. Anche se non potremo comprare giocatori di Premier o Bundesliga, disponiamo per esempio di informazioni dettagliate su giocatori fino alla quarta divisione inglese e alla terza tedesca. Abbiamo più di 40mila giocatori in archivio per cui siamo in grado di sapere tutto. Compriamo dei dati, ma li elaboriamo con i nostri algoritmi per farne delle statistiche esclusive. Di rado prendiamo giocatori con più di 25 anni e spingiamo lo studio dei profili molto in profondità. Di recente abbiamo incontrato un attaccante e gli abbiamo mostrato esattamente le sue zone di gioco per percentuali di minuti, tutti i suoi tiri nelle ultime due stagioni. E non con dei video, ma con analisi. Tutto in tre minuti. Ai giocatori piace, è un argomento in più per convincerli». A testimoniare la lungimiranza del club è Julia Arpizou, primo e unico scout donna del calcio francese; l’ottimo lavoro svolto con le giovanili del club e la grande competenza dimostrata hanno spinto il presidente a promuoverla. Il futuro del club Montanier, Comolli e Demeaux si incontrano formalmente una volta ogni quindici giorni per discutere di strategia e progresso. Seguendo la logica degli investimenti calibrati e mirati alla massima efficienza, il club non perde di vista nemmeno il settore giovanile, considerato uno dei migliori in patria, facendo affidamento sui propri talenti prima di acquistarli altrove. L’approccio gestionale del club mostra una grande disciplina organizzativa, che parte dall’alto, da una proprietà ambiziosa che non vuole fermarsi qui. Il Tolosa ha un progetto chiaro e punta, nei prossimi anni di permanenza in Ligue 1, ad aumentare i ricavi di merchandising, marketing e diritti tv per poter competere finanziariamente con gli altri club. Insieme ai dati, il secondo asse della ricostruzione era la cultura. Senza cultura e identità, nessun progetto sarebbe sufficiente. La sinergia tra città, tifosi e squadra è un requisito fondamentale per il successo e questo legame con la comunità doveva essere immediatamente rianimato. Il rapporto tra club e i tifosi non è mai stato così forte e questa è la vittoria più importante del Tolosa. Aver ricollegato una città al suo amore, perduto, per il calcio.

