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Fra The Best

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Messaggi pubblicati da Fra The Best


  1. Il 22/9/2019 Alle 12:16, Gats ha scritto:

    Finito Il racconto dell'ancella.

     

    Ho faticato ad arrivare fino in fondo, in parte non per colpa del libro in sè,
    in parte perchè al di là delle recriminazioni della protagonista su come vengono trattate le donne in quella società, ho trovato poco altro.
    Il mondo viene descritto quanto basta per farti capire che le donne vengono considerate poco piu che serve o semplici incubatrici, senza troppi altri dettagli.


    Quando sembra che gli eventi siano ad una svolta, per me,  piu interessante, il libro finisce.
    è stato pubblicato da poco il seguito ma non credo proseguirò.

     

    Alla fine mi sono convinto a prenderlo anche io, lo leggerò chissà quando ma almeno ce l'ho a casa. sefz


  2. Per quanto riguarda la disponibilità, ti ricordo che esistono le biblioteche uhuh per il resto, mi sembrano ottimi consigli.
     
    A me piacciono i racconti sefz anzi, ultimamente leggo solo racconti e poesie
    Le biblioteche, luoghi della perdizione. .brr

    Beh, ma alla fine i "romanzi" di Sciascia sono un po' dei racconti lunghi, per questo proprio per l'autore in questione penso sia meglio affidarsi a queste piuttosto che ai racconti. Ma è anche questione di gusti personali, lo capisco. E per questo mi taccio sulla poesia. uhuh

  3. 18 minuti fa, Mormegil ha scritto:

    Anch'io vorrei affrontare l'autore, e forse proprio quel libro, però boh sefz

     

    Unica opera di Sciascia che ho letto. Consigli per allargarne la conoscenza? Mi ero segnato "A ciascuno il suo" e "Gli zii di Sicilia"..

     

    Segno anche questo?

    Se non hai gli stessi problemi che ho io con le atmosfere oniriche del Murakami più apprezzato, non fare come me. .ghgh

     

    A me piacque moltissimo "Dalle parti degli infedeli", che ho anche recensito qui se ben ricordo, ma non so se sia di facile reperibilità. E anche "Una storia semplice" merita. Magari potrebbe interessarti "L'affaire Moro"? Non so. Sciascia ha scritto veramente tanto, io ho tantissimi libri suoi che devo ancora leggere. .uff 

     

    Però non ti consiglierei Gli zii di Sicilia, che è una raccolta di racconti. Almeno per il mio gusto personale, preferisco un'opera unica ad una raccolta.

     

    Saggio sulla lucidità solo dopo Cecità. Poi ti dirò anche degli altri, ne ho una serie che devo leggere. .sisi 


  4. Rieccomi con un po' di pareri di lettura. sefz

     

    Norwegian Wood di Haruki Murakami: avevo la curiosità di leggere almeno uno dei suoi libri, ma dato che i temi e le atmosfere del Murakami più celebre non credo siano a me congeniali, ho provato con questo romanzo, comunque riconosciuto come tra i più celebri dell'autore giapponese. Ma non l'ho apprezzato, non mi ha catturato e sono andato avanti sperando in una svolta che mi facesse mutare parere, ma così non è stato. Non credo che darò una seconda possibilità per l'osannatissimo Haruki.

     

    Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia: credo di averlo già detto più volte, amo le opere del mio conterraneo. Eppure, questo che è il suo capolavoro e che avevo già letto diversi anni fa senza rimanerne folgorato, anche a una seconda lettura non mi ha conquistato. Di Sciascia però continuerò a leggere altre opere, indubbiamente. 

     

    Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello: ecco un altro mostro sacro della letteratura mondiale con cui ho un rapporto ambivalente. Questa, come altre sue opere che ho letto in passato, trattano temi che mi interessano moltissimo, ma la lettura di Pirandello continua a risultarmi un po' pesantuccia. Mi sono promesso di rileggere Il fu Mattia Pascal, prima o poi, perché lo feci per la prima volta in un periodo in cui probabilmente non ero abbastanza pronto a questo tipo di lettura. Ma temo che non andrà a finire bene, come è stato con Il giorno della civetta.

     

    Profumo di Luigi Capuana: chiudiamo il trittico siciliano con un'opera minore dell'autore de Il marchese di Roccaverdina, romanzo che mi piacque moltissimo. Questa è, appunto, un'opera minore. Nulla di rilevante.

     

    Il filo dell'orizzonte di Antonio Tabucchi: non saprei come esprimermi su questo libriccino, non ne ho capito il senso. E mi spiace perché Tabucchi, per ciò che ho letto finora, l'ho sempre trovato un maestro nell'arte della condensazione di un'opera in poche, bellissime, pagine.

