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Non esce nessuno, non entra nessuno. Il nostro mercato è questo qui, conviene farsene una ragione purtroppo. Ringraziamo le gestioni precedente per la quantità di pacchi invendibili ereditati. Purtroppo le aspettative sono rasenti lo zero, da parte mia.
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Magari. Ma se il Liverpool non è riuscito a prenderlo, dubito sia prendibile per noi.
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Giù le mani da Miretti. Specialmente se le mani sono di quelli là
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Magari
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Probabilmente sì, ma fatto sta che non ne sapeva niente nessuno fino a ieri l'altro, mentre si è nel frattempo parlato di altri 200 giocatori. Tolti coloro i quali non andrebbero né ascoltati né seguiti mai, a sensazione, mi vien da dire che questa dirigenza lascia trapelare meno rispetto alla precedente. Da un lato la cosa mi consola: dato che sembriamo totalmente immobili sul mercato, magari, esiste la possibilità che semplicemente nessuno sappia nulla di trattative in corso che scopriremo solo all'ultimo. Una speranza, eh, non una previsione.
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Quindi un giocatore di cui nessuno parlava fino a poche ore fa, risulta già praticamente juventino. Interessante.
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Fatemi fare lo Sgub per una volta. Blitz a Madrid con 60 milioni in valigia, rapire Ceballos e Brahim Diaz
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Bhé, meno male direi
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Io Joao Mario non so nemmeno che faccia abbia. Sono l'unico?
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Secondo me, invece, alla fine dovremo realizzare almeno 3-4 cessioni in più rispetto alle entrate effettive. Teniamo conto che sono rientrati molti giocatori dai prestiti, mentre ad oggi abbiamo restituito soltanto Muani e Veiga. David lo si è preso (comprensibilmente) proprio perché a zero avendo paura di perderlo da un momento all'altro. Il resto penso verrà fatto con calma.
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Tutti giocatori che avrebbero dato un contributo almeno pari, costandoci un'inezia a bilancio. Qualcosa si può certamente sbagliare, è umano, ma è andata proprio male, c'è poco da fare.
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Bhé allora aspettiamo che rendano bene, poi se si perde anche la qualificazione al quarto posto pazienza, almeno potremo dire di aver dato una seconda possibilità a qualcuno
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Concordo Poi per carità, tutti sbagliano, ma Giuntoli ha sbagliato veramente l'80% delle operazioni. Ora la nostra situazione si fa davvero spinosa. Dei pacchi ereditati da Giuntoli bisogna sperare che Comolli riesca a piazzarne almeno un paio (Nico e Douglas, per esempio), tanto per fare un minimo di mercato. Gestendo nel contempo quelli ereditati da Arrivabene (Vlahovic) e Paratici (Arthur). Mica facile...
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Tu comincia a metterli in campo Vinicius e Rodri, poi vediamo se non balziamo dalla lotta per il quarto posto ad un secondo-terzo tranquillo. Ci sono bastati Veiga e Kolo Muani, non certo due fenomeni, per trasformare una situazione disastrosa nel quarto posto. A noi servono invece proprio giocatori che alzino l'asticella, pochi ma buoni, non l'ennesima rivoluzione.
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Ad oggi, riassumendo, abbiamo perso Kolo Muani e Veiga, guadagnando David, Rugani, Arthur, Kostic, Djalo, Miretti, e probabilmente dimentico pure qualcun altro. E' questo il nostro problema. Per uno che esce, ce ne entrano dalla finestra 6 o 7 invendibili con ingaggi pesantissimi. Per forza poi ci si trova a vendere di fretta lo Mbangula della situazione. Il segreto dell'Atalanta è che i giocatori si può permettere pure di non venderli. Vuoi Palestra? son 25 milioni. Non glieli dà nessuno? Lo tengono. Tanto a loro tenerlo costa sì e no 500 mila euro l'anno, e se non è questo l'anno della plusvalenza sarà il prossimo. Noi invece per mantenere in ordine il bilancio, per coprire quote di ammortamento e stipendi di certi contratti, dobbiamo registrare plusvalenze a manetta. Sin dai tempi di Paratici, intendiamoci, quando girava per le sette chiese della Serie A dicendo "devo fare 100mln di plusvalenza entro fine anno". La differenza è che almeno facendolo riusciva a coprire ingaggi di campioni, rendendo la squadra competitiva e vincente. Ora lo facciamo per coprire ingaggi faraonici di gente come Vlahovic, il cui costo annuo non lo copre nemmeno la somma delle cessioni di Weah, Mbangula e Kolo Muani. Questa è la situazione terrificante che ha ereditato Comolli, capisco in questo senso la sua prudenza nel muoversi, anche perché avrà le mani legate. Se solo Giuntoli avesse un minimo azzeccato gli acquisti dello scorso anno, avremmo visto presto le situazioni di Kostic-Rugani-Vlahovic-Arthur risolversi da sole, essendo in scadenza. Invece c'ha dovuto mettere del suo, coi vari Djalo, Koopmeiners, Douglas Luiz, Kelly e Nico Gonzalez. Qualcuno, ancora, ne difende l'operato.