A proposito di come funzionava lo scouting del Tolosa riporto questo stralcio di un articolo di Ultimo Uomo del 2023, succesisvamente alla vittoria del Tolosa della Coppa di francia (presentata come un mezzo miracolo per una società piccola e senza storia). Peraltro il nome del nuovo possibile scout Juve qui non compare. Lo scouting del Tolosa «Dobbiamo fare le cose in modo diverso. Il nostro dipartimento scouting ha trascorso ore, giorni, settimane a lavorare su una strategia per darci un vantaggio competitivo e noi lo seguiamo religiosamente». Secondo Julien Demeaux, responsabile dei dati del club e uno dei primi ‘acquisti’ fatti dal Tolosa dopo l’acquisizione americana del 2020, il vantaggio deriva dalla disciplina autoimposta delle loro operazioni di reclutamento e dalla profondità dei dati generati. Ci sono tre milioni di righe di dati nel database di Demeaux, che coprono fino a 70 campionati in tutto il mondo. Compilano rapporti per le prime sei divisioni in Inghilterra e scendono al terzo livello in Francia e Germania. Se qualcuno fosse incline a guardare ogni partita che ha raccolto, back-to-back e senza pause, ci vorrebbero 30 anni. «Posso vedere molto più di qualsiasi essere umano, e molto rapidamente, attraverso il database. La mia responsabilità è quella di interpretare i dati, accumulati dai nostri partner, in un modo che avvantaggi il nostro club». Quel partner è Zelus Analytics, una società di dati sportivi fondata da Luke Bornn – ex capo dell’analisi di Roma – in cui RedBird possiede una quota del 50%. Ha un team di data scientist e ingegneri, la maggior parte sparsi per gli Stati Uniti, che lavorano anche per il Tolosa accumulando numeri che aiuteranno il club ad analizzare la propria squadra, i rivali e il mercato dei trasferimenti. «Io fornisco loro alcuni feedback dal campo: cosa ha funzionato, cosa non va, dove abbiamo bisogno di maggiori informazioni. Devo essere in grado di interpretare i dati e far funzionare la scienza poi. Sono in costante dialogo con Zelus». Durante l’estate, per programmare la sessione estiva di calciomercato e allestire una rosa competitiva, Demeaux ha analizzato 600 profili di giocatori sulla base delle specifiche elaborate da Comolli e Montanier. Il club si fida ciecamente delle proprie analisi, ma cerca anche di colmare eventuali punti ciechi, aspetti che i dati non possono cogliere; qui entrano in gioco gli scout. Il Tolosa fa scouting in campionati di tutto il mondo, compreso il quarto livello di alcuni paesi. Questa visione ha portato all’ingaggio di Rhys Healey, un attaccante inglese proveniente dall’MK Dons, che milita in Football League One, terza serie del calcio inglese. Healey ha segnato 34 gol in 64 partite in Ligue 2 prima di subire un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori in questa stagione. Anche il calcio scandinavo, la J-League e il secondo livello olandese sono campionati molto seguiti. Rasmus Nicolaisen, Stijn Spierings e Gabriel Suazo sono alcuni esempi di calciatori presi da questi campionati che ora sono dei punti di riferimento della formazione francese. Branco van den Boomen ha trascorso la maggior parte della sua carriera nel secondo livello del calcio olandese prima di firmare per 350.000 euro nell’estate del 2020. La scorsa stagione ha segnato 12 volte e fornito 21 assist. Il presidente Comolli, dopo la promozione dello scorso anno, a proposito di campagne acquisti, ha raccontato a L’Equipe: «Analizziamo circa 70 campionati e con la promozione avremo più margine di investimento. Anche se non potremo comprare giocatori di Premier o Bundesliga, disponiamo per esempio di informazioni dettagliate su giocatori fino alla quarta divisione inglese e alla terza tedesca. Abbiamo più di 40mila giocatori in archivio per cui siamo in grado di sapere tutto. Compriamo dei dati, ma li elaboriamo con i nostri algoritmi per farne delle statistiche esclusive. Di rado prendiamo giocatori con più di 25 anni e spingiamo lo studio dei profili molto in profondità. Di recente abbiamo incontrato un attaccante e gli abbiamo mostrato esattamente le sue zone di gioco per percentuali di minuti, tutti i suoi tiri nelle ultime due stagioni. E non con dei video, ma con analisi. Tutto in tre minuti. Ai giocatori piace, è un argomento in più per convincerli». A testimoniare la lungimiranza del club è Julia Arpizou, primo e unico scout donna del calcio francese; l’ottimo lavoro svolto con le giovanili del club e la grande competenza dimostrata hanno spinto il presidente a promuoverla. Il futuro del club Montanier, Comolli e Demeaux si incontrano formalmente una volta ogni quindici giorni per discutere di strategia e progresso. Seguendo la logica degli investimenti calibrati e mirati alla massima efficienza, il club non perde di vista nemmeno il settore giovanile, considerato uno dei migliori in patria, facendo affidamento sui propri talenti prima di acquistarli altrove. L’approccio gestionale del club mostra una grande disciplina organizzativa, che parte dall’alto, da una proprietà ambiziosa che non vuole fermarsi qui. Il Tolosa ha un progetto chiaro e punta, nei prossimi anni di permanenza in Ligue 1, ad aumentare i ricavi di merchandising, marketing e diritti tv per poter competere finanziariamente con gli altri club. Insieme ai dati, il secondo asse della ricostruzione era la cultura. Senza cultura e identità, nessun progetto sarebbe sufficiente. La sinergia tra città, tifosi e squadra è un requisito fondamentale per il successo e questo legame con la comunità doveva essere immediatamente rianimato. Il rapporto tra club e i tifosi non è mai stato così forte e questa è la vittoria più importante del Tolosa. Aver ricollegato una città al suo amore, perduto, per il calcio.

Bhé tutti gli scout bravi penso partano dal basso, prima di arrivare a certi livelli, anche Tognozzi prima della Juve mi pare lavorassse al Pescara.

Ma infatti... Certo che se uno vuole passare agli insulti personali e poi si lamenta dei provvedimenti, ti fa capire che persona é.

E' solo la mia opinione, Gatti per me vale quei soldi nel mercato odierno e per me si possono trovare altri giocatori più adatti. Se tu ed altri, molto più esperti di calcio da internet di me, la vedete all'opposto e va tenuto a tutti i costi, amen, me ne faccio una ragione eh...a me Gatti piace e sta anche simpatico, semplicemente se ho la possibilità di trovare gente anche migliore (e per me ce ne sono...), lo farei. Per me Giuntoli lo consideriamo uno a cui é stato dato troppo poco tempo di lavorare, senza considerare la difficoltà di gestire una Juve a fine ciclo (ciclo peraltro perdente) e penso che parte del suo lavoro sarà rivalutato. Adesso spero che a questo Comolli, che mi sembra un discreto salto nel buio, il tempo venga dato, se no é inutile. Chi aveva previsto tutto non lo so, io questa estate avevo sottolineato tutta una serie di cose che non mi piacevano della rosa che si andava costruendo (cessione dei giovani e rosa troppo corta sopratutto) ma all'epoca non si poteva dire tanto, di regola peraltro é più facile criticare che essere propositivi.