     

    La versione di Fenoglio di Gianrico Carofiglio: il classico libro che si scrive perché si ha un contratto con una casa editrice e ogni tot bisogna pubblicare qualcosa anche se non si avrebbe nulla da dire. Si legge velocemente ma è impalpabile.

     

    L'uomo del labirinto di Donato Carrisi: sempre una buona scelta quando si tratta di cercare un thriller leggero e scorrevole per staccare dalla letteratura "alta".

     

    Tempo assassino di Michel Bussi: avevo sentito mirabilie dell'autore francese, considerato uno dei maestri del noir contemporaneo. Non posso dire di non aver gradito quest'opera, che nonostante sia un po' voluminosa scorre facilmente anche per uno stile di scrittura conciso ed essenziale, privo di ornamenti (detto in senso positivo). E probabilmente leggerò almeno un altro suo romanzo in futuro. Ma non mi ha stregato.

     

    Saggio sulla lucidità di José Saramago: bello, bello, bello. È una sorta di sequel di Cecità, in cui però viene anche sviscerato il tema della politica. Non arriviamo al dieci e lode di Cecità, ma merita un 9 pieno.

     

    Le nostre anime di notte di Kent Haruf: mah, non so davvero. L'idea da cui prende spunto la vicenda è interessante, ma il modo in cui si sviluppa, a mio avviso, no. Forse chi ha letto altre opere della trilogia di Holt lo avrà apprezzato di più. Io l'ho trovato insignificante e, nel riferimento meta-letterario autoreferenziale, anche un po' patetico.


  5. Il 23/5/2019 Alle 14:50, sergio ha scritto:

    Io da un po' di tempo, causa  impossibilità di ritagliarmi tempo libero in modo decente, non riesco più a leggere romanzi di ampia portata perché la lettura si protrarrebbe per mesi rendendola un supplizio. Perciò sto prediligendo libri più frammentari, tipo raccolte di racconti o di articoli, libri di aforismi; testi di cui si possono leggere anche poche pagine al giorno senza smorzare il coinvolgimento del lettore.

    Infatti le mie ultime letture sono state "Le ombre bianche" di Ennio Flaiano, "Racconti di Sarajevo" di Ivo Andric e "Il malpensante" di Gesualdo Bufalino.

    Ahimè anche io ultimamente ho pochissimo tempo e proprio per questo non voglio iniziare alcuni romanzi che desideravo leggere da lunghissimo tempo per paura di non godermeli abbastanza. Che sofferenza. -.- 


  6. 1 minuto fa, papia ha scritto:

    i 5  stick o i 17annunci?  perchè tra i 17annunci c'è roba senza senso....Ilsorteggio con Ajax,..ma mi chiedo...perchè sivisualizzano solo su tapatalk e non su browser?

    Gli annunci li andiamo togliendo una volta che diventano obsoleti, ovviamente tra qualche giorno quello sull'Ajax non ci sarà più. Ma il grosso resta, non c'entra nulla ciò che ti ha risposto il supporto tecnico di Tapatalk.

    • Mi Piace 1

  7. ho contattato Tapatalk e mi hanno rispostocosì
     
    Thank you for contacting Tapatalk!


     
    Some are old announcements and stickies showing on top. This issue is related to this forum's Tapatalk plug-in being outdated. We’ll contact the forum owner to update their plugin. Please report the same to your forum admin as requests from members are looked into more quickly. Thank you! 

     
    Thanks,

    Jocelyn

     
    è il plugin di  tapatalk usato da VS ad essere  obsoleto a quanto capisco....si può riferire la cosa a a chi gestisce il  forum?
    grazie
    Ma tu cosa intendi per annunci? Perché nelle ultime settimane ne abbiamo tolti moltissimi di vecchi topic in primo piano.

  8. 2 ore fa, papia ha scritto:

    @fra ma perché invece nella visualizzazione browser quegli annunci in rilievo non ci sono?

    Fa cosa dipende tecnicamente?

    App alternativi a tapatalk?

    Inviato dal mio ONEPLUS A3003 utilizzando Tapatalk
     

    Dipende da Tapatalk, non da noi. E no, non ci sono altre app che supportano il forum. Puoi però usare la versione mobile del sito, dal browser del tuo smartphone.

    • Mi Piace 1

  9. 5 minuti fa, Mormegil ha scritto:

    Niente sefz conosco di fama "Cecità" e non l'avevo mai considerato come possibile lettura, ma potresti avermi fatto cambiare idea. Mi ero invece appuntato "Una terra chiamata Alentejo", che però credo sia un'opera abbastanza atipica del suo repertorio.

    Ne ho letto qualcosa ma non mi ha stuzzicato.

