Per chi ha visto la conferenza stampa di oggi è apparsa lampante la stridente differenza tra il prima e il dopo A.A.
Negli ultimi 4 anni i "progetti" erano condivisi con giornali e tifosi, si sapeva esattamente l'entità degli investimenti e i giocatori su cui si sarebbe puntato per il "progetto".
Oggi invece nulla di tutto ciò: la risposta serafica del nuovo presidente a chi chiede quanto si sarebbe investito è stata di non preoccuparsi che si sarebbe investito il giusto.
Mancanza di fondi direte voi? Secondo me invece è stata una prova di forza... una società che va dritta (finalmente) per la sua strada infischiandosene dei parere dei media e dei tifosi... ben conscia del fatto che le somme si tirano a fine campionato non a fine campagna acquisti.
L'anno scorso buona parte dei tifosi erano esaltati dai grandi acquisti della juve do brasil e vedevano in Ferrara il nuovo Guardiola... i giornali erano affascinati dalla campagna acquisti avallata e sostenuta dai loro fenomenali opinionisti.
Il resto della storia la conoscete.
Oggi invece tutto diverso... si sposa un idea tattica di un mister scelto, a mio parere, per mettere ordine nel guazzabuglio dove ci siamo cacciati. Senza tener conto di pareri di tifosi e opinionisti. Le scelte non sono fatte per calmare la piazza ma per un'idea ben precisa di impostazione di società e squadra.
4-4-2 e basta. Nessun esperimento e tanta abnegazione tattica... chi c'è c'è chi non c'è prepari le valige, qualcun'altro si troverà.
Basta con l'adattare il proprio gioco al presunto fenomeno di turno pagato una cifra spropositata per tener buoni giornali e tifosi.
Basta con l'adattare il proprio gioco all'avversaria di turno, quello lo fanno le squadrette (basta al camaleonte solido di ranieriana memoria). Le grandi squadre hanno una loro mentalità ed un loro gioco.
Detto questo sono contento di essere stato testimone di una grande rivoluzione in casa Juventus ed il ritorno ad un certo STILE che ci aveva sempre contraddistinti prima degli anni bui del post-calciopoli.
Da oggi siamo un po' meno Inter e forse, se gli Dei del Calcio lo vorranno, domani saremo di nuovo un po' più Juve.