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Per me ci venderà, invece, presto o tardi. E vuole spender il meno possibile fino a quel momento. Farà come ha fatto con FCA, come sta facendo con IDV, si vuole smarcare.
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Il problema è che perdere il treno Champions, in termini di qualificazione-entroiti-sponsor, costerebbe centinaia di milioni. Milioni che la proprietà non ha la minima intenzione di compensare. Ogni anno vogliono mettere il minimo indispensabile per tenere a galla il progetto, quanto basta per mantenere fatturato e visibilità sopra una certa soglia. Quando puntualmente i conti arrivano nello stato in cui arrivano, mettono mano al portafoglio, ribaltano la dirigenza e consegnano la situazione a qualcun altro. Per me andando avanti così non si farà altro che aumentare i problemi, diminuire il livello della rosa e prima o poi il tonfo lo si farà. Se invece si riuscisse a ribaltare l'asse di rotazione di sta benedetta pietra franante, allora, si potrebbe innescar un circolo virtuoso anziché vizioso. Con giocatori forti che facciano da spalla a giocatori medi, da tutor a giocatori giovani delle giovanili, che siano un aiuto per l'allenatore per mantenere la barra dritta, che siano una gioia per i tifosi di recuperare entusiasmo, etc. Certo che se ogni acquisto è condizionato dalla possibilità di vendere Kelly e Nico Gonzalez, con tutto il rispetto, ci possiamo mettere anche Guardiola a seguire il processo, ma non ne usciremo mai. Non è un caso che Conte, del quale si può avere un'opinione più o meno virtuosa, ha deciso di restare a Napoli. Impressione personalissima, ma con un Agnelli al timone non saremmo mai arrivati a questo punto. Non per 5 anni consecutivi.
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Resta il fatto che nelle mani dell'attuale gestione è arrivata una rosa da 40 giocatori, di cui 30 esuberi con rapporto ingaggio-qualità del giocatore sfavorevolissimo. Infatti, per quanto si possa valutarli come mediocri, gli unici ad aver avuto un minimo di mercato sono ancora una volta i ragazzi più giovani. Sembriamo l'equivalente della politica italiana. Ad ogni cambio di governo-dirigenza l'ottimismo per un cambio di marcia lascia presto spazio alla difficoltà del compito, alla mancanza dei risultati promessi-sperati succede la frustrazione, che porta poi ad un nuovo cambio di governo-dirigenza, in un loop apparentemente infinito. Opinione personalissima, dinamiche tanto tossiche e cementate possono essere cambiate solo con spallate di notevole entità, non possono essere certo risolte da revisori che contano i centesimi, per quanto utili e validi. La proprietà per me deve assumersi la responsabilità di dare segnali forti, non tanto con iniezioni di capitale (che puntualmente arrivano a salvare le natiche del bilancio), ma capendo che la gestione delle dirigenze davvero approssimativa e dai risultati francamente mediocri (per non dire pessimi) è sua diretta responsabilità. A Comolli, secondo me, è stato affidato un lavoro titanico. Mi sembra più concentrato nel conservare quanto c'è di buono che ad innestare nuove figure, concentrando i suoi sforzi il più possibile sulle cessioni (difficilissime) dei giocatori più inutili e pesanti. Principio che per me ci sta, ma senza dimenticare che poi a settembre ci sarà la prova del rettangolo verde. Rettangolo che si è dimostrato molto severo nei nostri confronti negli ultimi anni, arrivare nuovamente impreparati sarebbe davvero delittuoso. Ed è qui che deve intervenire la proprietà. Bisogna fare uno sforzo collettivo per portare, in qualche modo, 2-3 giocatori di spessore assoluto ed incontrovertibile a Torino. Per alzare asticella, livello, ambizioni. Deve essere tassativa questa cosa, non si può aspettare che potando con le forbicine si riesca a sfoltire una foresta. Se aspettiamo di vendere questi 20 esuberi per fare mercato non ce la faremo mai.
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Purtroppo il Milan pare l'unica squadra con un minimo di volontà di andare sul giocatore già oggi. Personalmente mi pare comunque che, per quanto squattrinati, con loro sul mercato si riesca comunque a parlare. Si sono fatte molte operazioni con loro, sia in entrata che in uscita, negli anni. De Sciglio, Caldara, Higuain, Bonucci, Kalulu,... Ci toccherà sederci a questo benedetto tavolo per parlarne prima o poi. Prima ci liberiamo da sto macigno e meglio è.
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C'è tempo, sicuramente. Certo fa impressione pensare che ci si sia fermati a David, con tutto quel che c'è da fare. I dubbi crescono col passare delle settimane.
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Io l'Atalanta che fa regali devo ancora vederla. Poi per carità, vediamo, la notizia riportata da Sky è che l'Atalanta ne chiede 50, rifiutandone 40. Non mi sembrano così intenzionati a regalare il giocatore, fosse vera la ricostruzione fatta da Di Marzio.
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Gliene hanno chiesti 50, pare, per un ragazzo di 28 anni. Non saranno 60, ma non mi pare nemmeno sto prezzo di favore eh.
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Io spero solo che un giorno le nostre giovanili riescano a produrre giovani del genere... Campa cavallo
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classe 98 se non sbaglio
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Repubblica