     

    Io credo che almeno Cecità dovresti leggerlo. .sisi


  10. Altra carrellata di mini-recensioni. sefz

     

    ...che Dio perdona a tutti di Pif: da fan del mio concittadino, ero curioso di leggere questo libro, pur avendo aspettative bassine. Ed effettivamente non mi sbagliavo: abbastanza piatto e banale, divertente solo in pochi passaggi. Di buono c'è che, avendolo ottenuto in scambio, non l'ho pagato lo sproposito che costa, per ciò che è il contenuto. .ghgh

     

    Le fiabe di Beda il Bardo di J.K. Rowling: non sono mai stato un simpatizzante di tutte le opere di "contorno" alla saga di Harry Potter, ma questo libriccino mi è capitato sotto mano e ho voluto dargli una possibilità. Che dire? Lo definirei del tutto inutile, ci sono più "commenti" di Silente che fiabe vere e proprie, di cui la più interessante tra l'altro è quella dei tre fratelli, che chi ha letto la saga conosceva già.

     

    L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks: è un libro di cui avevo sentito mirabilie, per la capacità di un neurologo di rendere narrativamente interessante e facilmente fruibile a tutti un elenco di casi clinici. Obiettivi che, a mio avviso, vengono centrati solo in alcune occasioni: per i profani come me, alcuni passaggi erano troppo tecnici e oscuri e sono dovuto ricorrere all'amica Wikipedia per capire di cosa si stesse parlando. Resta comunque un'opera affascinante e che sono contento di aver letto, anche e soprattutto per le riflessioni "filosofiche" che Sacks fa prendendo spunto da alcuni dei suoi pazienti.

     

    Io non sono come voi di Alessandro Berselli: romanzo breve a tinte forti e scritto in uno stile discutibile. L'idea di partenza - protagonista è un modesto portiere di una palazzina in cui vivono alcune delle famiglie "bene" - non viene sviluppata come mi aspettavo e non mi ha soddisfatto particolarmente.

     

    Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith: è il primo di tre libri gialli scritti sotto pseudonimo da J.K. Rowling con protagonista il detective Cormoran Strike. Eccessivamente lungo e statico, sarà che io preferisco i thriller ai gialli, ma non l'ho trovato avvincente e la soluzione del caso era praticamente impossibile da intuire seguendo il corso della storia. Anche dal punto di vista stilistico è a un livello più basso de "Il seggio vacante".

     

    Cecità di José Saramago: non avevo letto nulla dell'autore portoghese, mi è capitata la possibilità di ottenere in scambio una delle sue opere più celebri e celebrate e ho voluto dargli una possibilità, anche se ero molto riluttante avendo letto in passato alcuni stralci di Saramago e non avendo gradito particolarmente il suo peculiarissimo stile. Mi sono totalmente ricreduto: innanzitutto, andando avanti con la lettura ci si abitua senza troppe difficoltà. E poi quella dello scrittore portoghese è una scrittura che definirei ipnotica, che ti tiene incollato alle pagine, e contiene una quantità impressionante di spunti lirici o filosofici per nulla banale, riuscendo anche ad essere ironica. La vicenda, per chi non la conoscesse: un'improvvisa e inspiegabile epidemia di cecità colpisce gli abitanti di una città e le autorità decidono di rinchiudere i primi contagiati in un ex manicomio per evitare la diffusione della malattia. Non voglio aggiungere altro, vi invito solo a leggere questo libro sconvolgente, uno dei più belli che abbia letto in vita mia. Adesso l'obiettivo è leggere altre sue opere, mi sono già segnato 4-5 titoli che, anche se magari non toccheranno le vette di Cecità - considerato quasi unanimemnte il suo capolavoro - sono sicuro che non mi deluderanno.

     

    Né qui né altrove. Una notte a Bari di Gianrico Carofiglio: chi mi segue in questo topic lo sa, l'autore barese è uno dei miei preferiti nel panorama italiano contemporaneo. Ciononostante, ho trovato questo libriccino scialbo e privo di meriti: magari un pubblico barese lo avrà adorato, ma io non ho trovato nulla di interessante in queste riflessioni notturne di tre ex amici che si ritrovano dopo gli anni dell'università e ricordano il passato e i cambiamenti - nelle loro vite come nella loro città - avvenuti.

     

     


  11. Ah ok, dal precedente post sembrava ti pesasse. Comunque no, ovviamente un classico non diventa tale per caso, ma mi sembra una definizione eccessivamente labile perché possa orientare le scelte di lettura. Immagino che seguirai qualche altro criterio, per selezionare opere tratte dalla macro-categoria dei "classici".
    Certamente, altrimenti non potrei leggere altro che classici nella mia vita, e comunque non esaurirei la categoria. .ghgh
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