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pepino

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  1. pepino

    Conferenza stampa Thuram-Tudor pre Real

    Col Villareal tutto è cambiato con la geniale mossa di tirare fuori Yildiz e non ricordo chi e lo spostamento di Kalulu a sinistra (per carità se il turco non ne aveva più ok tirarlo fuori ma non per mettere Adzic e Kalulu ancor più fuori ruolo). Un obbrobrio che ci è costata letteralmente l'uscita dal campo per rinuncia a giocare. Se la partita fosse durata 4 minuti in più, la perdevamo.
  2. In realtà sono d'accordo. Se ritengono che, per dire, Palladino (che è libero) sia l'allenatore giusto, benissimo prenderlo anche adesso se fosse disponibile a prendere la squadra in corsa. Ciò detto, il Napoli dimostra che anche stare fuori dalle coppe un anno, se speso bene per ricostruire con le persone giuste, può essere utile per ripartire bene senza compromettere troppo il futuro. Il Milan vediamo cosa combina quest'anno. 15 anni fa (non 30) eravamo esattamente ripartiti da un settimo posto per costruire quello che abbiamo costruito. In realtà, quello che più mi preoccupa è proprio quel circo che ci governa...
  3. Siamo partiti con un allenatore delegittimato perché evidentemente terza se non quarta scelta. Secondo me non avrebbe senso cambiarlo a stagione in corso salvo casi estremi ovvero: - tracollo clamoroso con rischio retrocessione - in quel caso potrebbe andare bene un normalizzatore che traghetti fino a fine stagione salvando il salvabile (come fu Ranieri per la Roma lo scorso anno dove ottenne in realtà molto di più del previsto...); - è libero sul mercato l'allenatore su cui realmente vogliamo puntare, disponibile a venire da subito (molto difficile secondo me) e da ingaggiare con un biennale o triennale. Per prendere un altro traghettatore col rischio di tenermelo nella stagione 26/27 perché in assenza di alternative, preferisco tenermi Tudor fino alla fine, anche a costo di arrivare ottavo, e nel frattempo lavorare per trovare il prossimo allenatore con cui costruire realmente qualcosa (si chiami Conte, Inzaghi, Palladino, Maresca, un giovane francese che conosce Comolli o chi altri). Certo è che, a ottobre, parlare di sostituire l'allenatore della F.C. Juventus, dà perfettamente l'idea di cosa purtroppo siamo diventati.
  4. pepino

    No, questi anni non sono come il 1986-1994

    Avevo rimosso il Vicenza in Coppa Coppe, pensavo ti riferissi all'Atalanta. E invece davvero il Vicenza nel 97/98 arrivò a giocarsi addirittura la semifinale contro il Chelsea (sono andato a controllare: 1-0 a Vicenza con Zauli e sconfitta 3-1 a Londra). Pazzesco cosa eravamo e cosa è diventato il calcio italiano negli ultimi 25-30 anni.
  5. Ma anche no, in realtà. Ci sarebbero i dirigenti per questo. Anzi, per certi aspetti il presidente dovrebbe essere più una figura di rappresentanza, anche dell'identità della società. I rapporti con stampa e giocatori dovrebbero essere affidati a dirigenti competenti e autorevoli. Quello che ci è assolutamente mancato negli ultimi anni dall'uscita di Marotta (e che è mancato nel periodo da calciopoli a, di nuovo, Marotta). Non so ancora giudicare Comolli. Speriamo bene. I nostri problemi saranno sulla strada giusta per essere risolti soltanto nel momento in cui avremo un management e una struttura organizzativa all'altezza.
  6. pepino