Io l'ho visto pochisismo, praticamente solo contro il Real, con noi e poi col Dortmund (partita in cuifece robe strabilianti Bouaddi a proposito di centrocampisti). E mi é piaciuto molto David..senza voler scomodare i Santi, mi ha dato un po' di caratteristiche alla Tevez (ovviamente due spanne sotto se no non giocava al Lille). Per me con lui e KM come titolari, sarebbe bello prendere per la NG un giovane con caratteristiche opposte, cioé uno alto, forte di testa, capace di tenere palla e fare da regista offensivo (basterà inserire queste skills nell'algoritmo di Comolli...).

I club inglesi e il Real stanno acquistando parecchio. Serve a chi ha i soldi da spendere.

Quando va al cinema probabilmente. Perché in realtà sul campo mi pare la passi sempre al più vicino o si lanci in scorribande offensive, anche efficaci a volte, ma spesso fini a se stesse. Intendiamoci io Gatti non lo cederei. Ma abbiamo già Bremer e Kalulu, in prospettiva Savona (e un ragazzo che nessuno conosce che é Pedro Felipe che mi da ottime vibes anche se pure lui si é rotto ilc rociato), tutti destri, tutti per me con carateristiche più moderne di Gatti, quindi a malincuore io lo lascerei andare, se con quei soldi lo posso sostituire con un difensore più adatto.

Ma sì, quello che é, magari coi bonus, ma il prezzo é quello, nessuno ti dà 40 milioni per Gatti.

A dire il vero, sia pure ora infortunato (ma oramai sarà quasi pronto), c'é anche Cabal, che al Verona aveva dato le migliori performance in quel ruolo (sempre nella maledetta difesa a 3).

C'é da dire che le nostre Under hanno ottenuto ottimi risultati e parlo di U17 e U19 (anche l'ultima U17 ha fatto bene agli europei eliminata solo in semi dal Portogallo ai rigori che poi ha sverniciato la Francia). Secondo me la situazione sta in realtà lggermente migliorando dopo anni davvero bui, che però potrebbero anche essere solo occasionali, ci sono periodi storicamente meno ricchi di talenti. Sempre dalle Under si può peraltro vedere che cominciamo anche noi a prendere a piene mani dai ragazzi di origine africana che già imperano in Francia e Belgio e anche in Spagna i due migliori talenti vengono da lì come origini, nel senso che sono italiani come si dice di seconda generazione, che parliamoci chiaro nel calcio sono la vera razza superiore. Certo ci vorrebbe maggiore coraggio nel farli giocare e tanta pazienza nel valorizzarli...Pafundi per dire é un giocatore raffinato ma all'Udinese non ha avuto spazi, preferendogli la fisicità dei vari giocatori stranieri.

Si è fatto male circa una decina di giorni prima di Bremer. Che siamo molto prudenti, é vero.

Al netto che io non sopporto granché la difesa a 3 quello é il suo ruolo, perché, da quello che ho visto alla Juve (lo avevo visto 3/4 volte anche in Premier ma sinceramente non mi ero neanche accorto della sua presenza) sa salire abbastanza bene e ha anche un po' le caratteristiche del terzino sinistro. Ha anche buone doti di impostazione (al contrario di Gatti che é terribile in quello). Certo non sembra affatto un drago nel contrastare l'uomo (cosa in cui invece Gatti spesso eccelle) e malgrado sia alto la becca poco di testa.

Sì é buono, però forse non da mettere titolare alla Juve subito. Il Verona quest'anno a volte ha subito certe imbarcate...

Giochiamo in 9 ...

Gatti esce saltando i giocatori a volte, però é molto carente in costruzione. Servono appunto per me almeno due giocatori che da dietro sappiano impostare l'azione, alla Bonucci o oggi Bastoni, specie se vogliamo continuare a giocare a 3. Non escluderei anche di arretrare Locatelli, che forse da difensore può trovare una dimensione che da centrocampista fatica ad avere.

A parte che considero la crociata anti-Kelly particolarmente stupida (il giocatore non é così terribile e pare che a Tudor piaccia pure), non é vero, basti pensare a quanto il Bologna abbia pagato Beukema o la Lazio Gila...giocatori bravi é pieno il mondo.

Bel gol ho visto ieri sera in nazionale... Se gli fai dei bei cross é buono pure di testa.

Gudmunsson era quello che volevo l'anno scorso quando poi é arrivato Nico Gonzales... Però presupporrebbe il mancato riscatto di Conceicao...oppure la cessione di Mbangula (l'islandese ama partire da sotto punta dal centro sinistra...dove si piazza Yldiz di solito).

Eh la miseria, 40 mln per Gatti non te li danno neanche i parenti... Sui 20/25 milioni é venduto bene e tra l'altro penso quasi tutta plusvalenza. Io lo cederei, a malincuore perché amo Gattone, ma abbiamo bisogno di gente coi piedi migliori in difesa e che sappia un po' impostare da dietro.

Il Real certi giocatori te li cede sempre e solo con la recompra, stile Morata. Ciò detto ci si potrebbe anche pensare se non riusciamo a prendere Conceicao.