    No, questi anni non sono come il 1986-1994

    Condivido in pieno. Proprio ieri mattina pensavo alle analogie con il periodo post Platini e voilà è spuntato un topic ad hoc che sulle prime mi sentivo di condividere, spinto anche da un po' di pessimismo. Poi ho pensato che, tutto sommato, a livello italiano, l'Inter senza una proprietà alle spalle è riuscita a tornare al vertice stabilmente. Come? Affidandosi una volta tanto a un professionista serio in dirigenza, a un allenatore vincente e azzeccando alcuni acquisti. Non lo hanno fatto da un anno con l'altro ma costruendo un percorso. E hanno pure giocato due finali di Champion's, come noi peraltro. Abbiamo il primo o il secondo fatturato in Italia: prima o poi, con pazienza e continuità, torneremo a fare scelte indovinate a livello societario e tecnico e torneremo a riaprire un ciclo (che non vorrà dire vincere 9 scudetti di fila ma essere sempre realmente in prima fila per vincerlo). 12 anni fa qualcuno avrebbe creduto che l'Inter avrebbe giocato due finali di Champion's in tre anni alcuni anni dopo? Nel 2008/09 qualcuno lo credeva possibile per la stessa Juve? A livello europeo le cose sono invece troppo cambiate rispetto a 30/40 anni fa. Al netto delle recenti finali (i cui esiti però sono stati anche decisamente negativi), non vedo la possibilità che una italiana possa realmente ambire a costruire un ciclo europeo essendo troppo elevato il divario con le top europee. Ci saranno finali e magari vittorie estemporanee ma nulla di paragonabile al ciclo del Milan anni '80 e nostro anni '90 (purtroppo con un solo successo...).
  7. Mi permetto di inserirmi per dire che concordo pienamente. La dinamica domanda/offerta e qualità del servizio è scarsamente applicabile all'Italia, un paese le cui statistiche sui livelli di povertà a livello medio dei redditi lasciano il tempo che trovano (basta leggere l'ultimo studio per cui il 43% degli italiani non paga l'irpef): i tassi di evasione (chi più, chi meno) sono enormi; stando ai redditi medi ufficiali dovremmo assistere a scene clamorose di gente povera. Non mi sembra proprio il caso di questo paese (viene da dare ragione a chi 20 anni fa alle domande sulla crisi rispondeva dicendo che i ristoranti erano pieni...). Senza allargare il discorso ad altri temi, è per dire che siamo un paese con un livello di "illegalità" elevata per cui non deve stupire un livello di pirateria altrettanto elevato che poco ha a che fare con le regole del mercato (vogliamo parlare del merchandising fuori dagli stadi? del bagarinaggio? del canone RAI?).
  8. Dopo la lettura di questa, al solito, meravigliosa analisi, di cui ti ringrazio, mi vengono alcune considerazioni, invero poco "tecniche". 1. se si inizia la stagione con l'allenatore che era stato preso come traghettatore e che è stato confermato soltanto perché non abbiamo trovato di meglio, ci si può voler bene quanto si vuole ma si parte già con un vulnus all'autorevolezza dell'allenatore stesso e dell'intero "progetto". In questo senso, ho davvero poca fiducia sul fatto che Tudor (a cui voglio bene e di cui ho il massimo rispetto) potrà arrivare a fine stagione; 2. in questa situazione ci si mette anche lui perché va bene tutto ma Kalulu quinto a sinistra non si può vedere e non bisogna avere il patentino per accorgersene. Il top è stato addirittura a Villareal quando ha pensato bene di metterlo pure a sinistra... 3. è ora di finirla con i giocatori calcisticamente stupidi e noi ne abbiamo uno in particolare che gradirei non vedere più con la nostra maglia: Cambiaso. Di una idiozia (calcistica ovviamente) totale. Questi elementi sono il peggio che possa esserci. Centomila volte meglio un Padoin, un Pessotto o un Dimas piuttosto che un giocatore del genere.
  9. Condivido il modo in cui un paio di miei amici interisti sta provando, facendomi invero un po' tenerezza, a elaborare il "lutto". 1. non c'è differenza tra perdere 1-0 o 20-0 (convinti, continuavano a ripetere "dimmi che differenza c'è; è comunque una sconfitta!"); 2. la cosa importante è essere arrivati in finale e aver portato a casa un sacco di milioni perché nel calcio la cosa importante è questa. Si gode ad aver preso un sacco di soldi (manco li avessero presi i tifosi); poi chissenefrega se si fa una figura di palta planetaria...devo dire che questa giustificazione mette finanche tristezza... Devo dire che, quando la mettono su questo piano, sono davvero ingiocabili...😉
  10. Tecnica e intelligenza (calcistica). Questi due fondamentali elementi mancano in alcuni giocatori (in alcuni entrambi; in altri solo uno dei due). Alberto Costa è tecnicamente indecente e non è una cima; Conceicao è calcisticamente stupido; Cambiaso idem; Nico Gonzalez ieri è entrato fresco e ha fatto almeno due errori di concetto; non abbiamo un difensore tecnicamente decente, capace di impostare in maniera pulita; McKennie tecnicamente è una sciagura (per quei livelli intendo, ovvio). Alla testa non si sopperisce ma alla tecnica si può forse sopperire con una organizzazione di gioco nei minimi particolari - cosa che non mi sembra di vedere in questa Juve di Tudor. Ci sarà molto da lavorare ma se nella scelta dei giocatori non si riparte da questi due elementi (tecnica e testa, più importante la seconda della prima), si continuerà a non costruire nulla.
  11. Stupendo rileggersi oggi un po' di pagine passate di questo bellissimo topic e imbattersi in messaggi tipo questo, sull'1-0...😂
  12. 5 ne hanno presi. Io ancora se ci penso mi viene da ridere. Che bello!
  13. Senza nemmeno un ringraziamento di circostanza e l’augurio per il proseguimento di carriera significa che sono veramente volati gli stracci. In generale in questi casi è anche la società a non uscirne troppo bene a livello di immagine.
  14. Non si discute tecnicamente. Ma a mio modesto parere è un giocatore calcisticamente stupido.
  15. Io ieri prima della partita ero tesissimo e avevo davvero timore fosse il loro anno. Vivo a Milano, rientravo da fuori alle 20.15 ed ero pronto a chiudermi in casa. Prima di salire mi sono fermato a fare benzina in una piazza vicino a casa: tanta gente in giro di nerazzurro vestita e in molti a strombazzare. Ho pensato “questi credono di averla già vinta…vuoi vedere che…”. Ho ripensato al pre partita di Cardiff, quando davvero sembrava scritto dovessimo vincerla noi. Mai avrei pensato potesse finire con questa debacle totale per cui non potranno più permettersi di prendere in giro nessuno.
  16. Immediatamente andrebbe confermato Tudor con un biennale. Anzi, siamo anche in ritardo. Che imbarazzo…
  17. Perfettamente d'accordo. Individualmente a Giuntoli non vedo cosa si possa rimproverare salvo non dare credito alle voci che ne mettono in discussione le capacità relazionali all'interno dell'ambiente. Però, alla fine della fiera siamo arrivati comunque quarti, che era l'obiettivo, e abbiamo passato la prima fase in Champion's. E' stato sbagliato l'allenatore (Marotta all'epoca non sbagliò prendendo Del Neri?) che comunque era un prospetto che in un contesto giovane e rinnovato poteva anche funzionare. Siamo usciti male dalle coppe, verissimo. Io però resto convinto che la nostra rosa con due/tre innesti può fare quei 12/15 punti in più (che non è detto ti facciano vincere, beninteso). A condizione che ci sia una società alle spalle con ruoli chiari e molto ben definiti e non pazzi scriteriati che ogni due anni azzerano tutto. Così è impossibile lavorare in qualsiasi contesto.
  18. pepino

    Comincio ad avere paura

    Faccio fatica a vedere qualcosa di positivo dopo gli eventi di questi giorni. Ogni anno si riparte da capo; l’ennesimo azzeramento della gestione sportiva è una cosa grave che denota sicuramente incapacità di costruire scegliendo le persone giuste se non anche la tossicità di un ambiente che non riesce più a valorizzare nulla. Siamo già passati da periodi bui, ad esempio i famosi 9 anni tra ‘80 e ‘90. Siamo sempre tornati. Ora il contesto è però diverso e ciò mi preoccupa: il settore automotive vive una profonda crisi; Torino come città non ha più il ruolo di un tempo; la tifoseria juventina, seppur ancora la più numerosa, rimane poco radicata e sembra venire a mancare quella forte spinta identitaria che avevamo riconquistato con il nuovo stadio. Già, il nuovo stadio che, insieme ad Agnelli e Conte, ci hanno consentito di risorgere da Calciopoli (insieme a quelle bandiere che nel 2006 decisero di restare nonostante tutto). Difficile dire cosa ci attenderà in futuro ma non vedo nel breve periodo le condizioni per un nostro ritorno ad alti livelli. Ora è il mini-ciclo del Napoli, l’Inter si mantiene altamente competitiva e il Milan lo vedo paradossalmente più pronto di noi a tornare al vertice. Un altro fattore potrà venire dall’eventuale costruzione dello stadio a Milano, magari tra 5/6 anni. Recuperare l’identità dovrebbe essere il primo obiettivo. Farlo guardando alle nostre radici potrebbe essere il modo corretto. In questo senso, trovo positivo il ruolo di Chiellini, la conferma di Tudor (o perché no l’avvicendamento con Gasperini) e mi auguro Platini possa essere nominato presidente a novembre. Sarebbe poi già bello se lo Stadium tornasse a essere quella bolgia bianconera che spingeva i giocatori a crederci FINO ALLA FINE…!
  19. Ottima idea. Ma, con tutto il rispetto per Caceres e i nostri favolosi guerrieri, un conto è se la presentazione la fai con Cristiano Ronaldo, Xabi Alonso e Di Maria, un conto se la fai con Borriello e Caceres (aggiungo, per non essere frainteso, che sono felicissimo che siano arrivati entrambi)...
  20. Serata fantastica, alcuni momenti davvero toccanti. Ieri, guardando le immagini, pensavo che la Juve ha nella sua storia anche tanti elementi "tragici" che l'hanno segnata profondamente. L'Heysel, le scomparse di Scirea, Fortunato, i due giovani della primavera nel 2007, Edoardo e Giovanni Agnelli. Guardacaso forse solo il Torino, con Superga, ha in comune con noi un passato allo stesso tempo glorioso e segnato da momenti tragici. La stessa retrocessione in B, fatte le debite proporzioni, è assimilabile, per il modo in cui è avvenuta, ad una sorta di "tragedia" ovviamente meramente sportiva e non paragonabile a quelle altre. Riflettevo su tutto ciò e mi rendevo conto che anche questi aspetti ci rendono diversi dagli altri tifosi. Più maturi, più vissuti. Più profondamente legati ai nostri colori. Ci danno maggior spessore, soprattutto pensando che ci siamo sempre rialzati. Anche oggi, del resto. Purtroppo io non sono di Torino (ahimè sono di Milano, circondato da interisti) ma ieri avrei tanto voluto esserlo perché penso che certi sentimenti il tifoso juventino di Torino li può forse cogliere in maniera ancora più cristallina. In ogni caso, ieri mi sono sentito profondamente orgoglioso di essere juventino e di amare questi stupendi colori.
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